giovedì, giugno 07, 2012

Meritocrazia

Se dovessi stilare una classifica delle parole più odiose che mi capita di sentire, nelle prime posizioni ci sarebbe sicuramente la parola "Meritocrazia".
Come sempre inizio il discorso dalla conclusione: La meritocrazia è una stronzata, è una cosa maligna che andrebbe estirpata dalla mentalità umana, è dannosa per la società ed impedisce il progresso.

Penserete che mi sono bevuto il cervello, ma non è così.

Analizziamo il significato di meritocrazia, tanto per fare i banali saputelli prendiamo la definizione dal primo dizionario del cappero, che tanto son tutti uguali:

"La meritocrazia è una forma di governo dove le cariche amministrative, le cariche pubbliche, e qualsiasi ruolo che richieda responsabilità nei confronti degli altri, è affidata secondo criteri di merito"

gnegnegne. Il problema è che il "Merito" non è una cosa oggettiva e stabilita da una scenza esatta ma la personale percezione che una cosa sia meritevole o meno.

Per me è meritevole essere altruisti, generosi, caritatevoli, moderati, coraggiosi ed intelligenti.
Per Berlusconi evidentemente è meritorio essere belle, zoccole, accondiscendenti e prive di morale.

Il fatto è che la meritocrazia esiste, non può non esistere. Quello che non esiste è un merito condiviso da tutti, ma per quello non ci si può far nulla, servirebbe solo una invasione di ultracorpi.

Detto questo, finitela per cortesia di agoniare una meritocrazia che già c'è. Siate onesti ed ammettete che il problema siete voi che non possedete il merito che i vostri superiori ricercano per un determinato ruolo.
Io credo che per essere un dirigente aziendale bisogna essere responsabili, irreprensibili, intelligenti e con esperienza sul campo, ma altri credono che basti avere buoni doti amatorie. Posso non concordare ma non certo imporre la mia visione di merito ad un altro, altrimenti sarei solo un despota. Esiste ovviamente la legge che cerca di tutelare la visione di insieme della parola merito e che punisce chi palesemente effettua simili scelte sulla base di meriti non condivisi, ma spesso queste scelte non sono palesi o comunque impossibili da dimostrare, ed ecco un altro metodo, sanno delinquere.
Voi sapete delinquere impunemente ? Buon per voi.
C'è chi è così bravo a delinquere da far diventare i sopprusi delle leggi. Pensa te.
Io che a delinquere non sono bravo o che forse non ho voglia di farlo mi faccio passare davanti da lecchini incamiciati che hanno capito tutto.

Perché loro hanno capito tutto. Hanno capito che nella MERITOCRAZIA non conta quale sia il merito ma conta averlo. E loro evidentemente lo hanno, quale che sia, altrimenti non passerebbero avanti a nessuno.
E' un dato di fatto, non può essere smentito.

Ma parliamo comunque della meritocrazia condivisa, quella che concerne solo i meriti condivisi dai più.
Prendiamo come aggettivo "Bravo" li appartenenti all'insieme dei meritevoli e "Cattivi" quelli che invece ne sono esclusi.
Ora siamo tutti d'accordo che i Bravi debbano avere più dei Cattivi. Sinceramente mi sfugge anche questo concetto basilare, perché sono un idiota e non comprendo perché dobbiamo dividere la razza umana in qualcosa, però vabbè, mi adeguo.
I Bravi quindi sono fichi e fanno cariera perché SE LO MERITANO.
I Cattivi invece non fanno cariera perché NON SE LO MERITANO.
Tutto chiaro. Sono anche d'accordo dai! Diciamo che se proprio le cose devono stare così, allora si può fare.

Il problema è che tutti quelli che inneggiano alla meritocrazia hanno due cose in comune:

La prima è che sono convinti di far parte del primo gruppo. Difficile verificarlo ma mi sembra strano che siano TUTTI bravi e non si fanno nemmeno il più lontanissimo dubbio di essere cattivi.

