domenica, aprile 30, 2006

Opinione pubblica

Ed eccoci al grande mistero dell'Opinione pubblica ...
Cos'è ? è la morale comune, le scelte diffuse, le cose giuste e le cose sbagliate.
E' giusto uccidere, rubare e distruggere ? NO ! perché l'opinione pubblica condanna questo genere di comportamento; ovvero tutti sanno che farlo è sbagliato e siamo tutti pronti a giurare di essere daccordo.
Anni fa la morale comune era molto più solida, tutti o la stragrande maggioranza della popolazione la pensava esattamente nello stesso modo, un modo definito da tutti e che faceva capo alle istituzioni.
Tale istituzione per quanto riguarda l'occidente era ovviamente la chiesa.
Noi siamo cresciuti per secoli sotto una morale cristiana, che ci diceva cosa era giusto e cosa era sbagliato, cosa era deprecabile e cosa no. Praticamente "pensava" per noi, e per tante persone è ancora così.
C'è di male ? chi lo sa ?
Di certo la mancanza o la caduta di tale fissa moralità e regole comportamentali è un grande successo per il singolo individuo, perché questi nel bene o nel male può adesso prendere con più libertà le proprie scelte e decisioni, può creare una moralità conforme alle proprie pulsioni, stando in questo modo più sereno ed in pace con se stesso.
Grande vittoria allora ! ma solo vittoria del singolo.
La società però non è composta da singoli individui come tanti erroneamente credono, perché una massa di persone agisce in maniera del tutto diversa da come possano agire tutte quelle persone prese singolarmente.
Per la società tale cancanza di conformità è una vera piaga, perché quando le persone la pensano in modo diverso l'una dall'altra fanno più fatica ad agire come gruppo, come società.
Le decisioni di massa scontenteranno sempre qualcuno, e se questo qualcuno da minoranza diventa una forte opposizione, allora la società si scinde, creando caos e confusione, collassando su se stessa.
Ogni cosa che in effetti arricchisce il cittadino come uomo, indebolisce la nazione come società.
L'uomo allora non è un animale sociale ? ci siamo uniti per meglio difenderci dal mondo esterno, ma ora che anche piccoli gruppi di persone posso sopravvivere con tranquillità in un mondo plasmato nei secoli a nostro uso e consumo, perché ci riuniamo ancora sotto grandi bandiere, città, nazioni ?
Per difenderci da chi ?
Ovviamente lo facciamo per difenderci da noi stessi, dalla nostra voglia di potere. Ci raggruppiamo in metropoli da milioni di abitanti per acquistare maggior potere economico e politico rispetto ad altri, aggredendoci a vicenda in ogni maniera concepibile.
Quindi come individui bisogna operare una scelta:
Vivere e lavorare per la vittoria della vita comune, oppure vivere e lavorare per la distruzione di tale società.
Non c'è biasogno che rispondiate, non potete esimervi dallo scegliere una di queste due vie, anche semplicemente con il vostro modo di pensare in qualche maniera vi schierate.
Se scegliete la prima opzione, allora sarete persone conformi, che si preoccupano di creare dei cosidetti "valori", che altro non sono che "valori comuni".
"La famiglia", "Il diritto alla vita", "il lavoro" .. se per voi queste parole hanno un significato e vanno difese, divulgate e fatte capire da chi non possiede tali concetti, allora siete sicuramente degli "animali sociali".
Se invece queste parole per voi non hanno senso ma vi piacciono più parole come "Amore","Libertà","Pace", allora sarete più per il singolo.
Detta così la scelta sembra facile, ma in verità ogni scelta porta con se dei punti oscuri:
Quel "diritto alla vita" e "libertà di opinioni" per il conformista, possono con estrema facilità diventare la scusa per eliminare e distruggere chiunque non possa essere convertito a tali valori.
Quei concetti di "amore" e "libertà" invece possono diventare con altrettanta facilità pulsioni negative, che ti portano ad odiare chi non rispetta i tuoi diritti di pensiero, mentre la libertà porta ad invadere quella degli altri.
[Perché ovviamente la libertà NON finisce dove inizia quella degli altri, diciamo che ci fermiamo noi, ovvero quella libertà non la sfruttiamo ... ]
Ma nel caso si scelga invece la vita in comune, come si può ottenere ? Indubbiamente cercando il più possibile di accostare la propria moralità alla morale comune, che però è un gran strano animale.
La morale comune non rispecchia quasi mai la moralità del singolo individuo .. o la innalza più di quanto siamo disposti a fare nella realtà, oppure l'abbassa dettata dall'ignoranza.
Ecco alcuni esempi:
Non esiste un popolo che si definisce "Razzista", il razzismo è ovviamente biasimato da tutti, l'Opinione comune è che il razzismo è sbagliato, brutto e stupido.
Ma quani razzisti ci sono al mondo ? presi singolarmente quanta gente si scopre, anzi si dichiara razzista ? tantissimi ...
In questo caso l'opinione comune ha una morale più alta di noi.
D'altra parte quanta gente sarebbe disposta a giudicare e lapidare in piazza una persona semplicemente perché accusata di un qualche crimine ? ma nessuuuunoooo ...
Invece basta che qualcuno (Vedi il padre di Tommaso) venga accusato di Pedofilia, e tutti sono disposti a linciarlo in piazza.
Così come nessuno andrebbe mai con una prostituta, che guarda caso sono sempre piene di lavoro.
In questi casi è l'Opinione comune che manifesta una moralità che tutti siamo pronti a dichiarare, ma che singolarmente in verità non abbiamo.
Senza contare poi i casi in cui tale Opinione comune è messa in crisi, perché la gente non riesce a dare una risposta unanime a fatti di grave importanza sociale:
Siete per l'eutanasia ?
Siete per i matrimoni dei Gay o per affidargli dei figli ?
Siete per l'eccesso di leggittima difesa ?
Pensate che l'embrione sia una vita ?
Etc. etc.
Questi quesiti possono avere una risposta personale, ma non una pubblica, perché troppa gente potrebbe criticarla e questo procurerebbe un collasso della società a tutti gli effetti.
Quindi che si fa ? si evita di parlarne, molto semplice ... almeno fino a quando tacitamente la gente non si sentirà daccordo su cosa pensare o meno.
La società è la morte dell'individuo, decidete voi se questo è un bene o un male, la società porta indubbi vantaggi ma meglio nascosti svantaggi. Essere un creatore o un distruttore è solo un fatto di scelta, io le trovo entrambe valide, anche se credo sia più onorevole la prima e più egoistica la seconda.

Nessun commento: