domenica, ottobre 23, 2011

Sento Il Cuore

Sono molte le cose in cui credo. Tra esse c'è che il dolore è qualcosa che fa parte del mondo dei vivi.
Sinceramente non risco a crederci. E' come assistere alla morte di un amico immaginario. L'unica cosa che veramente si sente sulla pelle è che sia accaduto qualcosa di ingiusto, e la consapevolezza che questo in realtà accade ogni giorno, decine o centinaia di volte al giorno, non fa che lasciarmi davanti a quel bivio che incontro alla fine di ogni melanconia.
Da una parte c'è un sentiero deserto di terra e pietra, pronto a liberarmi da ogni male per sostituirlo con il disprezzo e la crudeltà della vita. Dall'altra c'è un campo di grano, soffice e luminoso come le lacrime che scorrerebbero dal mio cuore se decidessi di percorrerlo.
Uno di essi richiede freddezza, l'altro coraggio.
Io sento di aver bisogno di entrambi. Di viaggiare in equilibrio sulla ringhiera, con le braccia divaricate lungo i fianchi, a percorrere quel confine tra saggezza e fanciullezza, l'uno sempre pronto a denigrare l'altro.
Vorrei correre su quel sentiero per abbreviare il mio percorso, ma farlo annullerebbe i benefici. Tutto deve seguire i tempi del cuore.

venerdì, ottobre 14, 2011

bozzolo

A volte mi trovo in ginocchio, al centro di una qualche stanza, a cercare di guardare verso un cielo che non trovo.
Quanto tempo passerà prima che smetta di pensare alle preoccupazioni del momento. La consapevolezza che quel momento verrà rende tutto ciò che mi circonda meno importante.
Qualcuno potrebbe vedere questo come la fine dell'oppressione che spreme le nostre vite, ma non è così.
Dubito da sempre di ogni forma di pensiero capace di sollevare le nostre anime. Il pensiero stesso che mente ed anima siano collegate appare ai miei occhi come il progetto di un folle e pazzo genio.
Se sulle mie ginocchia allargassi le mie braccia, potrei sentire il bozzolo nel quale sono rinchiuso. Una bruco non ha idea di cosa succederà quando quel bozzolo si schiuderà. La sua vita è composta di paura e speranza che tanto mi sembra vicina alla nostra.
Credo che la sensazione che provo mi potrebbe accompagnare per tutta la vita.
Lessi una volta che noi tutti siamo opere d'arte di una bellezza irripetibile, ma se fossimo solo prodotti in serie privi di qualsiasi finalità, questo renderebbe meno vero ciò che provo ?
La spiritualità è tale in quanto non ve ne è traccia se non in un luogo che conosciamo, ma che non sappiamo come raggiungere.
Credo che sottrarsi alla tristezza, alla pietà, all'istinto ed all'incoerenza non servano a guadagnare un grammo di quello in cui crediamo, di quell'indefinito ed indefinibile che chiamiamo sogno, fede, amore.
Tutto quello che vogliamo è non sentirci soli. Forse è veramente questa la riprova dell'assenza di vita nel cosmo.
Quello che vorrei capire è perché solamente nei drammi della nostra anima siamo in grado di comprenderne la grandezza, per un solo ed infinito istante.
E se è davvero cos' che funziona, allora niente andrà mai sprecato.

giovedì, agosto 11, 2011

domenica, luglio 31, 2011

Happyness

1 divano
6 confezioni di cibo spazzatura
1 bottiglia da 3l di coca-cola
tutte e 6 le puntate di The Walking Dead da vedersi consecutivamente
la tua ragazza a guardarlo con te

;)

lunedì, giugno 20, 2011

19-20 Giugno 2011 ;)


Rikka scusa mi sono dimenticato di te nei ringraziamenti quando
storicamente avrei dovuto dimenticare Stefano (Ricordi al Liceo ? XD).
Pure te però potevi rispondere all'iPad :D

martedì, maggio 17, 2011

leggi

Quando da un banale evento sportivo si arriva a fare ragionamenti "Importanti" sembra sempre ridicolo, eppure è dalle piccole opinioni quotidiane che spesso si lascia intuire al prossimo la propria struttura morale. Come un maestro di Tennis che osservando una semplice rovesciata di un alluno ne comprende le potenzialità ben al di sopra del suo piccolo gesto basilare.