La seconda è più preoccupante, ossia che dei cattivi non frega un cazzo a nessuno. niente, nix, nada. I cattivi possono crepare perché se lo meritano. Possono arrancare agli angoli delle strade a pregare per il pane e prendere calci dalla brava gente perché SE LO MERITANO, perché è COLPA LORO.

Ma davvero credete che l'universo funzioni in questo modo ?

Considerate questo: Quando si crea una scala meritoria tutti noi, uno per uno, possiamo classificarci in base a certi parametri. Solo uno di noi sarà in cima mentre tutti gli altri li saranno sotto. E' logico no ?
Credete davvero di essere in cima ? Secondo me, se non siete in cima, potete essere considerati Cattivi da tutti i Bravi che sono sopra di voi. Chi lo decide ? Lo decide la scala meritoria. A molti di voi può sembrare che lavorare 8 ore al giorno sia giusto, ma per un cinese sono una stronzata, per loro è meritorio lavorarne 18, il che significa che se a decidere fossero loro (E mi sa che ci siamo quasi eh ..), tutti voi lavoratori da 8 ore sarete considerati cattivi.
Anche per i cinesi può andare male visto che c'è gente che muore di fame e che il lavoro non sa nemmeno cos'è .. loro lo chiamano sopravvivere.

Il semplice fatto di voler suddividere le persone per merito, qualsiasi sia il merito, comporta il creare esseri umani di serie A e di serie B, e fidati che voi molto probabilmente farete parte, presto o tardi, della serie B, qualsiasi sia il parametro scelto, perché il mondo ci insegna ogni giorno che c'è chi una cosa la sa fare meglio, si impegna di più etc.

La meritocrazia è uno strumento attuo ad aumentare il livello di un lavoro. Dovrebbe, se ben usato, generare un aumento della produttività, della qualità e dei benefici per chi opera questo miglioramento.
Ora, voi siete questo ? Siete operatività, produttività e qualità ? Un oggetto che serve ad uno scopo fino a quando qualcuno non sa eseguirlo meglio, anche solo perché più giovane e forte, e viene messo da parte, nella categoria B o nei Cattivi dei quali a nessuno sembri che freghi un ciufolo ?

A me la meritocrazia mi fa schifo.

Il problema principale è che la nostra cultura sembra progredire a senso unico. Non si riesce ad immaginare un mondo privo del nostro sistema economico fuffa, si crede che il capitalismo sia l'unica scelta sensata in confronto alle alternative e per questo SI E' SMESSO DI CERCARE ALTERNATIVE, che comunque non verrebbero attuate perché si avrebbe troppa paura di qualsiasi rivoluzione com'è sempre stato.

La mia insegnante di storia, una stronza di prima categoria ma che la materia sua la sapeva bene, diceva che TUTTE le rivoluzioni della storia si sono fatte sempre e solo PER IL PANE.
Potete controllare, io l'ho fatto, ed è così. Ogni cambiamento sociale è stato scatenato dall'impossibilità di proseguire per il sentiero tracciato perché portava alla morte per denutrizione.
E' solo per questo motivo che l'uomo sembra in grado di abbandonare una strada per un altra. E' solo così che si è posto fine alle monarchie, e non appena questa fame risulta soddisfatta si cerca anche di tornare indietro.

Ora comunque sto divagando come sempre.

Il concetto è che la meritocrazia c'è, è intorno a voi e non può per definizione essere scardinata. Quello che semmai non va bene è la scelta dei meriti da premiare, ma questi faranno sempre parte della sfera delle opinioni ed anche se tali meriti fossero ampiamente diffusi, basterebbe un dissidente a trasformare una scelta condivisa in un soppruso dei più verso i pochi (Che quando si tratta di scazzottate viene considerata una cosa peggiore dei pochi contro i tanti, ma se si parla di governo è tutto a posto).

La soluzione ? Richiede la cosa più difficile del mondo: cambiare forma di pensiero. Orientarsi alla tutela di ogni persona e non solo di quelle che ci stanno simpatiche perché Brave. E' un concetto assurdo, lo so, eppure guardate che in tanti, tantissimi ci hanno pensato. Molti di loro li conoscete e probabilmente li rispettate pure. Non faccio i loro nomi perché citarli in questo blog (anche se è già stato fatto) sarebbe denigratorio per loro, ma se avete una cultura superiore alla 1 elementare ci potete arrivare.

Ora la domanda primaria ? Io sono un cattivo ? Non lo so, secondo il mio ragionamento assolutamente si, ma in termini attuale non direi. Sicuramente non ho la boria per classificarmi primo in niente, se non in amor proprio, che poi è una delle cose che considero più importanti.

2 post in 2 giorni. Sono tornato ? NO!

mercoledì, giugno 06, 2012

gatti e cavoli

Ok questo blog l'ho abbandonato, è evidente. Un aggiornamento ogni anno non si può definire "Tenere un blog" ed oramai non me ne può fregar di meno.
Basta vedere gli ultimi post per capire che oramai questo posto è più che altro un diario che uso per sfogarmi, sfoderando argomenti idioti di cui non frega niente a nessuno in quei momenti in cui tutti sono troppo occupati per ascoltarmi, o fingono di esserlo (Ed a giudicare dalle argomentazioni, li mando la mia benedizione maxima).

Adotterò in questo momento la tecnica della distazione, ovvero vorrei incazzarmi per altre cose ma sono semplicemente troppo complesso (O difficilmente semplici) da potergli dare voce, quindi me la prendo per un altra cosa che non centra nulla ma che mi aiuterà a raggiungere lo scopo: Criticare qualcosa/qualcuno.

Bada bene che comunque non ho scelto il soggetto del tutto a caso.

Capita infatti che mi trovo sottomano un foglio con un diagramma astruso, pieno di nomi assurdi, intestato ad un certo Naboo vattelapesca ... provo per 23 minuti a capire di cosa cacchio si tratti, sembra un documento bancario, invece è l'ALBERO GENEALOGICO DI UN GATTO!

C'è scritto tutto: Razza, peso, misure, colore, padre e madre dall'alba dei tempi. Probabilmente un paio di suoi avi sono sepolti in una piramide egizia.

Colgo quindi l'occasione di dire che gli allevatori di gatti/cani semplicemente mi fanno più schifo di chi i gatti/cani li maltratta. Semplicemente perché chi li maltratta almeno lo sa di essere una testadicazzo malata e, visto che vuole fare del male, lo fa e se ne bea.
Inoltre la legge, a volte, li punisce.
Gli allevatori invece sono degli stronzi inconsapevoli del male estremo che fanno e si credono anche amanti degli animali.

Per prima cosa chiariamo un punto: Chiunque parli di RAZZE di cani e gatti non ha capito un cazzo. Le razze di cani e gatti non esistono, le ha decise l'uomo. Ai gatti/cani (D'ora in poi "gc") non importa un fico secco di essere o interagire con un sacro di birmania od un siamese, loro sono gatti, si accoppiano tra gatti e giocano tra gatti.
Gli unici ai quali interessano queste stronzate siamo noi, piccoli esseri idioti che troviamo "carino" un certo aspetto o un certo temperamento anziché un altro.
Se vi chiedete cosa ci sia di male ad interessarsi alle razze animali per prima cosa vi mando a fanculo, poi vi chiedo di provare a fare le stesse distinzioni tra gli uomini ?
Cosa ? Non potete ? Perché se dite negroide ad Obama vi bombarda ?
Perché non dite ad un asiatico che può accoppiarsi solo con gli asiatici ?
Non lo fate perché sarebbe un atteggiamento ignorante, perché giudicare un uomo dalla sua razza è da razzisti.
Bene, ma visto che voi (allevatori) dite di amare i cg, perché operate del razzismo con loro ?
Perché credete che mantenere "Pura" una razza abbia un qualche valore, anche se scientificamente porta a debolezze congenite anche gravi ?
Perché riducete un essere vivente, nemmeno tanto "Inferiore" dal punto di vista intellettivo e sicuramente superiore dal punto di vista emotivo alla sua razza di appartenenza ?

