domenica, dicembre 31, 2006

2007

Altro capodanno, altro post.
Un'altro anno del cazzo se ne sta andando. Anno del cazzo non per me, che me la godo alla grande soprattutto considerata la miseria di vita che c'è nel mondo, ma per l'intero pianera che dopo quasi 4000 anni si trova ancora sul groppone dei deficenti come noi che continuano a distruggerne le risorse, a consumarne la vita, a disprezzarsi l'un l'altro per delle idiozie, ad uccidersi a vicenda per delle stronzate, ad uccidere gli animali senza nemmeno provare rimorso, ad infestare con la nostra immonda presenza questo universo dimenticato.
Certo non tutto è così, ma ogni volta che vedo il TG sembra che tutto meriti di essere coperto da una pioggia di fuoco, senza manco un cazzo di Noé a salvare tutti con un'arca. Per combattere la tristezza allora divento momentaneamente (Ma neanche tanto momentaneamente), classista, razzista, integralista, misogino e misantropo; perché dare contro a tutto e tutti è un sistema per glorificare sé stessi e la propria visione del mondo e sentirsi quindi più sicuri ed in pace con sé stessi.
Credo sia un sistema molto usato da Bush ^_^
Una ragazza rumena di 19 anni ha partorito in casa di nascosto ed ha gettato la figlia dalla finestra ... ma cazzo, davanti ad un'orrore del genere non resta altro che buttarla sul ridere, perché altrimenti ti fa venire voglia di buttarti di sotto anche a te.
Durante l'impiccagione di Saddam, il TG si è scandalizzato perché gli venivano urlati insulti contro come "va all'inferno!" ... ma cazzo, ti scandalizzi per quello che gli dicono ma non per quello che li fanno ? Cosa pensava che una volta avuto il cappio sul collo, il boia gli stringesse la mano e gli disse "buon viaggio" ? Se lo impiccano un motivi, anzi dei motivi, ci stanno .. e sul pianeta a sperare che Saddam non vada all'inferno sono veramente in pochi.
Ad ogni modo, capodanno 2007.
Si festeggia da Moreno, che ha una bella casa grande con tanto giardino, il posto dove vorrei far vivere i miei cani. Viene un sacco di gente, cioè un sacco per il mio standard che di solito si aggira intorno ai 5 partecipanti. In verità non me ne frega nulla di chi viene, tanto non sono molto estroverso e non mi interessa fare nuove amicizie, quelle che ho mi danno già abbastanza problemi ;-D
Si mangia, si beve, si gioca e si sparano i botti, non facendo male a nessuno perché, grazie al cielo, non siamo dei deficenti rimbecilliti che comprano bombe a mano da 10kg per fare la figura degli idioti con i vicini.
Mai capito cosa spinga un tipo a comprare 300 euro di botti per capodanno ... e poi magari farseli saltare tutti in mano. bhoo
Vabbè, mi sono perso .. come sempre .. ad ogni modo, tanto per essere banale che mi riesce sempre bene:


BUON ANNO A TUTTI VOI, cazzoni !

p.s. queste sono le cose previste per l'inizio del 2007

* 1° gennaio:
o L'Italia entra a far parte, come membro non permanente, del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
o La Slovenia adotta l'euro
o La Romania e la Bulgaria entrano nell'Unione Europea.
o La città di Sibiu in Romania è la città europea della cultura.
o La Germania assume la presidenza di turno dell'Unione Europea.
o La Svizzera entra nello spazio di Schengen
o Il sudcoreano Ban Ki-Moon subentra al ghanese Kofi Annan come Segretario Generale dell'ONU
* 17 gennaio al 27 gennaio: Universiade invernale a Torino.
* 30 gennaio - Microsoft rilascia Windows Vista.
* 22 febbraio - 4 marzo: Mondiali di sci nordico 2007 a Sapporo (Giappone)
* 3 marzo - eclissi lunare totale
* 19 marzo - eclissi solare parziale
* 24 marzo - Esce Play Station 3 in Europa
* 8 aprile - Pasqua cattolica e ortodossa
* 18 aprile - 12 giugno - Si disputano le regate della 32ma America's Cup per la prima volta nelle acque europee a Valencia.
* 4 maggio - Uscita prevista per Spider-Man 3
* 25 maggio - Conclusione del IV centenario della morte di santa Maria Maddalena de' Pazzi
* 7 giugno - Cinquecentenario santificazione di Nicolò Politi
* 4 luglio - Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi
* 13 luglio - 29 luglio - XV edizione dei Giochi panamericani a Rio de Janeiro in Brasile
* 7 settembre al 20 ottobre - Coppa del Mondo di rugby Francia 2007
* 11 settembre - eclissi solare parziale
* Missione Planck dell'ESA per lo studio della Radiazione cosmica di fondo
* Lancio dell'osservatorio spaziale Kepler per l'indagine sui pianeti extrasolari
* Completamento dell'acceleratore LHC al CERN

sabato, dicembre 30, 2006

Saddam

Mancano un paio d'ore di vita per Saddam, ed io come tanti altri sto qui ad aspettare che lo secchino. Se lo avessero fatto durante la guerra del golfo, probabilmente si sarebbe salvata tanta gente, ma daltronde sarebbe forse morta per altri motivi, nessuno può saperlo, esiste un solo mondo possibile.
Io sono contro la pena di morte e come ho appena sentito ora in tv, concordo con il fatto che nessun peccato deve costringere un'uomo a togliere la vita ad un'altro uomo. Ma più di questo sono contro il modo di pensare contorto che fa percepire un'assassinio stabilito e preannunciato come una giustizia, contrapposto alla veloce morte in battaglia.
Se avessero ucciso Saddam con una pallottola in fronte quando lo hanno arrestato sarebbe stato diverso ? Si, lo sarebbe stato per tantissimi motivi, uno più idiota dell'altro.
Fatto sta che ora sta per morire e personalmente, nonostante se la scelta spettasse a me lo lascerei vivere, non è che me ne freghi granché.
Si può essere contro le scuse ipocrite che hanno portato gli USA alla sua cattura, si può essere contro l'esecuzione capitale segno che le barbarie non hanno mai lasciato i paesi "del primo mondo", si può essere contro un sacco di cose, ma tutti dovremmo essere concordi che Saddam è un bastardo assassino, un dittatore che con leggerezza ha portato morte e torture per un unico e semplice scopo: il potere. Lo stupido egoismo che è presente in ogni uomo ma che solo a volte, unito ad altri difetti e qualità, porta a condurre una vita di tale distruzione ed orrore.
Saddam muore e non me ne frega niente, perché nella morte non vedo nessuna differenza che nella vita, non vedo nessun pagamento, nessuna resa di conti e nessuna colpa espiata.
Una cosa poi proprio non la comprendo, ovvero il parlare di "martirio". Che io sappia, nella mia infinita ignoranza, il martire è colui che muore per una causa; e quale sarebbe allora la causa di Saddam se non sé stesso ? Saddam martire di cosa ?
La sua morte altro non farà che screditare ancora di più l'amministrazione Bush agli occhi di tutto il mondo. Tanto questo è il suo secondo mandato e non può essere rieletto ... grazie al cielo.
Non credo che il mondo abbia odiato mai l'america come in questi anni. Spero solo che il prossimo presidente faccia un uso migliore della potenza che si troverà a comandare, prima che l'arroganza lo seppellisca vivo.
Saddam, Saddam, Saddam ... ora lo uccidono e mi chiedo, cosa si inventeranno per distrarre il mondo da Bin Laden ? Ma la diranno mai poi la verità su quanto gli è successo o faranno solo trascorrere gli anni, sperando che tutti si dimentichino della vicenda ?
Nel caso c'è da rincuorarli: cari signori, la gente non ha la memoria tanto corta, ma in compenso non gliene frega un granché.

domenica, dicembre 24, 2006

Natale 2006

Ecco un'altro natale, il secondo per questo blog e come sempre scrivo questo post sentendo tanta musica. Vedo che dicembre sembra essere il mese meno produttivo per i post, forse perché sotto le feste a chi va di scrivere ? C'è da uscire e darsi al consumismo di massa, ad organizzare cose tristi per tutti, ad aspettare e far aspettare per tante cose.
Anche se non sembra il natale a me paice tantissimo, anche se le feste te le godi di più quando nella vita fai qualcosa ^^ e non quando (Come dicono i Sum) il tuo "pain is never waiking up".
Infatti ora sono in pigiama, ma tanto è natale quindi so giustificato a differenza degli altri giorni dell'anno.
Ora mi scambierò i regali con Ale, peccato che non possa mai fargli quello che vorrei ... i soldi !! Daltronde se non lavori i soldi non li hai, almeno per i fessi comuni, i fessi non comuni li ereditano.
Comunque ripiego e ripiego, tanto lei è una santa e li va bene tutto ^^ un pò come me che però santo non sono, indi per cui sto scrivendo stronzate.
Vabbè, auguro un bel natale a tutti, posto il flash divertente che ha fatto Valerio (Anche se poi di firma c'è Yolk, il suo capo ... chissà perché ?? ^^) che è carino da vedere, sbatto un'immagine qui sopra così sto blog sembra anche interessante, torno su LiT che mi stanno dando per disperso e mi impicco cercando di installare la videocamera sul pc fisso, che non ne vuole sapere .. (PALLE!!).
Ah, importante, ho comprato la moto !! E già, non vedo l'ora di guidarla appena degli stronzi merdosi mi danno i soldi che mi devono la corro a prendere !! Ho anche fatto un video della bellissima due ruote ma per il motivo scritto sopra non lo posso ancora postare (MA il laptop no ? naaa). Vorreste sapere che moto è ? nisba ... aspettare e rosicare, o almeno fate finta di farlo.

