domenica, novembre 16, 2008

sabato, novembre 08, 2008

Obama

LUCIA ANNUNZIATA PER LA STAMPA DEL 7 NOVEMBRE 2008
Per gli Altri è stato sempre molto facile. Clinton non era ancora Presidente e già lo si presentava circondato da montagne di hamburger e gelati di cui era estremamente ghiotto; con altrettanta facilità, negli anni tardivi del suo mandato, venne rappresentato circondato da ben altre tentazioni. Poi venne George Bush, ed è stata un’autentica manna: nel primo Thanksgiving dopo la sua elezione nel 2000 (cioè quasi due mesi prima che mettesse anche solo piede nella Casa Bianca) venne presentato alla nazione, nelle piume del Tacchino - Turkey in Usa è anche un modo per dire «cretino».
Ma ora con Obama? Dove sono le imitazioni di Barack? Mai visto il candidato nella veste di Zio Tom, e neanche in quella, magari meno offensiva, del primo della classe. Mai visto Lui preso in giro, né durante la campagna elettorale, né ora, che pure è ormai Presidente. Né mai toccata è la sua famiglia - e dire che la statuaria e felina Michelle potrebbe ben competere con la risatina folle che i comici fanno fiorire periodicamente sulle labbra di Hillary. Niente. Anche perché la prima e l'ultima volta che su di Lui e Michelle della satira è stata fatta, con la famosa copertina del New Yorker in cui entrambi venivano ritratti come ribelli neri, divenne uno scandalo nazionale. E il New Yorker dovette fare un gran passo indietro.
La satira americana, dunque, batte colpi. Anche la suprema irriverenza americana tace ammutolita davanti a un Presidente Nero, bello e di sinistra? Eccessi di «correttezza politica», visto che Obama è nero? O persino in America la satira sa attaccare solo la destra? Ferve dibattito. Un prosperoso e amato settore culturale e mediatico è arrivato probabilmente al picco della sua influenza e notorietà proprio durante questa ultima corsa elettorale, con la parodia di Sarah Palin fatta da Tina Fey, o il Bush di Will Ferrell, o le battute su McCain che rifiuta l'intervista a David Letterman.
Un fenomeno che lo stesso John Stewart conduttore di «Saturday Night Live» ha definito come l'affermarsi del «complesso satirico industriale», parafrasando il «complesso militare industriale», cioè uno dei famosi poteri che nel linguaggio sinistrese vengono identificati come le forze oscure della destra, e di Bush in particolare. Ma ora che Washington è dominata da un serissimo clima e da tanta correttezza politica, si chiede il pepato Salon, pubblicazione on line cultural- progressista, «chiuderà il complesso satirico industriale»?
Ma al dunque, al netto di tutte le discussioni più «colte» il discorso ritorna il più semplice possibile: perché nessuno, neppure i più sofisticati comici come Letterman, appunto, sono finora mai riusciti a ridere di Obama? E, per il futuro, ci riusciranno mai? James Downey, uno degli autori di «Saturday Night Live» ha recentemente ammesso, durante il New York Festival, che «sarà difficile» ridere di Obama. Intanto perché «i media sono innamorati folli di Obama», e poi perché «è così perfetto che davvero non offre mai molte occasioni cui attaccarsi». Ma al fondo, ha confessato Durst, c'è l'imbarazzo della razza: «All'inizio sarà sicuramente difficile perché sono un bianco, e bianca è anche la maggioranza di coloro che seguono il nostro tipo di satira».
Una situazione autenticamente delicata , dunque. Cui però si sta già cercando di mettere riparo. Un primo rimedio potrebbe venire già nella prossima stagione dalla Abc, dove Jonathan Collier, lo stesso della fortunata serie dei Simpson, sta lavorando a una nuova serie «The Goode Family», che rappresenta l'elettorato obamiano. Per ora Obama è così «perfetto» che le uniche battute su di lui se le è fatte da solo, scherzando con i giornalisti: «Contrariamente a quanto è stato detto non sono nato in una stalla».

giovedì, novembre 06, 2008

Sono su Google

Mi sono beccato su google !! Ero a lavoro al centro TIM, come si può vedere dalla mia
moto parcheggiata e ben evidenziata nella foto ^_^
Ora sono su google, a differenza di Matteo, che parcheggiando sempre in garage si è perso l'evento, trallallerò !!!! :P



