giovedì, dicembre 27, 2007

Vicini vicini

Quando mi hai dato il tuo regalo, quello con la foto, avrei voluto piangere. E' il più bel regalo che potessi immaginare, è stupendo. Non so perché la mia reazione è stata tanto celata; forse è una questione culturale oppure era un momento un pò euforico, ma ora che la riguardo mi prende come un colpo al cuore. Una cosa bella, ma la sensazione che mi da è talmente forte da destabilizarmi, da farmi sussultare. Mi agita.
Sento come se una mano mi stringesse fortissimo lo stomaco. Non so proprio descriverla, so solo che mi fa impazzire e che ti amo tantissimo !!!
Ma come si fa a stare tanto lontano ? Ti vedo tutti i giorni ma non mi basta mai, non ci riesco. Se penso alle relazioni "mature" che tutti cercano di ostentare mi viene da ridere, io ti voglio come fossi un sedicenne. Non ci riesco a stare lontano, mi prende l'ansia, l'angoscia e tutto il resto!!
Quando ti ho conosciuto pensavo di essere felice, ed invece ero anni luce dallo stare come sto adesso. Non posso nemmeno immaginare come starò tra qualche altro anno.
Sei come una droga fantastica e più ti sto vicino, più vorrei starti ancora accanto. Non ce la faccio più. A volte vorrei solo prendere e venire da te e non vedo l'ora di non averne più bisogno perché quando mi sveglierò starai lì con me, per sempre.

lunedì, dicembre 24, 2007

Natale ASCII

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domenica, dicembre 23, 2007

James Syrus

Quando sono nato, i miei genitori devono aver pensato di aver dato alla luce uno spettro, o un qualche spirito altrettanto nefasto.
Qualunque sia stata la loro reazione al mio aspetto, comunque, non deve essere stata nulla in confronto a quella dei loro compaesani, che non si sono fatti scrupoli a scacciarli dal villaggio, rei di portare un destino nefasto su tutti loro.
Non conosco i dettagli, ma deve essere stato nel bosco che mia madre e mio padre incontrarono il magus.
Si chiamava Julian ed era un Merinita. Lui riconobbe in me il sangue delle fate, e una energia latente che avrebbe potuto rendermi, un giorno, un magus come lui.
Non credo sia stato difficile ottenere la mia custodia. Non posso biasimare la mia famiglia per avermi abbandonato, probabilmente credevano che con l'ordine di Ermes la mia vita sarebbe stata migliore della loro.
Da quando ho ricordi, Julian è stato al mio fianco. Era il mio mentore, il mio custode, mio padre.
Nell'alleanza nella quale sono cresciuto, mi potevo sentire accettato.
Ai magus non importava nulla del mio aspetto, e i Merinita lo trovavano quasi un pregio, segno della mia discendenza fatata.
L'essere un apprendista Magus, poi, mi dava importanza sul volgo. Essi mi guardavano con amicizia e rispetto.
In quel periodo, ero certo che il destino sognato per me dai miei genitori si fosse avverato, e che davanti a me si stendeva soltanto un sentiero lastricato di gioia e successo.
Le cose cambiarono quando nell'alleanza giunse una carovana di nuovi ospiti, e conobbi Michelle.
Lei era stupenda; lunghi capelli biondi le incorniciavano un viso d'angelo. Il suo corpo era il simbolo stesso della giovinezza e della grazia.
Grazie alla sua intelligenza, i suoi incarichi avevano spesso a che fare con quelli dei magi. Ella aveva la delicatezza necessaria per riordinare i laboratori e l'intelligenza che occorreva per interagire con noi.
Tutto in lei mi attraeva, il suo buon cuore prima di ogni altra cosa.
Dopo solo pochi giorni, il nostro rapporto divenne sempre più intimo, fino a quando lo consumammo insieme, in un caldo giorno d'estate.
I magus non sono inclini agli innamoramenti. Difficilmente emozioni tanto umane riescono a penetrare nei loro pensieri. Fu per questso forse, che né mio padre né i suoi compagni erano stati in grado di prepararmi ai pericoli che un tale affetto comporta.
Ben presto l'intera mia anima fu travolta dalle emozioni e la mia mente perse la lucidità che fino a quel momento l'aveva contraddistinta.
La bellezza di Michelle non era indifferente a nessuno. Molto spesso dovevo ricordare ai suoi compaesani chi era il suo uomo. Troppo spesso per farlo ho dovuto ricorrere a minacce, nemmeno tanto velate.
Poco a poco, il tarlo della gelosia si instaurò dentro di me.
Allontanai da lei chiunque avvertivo come un rivale, per quanto assurdo fosse.
Macchinai alle sue spalle per sentirmi più sicuro, usando l'autorità del mio status, le mie capacità e perfino il denaro dell'alleanza.
Per me fu tremendo quando scoprì la mia amata insieme al mio maestro, in atteggiamenti per me intollerabili.
Solo ora, a dieci anni da quegli eventi, mi rendo conto che tutto ciò che io vedevo era frutto della mia fantasia, che nulla che c'era tra Michelle ed il mio maestro poteva essere frainteso in maniera tanto controrta.
Ma ormai non ero più in me stesso.
Quella fatidica notte, Michelle mi disse che non poteva più stare con me, che il mio atteggiamento era assurdo e che avremmo fatto meglio a separarci per un pò.
Il cuore mi si spezzò di colpo, lasciando una crepa nella quale l'odio si insinuò con la velocità di un serpente che attanaglia la preda.
Andai da Julian, gli dissi quello che pensavo, ma lui non comprese. Un magus è troppo lontano dalle emozioni che provavo in quel momento, il suo dono era forse la cosa alla quale un tempo anelavo, ma in quel momento lo trovai come una debolezza, un ostacolo verso la felicità.
Julian divenne tutto ciò che non volevo essere, divenne l'icona del mondo senza amore in cui Michelle mi aveva gettato.
Lo uccisi, e così uccisi il mio futuro.
Quando tornai in me, capì quello che avevo fatto, appresi quanto ero stato cieco in tutto quel tempo.
Ci fu una sorta di funerale. Qualche cosa che aveva a che fare con il mondo delle fate.
Molti magus mi esternarono la loro compassione, i profani mi tennero a distanza.
Presto sentii il bisogno di andare via, di lasciarmi alle spalle il mio delitto, il mi fato precluso ... e Michelle.
Per anni vagai da solo, lavorando per dei nobili, per delle gilde e per delle alleanze.
Il peccato che mi aveva reso fuggiasco divenne la mia vita. Divenni un assassino, un demone bianco che vaga nella notte, che finge di innamorarsi di ballerine e cantastorie, che uccide uo passato ogni volta che affonda la daga nella schiena delle sue vittime.

Elf yourself

Ahh, in questo periodo natalizio non trovo mai il tempo di scrivere qualche cretinata qui sopra !!
Peccato, ma c'è troppo da fare, bisogna capire cosa cavolo vuole la gente, cercare di comprarlo ad un quinto del prezzo esorbitante, impacchettarlo e mandarlo prima di Natale. Considerato poi che io mi ci metto solo dal 22-23, la cosa può risultare una sfida.
Ma sti cavoli, il tempo me lo prendo comunque per postare un paio di cose.
Anzitutto voglio dire che il personaggio che ho disegnato qui sotto è il mio nuovo PG di Ars Magica, per la sua storia personale basta vedere il post che metterò sopra di questo ...
Stamane invece mi sono fatto un video regalo ^_^
Ho messo insieme Alessia, Edobaldo, Ricks e me per fare un ballo di Natale a tutti i nostri amici tramite Elfyourself.com
La cosa non è stata facile, comunque, perché i batardi del sito per farti salvare il video vogliono che paghi !! Proprio per questo motivo non potevo esimermi dal rubarlo :P
E' stato un pò lungo per un video di soli pochi secondi, ma prima ho catturato la finestra, poi ho catturato l'audio, poi li ho interlacciati ed o compresso il tutto. Eccolo qua, ora è su youtube, almeno fino a quando qualcuno non lo oscura :P
(Ho scelto noi solo perché avevo le foto meglio !! Non voletemene, al massimo andatevelo a fare per cavoli vostri !!)