La società è composta da varie cose. Le persone, prima di tutto. La loro diversità, anche all'interno dello stesso ambiente famigliare e culturale, ci suggerisce l'impossibilità di comunicare velocemente l'uno con l'altro. Spesso l'intesa viene raggiunta solo con anni di reciproci sforzi di comunicazione ed osservazione, ed a volte non bastano nemmeno quelli. Sarebbe impensabile, quindi, pretendere che una società possa muoversi tutta nello stesso verso come fanno gli stormi di uccelli o i tonni nel mare, muovendosi all'unisono per puro istinto.
Noi siamo esseri pensatori che per natura tendono a razionalizzare i propri istinti, creando il personale concetto di giusto e sbagliato che chiamiamo morale, senso del dovere, giudizio.
Quando questo giudizio deve necessariamente scontrarsi con quello del prossimo, si creano dispute nella quale molto difficilmente ci si vedrà dare ragione o si penserà di avere torto. I nostri istinti, mascherati da ragione, buon senso e quant'altro, raramente si lasciano sopraffare da quelli altrui. Per fortuna, l'umano intelletto a trovato il modo di regolamentare questi episodi tramite quelle che sono appunto le regole, scritte nei regolamenti, che in grande assumono il nome di leggi.
Ma una regola in buona sostanza cos'è ? E' un modo di svolgersi ordinato e costante. Essa esiste però per uno scopo, uno scopo che sovente va ben oltre il semplice utilizzo di quella stessa regola.
Se così non fosse, questa regola diverrebbe dogma, per il quale il religioso deve osservarne i dettami senza porsi dubbi sul suo significato in quanto mistero della fede.
Lo scopo di una legge varia di continuo, ma prendiamone ad esempio una dell più banali, le leggi stradali:
Un limite di velocità, ad esempio, esiste con lo scopo di preservare la sicurezza di tutti i soggetti presenti sulla strada ed oltre. Il suo scopo non è semplicemente quello di far andare le auto ad una certa velocità, ma di farle andare ad una certa velocità COSI' CHE la sicurezza venga preservata.
Questo guardare oltre alla superficialità di una regola sembra cosa banale e scontata, ma spesso ignorata dai più.
Dove voglio arrivare con questo ? Che se la strada e sgombra si può ignorare il limite di velocità perché lo scopo è comunque raggiunto ? Ovviamente no.
Questo posto non vuole certo promuovere l'anarchia (Non ancora) né contesare l'osservanza delle leggi. Vuole solo far notare che l'osservanza delle leggi in quanto tale è un atteggiamento degno del peggiore soldatino burattino senza cervello, ed il punirle di conseguenza, per quanto possa sembrare un atteggiamento "giusto" è altrettanto idiota quando c'è la possibilità di intervenire in maniera più oculata.
La legge non è uguale per tutti, quindi ?
Si, la legge è uguale per tutti, ma sono le situazioni ad essere diverse. E' per questo motivo che la giurisprudenza non è composta da 5 regole messe in croce ma da manuali e manuali di codici che aspirano a prendere in esame qualsiasi variante legale rispetto alla regola originale.
Il fatto è che, qualsiasi regolamento venga mai scritto, non sarà mai e poi mai in grado di arginare nemmeno un millesimo delle infinite possibilità del mondo.
Quello che può farlo è il buon senso. E quando questo buon senso si scontra con una regola che appariva giusta fino ad un attimo fa, e poi sembra sbagliata, dovrebbe essere il buon senso a prevarre e non il dubbio valore intrinseco che diamo all'osservanza delle regole.
Se quindi chi supera il limite di velocità in una strada deserta e dritta per 5 km deve comunque essere punito per l'inosservanza di una regola, non si può certo accostarlo a chi ha veramente messo in pericolo la vita altrui per la stessa inosservanza delle regole.
Un legale direbbe subito che tutto questo è impossibile, perché è troppo complicato gestire caso per caso simili eventi per milioni di persone.
Ribatto però, a questo ipotetico contestatore, che nessuno chiede questo. Si chiede solo di ridimensionare la percezione che si ha della legge. Dire "Ha sbagliato e paga", o il super abusato "Dura lex sed lex" è una cazzata.
Una società civile (Compresa l'unica di cui abbia trovato traccia nella storia) si basa sul buon senso personale di ogni individuo e non su delle leggi che cercano di abbracciare lo scibile umano risultando però solo ipocrite e ingiuste.

