venerdì, settembre 08, 2006

Ischemia

l'ischemia cerebrale si ha quando la circolazione viene interrotta a causa di un’ostruzione del vaso, in questo caso un’arteria, che irrora il tessuto cerebrale. I trombi in questo distretto tendono a formarsi in vasi sanguigni danneggiati dall’aterosclerosi, cioè da depositi di sostanze grasse sulle pareti arteriose interne, che tendono a restringere il lume del vaso. Lo stesso risultato si verifica quando nel sistema circolatorio si forma un grumo di sangue, l’embolo, che viaggia nel flusso, si fissa nell’arteria cerebrale e, se sufficientemente grande, blocca la corrente sanguigna verso il cervello.
L’ischemia rende conto dell’85% degli ictus, una minoranza di casi è invece attribuibile a emorragia, e per quanto meno comune è più frequentemente fatale. Quando un vaso sanguigno del cervello si rompe il sangue si riversa nei tessuti cerebrali circostanti danneggiando le cellule. Tutte le aree cerebrali che si trovano oltre l’emorragia non ricevono più sangue e subiscono lo stesso danno dell’ictus ischemico. La causa più comune dell’emorragia intracerebrale è la pressione alta, l’ipertensione, infatti, rende le arterie cerebrali fragili e suscettibili a rotture o incrinature.

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