martedì, maggio 17, 2011

leggi

Quando da un banale evento sportivo si arriva a fare ragionamenti "Importanti" sembra sempre ridicolo, eppure è dalle piccole opinioni quotidiane che spesso si lascia intuire al prossimo la propria struttura morale. Come un maestro di Tennis che osservando una semplice rovesciata di un alluno ne comprende le potenzialità ben al di sopra del suo piccolo gesto basilare.

La società è composta da varie cose. Le persone, prima di tutto. La loro diversità, anche all'interno dello stesso ambiente famigliare e culturale, ci suggerisce l'impossibilità di comunicare velocemente l'uno con l'altro. Spesso l'intesa viene raggiunta solo con anni di reciproci sforzi di comunicazione ed osservazione, ed a volte non bastano nemmeno quelli. Sarebbe impensabile, quindi, pretendere che una società possa muoversi tutta nello stesso verso come fanno gli stormi di uccelli o i tonni nel mare, muovendosi all'unisono per puro istinto.
Noi siamo esseri pensatori che per natura tendono a razionalizzare i propri istinti, creando il personale concetto di giusto e sbagliato che chiamiamo morale, senso del dovere, giudizio.
Quando questo giudizio deve necessariamente scontrarsi con quello del prossimo, si creano dispute nella quale molto difficilmente ci si vedrà dare ragione o si penserà di avere torto. I nostri istinti, mascherati da ragione, buon senso e quant'altro, raramente si lasciano sopraffare da quelli altrui. Per fortuna, l'umano intelletto a trovato il modo di regolamentare questi episodi tramite quelle che sono appunto le regole, scritte nei regolamenti, che in grande assumono il nome di leggi.
Ma una regola in buona sostanza cos'è ? E' un modo di svolgersi ordinato e costante. Essa esiste però per uno scopo, uno scopo che sovente va ben oltre il semplice utilizzo di quella stessa regola.
Se così non fosse, questa regola diverrebbe dogma, per il quale il religioso deve osservarne i dettami senza porsi dubbi sul suo significato in quanto mistero della fede.
Lo scopo di una legge varia di continuo, ma prendiamone ad esempio una dell più banali, le leggi stradali:
Un limite di velocità, ad esempio, esiste con lo scopo di preservare la sicurezza di tutti i soggetti presenti sulla strada ed oltre. Il suo scopo non è semplicemente quello di far andare le auto ad una certa velocità, ma di farle andare ad una certa velocità COSI' CHE la sicurezza venga preservata.
Questo guardare oltre alla superficialità di una regola sembra cosa banale e scontata, ma spesso ignorata dai più.
Dove voglio arrivare con questo ? Che se la strada e sgombra si può ignorare il limite di velocità perché lo scopo è comunque raggiunto ? Ovviamente no.
Questo posto non vuole certo promuovere l'anarchia (Non ancora) né contesare l'osservanza delle leggi. Vuole solo far notare che l'osservanza delle leggi in quanto tale è un atteggiamento degno del peggiore soldatino burattino senza cervello, ed il punirle di conseguenza, per quanto possa sembrare un atteggiamento "giusto" è altrettanto idiota quando c'è la possibilità di intervenire in maniera più oculata.
La legge non è uguale per tutti, quindi ?
Si, la legge è uguale per tutti, ma sono le situazioni ad essere diverse. E' per questo motivo che la giurisprudenza non è composta da 5 regole messe in croce ma da manuali e manuali di codici che aspirano a prendere in esame qualsiasi variante legale rispetto alla regola originale.
Il fatto è che, qualsiasi regolamento venga mai scritto, non sarà mai e poi mai in grado di arginare nemmeno un millesimo delle infinite possibilità del mondo.
Quello che può farlo è il buon senso. E quando questo buon senso si scontra con una regola che appariva giusta fino ad un attimo fa, e poi sembra sbagliata, dovrebbe essere il buon senso a prevarre e non il dubbio valore intrinseco che diamo all'osservanza delle regole.
Se quindi chi supera il limite di velocità in una strada deserta e dritta per 5 km deve comunque essere punito per l'inosservanza di una regola, non si può certo accostarlo a chi ha veramente messo in pericolo la vita altrui per la stessa inosservanza delle regole.
Un legale direbbe subito che tutto questo è impossibile, perché è troppo complicato gestire caso per caso simili eventi per milioni di persone.
Ribatto però, a questo ipotetico contestatore, che nessuno chiede questo. Si chiede solo di ridimensionare la percezione che si ha della legge. Dire "Ha sbagliato e paga", o il super abusato "Dura lex sed lex" è una cazzata.
Una società civile (Compresa l'unica di cui abbia trovato traccia nella storia) si basa sul buon senso personale di ogni individuo e non su delle leggi che cercano di abbracciare lo scibile umano risultando però solo ipocrite e ingiuste.