domenica, marzo 13, 2011

Riflessioni di un uomo

Un uomo aveva tre ragazze ma non sapeva quale sposare.
Allora, decise d...i fare un test, per vedere quale fosse la più adatta a diventare sua moglie.
Prelevò 15.000 euro dalla sua banca, ne diede 5000 à ciascuna dicendole: - Spendili come vuoi.
La prima andò a fare shopping, acquistò vestiti, gioielli, andò dal parrucchiere, dall'estetista etc.
Di ritorno dall'uomo, gli disse: - Ho speso tutti i tuoi soldi per essere più bella per te, per piacerti: Tutto ciò, perché ti amo.
Anche la seconda andò a fare shopping, acquistando vestiti per lei, un lettore CD, una televisione schermo piatto, due paia si scarpe da jogging, delle mazze da golf e dei film porno.
Di ritorno dall'uomo, gli disse: - Ho speso tutti i tuoi soldi per renderti felice, per piacerti. Tutto ciò, perché ti amo.
La terza prese i soldi e li investì in borsa. In tre giorni raddoppiò il proprio investimento, rese i 5000 Euro all'uomo e gli disse: - Ho investito i tuoi soldi ed ho guadagnato i miei. Ora posso fare ciò che voglio col mio danaro. Tutto ciò, perché ti amo.
Allora l'uomo si mise a riflettere, riflettere... riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere.. (gli uomini riflettono molto...)
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere.. (gli uomini riflettono veramente tanto.)
riflettere..
riflettere..
riflettere.. (UFF, E' LUNGA)
riflettere..
riflettere..

E sposò quella che aveva le tette più grosse.
Perché un uomo riflette molto... ma finisce sempre per fare le stesse cazzate.

domenica, febbraio 27, 2011

Bunga bunga

Questo lo posto come promemoria personale ....

MILANO - È una lettura molto preziosa, quella delle 782 pagine della richiesta del giudizio immediato per Silvio Berlusconi. Fanno impressione i bonifici del premier a tredici nomi di donne. Ci sono, in questo corposo fascicolo processuale, anche gli assegni che Lele Mora, agente in bancarotta, fa ad Emilio Fede, direttore del Tg 4, il quale li incassa. E c'è molto altro, ma queste pagine, scritte dai pm e accettate dal gip Cristina Di Censo, regalano, alla primissima impronta, una precisa chiave di lettura: la procura ha «investito» sulle informazioni di Ruby. Non ha preso per oro colato i suoi verbali «da vittima», pubblicati in esclusiva da Repubblica e più che sufficienti a comprendere il «contesto» di una minorenne, scappata di casa, che si ritrova a Villa San Martino, ricoperta di gioielli e denari, e circondata dai complimenti e dalle voglie di un uno di 74 anni, ricchissimo. I pubblici ministeri hanno in parte tralasciato alcune parole, si sono concentrati su quelle che portano ai reati. E, pagina dopo pagina, rendono chiaro come e perché intendono procedere per i due reati dell'accusa al premier: e cioè la sua concussione (l'aver fatto uscire Ruby-Karima dalla questura, la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010) in modo da occultare la «vergogna» (che costa carcere da sei mesi a tre anni) di essere utilizzatore finale di una ragazzina immigrata, libera finché si vuole, ma non maggiorenne.