Questo per voi significa amare gli animali ? Evidentemente credete anche che amare un animale significa dargli il cibo ultrabio coltivato nelle serre per dargli il 0,5% di grassi in meno.

Amare un animale significa amarlo!!!! Significa soffrire perché si deve sterilizzare ma lo si fa perché si è consapevoli che è la cosa migliore per lui e per i suoi simili.
Come i genitori che non mandano la figlia in vacanza da sola in Romania. Lo sanno che lei starà incazzata un mese ma lo fanno per il suo bene.
Amare un gc significa farlo entrare nella famiglia non perché appartiene a chissà quale razza del cazzo ma perché sentite qualcosa per lui.

Ma gli allevatori lo sanno cos'è il randagismo ? Credono che i randagi siano solo dei bastardini e quindi non contano niente ?
Solo a scriverlo mi viene voglia di picchiarne uno.
Gli allevatori sono una delle prime cause di randagismo e maltrattamento animale.
Per il randagismo questo avviene perché, come sempre, chiunque compra un cane o ne prenda uno da un allevamento evita di prenderne un altro che versa in cattive condizioni per strada, o che è stato trovato da un canile o altro. Quel cane rimarrà randaggio perché il testadicazzo ha deciso che gli piaceva quella razza di cane lì.
I maltrattamenti vengono proprio da chi COMPRA un cg, perchè i cg NON SI COMPRANO. Voi lo comprereste un membro della famiglia ? lo comprereste un uomo ?
Pensate che un gc sia una specie di prodotto in offerta, qualcosa che volete come fosse l'ultimo iPad o che vi serve come compagnia o guardia ???
Questa gente come volete che lo tratti un cg ? Certo, nel migliore dei casi gli darà da mangiare e lo porterà a spasso, ma questo mica basta sapete ? Li metteranno un cappottino da 60€ e parleranno sempre di quanto è pregiato il proprio animale manco fosse un comodino di mogano del '700.

Parlando con uno di questi malati scopro che ha due gatti al che gli dico "Oh ma sai che anche io ho dei gatti ? I tuoi come sono ?" Ed il cretino se ne esce con "Sono due milkchoccolate sinchiriati, una variante del choccolate normale destigrancazzi" ... mi snocciola una sequenza di minchiate per 10 minuti fino a quando sbotto: "SI, MA COME SI CHIAMANO ???!!!!".

Questo tanto per rendere l'idea di quanto sono dementi questi soggetti. Ovviamente questo qui li porta anche alle gare.

Ecco, parliamo delle gare di cg. Ma cosa cazzo vi siete bevuti ?
Io trovo degradante miss Italia, con quelle poracce che purtroppo hanno visto più volte che non conta come sei se hai delle belle tette/gambe, ma almeno quelle hanno deciso loro di farlo .. libera scelta.
Invece i poveri cg sono trascinati da questi dementi in una fiera della superficialità dove qualche idiota passa davanti agli animali (che pensano al culo della cg accanto, che gli frega di sti' 'mbecilli) e li giudica secondo fattori idioti quanto lei/lui.

(Ma quanto mi piacciono gli slash, permettono di insultare più gente tutta insieme)

Personalmente toglierei la custodia animale ad ognuno di questi poveri dementi, ripristinerei la pena capitale e poi li giudicherei in base al taglio dei capelli, al portamento ed a quanto veloce ubbidiscono quando gli chiedo di fare gli imbecilli rotolandosi nella merda.