mercoledì, dicembre 20, 2006

Come un libro

L'unica vera visione che ho della vita è quella di una fortissima e luminosa scintilla che scaturisce dal nulla dell'infinito, qualcosa che si perde nell'attimo di un soffio, un qualcosa di oggettivamente inutile ma di una bellezza tale che si rimane a guardarla anche dopo che il suo effetto sfuorisce, quando l'immagine di quella scintilla rimane impressa nei nostri occhi attraverso il buio, tanto che ci pare di vederla ancora splendere.
In questa visione, i movimenti e le scelte che scegliamo di seguire nella nostra vita sono in parte prive di significato, ogni senso pratico non esiste. Sposarsi, fare cariera, salvare qualcuno dalla morte, leggere un libro, fare soldi, avere potere, avere successo, essere famosi, tutto diviene insensato perché destinato al nulla. Ciò che noi facciamo non lo facciamo per uno scopo superiore, noi lo facciamo per una ragione fine a sé stessa.
Gettare un piccolo sasso in mare è qualcosa che viene fatto senza motivo, è una cosa da fare perché bella da vedere, perché affascinante.
In queste parole considerate superficiali risiede la bellezza della vita. Ognuno di noi si muove da solo in questa società conformista ma nessuna regola di vita potrà farci dimenticare il fascino delle scintille, il sapore della pioggia sulla nostra pelle.
La bellezza ed il cuore sono le nostre uniche ragioni di vita, il cervello non serve a nulla in filosofia.
Noi siamo essenze che inseguiamo la bellezza della vita, della tragedia, dell'amore, della morte. Ognuno di noi, anche il più razionale, è schiavo delle proprie passioni e l'autodistruzione non è altro che il culmine ultimo di una esistenza esteta e sognatrice.
La gente insegue il successo, i soldi, la fama ... niente di tutto questo è un obiettivo. L'assenza di obiettivi è di per sé il significato della nostra esistenza. Troppe meccaniche involute ci negano questa consapevolezza, anche riconoscendola non possiamo assimilarla ma solo continuare ad inseguire il nulla in eterno, felici non della nostra ignoranza, ma della nostra forza di negazione.
Amiamo amare, amiamo soffrire, far soffrire, aiutare, tutto e l'opposto di tutto. Siamo talmente uguali l'uno con l'altro da apparire alieni anche con noi stessi.
Senza raccontarci frottole, ciò che io scrivo lo scrivo perch sia letto, perché ciò che scrivo venga apprezzato o odiato, per affermare un'esistenza. Ognuno di noi si agita nel fango dannandosi l'anima in cerca di qualcosa che già possiede dentro di sé da prima di nascere.
Non è una posizione sociale favorevole quella che cerco, non è un conto in banca da un milione di dollari. Non è una vita felice, non è un morte serena. Non è una amicizia eterna o la fama ed il rispetto dei miei simili.
Quello di cui ho bisogno è già di fronte a me. A volte non lo vedo, me ne dimentico, lo odio, ma fa parte del gioco. Riscoprire sé stessi ed il mondo che ci circonda ogni volta in modo differente, sempre avanti. Lasciarsi andare nel grande vortice di eventi che ci assale e ci sbatte a destra e sinistra, ci sovrasta frustrandoci negandoci possibilità, ci solleva verso il cielo facendoci sentire dio e ci sbatte ancora a terra per ricominciare. Saper vedere tutto questo da angolazioni differenti, dall'ottica di un lettore che divertito legge pagina dopo pagina la nostra vita, tentato dallo sbirciare il futuro all'ultima pagina.
La sensazione di leggere un bel libro senza l'affanno di doverlo finire, anzi con la speranza utopistica che non finisca mai, continuando a goderne per sempre.
La vita è adesso (Come dice un famoso spot), e spenderla uscendo di casa, correndo in moto, giocando a calcio, davanti ad un computer, macinando soldi, truccando elezioni, uccidendo in guerra, curando i malati, lottando per la libertà ed i diritti, facendo nascere un bambino, non fa differenza per il lettore.
Spero solo di finire questo film con delle lacrime per lo spettatore, con qualcuno che capisca e provi gioia mista a tristezza, non per me ma per tutti, per ogni singola vita su questo pianeta abbanodnato, che cerca ad ogni modo un posto nell'universo, che urla a squarciagola sperando che qualcuno lo senta, sapendo dentro il proprio cuore che sicuramente è così.

Canzoni:

"Il cielo è sempre più blu" - "Qui non è Hollywood" - "Wake me up when septembrer ends" - Boulevar of the broken dreams"

mercoledì, dicembre 13, 2006

Libertà addio

Il post si chiama "libertà addio" perché questa sarà la frase che presto sentiremo sussurrare tra gli italiani, ma solo sottovoce perché sarà proibito dirla.
Prima di spiegare il perché, anche se a molti può sembrare già ovvio, è bene spiegare cos'è la libertà, semplicemente consultando un vocabolario:

libertà: libertà

s. f. inv.

la condizione di chi è libero (in opposizione a "schiavitù")
in senso politico, lo stato di chi non è soggetto ad un'autorità oppressiva, arbitraria (in opposizione a "oppressione", "sudditanza" e sim.): le libertà costituzionali, quelle previste e garantite dalla Costituzione
tale condizione, oggetto di costante aspirazione da parte degli uomini, è stata spesso personificata o considerata addirittura come una dea: la statua della Libertà, di cui la più nota è quella posta all'ingresso del porto di New York

fig. schiettezza nel parlare o nell'agire
con senso non buono, sfrenatezza, spregiudicatezza, nel parlare o nell'agire; licenza

lo stato di chi non è legato, non è prigioniero; in diritto: libertà provvisoria, uno dei modi con i quali si pone termine alla carcerazione preventiva; per effetto di tale decisione, l'imputato rilasciato resta soggetto all'obbligo di tenersi a disposizione dell'autorità giudiziaria; libertà vigilata, misura di sicurezza applicata dal giudice a persone, socialmente o penalmente pericolose, che vengono sottoposte, per un periodo non inferiore ad un anno, alla sorveglianza dell'autorità di pubblica sicurezza, allo scopo di evitare che possano commettere nuovi reati
detto di cosa mobile o di parte del corpo, possibilità di muoversi senza intralci o impicci
mettersi in libertà, mettersi a proprio agio, spec. sbarazzandosi degli indumenti ingombranti

con sign. più generico, la condizione di chi nella vita di ogni giorno non deve sottostare a controlli o a restrizioni di sorta; lo stato di chi non ha obblighi, legami, ecc.

padronanza di fare o di dire una cosa (sempre con l'indicazione della cosa che si può fare o dire, espressa mediante la prep. "di" seguita da un infinito)

l'essere privo di un disturbo, di una contrarietà, di un pensiero spiacevole, ecc.
la condizione di chi è esente da un obbligo o da un impegno

la condizione di chi avendo cessato il proprio turno di lavoro, fruisce di un periodo di tempo libero

iniziativa, atto ardito o addirittura sfacciato.

Bene.
Capito questo si può approfondire il termine associandolo al concetto di società. la società odierna è per sua natura NON-LIBERA, perché una società come noi la conosciamo si regge su una serie di leggi LEGALI (E non morali, molto differenti) che prevedono conseguenza sgradite a chi infrange delle leggi. Ad esempio non si può uccidere, non si può rubare, non si può recare danno fisico, non si può ... non si può ... non si può.
Tutto normale, perché la società, come un'animale, è mosso dall'istinto di preservazione che prevede il divieto di azioni che distruggerebbero la società stessa, indi per cui l'eliminazione dei singoli individui che la compongono e tutto ciò che può portare a quella conseguenza.
Si perde quindi la libertà sottostando alle regole sociali ? Certo che si, ma è una perdita con un ritorno diverso. Ad esempio, in teoria, le stesse regole che impongono una salvaguardia per gli altri la garantiscono anche a te, di conseguenza questa perdita di libertà, se totale e unicomprensiva, è del tutto accettabile ed anzi vantagiosa per il cittadino
[In verità io non la penso così, ovvero questo discorso già in questo punto è caduto in contradizione, ma per il proseguimento della spiegazione farò finta di accettare questa fandonia].
Il problema della libertà si erge nella mente dell'uomo comune quando gli vengono limitate delle azioni che non hanno nulla a che vedere con la salvaguardia della società o dei membri della società, ma solo al guadagno di pochi o comunque per fini secondari non condivisi da tutti.
Gli esempi nella società italiana si sprecano e sono in aumento, ma ciò che mi ha spinto a scrivere questo post è l'ennesimo attacco senza appello alla nostra libertà, un qualcosa che non ci consentirà più di scegliere se vivere o meno fuori dal sistema nella misura che riteniamo giusta.
Già da quando è divenuto obbligatorio l'uso delle cinture di sicurezza (Visto che privarsene non lede assolutamente alla sicurezza altrui o della società stessa) e con il divieto dell'eutanasia (Stesso identico motivo) le cose si cominciavano ad intuire. In seguito sono arrivate tante altre cose, anche piccole, e a volte nemmeno statali ma solamente private che stanno portando la nostra società a divenire sempre più una dittatura.
Non una dittatura come quella fascista o comunista, ma una dittatura bancaria, una dittatura del sistema stesso che non concede più nessun tipo di scelta semplicemente continuando ad alzare all'infinito lo scotto da pagare per chi non gioca secondo le regole che reputa ingiuste, pur non facendo danno a terzi o alla socetà.
Ecco la notizia che a scaturito questo post:

Nel 2009 ogni transizione monetaria che supera i 100 euro non potrà più essere emessa in contanti, ma solo tramite bancomat, carta di credito, vaglia, assegno o altre forme di pagamento facilmente rintraciabile.