IL CATALOGO DEI BONIFICI

Follow the money, diceva Giovanni Falcone, e follow the money hanno fatto a Milano. In un anno, dal primo gennaio 2010 al 14 gennaio 2011, data delle perquisizioni alle ragazze della Dimora Olgettina, quanti bonifici ha
fatto Berlusconi? «L'elenco operazioni di bonifico con destinatari noti estratti dal conto Monte dei Paschi di Siena intestato a Berlusconi Silvio» ammonta a 483mila euro, per ventinove volte. Tutte sono sotto la voce «prestiti infruttiferi» (questa la causale) e quindi in questo computo non vanno i soldi in contanti, consegnati bunga bunga dopo bunga bunga. Per la show girl Alessandra Sorcinelli, 26 anni, «meteorina» di Rete 4 e poi madrina di «Affari tuoi», va quasi un terzo dei bonifici, 115 mila euro, ed è curiosamente la prima in classifica. Anche perché, due anni prima, il 16 aprile 2008 aveva avuto come regalo una Land Rover modello Range Rover Sport 3600 cc, di quasi 74 mila euro (con optional vetri scuri, inserti in radica e viva voce), saldato alla concessionaria Monzacar da un conto della Banca popolare di Milano con «ordinante» Giuseppe Spinelli.

Seguono Adelina Escalona Maria Alonso - con ben 50 mila in un'unica tranche, a luglio - e Valentina Costanzo (sarà la stessa mora e prosperosa concorrente del «Grande Fratello»?), 40 mila, anche lei in una sola volta, nel maggio del 2010. Con 36 mila euro, il 18 maggio, si rimpingua il conto di Mariagrazia Veroni. Per Anna Restivo un solo bonifico da 32 mila e a Konstanze Girth poco meno, 31mila euro, ma in tre sospirate rate. A pari merito, Albertina Carraro ed Erminia Salmieri, con 30 mila. Scendiamo con Anna Palumbo, la madre di Noemi Letizia, e cioè della minorenne di Portici che è stata forse l'elemento scatenante della richiesta di divorzio di Veronica Lario.

Si conosceva l'importo di 20 mila euro, sono stati spediti da papi-Silvio il 10 marzo. A quota 19mila euro, in più tranche Beatrice Concas, e 17 mila vanno a Eleonora Gaggioli: sarà l'attrice romana, di 33 anni, iscritta al Pdl e candidata alle Europee per il partito del premier prima dell'azzeramento del «ciarpame», come disse l'ex moglie Veronica? Infine, maglia nera a Monica Cheorleu, 6 mila, e Sabrina Valentina Frascaroli, 5 mila. La generosità di Berlusconi è, dunque, indiscutibile. Più discutibile appare il concetto: «Non ho mai pagato per fare sesso, lo considererei contro la mia dignità». In aula queste ragazze dovrebbero avere, come inquirente, Ilda Boccassini. Tra loro, ecco anche la foto della camera da letto, un po' disordinata, di Silvio Berlusconi: non un gran figura per la security privata e per la pletora degli 007 che tutelano il presidente del Consiglio.

UN ASSEGNO PER UNO

Emilio Fede e Lele Mora più d'una volta, seguendo nell'inchiesta le intercettazioni, o il filo di alcune interviste autoassolutorie, sembravano il gatto e la volpe. E corre voce che Silvio Berlusconi, letto anche lui il fascicolo, sia rimasto malissimo. La matematica, come si sa, non è un'opinione. Lo scorso settembre, per «ordine e conto Silvio Berlusconi» si spostano tre bonifici da 100 mila euro dal conto del premier per Giuseppe Spinelli, ragioniere di casa, ma anche ufficiale pagatore delle ragazze del bunga bunga (che lo chiamano tra loro Spin, Spino, Spinaus). Il ragiunatt, a sua volta, emette degli assegni circolari. Come scrivono i detective della Procura, «l'esame congiunto della documentazione bancaria e delle intercettazioni ha permesso di individuare tre periodi in cui sono avvenuti i passaggi di denaro», e cioè dalla fine di agosto 2010 al 25 ottobre. Viene ripetuta la stessa frase: «Consegna di Spinelli di assegni circolari a Mora Dario, che poi consegna una somma di denaro a Fede Emilio».

Accanto alla vasta documentazione bancaria, passaggio dopo passaggio, ci sono gli assegni fotocopiati, con la firma di Emilio Fede beneficiario, tutti e tre partiti dal conto di Lele Mora, in tutto 150 mila euro. E, oltre alle varie telefonate caramellose tra i due, c'è un simpatico scambio di sms: «C'è posta per lei. Mario Sacco sta arrivando», scrive Lele al direttore del Tg 4». Saranno i giudici a stabilire se questi pagamenti sono leciti e illeciti, ma il denaro tra i due è corso.