Purtroppo tra la compressione mia e quella di youtube, la qualità lascia a desiderare ... ma apprezzate la buona volonta !!
(Per i ciechi: Da sinistra a destra -> Ricks - Alessia - Edo - Io)

venerdì, dicembre 21, 2007

martedì, dicembre 18, 2007

EverSnow - Capitolo 1

Un pesante fiocco di neve colpì Luis sulla testa, costringendolo a sgrullarsi i capelli.
Passo dopo passo, aveva percorso intere miglia nella neve che copriva tutta la città, deciso ad affrontare il proprio destino.
Ovunque guardasse, un freddo bianco copriva tutto il visibile.
Intere costruzioni tramutate in grandi montagne innevate, antichi macchinari dalle forme più strane diventate sculture di ghiaccio, tanto aliene da essere oramai raccapriccianti.
Il freddo penetrava facilmente attraverso la ingombrante giacca di pelliccia di Luis, che strinse ancora più a sé la torcia di calore, l'unico strumento capace di tenere un uomo in vita nelle traversate esterne.
Guardando il cielo, azzurro e limpido nella sua glacialità, non si vedeva un'uccello, una qualunque animale alato. Non si sentiva un suono che non fosse quello del vento, il continuo ululare che risuonava tra i palazzi, nei vicoli, nelle orecchie. Un continuo urlo di paura e sofferenza.
In parte, Luis era lieto di essere solo.
Durante la lunga notte, sulla terra erano apparse creature pericolose. Grandi predatori che resistevano in qualche modo al freddo e che venivano dipinte sempre più assassine e crudeli nei racconti delle grotte.
Luis non temeva di incontrarle, ma anche se ne avesse avuto la sfortuna, confidava nella velocità delle sue gambe. Più volte la sua capacità di trattenere le energie per rilasciarle in un'unico momento gli era tornata utile; e più un nemico era grande, più facile era nascondersi alla sua vista.
Ciò che Luis temeva di più era altro. Era la natura divina che aveva costretto la sua gente a nascondersi nel sottosuolo; era il "soffio di Dio", che sarebbe sopraggiunto entro qualche ora.
Questo pensiero gli fece guardare l'orologio, preoccupato. Presto sarebbe dovuto ritornare sui suoi passi.
Si girò, contemplando la strada che fino a quel momento aveva percorso.
Il vento gli graffiava il viso, microscopiche fibre di vetro che la sabbia aveva formato volteggiando nell'aria, divenivano taglienti come rasoi, torturando la carne esposta.
Attraverso le spesse lenti dei suoi occhiali, Luis calcolò i tempi del tragitto. Ogni minuto sarebbe stato importante, e lui non aveva ancora trovato la prova che Jacob aveva richiesto.
Per un breve momento, il pensiero di tornare a casa a mani vuote attravesò la mente di Luis, ma lui lo scacciò con la stessa forza che riservava alle interperie.
Si costrinse a muoversi, ma non appena i suoi scarponi affondarono nuovamente nella neve, individuò quello che stava cercando.
Dietro ad una di quelle grosse forme di ghiaccio e metallo ordinate in fila indiana per centinaia di metri, una timida e piccola piantina dalle foglie roncinate faceva capolino dal terreno, incurante della morte che gli regnava intorno.
Si spinse fino ad essa e, con una cura quasi reverenziale, la esaminò.
Dalla neve fuoriuscivano quattro piccioli bipennati, dalla quale nascevano numerose piccole foglie. Il suo colore verde sembrava pulsare della vita che quell'essere rappresentava. Mai Luis aveva visto una pianta tanto da vicino, e nessuna di quelle osservate in precedenza aveva una forma tanto inusuale.
Pensò che non fosse commestibile, e che, tutto sommato, la decurtazione di una semplice foglia non avrebbe danneggiato il vegetale.
Staccò una di quelle più piccole e cominciò ad armeggiare con la zip della tasca per riporvi il reperto con attenzione.
Mentre gli spessi guanti impacciavano i suoi movimenti, un rumore roco lo fece voltare verso sinistra, allertando i sensi.

Lungo un sentiero formato dalle sculture in fila, un grande animale dal pelo bianco ruggiva al cielo, distante solo qualche decina di metri.
Le fauci aperte di quel mostro mettevano a nudo le sue zanne e la sua mole superava di gran lunga quella di qualunque uomo si fosse mai visto.
Per qualche momento, Luis rimase fermo sulle sue ginocchia.
Il suo sguardo corse in tutte le direzioni, in cerca di una via di fuga, di un nascondiglio sicuro.
Davanti a lui, a pochi passi nella neve, un vicolo sembrava abbastanza stretto da offrire un certo rifugio.
Guardò nuovamente l'animale. Questo non sembrava averlo visto. Luis ricordò di aver letto che molte bestie erano attrate dal movimento, ma non sapeva se questa era una di quelle.
La belva emise uno sbuffo, poggiò le zampe anteriori sul terreno ed annusò l'aria.
Decise che era il momento di agire.
Con tutta la forza che aveva nelle gambe si alzò dal terra e cominciò a correre verso il vicolo.
Udì il ruggito della bestia coprire il rumore del vento e penetrare attraverso il cappuccio ed il passamontagna, intimandolo a fermarsi.
Luis continuò a correre, ogni passo che si staccava dalla neve richiedeva uno sforzo sovraumano, sembrava come se mille mani cercassero di trattenerlo, di rallentarlo.
Si girò, e vide che il grosso animale lo stava inseguendo. I suoi movimenti avevano il potere di farlo apparire leggero ed agile nonostante la sua stazza. Il freddo ed il ghiaccio dovevano essere il suo ambiente naturale.
Luis raggiunse il vicolo e scoprì che il suo interno era leggermente più asciutto, questo gli consentì di prendere velocità.
La bocca gli si era seccata ed il respiro cominciò a mancargli. Era difficile riprendere fiato attraverso la stoffa che copriva la sua bocca.
Un piede incontrò uno strato scivoloso e egli cadde per terra goffamente, sbattendo il fondoschiena. Alzando lo sguardo vide il mostro corrergli incontro, gridando la propria sfida.
Cercando di alzarsi, Luis vide che all'altezza del terreno, incassata nella costruzione sulla sinistra, vi era una feritoia abbastanza grande da entravi.
Superando l'impaccio che il suo equipaggiamento portava, cominciò a rotolarsi su sé stesso, riuscendo ad entrare nella feritoia appena in tempo, prima che la zampa artigliata del predatore colpì l'asfalto dove prima vi era la sua testa.
Il corpo di Luis ruppe delle travi di legno marcio e cadde sul pavimento di una stanza di pietra.
L'urto era stato violento e la spalla cominciò a fargli male. Nonostante questo, cercò di mettersi in piedi ed allontanandosi dall'apertura dalla quale era entrato, vide la bestia ringhiando di rabbia all'esterno.
Un lungo arto coperto di pelo bianco colpì l'aria attraverso la fenestrella, smuovendo la polvere e lasciando entrare il nevischio.
Luis si guardò intorno e prese un grosso pezzo di legno, con il quale colpì a distanza la zampa del mostro. Questo bastò a farlo ritirare, e, dopo altri due tentativi respinti a dovere, l'animale sembrò desistere e cominciò ad allontanarsi.
Luis si appoggiò ad una parete e si lasciò scivolare fino a terra, stringendo la spalla dolorante.
Il pericolo sembrava passato, ma ci sarebbe voluto del tempo prima di poter uscire senza il pericolo di nuovi brutti incontri.
Luis tirò fuori l'orologio, guardandolo ancora una volta, preoccupato.

>> Continua ... (Mi sa di no)

venerdì, dicembre 14, 2007

Discorsi inconcludenti

Lol, smanettando con Google mi sono accorto che questo lascia in memoria una infinità di dati riguardanti i Newsgroup. Si ricorda inoltre delle ultime conversazioni alla quale si è preso parte, nonostante siano passati anni ...
Ho ribeccato questo scambio di opinioni tra Elfo_grigio, me ed un totale idiota che nemmeno riporterò qui.
Il discorso è di per sé interessante e quindi me lo sono riletto, nonostante in verità si tratta di una disguisizione su una pippa mentale infinita. Durante le lunghe ore di presidio Telecom, comunque, direi che non c'era molto di meglio da fare ...
La ripropongo, anche se non si capirà più di tanto ... ed inoltre, non la leggerà mai nessuno ^_^

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Pope:
-- ancora giri il dito su sta ferita che hai, gesù esisterà quando
-- qualcuno me lo dimostra, se tu vuoi credere che sia sesistito
-- senza alcuna prova storica, credilo pure
Karoo:
- non ci sono nemmeno prove storiche che non sia esistito.

Elfo_grigio:

Lol: sarei curioso di vedere quali sarebbero le prove storiche si possono
portare a sostegno dell' inesistenza di un personaggio.

Ad esempio: puoi provarmi *storicamente* che Craspazio Cerberius non sia mai
esistito? :D

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Karoo:

Infatti non puoi, è un paradosso che "dovrebbe" far comprendere come
sia impossibile screditare totalmente l'esistenza di una persona; è
solamente possibile scegliere di credere nella sua non-esistenza.
Se io dico che ho conosciuto ieri un tizio di nome xbcnmnbv che vola e
sputa fuoco, puoi ovviamente non credermi, ma non puoi dimostrare che
non sia vero. La verità è ciò che la gente sceglie di credere ...
per quanto possa dar fastidio, tutti coloro che vaneggiano di verità
assolute fanno una scelta di "fede". Chi non la vuole fare rimane
nell'incertezza .. altre vie non ce ne sono.