Adesso ci si rende conto da soli come un simile provvedimento non solo limita il cittadino in maniera del tutto mostruosa, ma anche come la privacy del cittadino può venire facilmente calpestata .. ma il problema non è nemmeno ancora lì.
Il vero problema è che con un simile provvedimento si rende inaccettabile la scelta di NON possedere un conto in banca, di NON possedere un bancomat, una carta di credito o un servizio bancario qualsiasi. Si rendono di fatto le banche INDISPENSABILI per ogni cittadino che spende più di 100 euro per un singolo acquisto, il che vuol dire TUTTI i cittadini anche di minore età.
Le banche in questo modo passano (Facendo finta che non l'abbiano già fatto da secoli) da uno strumento della società economica ad un fondamento della stessa, divenendo esse stesse un'ingranaggio essenziale.
Non sto nemmeno a spiegarvi la mostruosità di un simile progetto nero, da vero sith.
Il sistema bancario diverrà quindi il solo unico sistema di vita in una società civile. Molto più dei soldi conterà il credito delle banche, il che rende le banche non semplicemente onnipotenti come ora sono, ma addirittura una divinità.
Con questo non scendo nemmeno nel discorso "inutilità", in quanto come mossa per combattere l'evasione fiscale un simile mezzo è del tutto privo di senso, infatti basterebbe non farsi fare la ricevuta di pagamento come già avviene tutt'ora anche nei semplici bar di quartiere, oppure adottare i famosi conti esteri agirando in questo modo anche le tasse di successione, altro strumento orrendo che lede la libertà sacrosanta di lasciare eredità alla propria prole.
Io sono uno legato agli affetti e non certo alla terra che calpesto, e devo dire che senza nessun rimorso o tristezza affermo che uno dei miei sogni è andarmene da questa merda di Italia, da questo schifo di mondo italiano e lasciarlo rosolare nella propria melma che anno dopo anno farà crollare tutto il nostro stato di merda in uno scandalo che non avrà precedenti nella storia, portando magari ad una nuova rivoluzione ... Non sono diverso dagli altri, sono sempre il primo a dirlo, e non me ne frega nemmeno un cazzo: ITALIA ... VAFFANCULO !!!

giovedì, dicembre 07, 2006

Being Pedone

Ora che ho venduto l'auto sono divenuto un pedone, uno di quegli inutili relitti che passeggiano senza meta agli angoli delle strade, in quel tetro e lento territorio chiamato "marciapiede", a rimirare le vetrine con sguardo vacuo tutto il tempo, a muoversi in quei venti metri quadtri che le proprie gambe possono coprire, a respirare lo smog senza nemmeno poter chiudere i finestrini.
Sono diventato uno di quegli idioti che attraversa dieci volte la stessa strada senza motivo, guardando dalla parte opposta dal senso di marcia e bloccandosi come un beota davanti ad un'auto che giustamente ci sta per mettere sotto visto che non guardo un cazzo di niente.
Starò ore ad aspettare un bus puzzolente nel quale salirò volutamente senza biglietto sbroccando se vedo salire il controllore.
Sono un "consuma-suole", sono un "muovi-le-gambe" sono un "appiedato" !!!
Va bé, tanto la cosa durerà poco poi entrerò nel magnifico mondo delle due ruote, tornando alle alte vette motoristiche che l'ingegno umano (Infinito per quanto riguarda le futilità) ci dona.
Per ora, invece ... sigh !

Elisa - gli ostacolil del cuore

C'è un principio di magia
Fra gli ostacoli del cuore
Che si attacca volentieri
Fra una sera che non muore
E una notte da scartare
Come un pacco di natale

C'è un principio d'ironia
Nel tenere coccolati
I pensieri più segreti
E trovarli già svelati
E a parlare ero io
Sono io che li ho prestati

Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da portare nel viaggio insieme

C'è un principio di allegria
Fra gli ostacoli del cuore
Che mi voglio meritare
Anche mentre guardo il mare
Mentre lascio naufragare
Un ridicolo pensiero

Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da portare nel viaggio insieme

Quante cose che non sai di me
Quante cose devi meritare
Quante cose da buttare nel viaggio insieme

C'è un principio di energia
Che mi spinge a dondolare
Fra il mio dire ed il mio fare
E sentire fa rumore
Fa rumore camminare
Fra gli ostacoli del cuore

Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da portare nel viaggio insieme

Quante cose che non sai di me
Quante cose che non vuoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme

giovedì, novembre 30, 2006

Julius


Julius - il mio pg di Ars Magica

Olio per bambini

Vagando per il web (Non vi dico nemmeno in cerca di cosa che tanto malfidati che non siete altro non mi credereste mai), ho beccato questo estratto di una rivista chiamata Hot news, mi pare, dove si affronta uno dei tantissimi piccoli problemi legati al cinema porno, spettacolari le lettere in fondi mandate alla suddetta rivista da aspiranti "pornodivi" ^_^


Un estratto del manuale “Mollo tutto e… divento un pornodivo” che insegna il duro mestiere di Rocco Siffredi scritto da Debora Attanasio (per quasi dieci anni “vestale” factotum di Riccardo Schicchi) e Patrizia D’Agostino (giornalista e storica del cinema, porno e non) e “prefazionato” da Platinette…
L’angoscia della maggior parte degli attori hard ha un nome e volendo anche un cognome. Si tratta di un nemico temibile, capace di fare precipitare in pochi secondi la migliore erezione. Per i non addetti ai lavori è difficile riuscire a capire di che cosa si tratti ma chi lavora nel settore sa molto bene di cosa parliamo. E’ l’olio per bambini il vero nemico di tutti i set.
Proprio lui, quell’olio contenuto in un’innocua bottiglietta trasparente con l’etichetta rosa che recita: “adatto alla pulizia della pelle delicata di mamme e neonati”. L’olio per bambini è facilmente reperibile in tutti i supermercati e soprattutto ha un costo contenuto cosa questa che lo rende particolarmente gradito alle tasche della maggior parte delle ragazze provenienti dall’est.
Confrontando il costo di quest’olio con tutti i gel e i lubrificanti presenti in commercio salta subito agli occhi la disparità di prezzo soprattutto se si paragona anche con la “resa” tecnica. Per girare una scena le ragazze hanno bisogno di un’accurata lubrificazione: celebre nel settore la mistura creata dalla pornostar Manya ovvero una miscela di vari ingredienti tra i quali la classica vasellina e il Luan, un anestetico usato negli ospedali per inserire il catetere senza dolore, ottimo per le scene estreme ma con la controindicazione di far scontare ad effetto finito la spericolatezza della scena eseguita senza battere ciglio.
Ma per la maggior parte l’olio per bebè rappresenta la soluzione ideale: dura molto e costa poco. Peccato che i vantaggi che gli vengono attribuiti dalle entusiaste ragazze siano nettamente inferiori agli innumerevoli svantaggi. Innanzi tutto è antiestetico da vedere, anche dietro l’obiettivo della telecamera. Impossibile per gli spettatori non accorgersi della sua presenza: le ragazze che lo usano sembrano tanti pesci pronti per essere fritti in padella.
Risulta così lucido da non potere mai passare inosservato e già questo è un notevole svantaggio. Nelle scene di sesso orale poi sembra che sia di difficile digeribilità e gli attori sono concordi nel dire che ha un sapore disgustoso che si appiccica addosso senza lasciare scampo. Ma è nel momento clou della scena, all’atto della penetrazione che l’olio in questione esprime tutta la sua negatività.
Pare infatti che sia dotato di poteri anestetici e che dunque renda insensibile quella parte del corpo dell’attore che invece avrebbe bisogno di essere maggiormente sensibilizzata. Ci vuole grande concentrazione e forza di volontà per resistere agli attacchi corrosivi dell’olio e se gli attori di comprovata esperienza riescono a farlo non è sempre la stessa cosa per quelli alle prime armi che devono già lottare contro la timidezza, gli attacchi di panico, la ragazza che non è di loro gradimento.
Come è stato più volte detto fare sesso su un set non è come farlo nella propria camera da letto o con la propria donna e se alla lunga il sesso praticato con una sola partner può risultare noioso almeno però non si corre il rischio che questa usi il tanto temuto olio per bambini…


NOI CI ABBIAMO PROVATO

Nel libro c’è una lunga, ed esilarante sezione epistolare. Si tratta di lettere un po’ sopra le righe scritte dagli aspiranti attori e raccolte dalle autrici per oltre dieci anni. Eccone un assaggio:


Questione di misure
Ciao, mi piacerebbe tanto fare l'attore. Mi chiamo Fabrizio, ho 30 anni sono di Cagliari;
penso che 18 cm. possa andare bene! Chiamami o mandami un mail!
Bacioni.


Vitellone
Salve,
mi chiamo Andrea ho letto i requisiti che dovrebbe avere un pornoattore, io non lavoro, sono un ragazzo italiano di 23 anni ho gli occhi verdi, un fisico erotico e sensuale ecc...Vivo in Bulgaria... mi mantiene mio padre che ha una fabbrica e faccio molto sesso con diverse ragazze... addirittura due prostitute mi chiamano perché io le faccia divertire a letto gratis...Il mio sogno nel cassetto è di diventare pornoattore vi prego di darmi una chance…



Baro
Cara addetta casting,
questa è l'unica foto che ho in cui mostro come sono fisicamente. Se ti devo inviare altri tipi di foto (solo volto,vestito, in mezzo busto ecc.) fammelo sapere, purtroppo non ho uno scanner quindi mi serve un po’ di tempo per digitalizzare le mie foto, e devo anche trovare chi me le faccia. Ma se è necessario mi farò le foto anche alle "orecchie".
(In allegato anziché la foto del candidato, quella di Rocco Siffredi)

Risponde l’addetta casting:
Caro Giuseppe,
sei sicuro di essere tu quello? La foto mi sembra tanto di averla già vista...