L'INNAMORATA SENZA MEMORIA

Come si sa, gli habitué del bunga bunga andarono in fibrillazione alla scoperta che Ruby aveva parlato con i pubblici ministeri milanesi. Comincia così una serie di azioni della difesa Berlusconi. In estrema sintesi, le ragazze rispondono con un coro di «assolutamente no» sul sesso come comune denominatore di quelle «cene tra persone per bene». La versione fa acqua, ci sono troppe frasi captate nelle intercettazioni telefoniche e vari testimoni, e c'è Nicole Minetti. La consigliere regionale appare inguaiata: come «addestratrice» delle papi-girl, passa un sacco di tempo ad occuparsi dei loro affitti e persino dell'idraulico. E, travolta dallo scandalo, da due interviste che, davanti ai pm, rettifica. Ma non abbastanza. E per capire quanto può essere difficile reggere un interrogatorio, basterebbe questo scambio: Procura: «Lei ha detto che ha avuto una relazione sentimentale con il Presidente, vuole specificare da quando a quando è durata la relazione sentimentale? Minetti: «Non glielo saprei dire».

Come? O Berlusconi è stato del tutto trascurabile nella vita di questa giovane donna, oppure qualche cosa non torna. Proprio come con l'ormai famosa questione della telefonata in questura, in cui Berlusconi accredita Ruby, marocchina e accusata di furto, come la «nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak». E chiama spesso Nicole Minetti. Perché Berlusconi era così insistente? «Il Presidente – spiega l'indagata - telefonava e mi chiedeva "Come sta andando?", voleva essere messo al corrente dello sviluppo della vicenda. lo penso che le ragioni del suo interessamento potessero essere due: primo, che era anche preoccupato del fatto che io mi trovassi lì e che a quell'ora di notte tardi mi aveva mandato in Questura, e poi della Ruby, che era una ragazza problematica. E quindi voleva sapere come stava Rubi, come stavo io e cose del genere».

Insomma, l'idea che Minetti vuole rendere di sé è quella di una ragazza che, soggiogata dall'amore fisico per il premier, si spinge un po' più in là di quanto dovrebbe: «Io – aveva spiegato (il 29 gennaio scorso) davanti ai magistrati Boccassini e Sangermano - ho avuto una relazione col Presidente del Consiglio e quindi ho avuto anche rapporti sessuali». Come abbiamo visto, resta parecchio sul vago, su tempi e modi, così come vaghissimi, nebbiosi, sembrano i rapporti con il perno di questa inchiesta, l'allora minorenne Ruby: «Lei sapeva che Ruby ha dormito ad Arcore?»

Macchè, Minetti non si accorgeva: «Sicuramente mi sono fermata a dormire ad Arcore, non sono in grado di dirvi in quale di queste giornate, però è successo. Per quanto riguarda Rubi, non lo posso escludere, non ricordo se in una occasione anche la Rubi si è fermata a dormire ad Arcore». Ruby scotta come un ferro rovente, Nicole mantiene come può le distanze. Resta senza parole quando i pubblici ministeri scoprono qualcuna delle loro carte: «Dallo sviluppo del tabulato della Karima ci sono stati tra di voi, tra febbraio e giugno, 122 contatti. Come lo spiega?».

La risposta è: «Non posso che ribadire che non l'ho mai frequentata, non escludo che tra di noi ci siano state telefonate o sms, ma niente di più». Tre volte Nicole Minetti dirà: «Mi avvalgo della facoltà di non rispondere» e c'è una domanda speciale. È quella che tanti si fanno, compresi i pm: ma perché «più ragazze che si fermavano tutte insieme di notte, nella residenza del presidente del Consiglio».
L'unico appiglio è in stile simil-andreottiano: «Posso parlare per me, mi è capitato di fermarmi a dormire avendo col Presidente un rapporto di intimità, se si faceva tardi oppure il giorno dopo era festa io rimanevo ospite ad Arcore. So che altre ragazze si fermavano ad Arcore, ma - dice Minetti - sinceramente non so perché ciò avvenisse». Sinceramente è un bell'avverbio.

di PIERO COLAPRICO e EMILIO RANDACIO (26 febbraio 2011)