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Elfo_grigio:

"karoo" ...@gmail.com> tecnë:
1148809142.566787.101...@i40g2000cwc.googlegroups.com...

> Infatti non puoi, è un paradosso che "dovrebbe" far comprendere come
> sia impossibile screditare totalmente l'esistenza di una persona; è
> solamente possibile scegliere di credere nella sua non-esistenza.

Eh no, altrimenti (dato che lo stesso ragionamento è applicabile per Babbo
Natale, la Befana, e via discorrendo), bisognerebbe concludere che il
credere nella *non esistenza*, che so, di Superciuk sia sullo stesso piano
del *credere* nella sua esistenza; cioè che il credere o meno in qualcosa
sia un'operazione completamente arbitraria.

Al contrario, l'onere della prova incombe _sempre_ su colui che afferma, non
su colui che nega giacchè è impossibile portare delle prove della *non
esistenza* mentre è perfettamente possibile il contrario.

> Se io dico che ho conosciuto ieri un tizio di nome xbcnmnbv che vola e
> sputa fuoco, puoi ovviamente non credermi, ma non puoi dimostrare che
> non sia vero.

Dato che tra gli esseri umani non mi risultano che esistano esseri che
volano e sputano fuoco (o camminano sull'acqua, pedditte :D), posso con
sufficiente ragionevolezza concludere che tu mi stia raccontando una cazzata
e se vuoi che ti creda sei TU che devi dimostrarmi il contrario, semmai.

(Corollario: ovviamente è possibilissimo (?) che esista un tizio di nome
xbcnmnbv , ma il mero dato della sua esistenza nulla ci dice rispetto alle
sue presunte caratteristiche riguardanti il volare e lo sputare fuoco)

> La verità è ciò che la gente sceglie di credere ...

La *scelta* delle cose a cui credere la trovo invero piuttosto limitata.

Ad esempio, puoi ben *scegliere di credere* di saper volare e buttarti dal
quinto piano di un palazzo, ma alla riprova dei fatti il selciato è lì a
confutarti in questa tua singolare pretesa di *verità* soggettiva. :D

> per quanto possa dar fastidio, tutti coloro che vaneggiano di verità
> assolute fanno una scelta di "fede". Chi non la vuole fare rimane
> nell'incertezza .. altre vie non ce ne sono.

Su questo non ci piove.

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Karoo:

> Al contrario, l'onere della prova incombe _sempre_ su colui che afferma, non
> su colui che nega giacchè è impossibile portare delle prove della *non
> esistenza* mentre è perfettamente possibile il contrario.

si, questo è verissimo..

> Dato che tra gli esseri umani non mi risultano che esistano esseri che
> volano e sputano fuoco (o camminano sull'acqua, pedditte :D), posso con
> sufficiente ragionevolezza concludere che tu mi stia raccontando una cazzata
> e se vuoi che ti creda sei TU che devi dimostrarmi il contrario, semmai.

e questo è altrettanto vero ! ma come anche tu ovviamente dici, le
prove non servono in vero a dimostrare che qualcosa esista, ma a
convincere qualcuno che tale cosa esista (o non esista). Ovvero, visto
che concordi che la scelta di una verità oggettiva è una scelta di
fede, allora mi passerai che nel momento stesso in cui io credo che
babbo natale esista, egli per me esiste. Adesso se per me è importante
convincere anche altra gente di tale esistenza, mi opererò a cercare
delle prove ... ma non saranno le prove a certificare l'esistenza di
babbo natale, bensì la gente che sceglie di credere a quelle prove che
io gli fornisco.
Prendiamo l'esempio fatto da te:
> Ad esempio, puoi ben *scegliere di credere* di saper volare e buttarti dal
> quinto piano di un palazzo, ma alla riprova dei fatti il selciato è lì a
> confutarti in questa tua singolare pretesa di *verità* soggettiva. :D

verissimo, ma se uno volesse potrebbe dire che il selciato non esiste,
che tizio ha una capacità infinita di imitare un morto.
Ovverò la realtà oggettiva dei fatti è ciò che noi abbiamo scelto
di definire tale. Se una cosa trova riscontro per tot persone diverse,
allora quella diventa una verità oggettiva. Questo è un pensiero
ovvio ma è pur sempre una convenzione. Effettivamente un malato di
mente che vede ragni giganti ovunque rende quei ragni reali quanto ogni
altra cosa, indipendentemente se tutti li vedono o no.
Il succo: la realtà oggettiva non esiste se non per convenzione. E' un
bene definire le cose e comportarsi di conseguenza, ma non bisogna
dimenticare che i "fatti" e le "prove assolute" in verità non
esistono, sono solo i mezzi con cui noi facciamo interagire la nostra
mente con le altre ed il mondo che le circonda.
Se si tenesse maggiormente conto di questa cosa, si potrebbe a mio
parere avere una mente più aperta e meno esigenza ad imporre la
propria visione del mondo con la scusa che quella visione è "vera".
(questo ovviamente non conta quando tale visione renderebbe migliore la
vita, ovvero quando una visione oggettiva diversa da quella comune
risulta "migliore" di quella attuale).
Non so se mi sono riuscito a spiegare, spero che la capacità di
comprensione che hai dimostrato di avere compensi il mio deficit
dialettico :P

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Ok, il dircorso continuava ma andava per le lunghe ed era, come logico immaginare, del tutto inconcludente. I pensieri da me espressi nel testo, comunque, li reputo ancora del tutto sacrosanti, ma sicuramente inutili, infatti anche avendo coscienza che la nostra verità ruota intorno a tutto questo, l'agire in base a tale ideale sarebbe del tutto insensato.
Come avevo scritto, l'importante è solo tenere a mente tale concetto per non prendersi troppo sul serio, nemmeno nelle nostre scelte più sicure. Ovvio che spesso non sarà possibile farlo, ma credo staremmo davvero tutti meglio sforzandoci di più in tal senso .. :P

martedì, dicembre 11, 2007

Estremisti

Stavo facendo ricerche per affari miei su internet quando finisco in un sito di skinhead.
Sinceramente non pensavo che le famose teste di cazzo avessero superato il millennio e fossero finiti anche su internet. Ogni tanto vien quasi da dire grazie all'oscurantismo di Google che non ci fa trovare queste fantastiche comunità.
Ad ogni modo mi faccio un bel tour. Vado nei forum, leggo gli articoli, passo di link in link allargando i miei orizzonti sulla idiozia umana giovanile (Perché tanto, di ragazzini si parla).
Finisco sul sito di "100% animalisti", un forum che a leggerlo riesce quasi a farti vergognare di essere animalista. Gente che gioisce per la morte accidentale di un cacciatore sessant'enne e si augura che abbia sofferto, gente che in ogni post non riesce a non usare la parola "invidia" per giustificare ogni critica nei loro confronti (Ma invidia di cosa ?!!).
Finisco nel forum di un non precisato gruppo estremista di destra ed in uno di sinistra ... a parte i simboli e le citazioni (Hitler/Guevara) i discorsi sono simmetricametne gli stessi, roba da far ridere.
Ad ogni modo, la cosa che sconcerta è vedere le proprie idee ed i propri pensieri essere distorti fino al punto da darti il disgusto. Veder traviare sentimenti positivi trasformando ogni ispirazione in merda.
Ma cosa fare ? Questo insegna soltanto che il fanatismo non ha poli, e che non esistono ideali tanto puri da giustificare ogni mezzo per perseguirli.
Come cacchio si fa ad essere tanto ciechi ? Io posso capire l'infinito senso di inadeguatezza che la società moderna instilla nei giovani, posso comprendere l'insicurezza che li possiede ed il finto senso di appartenenza che i gruppi estremisti riescono a provocare.
Ma nonostante riesca a comprendere tutto questo, proprio non provo nessun tipo di pietà per coloro che si fanno prendere da questi giochi assurdi.
Io per primo non sono mai stato in grado di appoggiarmi a qualcosa al 100%, di abbandonarmi a degli stupidi ordini camuffati da consigli.
Non credo di essere più furbo di altri, anzi ! Non credo neanche che la vita sociale sia stata gentile con me, perché non sono mai stato una persona popolare, non mi sono mai sentito verametne "integrato" e più cresco meno mi ci sento. Ma proprio perché non sono conforme alla società come posso pensare di essere conforme con un gruppo di idioti che pensa che con la violenza si risolve tutto ? E poi, alla fine, cosa ci sarebbe di tanto diverso in questo pensiero dal modo di agire delle nostre nazioni ?
Forse nel profondo c'è solo un desiderio di veder cambiare le cose ... ma dai, ma chi ci crede ..
Nel profondo c'è solo il pensiero di sentirsi adeguati, di sentirsi apprezzati dagli altri.
Che profonda tristezza ....
Devo proprio trovarmi un buon videogioco, almeno non vago per questi siti del cazzo a conoscere questa manica di idioti.

lunedì, dicembre 10, 2007

Lucignolo

LUCIGNOLO E' UNA STRONZATA !!!

venerdì, dicembre 07, 2007

People help the people

Oggi mi sono svegliato ed in lontananza, attraverso la televisione del salotto, ho sentito questa canzone.
L'avevo sentita altre volte, ma ho pregato Alessia di andare a vedere chi ne fosse l'autore (In realtà appena alzato sono peggio di Darth Vader, quindi avrò detto qualcosa tipo "Vai a vedere di chi è sta' canzone!", ma comunque ..)
Purtroppo non l'hanno detto, e quindi ho rosicato tantissimo. Durante tutto il giorno ho acceso l'autoradio per cercare di beccarla, tornato a casa metto su MTV sperando che la trasmettano.
Ora, alle fottute 02:40 si sono decisi !
Era destino, dovevo avere questa canzone, leggerne il testo (Se non lo leggevo, con il cavolo che capivo cosa diceva!! Invece ora sembra tutto così chiaro).
Ad ogni modo, eccola qui. Missione compiuta.