Cara addetta casting,
non ti si può nascondere proprio nulla a te vero, ma come hai fatto? Comunque scusami se ho tentato di ingannarti, ma ti ho già detto che non ho uno scanner o una macchina fotografica digitale, e non mi sembra il caso di portare a sviluppare delle foto in cui sono nudo, mettiti un po’ nei miei panni!!!


Ragionevole
Ciao io sono un ragazzo di 24 anni che ha sempre avuto la voglia di fare un provino e chissà magari girare un film. Sono dotato in maniera giusta, formato famiglia.
Ciao aspetto vostre risposte...


Consapevole
Ciao!
mi piacerebbe entrare nel mondo dell'eros, magari diventando attore. Sono ovviamente consapevole delle numerose difficoltà che potrei incontrare, ma non mi scoraggio facilmente.
Al momento godo di ottima salute e non ho mai fatto cilecca, esteticamente non saprei, non sono proprio un cesso, ma credo che sia giusto lasciarlo giudicare a voi. Come posso fare per avere ulteriori informazioni o partecipare ad un casting? Fatemi sapere al più presto, grazie mille.


Elastico
Salve,
vi invio un mio breve profilo e la descrizione delle mie preferenze. Ho 32 anni, di Pisa, 187x85kg, moro okki azzurri, fisico atletico, normodotato (16cm), di me dicono molto bello. Laureato, libero professionista, assolutamente discreto ed educato. Ma veniamo al dunque. Sono assolutamente eterosessuale, adoro i clisteri (max 3 litri), ed essere penetrato (solo o da donne) con oggetti e falli artificiali anche di notevoli dimensioni (max dilatazione anale diametro 9 cm), riuscendo ad avere un'eiaculazione se ben stimolato. Disposto alle suddette pratiche. No a partecipazione di altri uomini. Gradite invece belle ragazze. Mi propongo per provino hard o altro.

mercoledì, novembre 29, 2006

Berserk 4

"... perché gli uomini adorano gli spargimenti di sangue ?"

"Forze avete ragione, gli uomini hanno davvero questa inclinazione; però è la sola maniera per conquistare e proteggere qualcosa di prezioso. Sono le due facce della medaglia".

"Qualcosa di prezioso ? Come la famiglia, oppure un'amante ?"

"Anche. Ma gli uomini, prima di imbattersi in queste due cose, è probabile che si imbattano in un'altro valore".

"Un'altro ... valore ?"

"Qualcosa che non si fa per nessuno ... e che se si realizza, la si realizza solo per sé stessi. E' il sogno".

"Il sogno".

"C'è chi sogna di dominare il mondo.
Chi dedica tutta la vita alla creazione di una spada.
E se c'è un sogno a cui sacrificare tutto sé stessi, c'è anche un sogno, simile ad una tempesta, spazza via migliaia di altri sogni.
Non c'entra la classe né lo status ... neppure l'età, ma per quanto sia irrealizzabile la gende desidera sognare.
Il sogno ci sostiene e ci fa soffrite. Il sogno ci salva e ci uccide. E poi, dopo averci abbandonato, le sue ceneri rimangono sempre in fondo al cuore, fino alla morte.
Se si nasce uomini, bisognerebbe essere pronti ad una simile vita. Una vita di sacrificio, spesa per un dio chiamato "Sogno".
Si nasce per caso, senza volerlo ... e si trascorre una vita senza significato ... io non potrei mai sopportare un'esistenza simile".

Berserk
Capitolo 28
Cose preziose

In Turchia

Non ho per nulla una grande opinione di questo papa e credo che la sua presenza in Turchia sia esclusivamente per motivi politi e gli sarebbe stato impossibile mancarla, soprattutto dopo le minacce estremiste. Ad ogni modo, anche se i motivi a mio parere sono in verità ipocriti e costrittivi, sta lì a rischiare la vita quindi del coraggio ci sta, per quante misure di sicurezza siano state ovviamente richieste.
Speriamo vada tutto bene ..

sabato, novembre 25, 2006

Violenza

La toyota grigia parcheggiò al solito posto dentro il garage condominiale di Via del Giuoco 9, nella tentacolare città di Milano.
Marialuisa scese dall'auto vagamente di fretta, cominciando veloce a scendere tutte le borse e le buste di regali che avrebbe messo sotto l'albero, una volta salita in casa. Doveva fare presto per andare a dormire, domani l'avrebbe aspettata un'altra giornata di riunione. Doveva presentare il lavoro di due settimane e quel lavoro l'aveva preparato in cinque giorni, perdendo capelli e pazienza dietro alla sua vita frettolosa.
Dopo che Marco aveva perso il lavoro e Caterina era andata alla scuola privata, i soldi per il mutuo e le bollette non sembravano bastare mai, e lei doveva correre dietro ad ogni cosa cercando di crescere una figlia e di mantenere una famiglia sempre più esigente, in una girandola di stress che forse ogni donna doveva sopportare.
Quando chiuse la porta della macchina si ricordò di non aver preso le chiavi di casa, come spesso dimenticava di fare, e dopo aver poggiato le buste si infilò nell'auto rimanendo con le sinuose gambe fuori, coperte solo dalle calze e le scarpe rosse con il tacco alto che tanto le dolevano i piedi.
Fu lì, nell'ombra di una colonna, che egli decise di agire.
La osservava da tempo ormai, da un tempo che nella sua mente si era dilatato fino a divenire un'eternità di pensieri.
La prima volta fu solamente un eccitazione improvvisa, legata all'abbigliamento, alla postura, e non alla persona in sé. Poi in fretta divenne un pensiero ricorrente, un'immagine alla quale ricorrere nelle ore di silenzio sopra il letto, nella solitudine delle sue giornate.
Quella sensuale immagine si trasformò lentamente eppure in così poco tempo in un'icona di piacere, tanto potente da assumere connotati nuovi. Il primo fu il suo odore di rosa, il profumo costoso di una donna di successo. Il secondo fu la carne, il sentire tutto di quelle forme nascoste dal tailleur di marca che indossava così spesso. L'ultimo fu il sapore, un sapore di acqua e sale, gustoso alla lingua e dolce al palato.
Dal suo semplice nascondiglio, l'uomo godeva dello spettacolo della donna, del suo muoversi inconsapevole della propria sensualità, del mostrarsi disinvolta in una posa tanto oscena.
Il suo desiderio era divenuto ossessione, ed a quel punto ogni piacere di immaginare divenne il dolore del non avere.
L'uomo si mosse in direzione dell'auto proprio mentre lei ne chiudeva la portiera, passando sotto ampi archi di luce ed ombra che graduavano il suo sorriso crescente alla vista.
La donna si girò ed una forte mano sulla bocca le impedì di urlare quanto avrebbe voluto. Il suo sguardo era un misto di sorpresa e paura mentre le sue pupille si dilatavano come mai si era visto. Le mani si alzarono quasi in gesto di una inconsapevole resa, muovendosi poi con una convinzione nervosa, ancora timorosa di procurare del male quanto il male stavano per riceverlo. Con una manovra cruenta l'uomo bloccò il corpo della donna tra il suo e quello della macchina, cercando di controllare ogni suo irruento impulso per fare in modo che il gioco non finisse prima del dovuto.
Marialuisa lottò con ogni muscolo ma i suoi gesti erano vani. Era stata la violenza della volontà del suo assalitore a vincerla prima ancora della sua forza fisica. In un'attimo ogni preoccupazione era stata annientata in una scarica di adrenalina che le stordiva i sensi. Non riusciva a muoversi come avrebbe voluto, a reagire come avrebbe pensato perché nulla di lei era preparata ad una simile esperienza.
L'uomo continuò nel suo intento aniamle. In quell'universo di vetro e cemento loro due erano soli, nessuno poteva intervenire e nessuno li avrebbe disturbati. Il cielo era caduto. Non c'era più legge, non c'era più morale. Solo il feroce piacere che lo univa alla sua vittima dominava su tutto, divenendo il centro caldo di quel mondo assassinato.
Le lacrime cominciarono a scorrere sulle guancie di Marialuisa, un pianto muto soffocato dalla mano del suo violentatore. Quante volte aveva attraversato quel garage tanto familiare senza nemmeno pensarci ? Quante volte era passata dalla sua auto alla sua casa senza essere davvero presente, agendo in maniera automatica ? Ora quel posto tanto conosciuto era tramutato in una terra di nessuno, un luogo di terrore che l'aveva afferrata per il collo e struprata nel corpo, nella mente, nell'anima.
Uno schiaffo sonante seguì il coito della bestia. La donna cadde a terra sbucciandosi le ginocchia e piangendo sconvolta dal dolore. Avrebbe voluto urlare ma la sua gola era bloccata, lo stesso respirare li procurava dolore.
L'uomo la guardò rantolare e tremare lì dove l'aveva lasciata. L'immagine della sua colomba ora giaceva in terra insanguinata, lordata dal fango del mondo, ridotta a una misera mortale priva di significato.
Si era liberato di lei, la sua immagine ora poteva lasciare la sua mente.
Marialuisa alzò lo sguardo per vedere il suo carnefice allontanarsi lentamente, con le mani in tasta, come se stesse semplicemente passeggiando per strada.
Dal giubbotto tirò fuori un cellulare e mentre si allontanava cominciò a conversare a bassa voce, con un tono naturale, disteso.
Marialuisa si accasciò per terra assumendo inconsciamente una posizione fetale. I pacchi di natale sparsi ovunque sull'asfalto. Il vestito e le calze strappati e sporchi, le scarpe volate chissà dove.
Un ultima lacrima le attraversò il viso andando a fermarsi sull'incavo tra la bocca ed il mento, trattenendosi sulla sua pelle.
Quando Marialuisa si alzò in piedi, solo molti minuti dopo, quella lacrima quasi asciutta cadde in terra con le altre.
Lei non poteva ancora saperlo, ma quella sarebbe stata l'ultima lacrima che i avrebbe pianto per il resto della sua vita.