God knows what is hiding in that weak and drunken heart
I guess you kissed the girls and made them cry
those Hardfaced Queens of misadventure
God knows what is hiding in those weak and sunken eyes
a Fiery throng of muted angels
Giving love and getting nothing back

People help the people
And if your homesick, give me your hand and i'll hold it
People help the people
And nothing will drag you down
Oh and if I had a brain, Oh and if I had a brain
i'd be cold as a stone and rich as the fool
That turned, all those good hearts away

God knows what is hiding, in that world of little consequence
Behind the tears, inside the lies
A thousand slowly dying sunsets
God knows what is hiding in those weak and drunken hearts
I guess the loneliness came knocking
No on needs to be alone, oh save me

People help the people
And if your homesick, give me your hand and i'll hold it
People help the people
Nothing will drag you down
Oh and if I had a brain, Oh and if I had a brain
I'd be cold as a stone and rich as the fool
That turned, all those good hearts away

People help the people
And if your homesick, give me your hand and I'll hold it
People help the people
Nothing will drag you down
Oh and if I had a brain, Oh and if I had a brain
I'd be cold as a stone and rich as the fool
That turned, all those good hearts away

domenica, dicembre 02, 2007

Ricatti

Ieri una discussione molto accesa.
Il concetto è che se qualcuno fa leva sulle persone che mi stanno accanto cercando di manipolarle per farmi fare quello che vuole lui, io non solo mi incazzo con lui, ma anche con queste cazzo di persone che mi stanno accanto e che si fanno manipolare come dei burattini senza neanche chiedersi cosa sia giusto, meglio o peggio per tutti noi.
Se io voglio che X mi telefoni, ovviamente non posso chiamarlo io direttamente, perché altrimenti l'avrei per l'appunto chiamato io, quindi mi conviene chiamare Y e Z e dirgli di farmi chiamare da X.
Le simpatiche Y e Z allora cosa fanno ? Chiamano X e gli rompono le palle fino a quando non prende quella cazzo di cornetta e mi chiama.
La cosa divertente è che sia X che Y che Z riconoscono che io sono uno stronzo e che questo non è il modo di comportarsi .. ma cosa fanno poi ? fanno il mio gioco, portando inevitabilmente X a chiamarmi e dandomela non solo vinta, ma giustificando in pieno il mio modo d'agire da tutti considerato stronzo.
Adesso, come i più perspicaci avranno intuito, io faccio la parte di X.
Nel mio modo di fare, non solo questo stronzo NON lo chiamo, ma mi incazzo anche con Y e Z che invece di rispondere allo stronzo per le rime, preferiscono fargli dei sorrisini e venire a rompere a me, come se fossi io quello che sbaglia o che si muove a torto, e non lui!
Ad ogni modo non cambierò la mia rotta, primo perché sono convinto di essere nel giusto, secondo perché non farò mai qualcosa in base a quanto la gente sia stronza o meno, e terzo perché in fin dei conti adoro dire di "NO" a chi si sente ognipotente, anche quando ci rimetto.
Carattere di merda probabilmente, ma mi piace e me lo tengo.
Ieri la discussione c'è stata perché ho pensato che anche ALFA, in una situazione analoga, si sarebbe comportata come Y e Z, e la cosa proprio non mi andava giù, perché se Y e Z non me le sono scelte io e me le devo tenere così come sono (E so come sono), ALFA l'ho scelta perché non è come loro.
MMhh, mi sembra che l'aver censurato ogni nome proprio non sia poi tanto utile ^_^ chiunque può capire tutto :P
Non fa niente, anzi scrivo anche che il sopracitato stronzo di chiama CRISTIANO, e che già prima che ci entrassi in contatto già sapevo che era uno stronzo, ma il dirlo a tutti non ha funzionato ed alla fine anche io ci ho tratto il mio benessere dall'averci a che fare.
Ora che si è rivelato per quello che è sempre stato, ovvero un povero demente che vive la sua vita da ameba secodo le regole idiote scritte da altri per lui e che lui segue sempre e solo per quieto vivere (Un pò lungo come soprannome), posso tranciare i contatti con lui e mandarlo una volte per tutte qui, così si compra qualcos di carino ...

venerdì, novembre 30, 2007

giovedì, novembre 29, 2007

3 parti

State cercando di ascoltare la mia radio ?
Non mentite, so che lo fate, e sapete come faccio a saperlo ?

PERCHE' ME L'HANNO BLOCCATA !! 'TACCI VOSTRA !!

Hehe, su altervista ho raggiunto i 10 Gb di traffico, ed essendo un account gratuito
con un limite mensile di traffico, per questo mese ce lo siamo giocato.
Per fortuna il mese è finito e dovrebbe tornare tutto attivo per Dicembre, almeno credo.
Non so come contano il tempo, forse sono 30 giorni da quando si è raggiunto il limite oppure
si resetta tutto a fine mese ... bho!
Ad ogni modo penso che se lo ribloccano sposto tutto sul nostro server di Aruba, tanto lì di spazio ce n'è ed altrimenti che paghiamo a fare ??

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Oggi la giornata è iniziata abbastanza bene, se non altro perché quell'imbecille di "Secondo voi" è riuscito a prendere una stracavolo di presa di posizione nel suo tabloid mattutino.
Certo, ovviamente ha cercato di tenere il piede in due staffe, però si è sbilanciato, me ne sono accorto io e se ne è accorto lui, non può più nascondersi.
Chissà come si è sentito male quando si sarà reso conto di essere uscito da quella macchia indistinta di grigio nella quale è rimasto per tutti quegli anni.
Non cercate di capire, è una cosa tra me e lui.
Le notizie si fanno sempre più assurde.
Già, è un pò come dire che qui una volta era tutta campagna e che si stava meglio quando si stava peggio, però cavolo quando cominci a leggere consecutivamente una serie di news una più assurda dell'altra ...
Gente che assassina 4 persone e diventa una star, mentre il suo legale dice che non centra niente, il suo agente dice che non centra niente (Ma perché avrebbe un'agente se non centra niente ??), lui dice che non centra niente, il creatore della linea di vestiari dice che non centra niente ... Ma insomma!!! Chi cacchio centra allora ???
Un applauso inoltre per la linea difensiva tentata dal difensore dell'assassino: In pratica la pena andava ridotta se il Rom non fosse stato un "bevitore abituale".
Come a dire, se ammazzi qualcuno perché sei un ubriacone alcolizzato te la vedi peggio che se in effetti hai bevuto solo quella volta ...
IL SENSO ??? mha !
E che dire di quei bastardi che hanno truffato mezza Italia con i braccialetti colorati che vendevano per finta beneficienza e che hanno alzato una stima di circa 300.000 euro ?
Condannati a 3 anni e 4 mesi per via del rito abbreviato, 3 anni decurtati grazie all'indulto si fanno 4 mesi di carcere (Forse) e via ...
Cavolo, 4 mesi per 300.000 euro quasi quasi me li facevo anche io.
Ah, ovviamente delle centinaia di migliaia di persone truffate, solo una è stata risarcita di 30.000 euro, e nonostante questo sembra che i fondi bancari della società siano vuoi ..
E grazie al cavolo, se rubo 300.000 euro agli italiani che faccio, li metto in banca ??
Tra ladri ci si riconosce.

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In questa terza parte non scrivo nulla, ma ce la metto comunque, perché mi sembrava che ci stava bene una terza parte. Alla fine non c'è due senza tre.

Krypton.roma.it


Sono assente perché sto lavorando al sito di Krypton, che finalmente è ONLINE !! In verità ci ha lavorato un 90% Paolo ed un 10% io, ma essendo questo il mio blog mi prenderò il pieno merito dell'operazione ^_^ Ora che mi ricordo aggiungo un ringraziamento a lui nel sito ...

giovedì, novembre 22, 2007

Don't blame your daughter

Don't blame your daughter
that's just sentimental
and don't blame your mom
for all that you've done wrong
Your dad is not guilty
you came out a little faulty
and the factory closed
so you can't hold them liable
You come from an island,
you're cutting diamonds
with a rubbery knife
Your autograph is worthless
so don't send me letters
and don't mail me cash
'cause your money is no good
What's left in your matress
is holes and lack of love left
some hair from a horse,
and none of it is yours, man
You come from an island,
you're cutting diamonds
with a rubbery knife
And the song you sing today
wasn't always in your head,
the words you tryin' to say
are the ones you shouldn't 've said
they're glistenin' like diamonds,
go out and find' em
but don't blame your daughter
Read me your tombstone,
tell me you're sorry, fax me your will,
you owe me something still
Blood is like water
the bath that you poured me
has drained and it's gone,
don't blame it on your son
And the song you sing today
wasn't always in your head,
the words you tryin' to say
are the ones you shouldn't 've said
they're glistening like diamonds,
go out and find'em
The world is full of diamonds
go out and find'em
but don't blame your daughter

In radio non ce la metto adesso, però lascio il link al video:
http://it.youtube.com/watch?v=r2-V5YQPNXE

venerdì, novembre 16, 2007

Disintallazione competata

Ho disinstallato WoW.
Ebbene sì, basta con quei 7Gb occupati per niente. Per ora mi sono disintossicato.
Magari dovrei anche esorcizzare e bruciare su un rogo i cd, ma gli ho pagati ed anche se
non ci faccio un H, me li tengo !
Poi chissà, magari posso anche reinstallarlo prima o poi ... o anche ... noooo !!! BASTA !!!

Lone wolf


"Ti ho già fatto vedere tutto di me,
ti ho mostrato tutti i miei punti deboli ...
Ora mi sento uguale a te"

Jimbo

"Guarda Piccettino!
Ci sono i ricordi dell'istituto delle suore del cuorcontento!

Ci ho lavorato diversi anni da orfano.

C'era un bambino di nome Jimbo, che si vergognava di essere un orfano ...
Allora ogni giorno faceva la sua valigia e ci salutava tutti, perché diceva che i suoi stavano vendendo a prenderlo ...

Poi si metteva davanti al cancello e guardava la strada. Fuori.
Ogni tanto pareva che un'auto rallentasse, invece voltava e proseguiva.
Alla sera, Jimbo rientrava, svuoltava la valigina e ci guardava, come a dire "Avranno avuto un contrattempo ... un imprevisto ..."
Il giorno dopo era ancora davanti al cancello.
Così per anni.

Poi, un giorno che il cancello era rimasto aperto, Jimbo vide un'auto che gli pareva dei suoi genitori e corse FUORI !

L'auto frenò troppo tardi.

E a bordo c'erano i suoi genitori, che erano venuti a prenderlo!

OH!OH!OH!AH!AH!AH!AH!OH!
AH!AH!OH!AH!AH!OH!OH!AH!


...

Non ti ha fatto ridere ?"

"Era una barzelletta ?"

"Sì, ma in effetti va saputa raccontare!"

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"OH!OH!OH!AH!AH!AH!AH!OH!AH!AH!OH!AH!AH!"

"Che hai ?"

"Niente, ripensavo a Jimbo!"

fake - Olocausto

E' tardi e non avendo niente da fare, mi sono buttato per link casuali.
Sono incappato in questo genio.
Di norma queste cose mi danno semplicemente il disgusto, e quindi evito del tutto. Ma in questo caso c'è un qualcosa di divertente, soprattutto i commenti.
Certo, bisogna leggerli con un certo spirito, eh ..

link

giovedì, novembre 15, 2007

Rimborsami Windows !

Ecco una notizia molto importante. Su un portatile di circa 600 euro si riesce a recuperare quasi la metà O_O. DIrei che è ora di cambiare portatile ... ^_^

Dopo la sentenza francese che ha visto la Acer perdere la causa contro un utente che riteneva non legittimo dover pagare per la licenza Windows e per il software preinstallato, Acer si adegua anche sul suolo italiano.

Ora nei primi trenta giorni dall’acquisto gli acquirenti di computer Acer potranno richiedere il rimborso per quanto preinstallato sulla macchina: sarà necessario dopo la telefonata al call center, dove verrà dichiarato l’ammontare del rimborso a seconda della configurazione del computer, inviare insieme alla domanda di rimborso, i cd del sistema operativo (se presenti) e copia del documento d’acquisto.
Naturalmente la copia di Windows non dovrà essere attivata se si vorrà ottenerne il rimborso, che Acer assicura avverrà in cinque giorni lavorativi. Unica pecca la spedizione rimane a carico dell’utente.

Questa mossa di Acer è in linea con quanto scritto nella licenza di Windows: HP Italia recentemente interpellata sulla questione si era ritenuta non obbligata a risarcire gli utenti anche se sulla licenza Windows era così riportato.
La sentenza francese aveva sancito che la vendita di hardware e quella di software vanno considerate separatamente e quindi sono rimborsabili se non desiderate: su un portatile da 599 euro, l’utente aveva ottenuto il rimborso di circa 135 euro per Windows XP Home, 60 per Microsoft Works, 41 per PowerDVD, 39 per Norton Antivirus e 37 per NTI CD Maker (fonte VNUnet).
[via Punto Informatico]

martedì, novembre 13, 2007

La morte gloriosa nel 2000

Tempo fa i più nobili guerrieri trovavano che l'unica morte rispettosa fosse una morte in guerra, durante il ascro fuoco della battaglia.
Oggi ho scoperto che la miglior morte per un egocentrico è sicuramente la morte allo stadio, durante una partita di calcio.
Recenti fatti hanno dimostrato come non è nemmeno necessario essere allo stadio, basta anche starsene per i cacchi propri pre strada, l'importante è che, una volta morti, qualcuno dica che tu saresti andato allo stadio, che sia quella mattina, quella settiana o un giorno, nel futuro.
Insomma, prima di morire invece che confessarmi dichiarerò il mio amore per quella o l'altra squadra.
Che vantaggio ci sarebbe ? Bé, in effetti nessuno, visto che sarei morto, ma vuoi mettere lasciare questa valle di lacrime nel proprio letto, magari da soli, con il venire omaggiati da centinaia, anzi, migliaia di persone che di te se ne sono sempre sbattuti, che magari ti hanno insultato e cercato di linciare durante i derby e vedere tutta una nazione fermarsi, gente scusarsi, accusarsi, polemizzarsi, partite fermarsi e TG riempirsi del tuo coccodrillo in cui ti dipingono come un santo sceso in terra da noi mortali e strappato alla vita con la violenza ?
Potrei instillare atti di fede cieca, pentimenti di massa, messe in mio nome in tutta Italia.
Famosi campioni visti sempre in TV chiamare il mio nome come se fossimo stati fratelli, veder mimare una vera sofferenza dai presentatori in tv, dalla gente fermata per strada mentre sta andando a fare shopping, frasi strappalacrime dai DJ su tutte le radiofrequenze.
Certo, sono consapevole che il tutto durerebbe solo un weekend, o se proprio la mia morte fosse stata eclatante (Tipo mi è piombato addosso un dirigibile della Nike con sopra la nazionale), quasi una settimana.
E' comunque meglio di un funerale di stato.
Non avrei una ricorrenza come i morti di Nassyria (Ma ce l'hanno poi ?), però per lo meno quando ne muore un'altro, allo stadio, ritirerebbero fuori anche la mia storia.
Ultimo ma non ultimo, potrei morire nell'adempimento di qualunque azione. Potrei morire mentre sto picchiando una nonnina e dando fuoco ad un convento, tanto per tutti sarei un ragazzo come tanti (Ma più buono) assolutamente estraneo a qualsiasi forma di violenza (Ma non remissivo) che aveva un sacco di amici (Ma era timido e riservato) ed un futuro radioso davanti (Qualsiasi sia).
Unico neo, è necessaria la morte prematura e non bisogna essere polizziotti o associati alle forze di polizia, altrimenti che vittima saresti ?

Links & cell

Nei "Blog links" qui a destra ho inserito un nuovo link al blog "Pensieri metropolitani", un blog che posta tutte le scritte vandaliche più divertenti che l'autore riesce a scovare e fotografare.
Veramente una bella pensata ^_^ se avessi uno di quei cellulari che fanno le foto, navigano, pippano e fanno il caffé, potrei pure contribuire :)
Ma il mio nokia di 6-7 anni fa mi va benissimo!
Intanto quando lo perdo, cosa che capita almeno 3 volte l'anno, me lo riportano sempre, a volte anche a spese loro per la compassione che suscita il mio cimelio tecnologico.
Avendo lo schermo a cristalli liquidi e non a dieci miliardi di colori, consuma poca batteria.
Non mette le suonerie ultrapolifoniche che tutti pagano 3 euro l'una per sentirsi dei fichi, ma tanto io le suonerie non le ho mai usate perché mi basta il vibracall, e se non lo sento "nun me ne frega un ciufolo", non fa le faccine, non mi saluta quando lo accendo o lo spengo e a volte mi manda anche a quel paese se provo a mandare un sms.
Intanto mi è caduto circa 10.000 volte, una volta anche a corso francia sui 70 km/h sfracellandosi sull'asfalto ma continuando a funzionare.
Sfido qualunque cellulare da 800 euro a fare altrettanto.
"Meglio cambiare, né" .... ma de che ???