venerdì, novembre 24, 2006

Ancora censura

Ho già trattato il tema della censura ma EddyCage ha scritto nel forum di Ufologia un topic talmente bello e ben scritto che voglio riproporlo qui, anche per dimostrare che Eddy non è solo il cialtrone che sembra, ma è un cialtrone anche quando non sembra ! ^_^

Scrivo questo thread, sperando almeno stavolta che le mie parole non offendino nessuno, e come al solito di essere preso a parolacce. Come sempre non è che mi offendono, solo che ti girano un pò le palle dopo un pò, sopratutto quando ti pigliano a parolacce senza che te ne abbia mai dette. Ma non voglio andare OT.
Allora libertà di parola, intanto cos'è.
Libertà di parola è la possibilità di poter esprimere le propie idee senza essere censurati.
La censura, quindi, è il potere di fermare la libertà di parola.
Chi ha la possibilità di censurare ha nelle propie mani un potere inimagginabile perchè, tramite la censura, si ha la capacità di condizionare e influenzare le masse.

2 esempi

A)Quello che è successo a me, due miei post di un thread, uno con una pernacchia digitale! e uno con una frase che di volgare non aveva niente sono stati cancellati.
Un signore si è offeso per queste due cose(io mi sono scusato per la pernacchia ma non per il secondo post perchè non aveva niente di volgare) scrivendo contro di me un sacco di cose.
Ci si può credere o non credere a quello che diceva, ma vi assicuro che era una risposta molto più pesante di quello che avevo scritto io che di pesante non aveva niente.
I moderatori, siccome questo signore dice di possedere un filmato particolare, hanno pensato, per accontentare le richieste di questo signore, di censurare me in modo da far calmare le acque e sperare che questo signore dica qualcosa.
Dimenticando, però, che la risposta del signore ai miei post è rimasta e chiunque leggerà quel trhead chissà cosa penserà che io abbia mai detto.
Si è distorta la realtà tramite il cancellare di due piccoli post.
Inoltre è stata usata la censura non seguendo le regole del forum, non per cancellare volgarità (ci potevo stare sul primo post ma il secondo non diceva niente, ve lo giuro, di offensivo) ma per accontentare una persona.
Quindi, oltre che censura, quì si parla di censura di favoreggiamento.
E questo solo in questo "piccolo" (lo metto tra virgolette, perchè questo forum è accessibile all'intero mondo e piccolo non è) forum.

E allora mi chiedo, cosa può fare la censura in grande?

Guardate il discorso del presidente iraniano, ad esempio, se confrontate l'originale con quello che ci è stato proposto dalla stampa, dai mass media, dai ritocchi U.S.A. ci si accorge che nel mondo esiste una Censura Globale di Massa.
Il discorso del presidente iraniano e il suo significato originale sono ben diversi da quello che i mass media ci danno, e se uno non ha abbastanza curiosità da andare a indagare per conto suo rimarrà per sempre una persona che ignora veramente come vanno le cose.

Alla luce di questo si può dire che la censura è uno dei più grandi poteri nelle mani dell'uomo, la storia è scritta da chissà quante censure, come si sà la storia è scritta dai vincitori, chissà quante cose sono state omesse o nascoste, fatti o avvenimenti che noi per colpa della censura non sapremo mai.

In un forum come questo la censura è giusta e accettabile quando si censurano parole volgari, non quando si cancellano interi post.

Un conto è rendere il forum serio, un conto è distorcere la realtà.
Specialmente in un forum come questo, dove la gente che passa di quì e, spero, gli stessi collaboratori, sono contro quei poteri che nascondono la Verità.
Ma se la Verità la nascondono per primi i collaboratori, come possono pretendere poi di divulgare la realtà oggettiva?

Se già in un forum come questo, disperso nell'etere, si usa il potere della censura, come si può pretendere di lottare contro quelli che usano la censura per cose più grosse?

Questo è quello che non capisco, è un puro controsenso, è andare contro i propi principi.

Sopratutto per un forum interessante come questo la censura non la riesco propio a mandare giù.

Quello che posso dire ai collaboratori, e a tutti quelli che ogni giorno si trovano di fronte a problemi di moderazione e divulgamento di fatti, è che il potere che avete nelle mani è grande.
E andrebbe usato con moderazione e saggezza.
Non per distorcere o creare realtà nè tantomeno per invogliare qualcuno a mostrare un filmato.
Anche se dovesse essere il filmato rilevatore, perchè per quanto veritiero possa essere quel filmato, la verità che ne viene fuori sarà frutto di una verità modificata, e quindi la vera Verità, che comprende il Tutto, non si saprà mai.

EddyCage

Ancora Pregiudizi

Vagando su internet ho trovato un testo molto lucido e ben scritto che sarebbe importante leggere per tutti, in modo da farsi una vaga idea di quanto sia importante il pregiudizio nella nostra vita e di quanto questo continui ad influenzare tutta la società mondiale sempre in engativo. Liberarsene per noi non è una cosa che reputo possibile, ma con il nostro sforzo una qualche generazione futura sarà capace di un balzo in avanti di qualità.

"Lavorare sulla nozione di pregiudizio e stereotipo in relazione a bambini e bambine del Terzo millennio assume oggi un valore ed un'importanza ineludibili. Non parliamo naturalmente solo di pregiudizio etnico, che è quello che sembra balzare più agli occhi in una società sempre più "colorata", ma di tutti quegli stereotipi con cui insegniamo ai bambini e alle bambine a non problematizzare e a non problematizzarsi: le bimbe vestono in rosa e i maschietti in azzurro, le donne amano spendere, i maschi sono più risparmiosi, i bambini di paese sanno meno cose di quelli di città, esistono lavori umili e lavori importanti… e così via.


Ora, molte spiegazioni che in ambito psicologico vengono date del pregiudizio sembrano condurre all'idea che questo fenomeno sia in qualche misura legato alla natura umana e che, appartenendo al nostro modo di essere, sia impossibile liberarsi. Ciò non è vero, o almeno lo è solo in parte. Solo la conoscenza dei meccanismi che danno luogo al pregiudizio, e che tra l'altro chiamano in causa fattori cognitivi, identitari e di gruppo, linguistici e comunicativi, possono costituire il mezzo privilegiato per avviare procedure valide di intervento sociale.

Lavorare su questi temi pur così "sottili" e "sommersi" - naturalmente con metodologie adeguate all'età - già con bambini e bambine molto piccoli della scuola materna non è solo possibile, ma anche fondamentale. Si pensi ad esempio all'importanza, e al tempo stesso alla semplicità, di obiettivi che mirano ad educare a non esprimere giudizi alla prima impressione o a portare i bambini e le bambine a comprendere che ciò che è ovvio per qualcuno può non esserlo per tutti.

E' facile dedurre pertanto, già da queste prime notazioni, come il nostro lavoro, che si riferirà in particolar modo ai pregiudizi etnici, possa essere esteso ad una concezione più generale di pregiudizio, inteso appunto come giudizio "previo", basato spesso su informazioni insufficienti e irrilevanti. Naturalmente, la differenza tra pregiudizio e giudizio non è così chiara ed immediata per tutti, anche se i pregiudizi hanno delle caratteristiche comuni:

*

Un pregiudizio tende a basarsi più sul "sentito dire" che sull'esperienza diretta (informazione insufficiente)
*

A qualcuno con una certa caratteristica vengono attribuite altre caratteristiche non deducibili dalla particolare situazione (informazione irrilevante)
*

Il pregiudizio tende ad essere confermato piuttosto che smentito.

Come vengano appresi i pregiudizi e come influiscano sulla loro acquisizioni i comportamenti familiari - anche a livello inconscio e non intenzionale - lo vedremo meglio in seguito. Ciò che va rilevato attentamente è come l'acquisizione di un determinato pregiudizio sia difficile da sradicare perché spesso influenza in maniera pervasiva tutti i vari atteggiamenti e comportamenti della persona. Un esempio in proposito è l'insegnamento di comportamento secondo un determinato ruolo: alcuni insegnanti/educatori e genitori si aspettano un comportamento "maschile" da parte dei ragazzi e "femminile" da parte delle ragazze. Conseguentemente approvano e stimolano il comportamento maschile dei ragazzi e lo ignorano nelle ragazze e vicecersa. I bambini e le bambine apprendono queste idee e si comportano di conseguenza.

Stereotipo e pregiudizio

Che differenza c'è tra stereotipo e pregiudizio? L'impressione comune li "tiene insieme", ma si tratta di termini con un significato profondamente diverso.
Stereotipo. Già la comprensione etimologica del nome aiuta a comprendere e a fissare quindi un sicuro riferimento concettuale. Stereos, in greco, significa "rigido, fermo, stabile", mentre typos significa "modello". Dunque lo stereotipo è un modello fisso di conoscenza e di rappresentazione della realtà. È chiaro, allora, come il processo che porta alla rigidità della semplificazione e della generalizzazione si possa riferire a qualsiasi realtà sociale, senza alcun limite apparente e senza alcuna possibilità, a primo avviso, di dare un giudizio di valore sugli stereotipi in quanto tali. Essi, infatti, funzionano come "guide" nella nostra continua ricerca di informazioni. In un certo senso, essi possono essere considerati come delle "etichette" che noi apponiamo per semplificare la realtà. Il cervello ha infatti bisogno di caselle per esprimere attribuzioni di significato. Ciò premesso, è semplice passare dallo stereotipo al pregiudizio. Come osserva Scilligo, "il pregiudizio può essere visto come un'immagine mentale con una connotazione affettiva di segno negativo verso un gruppo esterno. Si potrebbe considerare lo stereotipo come l'aspetto affettivo o motivazionale che guida verso un certo tipo di azione. Dagli stereotipi e dai pregiudizi possono derivare modi particolari di agire verso le persone e i gruppi. A tali modi si può dare il nome di discriminazioni".