HRD

HDR - High Definition Range
L' HDR, acronimo di High Dynamic Range, è una tecnica utilizzata in computer grafica e in fotografia per consentire che i calcoli di illuminazione possano essere fatti in uno spazio più ampio (un high range appunto) e si possano rappresentare valori di illuminazione molto alti o molto bassi. Le tecniche HDR sono fondate sulla natura fisica della luce. Per i calcoli si utilizzano le stesse unità di misura della fotometria, dove, per esempio, al sole viene assegnato un valore di luminosità milioni di volte più grande di quello del monitor del personal computer. L'HDR dà la possibilità di immortalare una scena avendo poi il totale controllo sull'immagine finale; ad esempio è possibile esporre nuovamente la foto, correggendo o perfezionando il risultato finale.


Clicca QUI per vedere altre image.

lunedì, novembre 12, 2007

Prigionia

Nonostante la scarsa luce che illuminava quell'antro scuro e polveroso, Shevi cercò comunque di cominciare a scrivere le sue ultime parole.
Il freddo e l'umido si avventavano sul suo magro corpicino coperto solo dalla juta intrecciata, così come un lupo famelico infierisce sul cadavere della sua preda.
I piedi nudi poggiati sulla pietra grigia; le sue mani tremanti che cercavano il conforto nelle lunghe maniche delle sue vesti.
La cella era minuscola, anche per un essere tanto piccolo come lui.
Nulla di quelle segrete avrebbe potuto offrire un riparo dall'angoscia e dal dolore che lo divoravano da dentro, così Shevi aveva impugnato il suo pezzo di carboncino e i pochi fogli che aveva nascosto alle guardie, in modo da tirare fuori i dolori sepolti nella sua anima.
Cominciare era sempre difficile.
Avrebbe voluto riportare la mente ai giorni felici nelle valli di Sernia, dove la sua fanciullezza era scivolata via veloce come il volo di una farfalla, ma il grigio che lo circondava aveva indebolito anche i sua memoria, seppellendo anche i ricordi più sereni.
Shevi si morse le labbra e strinse gli occhi, finche il sapore del suo stesso sangue non gli riempì le narici.
Non avrebbe accettato anche quell'ennesima tortura. Vedersi privare della sua vita passata, dei suoi rifugi più intimi, della sua intera esistenza.
Una goccia di sangue colpì il foglio che vibrava nelle sue mani tremolanti e il piccolo uomo si svegliò.
Nulla faceva intuire quanto tempo fosse passato, ma il gessetto caduto di mano era oramai sparito, i fogli, ancora stretti nelle sue mani, erano ora strappati e tropicciati, ed la ferita alla bocca era rimarginata.
Un solo battito di ciglia ed il mondo aveva girato per ore, forse giorni.
Il tempo aveva perso ogni significato. Shevi non lo vedeva più scorrere, non udiva più alcun suono e la luce che passava tra gli infissi della porta d'acciaio era solo una tenue macchia di colore in un quadro nero pece.
Shevi pensò di essere morto. Forse la morte altro non era che l'ultima immagine della propria vita, impressa con dolore dentro il proprio spirito.
Eppure, nonostante questi pensieri, nonostante il fiato tanto flebile da non essere avvertito ed i battiti del suo cuore talmente lievi da non far rumore, Shevi poteva sentire una fiamma brillare ancora dentro di sé.
Una ninfa che resisteva al mondo. Nascosta nelle viscere, incastrata.
Quando sarebbe venuto il momento, forse quella ninfa sarebbe tornata a scorrere, a pulsare, mettendo nuovamente in moto tutto; o forse sarebbe stata insufficiente allo scopo e sarebbe rimasta lì, inutile.
Un rimpianto biologico.
Il mondo fece ancora i suoi giri. Ruotò e ruotò ancora. Per anni.


P.S. non so perché ho scritto sto' racconto senza speranza ma soprattutto senza senso, ma mi andava :P (Non lo leggete).

domenica, novembre 11, 2007

Scambio di opinioni

- La pena di morte non dissuade i criminali da commettere gli omicidi e lei lo sa, sono stati fatti più di duecento studi e lei gli ha letti, e portano tutti alla stessa conclusione.

- Le consiglio di leggere la bibbia, Esodo 21,23-27: "occhio per occhio, dente per dente".

- Si, allora le dico cosa diceva Ghandi a proposito di questa frase:
"A furia di applicare la vecchia legge dell'occhio per occhio, il mondo diventerà cieco".

- Mi sembrano idee liberali confuse.

- Non le approva ?

- no.

- Strano, perché usò questa frase nel suo discorso di apertura durante la campagna elettorale.

- Bé, avevo vent'anni, "chi non è liberale a vent'anni non ha cuore, chi è liberale a cinquant'anni non ha cervello".
Questa e di winston churchill.

- Si. Quindi, per usare un'altra citazione, lei pensa che "Una società pura deve usare qualunque mezzo per mantenere intatta la sua purezza" ?

- Si, direi di si. Ho detto anche questo ?

- Oh no, signore. Questo l'ha detto Hitler.


da "THE LIFE OF DAVID GALE",
liberamente tratto.

martedì, novembre 06, 2007

Mazzo paladino

Sono contento, ho fatto un mazzo paladino a WoW che è una meraviglia.
Gira molto bene ma soprattutto sembra il primo vero mazzo di controllo dopo
il mago di Marco con il quale gioco.
Oggi ho avuto l'80% di vittorie, 6 vittorie sui otto partite con 3 mazzi diversi.
Le uniche sconfitte sono da attribuire ad una idiozia mia e ad una partenza troppo veloce,
che come sempre mettono in crisi il mazzo.
In realtà erano tutti match nei quali avrei dovuto usare i divine shield di side, ma non li avevo con me è poi è da pirla usare la side nelle partite forFun.
Comunque con tutti questi deck caster che girano, mi sa proprio che i divine shield me li metto di main, gisuto un paio, tanto per godere dentro la mia bolla ^_^

Ipocrisia

Leggo spesso che c'è gente che afferma di odiare o detestare l'ipocrisia. Non c'è nulla di male visto che si tratta di un difetto nefasto, ma ci vuole un certo fegato ad affermare di odiarla, perché in questo modo si afferma (Secondo coerenza) di non farne uso e di non esserne affetti.
Tempo fa vidi un libro fantasy che parlava della storia di un elfo scuro, nel mondo sotterraneo degli efli scuri.
Chiunque conosca un minimo l'high fantasy sa che gli elfi scuri sono una razza malvagia ed assassina, pronta a commettere qualsiasi azione per il solo tornaconto personale.
Comprai il libro chiedendomi come potesse un membro di una razza improntata sull'odio e l'egoismo più sfenato coesistere con altri simili dentro una città senza mandarla in rovina dopo un giorno.
La risposta era molto semplice, la società degli elfi scuri si basava sull'ipocrisia.
Ogni azione, anche la più depravata, poteva essere commessa senza alcuna remora, a meno di non venire scoperti.
Tutto ciò che accadeva al buio, praticamente non era accaduta. Ed i singoli cittadini erano disposti a credere a tutto piuttosto che alla verità di morte e distruzione nella quale vivevano.
Ora, la nostra società non è che sia poi tanto diversa.
Quando noi occidentali ci alziamo la mattina e facciamo colazione accendendo la TV, guardiamo il notiziario e vediamo che in Africa muoiono di fame e di malattie, la tanto odiata ipocrisia non ci sembra poi tanto brutta.
Ci consente di pensare che alla fine noi non è che possiamo fare molto, e che non è colpa nostra se siamo nati nella parte fortunata dle mondo.
E quando evitiamo di guardare la vecchia tremolante che ci chiede le elemosina davanti al supermercato, per poi comprarci la suoneria del momento per soli 2,50 euro, ci sembra facile pensare che quei soldi noi ce li siamo guadagnati, e che se la vecchina è ridotta in questo stato alla sua età, magari sarà anche colpa sua.
Siamo tutti shockati dopo aver visto il film "Blood diamond", ma non mi pare che le vendite di gioielli siano calate.
Sappiamo tutti che l'effetto serra sta distruggendo il pianeta, ma alla fine non saremo certo noi a pagarne le conseguenze peggiori, quindi continuiamo a prendere l'auto, a spruzzare deodorante ed a usare la alvatrice e chi se ne frega.
Quello che voglio dire e che quando si guardano le cose in prospettiva, si può notare facilmente che l'ipocrisia è parte integrante non solo del nostro modo di vivere, ma del nostro modo di essere.
Abbiamo pronte mille mila scuse per non pensare a quello che non ci piace, per pensare solo a quello che accade nel nostro prato, fregandocene altamente di quello che capita fuori. Ma da qui ad ammetterlo ...
Non si può ammettere che ogni attimo della nostra vita è da attribuire ad una azione criminale, disumana ed egoista.
In un film, Alberto Sordi dice una cosa che mi è rimasta impressa, neanche tanto originale, a dir la verità:
"Tutte le cose che abbiamo, per averle, le abbiamo tolte ad altri".
Questa è una sacrosanta verità, ma quanti di noi sono capaci di vivere senza distogliere la mente dal prezzo da pagare ?
Ve lo dico io, nessuno.
Non fraintendetemi, so bene che l'ipocrisia di cui spesso si parla, non è vista in questi termini. Si pensa alla falsità diretta, alle menzogne, a cose più "terrene".
Anche io mi unisco al coro e dico che odio l'ipocrisia, perché amarla è impossibile. Ma è palese che esistono molti gradi di ipocrisia, e scavando scavando nessuno di noi ne è immune.
Magari so di essere una merda e me lo tengo per me. Ma da qui ad urlare che non lo sono ce ne vuole.
Ad ogni modo, io non faccio certo eccezzione. Basti pensare che sto qui a scrivere un post invece di andare a lottare contro i sopprusi che tanto dico di non sopportare. Come tutti quei pacifisti che mi stanno sul cavolo, tutti in piazza a dire "Fiorin fiorello, l'amore è bello" senza pensare minimamente ad andare a fare volontariato in Colombia o in Birmania.
Ipocrisia ?
Ipocrisia è dire di odiare l'ipocrisia. Ma tanto se non lo dite, è lo stesso ...