Potremo sostenere, allora, che il pregiudizio è il passaggio logico attraverso cui lo stereotipo si trasforma in razzismo.

Se lo stereotipo è preceduto dalla categorizzazione che introduce ordine e semplicità di fronte alla complessità dell'incontro con le Alterità, ognuna delle quali, essendo caratterizzata dalla propria unicità, è di difficile comprensione, la tendenza è quella di attribuire ai singoli individui (di cui possediamo conoscenze vaghe, scarse, ambigue) quello che crediamo sia caratteristico del gruppo a cui appartengono. Il razzismo è allora un precipitato del pregiudizio, per usare una felice espressione di Franco Di Maria, perché diventa un accentuare la diversità per non accettare le somiglianze, per trasformare l'Altro in un vuoto di somiglianze da riempire, perché no appartiene a quell'insieme di convenzioni che ci danno sicurezza e che apparentemente sostanziano il nostro essere. L'Altro è infatti sempre il perturbante, quello che determina la fine dell'equilibrio e dell'omeostasi, quello che scompiglia tutta la vita o anche solo una classe di bambini e bambine.

L'Altro è l'amore e insieme l'odio, quello che mette in crisi, nel senso di cambiamento, il nostro esser-ci nel mondo. Ma se oggi dovunque si sente ripetere a gran voce che questa è la società del cambiamento, che è fondamentale imparare a imparare per tutta la vita, che il senso del conoscere è imparare a de-costruire ogni conoscenza per poi rimetterla in gioco, allora non può sfuggire l'importanza di lavorare sugli stereotipi e i pregiudizi dei bambini e delle bambine, cercando di comprenderne la genesi e gli aspetti, soffermandosi sulle ricerche fatte in tal senso, ricordando che se qualsiasi gruppo e qualsiasi persona può subire un processo di stereotipizzazione, in un contesto di educazione interculturale ci occuperemo di stereotipi "etnici", ricordando però che l'incontro con l'Altro non è solo da intendere come qualcuno che viene da lontano e che le culture che giorno dopo giorno ciascuno di noi, piccolo o grande, deve mediare, conoscere, inter-connettere non sono solo quelle che appartengono a popoli, persone diverse perché anche fisicamente di altrove. L'incontro con l'Altro ci riporta ad ataviche dualità ancora oggi difficili da gestire: Maschile versus Femminile, giovane versus anziano, padre versus figlio…

Rendersene conto è il primo modo per agire."

Marialuisa Damini

P.S. = si, questo è un copia+incolla :P

mercoledì, novembre 22, 2006

Nov 2

Pensavo di non scrivere niente in questo mese ed infatti più o meno è così ^_^ nel senso che la maggior parte dello spazio è preso da citazioni varie, soprattutto di berserk.
Non che questo sia frutto di copia+incolla, perché tutti le citazioni sono trascrizioni fedeli del manga nella traduzione in mio possesso che io pazientemente scrivo, ma che ci posso fare ? Mi paice troppo, senza contare la saggezza insita nelle parole sulla quale ragionare e ragionare.
Per lo più sono comunque omaggi visto che senza immagini possono rendere poco ed essere anche fin troppo enigmatiche.
Insomma un Novembre inaspettato per questo blogghino :P Ben venga, almeno mi faccio perdonare per aver dimenticato il compleanno del blog :P
Per finire me ne esco con una cosa che non centra un cazzo: Non la posso davvero più dei "Casi che fanno discutere" che il TG ci propina come dati di fatto mentre gli unici a discuterne e a farne discutere sono loro !!!
Si può dire che i media questo l'hanno sempre fatto ma ora, soprattutto con il caso "filmati", il fenomeno si è diffuso a macchia larga per tutto il giornale o telegiornale.
La differenza tra la notizia ed uno spettacolo è che il primo accade e fa discutere a prescindere dai media che se ne occupano, l'altro è quando i media si inventano un "caso" per far discutere quando senza il servizio non sarebbe fregato a nessuno.
Esempio lampante è il video di quel motociclista che corre a 250 km/h su internet, che a detta del TG, "fa discutere" .... quel video e molti altri peggiori (dove si arriva sopra i 300 Km/h) sono su internet da una vita e nessuno si è fatto il problema. Non c'è nessun "caso" riguardanti i video su internet e l'accanimento dei media esiste solo per cercare di demonizzare sempre più internet come fonte di informazione in modo che la televisione controllata rimanga l'unico diffusore di "verità".
Oltretutto sul video in questione non si vede nulla se non una moto che corre. Non si sa nemmeno se la corsa sia stata fatta in Italia o magari in Germania dove sulle autostrade non ci sono limiti di velocità. E i vari TG hanno anche il coraggio di dire che le forze pubbliche sono al lavoro sul filmato senza intervistare però nessuno ... che schifo ...
Unico effetto: alla fine vista la tanta notorietà che si può acquisire, sempre più dementi useranno il video sharing a questi scopi ignobili finendo per dar credito alle notizie giornalistiche e demonizzando sul serio internet !!!!
Questo è il lato oscuro della cronaca: invece di raccontare la realtà, la modifica facendola adattare alle proprie previsioni, che nel frattempo vengono spacciate come fatti.
Cazzo, lasciate perdere giornali e tg e consultate solo Internet, l'unica fonte che ancora un minimo (e sempre di meno) ha la possibilità CONCRETA di pluralità di informazione.
Io continuerò invece a guardare i TG ... mi fanno troppo ridere se li ascolto con leggerezza :P

L'amore è eterno finché dura


Prendo in prestito il titolo di un film che oltretutto nemmeno mi piace per chiarire un concetto molto semplice: L'amore non è eterno. O meglio, non è eterno come la maggior parte di voi lo intende. Si definisce "eterno" nell'accezione comune del termine una cosa che non ha fine, ovvero perdura nel tempo intatto senza mai concludersi. Questo è l'uso comune del termine, come sempre improprio, perché in verità "eterno" non è solo ciò che non ha fine, ma che non ha nemmeno un inizio. "Eterno" è un qualcosa che c'è sempre stato, ma di solito quando si dice "L'amore è eterno" si intende che dura per sempre nel momento in cui "scocca la scintilla", "scatta il colpo di fulmine" e tutti gli altri modi di dire che rendono in modo pittorico la nascita di un sentimento interiore che noi chiamiamo "amore". Insomma si dice che l'amore quando nasce dura per sempre. Ovviamente questa è una cazzata.
Tanto per cominciare si può dire che niente dura per sempre. Nulla di nulla in questo mondo compresi tutti i sentimenti e le volontà umane dura per sempre. La vita diventa morte, il mondo si evolve di continuo, il ghiaccio diviene acqua e poi diviene ancora ghiaccio. L'odio, l'invidia, la simpatia e tutti i sentimenti umani in un tempo SUFFICIENTEMENTE lungo (Il che significa un tempo X non quantificabile) mutano in altro tanto da far sembrare che svaniscono. Nessuno avrebbe nulla da obiettare se dicessi che "Non si può odiare per sempre", ma alcuni di voi troverebbero assurdo il dire "Non si può amare per sempre", senza rendersi ancora conto che entrambe le affermazioni sono valide per lo stesso identico motivo, perché una è speculare all'altra.
Questo principio comune a tutto quanto nel mondo SENZA NESSUNA ECCEZZIONE non prova assolutamente che niente possa essere eterno. In effetti quando si dice TUTTO CAMBIA si intende il "tutto" conosciuto, e non il resto che per forza di cose è di natura misteriosa. In effetti lo stesso scorrere degli eventi (E non il tempo, attenzione) è di per sé un concetto eterno.
Ma il fatto che l'essere umano fino ad ora non abbia mai sperimentato nulla di "eterno" in maniera fisica fa affrontare il discorso secondo una certa dinamica, ovvero che qualsiasi cosa vada sondata è di base finita e non eterna, fino a prova contraria.
Oltre a non esistere prove contrarie sull'amore, però, ci sono un sacco di prove a favore della sua finalità. Ad esempio migliaia (La stragrande maggioranza) di persone ha amato un'altra persona (O cosa, o concetto, l'amore è sempre lo stesso ma non ne parlerò ora) e poi non l'ha amata più. Già questo basterebbe a definire l'amore qualcosa di "finito" ma ho sentito tanti idioti rispondere "L'amore VERO è un'altra cosa" o "L'amore VERO non finisce" etc.
Ma quale sarebbe questo "amore vero" ? Se ipotiziamo l'esistenza di un "amore vero" si deve per forza prendere in esame l'esistenza di un "amore finto", che ovviamente non ha senso. Al massimo si può dire le persone che affermano si "non amare più" un'altra in verità provassero qualcosa di diverso che era scambiato per amore (Questo "amore falso", appunto) . Questa affermazione darebbe quindi credito al concetto di "amore vero" e "altro scambiato per amore vero". Adesso: Cosa cavolo sarebbe questo sentimento scambiato per "amore vero" ? Affetto ? Amicizia ? In verità andrebbe bene qualunque cosa per chi sostiene l'esistenza di un "amore vero" purché non sia chiamato "amore", perché quello e solo quello è un sentimento "eterno" ........ Io spero che fin da ora vi stiate rendendo conto dell'assurdità di tale concetto, ma non mi limiterò a spiegarne la demenzialità quanto a descriverne gli effetti NEGATIVI che tale concetto ha su chi lo persegue.
L'Amore è un SENTIMENTO. Come tale non ha nessuna differenza da tutti gli altri sentimenti se non l'effetto che produce. L'amore essendo un SENTIMENTO segue le stesse regole degli altri sentimenti: Inizia, si evolve e può anche finire. Scrivo "Può" finire, per un preciso motivo. Per alcuni l'amore dura poco, poco più di un qualche istante, qualche giorno o qualche anno, per altri può durare tutta la vita. Quando un sentimento dura "tutta la vita" non significa affatto che sia eterno, ma solo che la durata della vita dell'individuo era più corta di quella del suo amore. Come ho detto prima qualunque cosa intorno a noi cambia in X tempo. Se ci si ama per tutta la vita semplicemente si è morti prima di raggiungere quel momento X nel quale l'amore sarebbe finito. Decidete voi se questo sia un bene od un male, per me non fa nessuna differenza. Tornando all'assurdo concetto di "vero amore", quale sarebbe quindi il metodo per riconoscere un vero amore da un'altra cosa ? Se l'unica differenza tra il "vero amore" e gli altri sentimenti scambiati per amore è il fatto che sia ETERNO, allora ci si accorge che si è vissuto un vero amore solo quando si sta per morire, immagino. Adesso ecco il primo paradosso:

Due ragazzi si dichiarano "eterno amore" il giorno 1 del mese. Dopo X giorni il ragazzo decide di lasciare la ragazza perché non la ama più, ma una macchina lo investe prima che possa farlo. La ragazza, non essendo a conoscenza delle intenzioni di lui, è convinta di aver vissuto un "amore vero" visto che sono rimasti insieme "fino alla fine" (La sua, almeno).

Questo basta ed avanza a dichiarare il discorso sul "vero amore" una cazzata. L'amore è SEMPRE vero. Se un sentimento è presente in una persona quel sentimento è VERO, e non si tratta di qualcos'altro. Ma da qui si può prendere uno spunto per chiarire un altro punto focale del discorso: Perché vi ostinate a misurare il valore di un sentimento dalla sua durata temporale ? Una cosa "eterna" o che dura "tutta la vita" non vale di più di una cosa durata solo un attimo, o solo un minuto. Questo metro di misura è stato inculcato nelle nostre teste dall'infanzia, a partire dal famoso " ... e vissero felici e contenti".
E' normale di ogni essere giudicare le cose dall'apparenze, e se una cosa non ha sostanza fisica come i sentimenti, l'unica maniera che abbiamo per misurarla e sul tempo che dura. Questa cosa, per quanto sia naturale, è ovviamente una cazzata. Ci sono miliardi di cose che pur durando poco valgono per intero centinaia di ore/giorni/anni di fatica. L'amore è proprio una di queste.
Se si sta insieme da 10 anni è una cosa seria e degna di rispetto, mentre se si sta insieme da 10 giorni allora si tratta di un'avventura che se finisce non è una tragedia ... questa è ovviamente un'altra stronzata colossale.
ATTENZIONE: il tempo che si sta insieme NON è ininfluente. E' importante perché grazie al tempo cambiano e si evolvono i RAPPORTI PERSONALI. I sentimenti, però, non sono affatto rapporti personali. I sentimenti sono qualcosa di astratto che non prende valore da azioni terrene, pur essendo a questi collegato. Questo significa che l'amore che prova una persona per un altra è immutato sia che la conosca da 100 anni che da un solo secondo. Quello che si può apprezzare differentemente da questi due casi è il rapporto, non il sentimento, che è identico. Riassumendo, quindi:

L'amore non è affatto eterno. L'amore può finire. L'amore è un sentimento sempre sincero, quello che può non essere sincero è il rapporto di amore. Non esistono amori veri ed amori falsi. L'amore è solo uno. L'amore in quanto sentimento non si misura con il tempo e con nessun altro parametro fisico. Un amore (Ed un sentimento) che dura più di altri non è "migliore" di altri.

Chiariti questi semplici concetti, basilari per alcuni e talmente lontani da altri "dormienti" da non poter essere capiti subito, posso passare ad altre cosucce. L'amore come tutti sapete è qualcosa di bellissimo e questo benessere che emana (E che muove il mondo) prescinde dal tempo terreno e dalle sue faccende. Quando un'amore finisce non significa affatto che non ci sia mai stato, ma semplicemente che sia finito. Se si pensa che non ci sia mai stato allora bisognerebbe chiarire COSA c'è stato, il che riporta al discorso precedente. Il fatto che qualcosa finisca (COME TUTTO IL RESTO) non nega assolutamente la sua esistenza e non li fa perdere nessun valore.
Ognuno è libero di pensare di "aver perso tempo" quando si lascia qualcuno che si ha amato, ma questo pensiero oltre che semplicemente deleterio per chi lo fa, non è affatto costruttivo ma solo distruttivo. Perché si pensa di "aver perso tempo" ad essere stati accanto ad una persona che si ama ed aver seguito i propri sentimenti ? Forse perché ciò non ha portato a nulla se non a ritornare dove si era partiti ? Bhè .. novità ... si torna sempre dove da dove si è partiti.
Tutto è ciclico, l'amore compreso. L'amore inizia e finisce, ma poi ricomincia. A dimostrarlo c'è il fatto che tutti coloro che pensano di aver "perso tempo", poi altro non facco che ricominciare a perderlo dietro ad un'altro amore (O lo stesso ravvivato).
Ma poi, questi amori "eterni", a cosa portano che gli amori "finiti" non hanno portato ? A morire assieme ? Chiariamo anzitutto che per morire assieme non c'è bisogno di amarsi, ma c'è bisogno di un rapporto che duri (amore compreso o meno), ma poi che obiettivo sarebbe ? Vorrei criticare una ipotetica risposta a tale idiozia ma nemmeno la conosco .... Io da qui potrei andare avanti praticamente per anni andando a smontare tutti i motivi che hanno portato il mondo occidentale (e qualche altro) a (s)ragionare secondo questi termini, andando a distruggere cazzate come la 'monogamia obbligata', la 'fedeltà' , il 'matrimonio', ma direi che andrei molto oltre le mie possibilità attuali.

Finisco con il dire che se l'amore è eterno, essendo i sentimenti non misurabili dal tempo, è eterno per ogni attimo che passa. E' eterno ogni secondo che lo si prova e rende eternamente felici per un solo momento che vale tutta la vita.
Per quanto questo possa sembrare poetico più che logico, e questo quello che io penso e sento; e se volete un consiglio, smettete di paragonare l'amore ad uno sforzo tempistico, vivete i vostri amori attimo dopo attimo e, quando finiscono, non pensate che siano andati male, ma che siete pronti per un altro amore. All'inizio è difficile pensarla così, ma poi è il traguardo al quale arrivano TUTTI, nessuno escluso. Tutto cambia e ritorna.

Vendesi


Vendesi un "Paolo" seminuovo a gentile donzella in cerca
di un ragazzo affettuoso e gentile che nonostante tutti i suoi
buoni propositi finirà con l'essere fedele per sempre attaccandosi
alla propria donna come una cozza allo scoglio fino allo sfinimento
mentale e fisico.
Il "Paolo" in questione è un machio della famiglia dei parassiti,
comunemente definito "piattola" o "zecca".
Causa problemi precedenti l'orgoglio è da rivedere ma si ritira su
con poco. La carrozzeria è ok, come si può notare dalla foto.
Nella veste di "motociclista dai capelli al vento" rende bene ma
questo "Paolo" è ottimo anche davanti ai fornelli. Grazie alla speciale
manopola regolatrice si può trasformare questo "Paolo" da uomo di casa
gentile e premuroso a bestia di uomo che maltratta la donna che non
cucina per lui (La madre può tranquillamente testimoniare).
Durante il giorno sono disponibili anche un quantitativo di ore con il quale stare
in modalità "Scout", grazie alla quale si potrà fare bella figura con
amici e parenti fingendo di avere un ragazzo da "presentare ai genitori", mentre
la sera la modalità Black&Decker potrà soddisfare ogni voglia più recondita.
Visto l'imminente revisione del sistema operativo centrale
che passerà dalla versione "IamOld" alla nuova è più efficente
"YeahNowICanDoEverythingWhatIWantAndFuckAtAllPeople"
il prodotto verrà venduto a prezzo ribassato, solamente
UNA CENA ED UN COMPLIEMENTO !!!!
Mai prezzo fu più basso per un "Paolo" del genere !! Venghino, Venghino !
Pensateci gente !! Paghereste di meno solo una velina sbronza !!
(Moto e madre non inclusa nel prezzo)

P.S. Vedi cosa succede a mandare delle foto ad un possessore di un blog incensurato ? Daaaii che si skerza !!!! Altre due foto nell'album !

martedì, novembre 21, 2006

Berserk 3

"Un mondo perfetto ? Ma che significa ?"

"Uscito dalla buca, girai osservando ognuno di quegli uomini appena arrivati.
Vidi soltanto ... la morte che ingiusta colpiva ovunque. Il dolore e la paura dei vivi che volevano sfuggirle; e l'ordine ingannevole, creato per cascondere quel caos.
Vidi gli uomini rassegnati a quel sistema distorto darsi vicendevolmente la morte.
Vidi strane feste foriere di paura allestite per scappare da un'altra informe paura.
Capii che sia nel cacciatore, sia nella preda, chi ha paura è attirato dal calore.