lunedì, novembre 05, 2007

Viaggiare

Intervista

Visto che è per la diciottesima volta che ricevo questa mail, ho deciso di rispondere sul blog ^_^
Per ora ho ricevuto quella di Riccardo e Valerio, che evidentemente si sentivano in un momento blu perché da loro (Soprattutto da Riks) non mi aspettavo tanta spensieratezza :)
Ad ogni modo, Valerio, "idem" si scrive senza la H !!!! :P

>> 01 - Che ora è: 13:29
>> 02 - Nome: William
>> 03 - Compleanno: 20 giugno
>> 04 - Segno zodiacale: Gemelli
>> 05 - Tatuaggi: No
>> 06 - Piercing: No
>> 07 - Sei innamorato/a? Si
>> 08 - Ti piaci interiormente? Al limite del narcisismo.
>> 09 - Hai già amato al punto di piangere per qualcuno? Non vedo perché piangere segni un qualche "livello" di amore, ma la risposta è si.
>> 10 - Hai mai fatto un incidente con la macchina? Certo, più di uno.
>> 11 - Hai mai avuto una frattura? Quest'anno la prima, ad una clavicola.
>> 12 - Pepsi o coca-cola? Pepsi, ma trovo sempre e solo Coca Cola.
>> 13 - Ti fidi dei tuoi amici? Sempre di meno, ma non per colpa loro.
>> 14 - Colore preferito per l'intimo? Ma il mio ? direi nero.
>> 15 - Misura di scarpe: 45
>> 16 - Numero preferito: 5
>> 17 - Tipo di musica preferita: Dal rock al rap, passando per il resto.
>> 18 - doccia o bagno? Doccia.
>> 19 - Cosa odi? Odio un sacco di cose.
>> 20 - Come ti vedi nel futuro? E' una domanda troppo complessa. Mi vedo meglio.
>> 21 - Da chi hai ricevuto questa mail? Da Riccardo e Valerio, ed altre 16 persone solo oggi.
>> 22 - Quale dei tuoi amici vive più lontano? Mi pare che sia Riccardo, ormai.
>> 23 - Chi sarà il + rapido a rispondere secondo te? Non ne ho idea.
>> 24 - Il più lento? bho.
>> 26 - Sei felice? La misura della nostra felicità è proporzionale alla distanza con la quale si guarda noi stessi. Comunque si.
>> 27 - Proverbio preferito? "Tentar non nuoce", mi piace perché è una stronzata.
>> 28 - Libro preferito? Non saprei. "Magus" di Valerio Evangelisti mi ha commosso.
>> 29 - Di che cosa hai paura? Mi vengono in mente solo risposte banali.
>> 30 - La prima cosa a cui pensi quando ti svegli? Ad accendere il PC, che poi è sempre già acceso.
>> 31 - Film preferito? Play by heart.
>> 32 - Se potessi essere qualcun altro chi saresti? Me.
>> 33 - Cosa c'è appeso al muro della tua camera? Un pò di poster, e nemmeno uno specchio.
>> 34 - Cosa c'è sotto il tuo letto? Polvere.
>> 35 - posto dove ti piacerebbe andare? Mah! Giappone ..
>> 36 - Pensi che qualcuno risponderà a questa mail? Non la mando, quindi direi di no.
>> 37 - E chi sei sicuro risponderà? E' bello essere ascoltati.
>> 38 - Di chi vorresti leggere la risposta? Di tutti, per curiosità e farmi due risate.
>> 39 - Profumo preferito? Visto il mio scarsissimo olfatto, mi piacciono gli odori forti, come quello della benzina.
>> 40 - Sport preferito? Non ne ho uno.
>> 41 - Timido o estroverso? Dipende.
>> 42 - Soprannomi? Karoo su internet, Guido per gli idioti.
>> 43 - Mare o montagna? Mare tutta la vita.
>> 44 - Hai paura della morte? Si, come tutti.
>> 45 - A che ora vai a letto di solito? Più tardi di quanto mi piacerebbe.
>> 46 - Cosa vuoi dire alla gente che leggerà questa mail? Si vede che non avete un cavolo da fare, come me ^_^

"PARLARE D'AMORE E' COME BALLARE SULL'ARCHITETTURA"
Play by heart

giovedì, novembre 01, 2007

Fight for kisses


Andate ASSOLUTAMENTE qui (http://www.ffk-wilkinson.com/) e guardate questo video, penso sia qualcosa di strepitoso !!! Da morire dalle risate !!!
Grazie a Seric per la segnalazione.

Patologia

Credo sempre di più di essere affetto da bipolarismo, anche se non so in quale misura.
Di certo non mi farò mai nessun test, visto che sarebbe inutile. Il bipolarismo lo curano solo con gli psico-farmaci, che io non prenderei mai, inoltre la mia non può essere una vera e propria patologia, in quanto non cado in "depressione" clinica, ma solo in uno sconforto generale, tristezza ed ansietà, una forte ansietà.
I miei momenti up invece sono abbastanza euforici, del tutto sproporzionati alla situazione. Momenti nei quali sento di poter fare tutto, di essere invincibile, immortale e enormemente motivato.
Per fortuna durano poco, ed essendo momenti spensierati lasciano il nulla dietro di sé.
I momenti down invece rimangono, fanno riflettere ma annebbiano ogni cosa con la loro luce scura.
Stasera era uno di quelli, e non c'è l'ho fatta, sono dovuto uscire, con tanto di pioggia e mediocrità per le strade.
Sono andato al pub dove c'erano degli amici, ed ho passato qualche momento a chiaccherare. Certo, ammetto che avrei preferito stare con Ale, ma lei non c'era, non rispondeva al telefono e soprattutto non sarebbe uscita.
A proposito, ma che fine hai fatto ???
Vabbé, non vedo l'ora nella quale non dovrò più cercarti al telefono ma solo allungare il braccio. Solo allora i miei momenti, sia up che down, troveranno sfogo completo e potrò meglio capire me stesso in quei attimi tanto assurdi quanto immotivati.
Mi sono sforzato pià volte di capirne la causa, e a volte mi sono risposto che era l'assenza di cause il problema.
Non ho nessun vero motivo per essere triste, quindi lo sono. Ma non può essere così semplice.
Sento che in questa depressione c'è qualcosa di più contorto, più insensato.
Come quando Asia Argento se ne esce con il "vuoto cosmico".
Ecco, io ho il vuoto cosmico. Sento la risata ironica dell'intero universo incombere su di me.
Cmq anche scrivere un post come questo prima di andare a dormire solleva un pò il morale, anzi più di quanto speravo.

mercoledì, ottobre 31, 2007

piove

A Roma sono cominciate le pioggie torrenziali, quelle che durano tutto il santo giorno.
Dopo circa nove anni in camera mia hanno cambiato la serranda della finestra, così ora si apre del tutto lasciandomi vedere meglio la pioggia che cade.
In compenso ora la luce del sole illumina la camera, al confronto prima mi sembrava di vivere in una camera oscura.
Sono tornato ai cheerios per fare colazione, lasciando da parte i choco pops che erano troppo pesanti. Troppo cioccolato, il che, detto da uno che si sbrana intere barre di Novi in 2 minuti, è tanto.
Per Halloween volevo organizzare un mega-torneo al negozio, ma ci siamo svegliati troppo tardi ed oramai non si fa più in tempo ad avvertire nessuno. Quindi mi sa che andremo tutti a casa della Setti, dove Marco tiene Marietto (Non riesco ancora a capire perché lo paghino per farlo ^_^).
Se quando avevo 15 anni mi avessero detto che 10 anni a quella parte avrei passato le feste a casa della mia insegnante di italiano, non ci avrei mai creduto !
Ho comprato ad Ale un gioco che si chiama Evil Twin, ma non riesco a farlo fuznionare sul suo PC e nemmeno su quello della sorella, per ora funziona solo sul mio. Che stress, ma forse ho capito il problema e lo risolverò presto.
Ieri sono saltati fuori i vecchi numeri di GQ al quale mia amdre mi aveva abbonato senza nessun valido motivo. Quella rivisa è una delle più idiote mai pubblicate, ma c'erano due pagine di posta gestita da Luttazzi che faceva sbellicare dal ridere. Magari poi li recupero e trascrivo qualcosa.

domenica, ottobre 28, 2007

Essere morto

La morte ha il potere di farti guardare la tua vita mostrandoti solo quello che è andato male, ciò che potevi realizzare e non hai fatto, quello che potevi avere, quello che potevi essere.
La fine della nostra vita coincide con la nascita di tutte quelle vite che non ci sono state date, che non abbiamo saputo afferrare. La nostra mente si potrae verso le infinite possibilità non colte, riempendo i nostri ultimi momenti di rimpianti del tutto inutili.
Nonostante questo non riesco comunque a trovare niente di più triste di una occasione non colta e che non potrà più ripetersi.
Ci sono cose che tutti vorremmo fare, come un viaggio intorno al mondo, una escursione subaquea, un volo in deltaplano, un salto con il paracadute. Cose che poi di norma nessuno fa mai, e probabilmente ambite proprio per questo.
La nostra mente è semplice, si muove per schemi infantili. Quando qualcosa di così enorme come la vita di un uomo si porta a conclusione, noi cerchiamo in tutti i modi di ridurla agli aspetti più semplici, così che il buon samaritano diventa un santo, ed il condannato a morte diventa un bastardo.
Non si pensa a cosa si è fatto, ma sempre a cosa si sarebbe voluto fare. Se chi muore era amato, lo si giudica in base alle sue convinzioni e volontà di fare; se chi muore era odiato, lo si giudica in base ai fatti ed alle azioni commesse.
Due pesi e due misure, anche nella morte.
La via di una persona si riduce alla cosa più orrenda che ha commesso, o alla sua aspirazione più nobile. Troppo complesso ricordare la vita di una persona nella sua interezza, ricordarlo per quello che era.
No, tutto muta. Nella nostra memoria quella persona deve prendere un ruolo, deve essere il migliore amico, l'amore della propria vita, il figlio mai avuto.
Non può essere semplicemente lui, non può essere semplicemente lei. Quello che siamo non è quello che facciamo, non è quello che pensiamo, non è come ci vedono gli altri, non è come ci vediamo noi stessi. Quello che siamo non è la somma di questi fattori, non è il risultato di un calcolo, non è una filosofia, non è un pezzo di carne; non è quello che possediamo, non è quello che potremmo ottenere.
Quello che siamo non è il ricordo che lasceremo da morti. Quello che siamo è di più.

mercoledì, ottobre 24, 2007

Homosexual


Appena l'ho vista me ne sono innamorato, andava messa subito!

Audioslave - Like a stone

Normalmente non posto due lyrics così vicine l'una dall'altra, altrimenti sembra che cerco solo di occupare spazio (^_^) ma ho cominciato ad amare questo brano dopo aver visto "The wheater man", un bellissimo film con Nicolas Cage.

"Quando penso a mio padre, mi viene in mente la canzone 'Like A Stone'".
Cit. di David Spritz, al funerale del padre, l'unica frase pronunciata prima che il calo di corrente gli togliesse la parola.


on a cobweb afternoon
in a room full of emptiness
by a freeway i confess
i was lost in the pages
of a book full of death
reading how we'll die alone
and if we're good we'll lay to rest
anywhere we want to go

(chorus)
in your house i long to be
room by room patiently
i'll wait for you there
like a stone i'll wait for you there
alone

on my deathbed i will pray
to the gods and the angels
like a pagan to anyone
who will take me to heaven
to a place i call
i was there so long ago
the sky was bruised
the wine was bled
and there you led me on

in your house i long to be
room by room patiently
i'll wait for you there
like a stone i'll wait for you there
alone

and on i read
until the day was gone
and i sat in regret
of all the things i've done
for all that i've blessed
and all that i've wronged
in dreams until my death
i will wander on

lunedì, ottobre 22, 2007

Call center

Io sono un lavoratore precario.
Io sono un lavoratore precario e lavoro in un call center.
Se un giorno chiamate al call center dove lavoro io, e per caso vi rispondo proprio io e parliamo per 30 secondi, io guadagno 32 centesimi, che al netto delle tasse saranno 21 centesimi.
Ma se chiamate il call center dove lavoro io, e per caso vi rispondo proprio io e parliamo per 1 minuto, io guadagno 43 centesimi, che al netto delle tasse saranno 33, 34 centesimi.
Ma se chiamate il call center dove lavoro io, e per caso vi rispondo proprio io e parliamo per ben 2 minuti e 40 secondi, allora io guadagno 80 centesimi lordi, fate voi quanto è al netto.
Ma se per caso chiamate al call center dove lavoro io, e per caso vi rispondo proprio io e parliamo per 5 minuti, mezz'ora, un'ora, tutto il giorno, tutta la questua, io guadagno sempre 80 centesimi, perché dopo 2 minuti e 40 secondi io smetto di guadagnare.
E' per questo motivo che se chiamate il call center dove lavoro io, e per caso vi rispondo proprio io, dopo 2 minuti e 40 secondi, cade la linea.
Perché io non lavoro gratis per nessuno.
E quando faccio la notte e ricevo la chiamata dello zozzone maniaco, io rispondo:
"Salve, mi chiamo Giorgio, come posso esserle utile ?"
E lui mi dice:
"Passami una donna"
"No che non ti passo una donna"
"Passami una donna dai"
"Non te la posso passare una donna"
"Ma che non ci sono donne lì?"
"Si che ci sono le donne, ma non te le posso passare"
"Allora se non me la vuoi passare, descrivimene una, di donna"
E allora io gli descrivo una donna. Gli descrivo Marinella, una donna stupenda, bellissima, che lavora al call center di giorno.
Gli descrivo Marinella in tutti i particolari. Gli descrivo la bocca, gli occhi, le tette, il culo, le gambe. Gli faccio una descrizione particolareggiata di Marinella. Un intero film porno zozzone e lo zozzone maniaco comincia a soffaire nella cornetta come se stesse gonfiando un palloncino.
Un film porno zozzone che, comunque, dura esattamente 2 minuti e 40 secondi.
Quindi è più un cortometraggio. Un trailer di un film porno zozzone di 2 minuti e 40 secondi.
Solo che ora ci sono le donne che fanno anche il turno di notte al call center dove lavoro io, ed i maniaci zozzoni quando chiamano e rispondo io - "Salve sono Giorgio, come posso esserle utile ?" - attaccano subito, e richiamano fino a quando non gli risponde una operatrice donna.
Per questo io di giorno ho registrato la voce di Marinella. Marinella che dice "Salve sono Marinella, come posso esserle utile ?". Così quando lo zozzone maniaco chiama la notte, io gli metto la registrazione "Salve sono Marinella, come posso esserle utile ?", così lui non attacca e comincia a soffiare.
Si fa tutto il suo film porno zozzone da solo, nella sua testa. Io ogni tanto gli rimetto il nastro per farlo felice, "Salve sono Marinella, come posso esserle utile ?", "Salve sono Marinella", "Salve sono utile", così continua il film porno zozzone.
Film porno zozzone che dura, sempre e comunque, 2 minuti e 40 secondi.
Così siamo contenti tutti.
Sono contento io, perché mi guadagno 80 centesimi lordi.
E' contento lo zozzone maniaco, che chiama il mio call center con il numero verde e si fa il suo film porno zozzone gratis. Che se è uno zozzone maniaco scaltro e veloce, in 2 minuti e 40 secondi fa tutto. Ed è contenta Marinella, che mentre succede tutto questo sta a casa a dormire nel suo letto, che chi dorme bene poi si alza felice.
Ma in un mondo perfetto, secondo me, anche io dovrei stare a letto a dormire la notte. Così l'indomani mi alzerei presto e potrei andare a fare un lavoro normale, e non venire in questo schifo di call center a fare queste robe qui.
Ed anche il maniaco zozzone dovrebbe stare a letto, con Marinella, a fare tutte le loro porcherie.
Ed essere tutti felici così.


[L'ho sentita in tv e l'ho riportata come ricordavo :P]