Vidi che il mondo ... era mostruoso.

Il mio giardino si stava riempiendo dei relitti di questo orribile mondo".

"Ma allora cosa vuoi ? La vendetta ? Vuoi vendicarti della gente di Albione ?"

"Una volta osservai una donna. Ella viveva vendendo il suo corpo agli uomini.
Era posseduta da una malattia e completamente sopraffatta dalla morte che le stava accanto e da questo mondo terrificante.
Però anche lei aveva qualcuno a cui appoggiarsi. Era colei che dirigeva il suo gruppo e sopravviveva con le sue forze a quei giorni duri radunando altre donne.
La ragazzina si affida a questa donna ... come una fiaccola in una notte oscura.
Però la fiaccola, non soltanto confortava e riscaldava la ragazza ... ma ne rivelava gli immondi peccati, nascosti nel buio.
Ma chi ha paura del buio non può lasciare la propria fiaccola. Può solo continuare ad essere oppresso dalla vista orribile e crudele di sé stesso.
E per difendere il proprio orgoglio meschino ... dipende da quella luce ... odiandola ... in modo furbo ... e servile.
Pur detestando questo mondo che da sempre mi opprime, nemmeno io riesco ad allontanarmi dalla sua luce. Anzi, anche gli uomini impazziti per la paura, radunandosi sotto quella torre, come tanti insetti, dimostrano dal primo all'ultimo di essere esattamente uguali a me.
Chiunque ... sia esso crudele, furbo o meschino ... ha paura, chiunque odiando si appoggia agli altri ... vuole in verità solo una cosa.
Si tratta del primo ed ultimo pezzo ... che DECISAMENTE MANCA A QUESTO MONDO.
Ovvero ..."


Berserk
I capitoli della condanna: La festa della rinascita
Chi ha paura

Napoli

Napoli è «una fogna che va bonificata», infestata da «topi da eliminare con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo perchè magari anche i topi votano.... Qualsiasi trasferimento di risorse a questa città, che rappresenta un insulto del paese intero, sarebbe assurdo e ingiustificato»

"Ministro" Calderoli
Cosa rispondere a questa gente ? Cosa dire a cotale ignoranza, boria,
voglia di seminare odio, di fare il buffone per stupire e darsi voce ?
Non c'è nulla che si può dire ad un'idiota così. Non c'è nessun messaggio
da leggere nelle sue parole perché tali parole non sono un messaggio
ma solo il rigurgito di un demente frustrato dalla propria idiozia personale.
Un beota mangiapane a tradimento che dovrebbe trovarsi in un cantiere a spalare la merda
anziché sputarla fuori da quell'orifizio che lui definisce bocca.
Forse una maniera per rispondere è con la magia della musica, come
il dolce vento primaverile spazza via il fetore del lercio che quest'essere sparge per
le strade.


Se io fossi san Gennaro non sarei cosi’ leggero

Con i miei napoletani io m’incazzerei davvero
Come l’oste fa i conti dopo tanto fallimento
Senza troppi complimenti sarei cinico e violento

Vorrei dire al costruttore del centro direzionale
Che ci puo’ solo pisciare perche’ ha fatto un orinale
Grattacieli di dolore un infarto nella storia
Forse e’ solo un costruttore che ha perduto la memoria

Nei meandri dei quartieri di madonne e di sirene
Paraboliche ed antenne sono aghi nelle vene
E nei vicoli dei chiostri di pastori e vecchi santi
Le finestre anodizzate sono schiaffi ai monumenti

E’ come sputare in faccia ai D’angio’ agli Aragona
Cancellare via le tracce di una Napoli padrona
E’ lo sforzo di cagare dell’ignobile pappone
Sulle perle date ai porci da Don Carlo di Borbone

E’ percio’ che mi accaloro coi politici nascosti
Perche’ solamente loro sono i veri camorristi
A cui Napoli da sempre ha pagato la tangente
E qualcuno l’ha incassata con il sangue della gente

E per certi culi grossi il traguardo e’ la poltrona
E per noi poveri fessi basta solo un Maradona
E il miracolo richiesto di quel sangue rosso chiaro
Lo sa solo Gesu’ Cristo che quel sangue e’ sangue amaro

Lo sa il Cristo ch’e’ velato di vergogna e di mistero
Da quel nobile alchimista principe di Sansevero
E con lui lo sa Virgilio il sincero Sannazzaro
Giambattista della Porta che il colpevole e’ il denaro

E nessuno dice basta per il culto della festa
E di Napoli che resta sotto gli occhi del turista
Via i vecchi marciapiedi che hanno raccontato molto
Pietre laviche e lastroni seppelliamoli d’asfalto…
…l’appalto

Ma non posso piu’ accettare l’etichetta provinciale
E una Napoli che ruba in ogni telegiornale
Una Napoli che puzza di ragu’ di malavita
Di spaghetti cocaina e di pizza margherita

Di una Napoli abusiva paradiso artificiale
Con il sogno ricorrente di fuggire e di emigrare
E di un popolo che a scuola ha creato nuovi corsi
E la cattedra che insegna qual’e’ l’arte di arrangiarsi
Io non posso piu’ accettare l’etichetta di terrone
E il proverbio che ogni figlio e’ nu bello scarrafone
E mi rode che Forcella e’ la kasba del furbone
Che ti scambia con il pacco uno stereo col mattone

Se io fossi San Gennaro giuro che vomiterei
La mia rabbia dal Vesuvio farei peggio di Pompei
E poiche’ c’ho preso gusto con la scusa del santone
Io ritengo che sia giusto fare pure qualche nome

Chiedere a Pino Daniele che fine ha fatto terra mia
Siamo lazzari felici quanno chiove ‘a pecundria
Napule e’ ‘na carta sporca Napule e’ mille paure
Ma pe’ chhiste viche nire so’ passate ’sti ccriature

Da Pontano a Paisiello Giulio Cesare Cortese
Da Basile a Totonno Petito fino a Benedetto Croce
Da Di Giacomo a Viviani poi Caruso coi Parisi
Da Toto’ ai De Filippo fino a Massimo Troisi

C’e’ passato Genovesi e Leopardi con orgoglio
La romantica Matilde e il mattino di Scarfoglio
Filangieri Cardarelli tutto l’oro di Marotta
C’e’ passata la madonna che ora vedi a Piedigrotta

Un Luciano De Crescenzo Bellavista di Milano
E Sofia che da Pozzuoli oggi parla americano
Un Roberto De Simone che le ha preso pure il cuore
Ora cerca di sfruttarala Federico Salvatore

Ma non posso tollerare chi si arroga poi il diritto
Di cambiare e trasformare tutto cio’ che e’ stato fatto
Di chi vuol tagliar la corda con la vecchia tradizione
Di chi ha messo nella merda la cultura e la canzone

Io non posso sopportare che un signore nato a Foggia
Porta Napoli nel mondo e la stampa lo incoraggia
E che il critico ha concesso al neomelodico l’evento
Di buttare in fondo al cesso Napoli del novecento

Perche’ ancora io ci credo e mi incazzo ve lo giuro
Che Posillipo e Toledo li divide un vecchio muro
Come quello di Berlino che ci spacca in due meta’
Uno e’ figlio ‘e bucchino l’altro e’ figlio ‘e papa’

Se io fossi San Gennaro giuro che mi vestirei
Pulcinella Che Guevara e dal cielo scenderei
Per gridare alla mia gente tutto cio’ che mi fa male
E finire da innocente pure io a Poggioreale

Perche’ come Gennarino sono vecchio in fondo al cuore
La speranza Iervolino puo’ lenire il mio dolore?
Io ho capito che la vita e’ solo un viaggio di ritorno
Che domani e’ gia’ finito e che ieri e’ un nuovo giorno
Sembra un gioco di parole ma mi sento piu’ sicuro
Coi progetti dal passato e i ricordi del futuro
E alla fine del mio viaggio chiedo a Napoli perdono
Se ho cercato con coraggio di restare come sono.


(Se io fossi San gennaro - Federico Salvatore)

giovedì, novembre 16, 2006

Block5

Berserk 2

"Saresti solo .. impotente ?
Ma essere impotente ... non è peccato.
Non mentire ... non mentire a te stessa usando parole eleganti.
Dentro di te ... si annida ... una voglia oscura ed inconfessabile".

"No!"

"E' inutile chiudere le orecchie ... questa è la voce della tua coscienza.
Quella volta ... mentre frustavi ... il corpo d'acciaio di quell'uomo ...
avvertisti nascere in te ... il piacere oscuro della carne ... una sensazione inequivocabile ...
e poi ... guardando la sua carne immobile gocciolare sangue ... "

"No!"

"Ti sentisti inondata dal piacere".

"Non voglio ascoltare!"

"E non solo ... anche quando ti flagelli usando il pretesto della penitenza ... trovi sempre godimento il quel dolore.
Ti rifugi nel più sordido dei piaceri ... e facendoti scudo della tua fede menti al tuo cuore".

"Non è vero! Io non ..."

"Dentro di te non c'è nulla. Niente che possa farti onore innanzi agli altri. Sei una donna senza valore, ebbra della gloria di Dio perché timorosa di sapere che non possiedi alcunché.
Dentro di te c'è soltanto desiderio. Una voglia oscura di annichilire ed essere umiliata.
Di distruggere la gente e te stessa, la tua carne, il tuo cuore.
Dentro di te ... non alberga Dio ... e questo dolore indistinto è la tua unica verità.
affidati a lui perché per te è l'unica certezza.
Tu sei troppo lontana dall'onnipotente".


Berserk
I capitoli della condanna: La catena immobile
La mattina della verità