lunedì, novembre 03, 2008

Soffocare 1

Alle mie spalle, altre persone si affrettano a salire i gradini per afferrare la porta prima che si richiuda. Che voi ci crediate o meno, qui si conoscono tutti.
Queste persone sono leggende. Di ognuno di questi uomini e di queste donne sentite parlare da anni.
Negli anni cinquanta una ditta leader nel campo degli aspirapolvere tentò una piccola modifica di design. Fu aggiunta un'elica rotante, una lama affilata come un rasoio montata all'interno del tubo di aspirazione. L'aria in entrata faceva girare la lama, e la lama triturava ogni pezzetto o filo o pelo di animale che avrebbe potuto intasare il tubo.
Almeno in teoria.
Quello che accadde fu che un sacco di uomini si fiondarono al pronto soccorso con cazzo maciullato.
Almeno secondo la leggenda.
Quella vecchia leggenda metropolitana sulla donna bellissima a cui amici e parenti organizzano una festa a sorpresa: si nascondono tutti quanti in una stanza e quando saltano fuori cantando "Tanti auguri" la trovano stesa sul divano col cane che le lecca del burro d'arachidi in mezzo alle gambe ...
Bé, lei esiste davvero.
La leggendaria donna che fa i pompini al suo ragazzo mentre guida, solo che una volta lui perde il controllo della macchina e schiaccia il freno, ma così forte che lei glielo trancia di netto, ecco, io li conosco entrambi.
Questi uomini e queste donne, sono tutti qui.
Questi individui sono il motivo per cui ogni pronto soccorso dispone di un trapano a punta di diamante. Per praticare un buco nel fondo spesso di bottiglie di champagne e bibite. In modo da diminuire il risucchio.
Sono quelli che sbucano dal buio della notte camminando a gambe larghe e dicono che sono inciampati cadendo su zucchine, lampadine, Barbie, palle da biliardo, criceti agitatissimi.
Vedi anche: stecche da biliardo.
Vedi anche: topolini di peluche.
Erano nella doccia, sono scivolati e sono caduti, centrando in pieno un flacone di shampoo ben lubrificato. C'è sempre uno sconosciuto che li ha aggrediti, da solo o in gruppo, con candele, mazze da baseball, uova sode, torce elettriche e cacciaviti che ora vanno tolti. Qui ci sono gli uomini che restano bloccati nel bocchettone della vasca idromassaggio.

[...]

C'è la ragazza pompon che si fa fare la lavanda gastrica e le trovano dentro quasi mezzo litro di sperma. Si chiama LouAnn.
Il ragazzo che al cinema infila il cazzo nel buco ritagliato sul fondo di un secchio di popcorn, ecco, lui per gli amici è Steve, e stasera il suo bel culone è strizzato in una sedia di plastica per bambini davanti a un tavolo macchiato di colori a tempera nell'aula catechismo.
Tutte queste persone che per voi sono una barzelletta.
Bravi, ridete. Ridete finché non vi scoppia il culo.
Loro sono i cosidetti individui soggetti a compulsione sessuale.
Queste persone che per voi erano solo leggende metropolitane, bé, sono esseri umani. Con tanto di nomi e facce. Lavori e famiglie. Titoli di sstudio e fedine penali.

Crescere

Quindi per voi crescere significa questo ?
Significa trovare la propria indipendenza ? Andare a vivere da soli ?
Significa raggiungere obiettivi, accumulare successo, ottenere un buon lavoro, un buon titolo di studio ?
Questo per voi è crescere. E' così ?
Allora immaginatevi a dieci anni da adesso. Usatene quindici, venti.
Andate con la mente alla fine del vostro piano pluriennale, scalatelo solo per un secondo.
Cosa vedete ?
Vi vedete alzarvi la mattina per andare in ufficio ? Vi vedete pagare i vostri conti ?
Vi vedete migliori ? Più sani ?
Se non riuscite ad immaginare, provate ad osservare.
Osservate i vostri genitori. Se non li avete, osservate quelli degli altri.
Osservate le migliaia di persone che hanno quello che voi desiderate. Ce ne sono tante, tantissime.
Tanta gente che ha studiato, ha trovato lavoro. Vive sola, paga i propri conti, si è resa indipendente.
Questa gente è cresciuta ?
Siamo tutti cresciuti ?
Siamo forse un popolo che è cresciuto attraverso il raggiungimento dei propri obiettivi ?
Si cresce attraverso di essi o tramite i fallimenti che incontriamo nel raggiungerli ?
Si cresce mai nella vita ? Si finisce di farlo ?
Come va ? Come procede il tuo percorso ?
Vai in linea retta o hai delle tappe qui o là ? Fai una pausa ? Non hai tempo ?
Durante la tua corsa cresci in maniera esponenziale o crescerai tutta insieme una volta superato il traguardo ?
E dopo cosa farai ?
Quanto sei cresciuto fino ad ora ?

Perle ai porci

Scusate se approfitto, come altri hanno fatto prima di me, di questo piccolo spazio per uno sfogo solitario.
Quando abbiamo inziato, tra i nostri obiettivi c'era la creazione di un posto migliore degli altri, un luogo dove si potesse stare in pace, senza essere obbligati a rispettare regole assurde, senza essere costretti a subire tutte quelle piccole ingiustizie e sopprusi che troppo spesso vedevamo avallare negli esercizi altrui.
Con il tempo, ci siamo resi conto dell'utilità di molte di quelle regole che non capivamo. Abbiamo cominciato ad adottarne qualcuna, cercando sempre di sopperire alle mancanze degli altri, magari cercando di spiegarne il senso anche a chi, da fuori, non lo vedeva.
Abbiamo cercato di essere sempre disponibili, presenti.
Abbiamo difeso chi non riusciva a farlo da solo. Abbiamo aiutato ad integrarsi gente che non riusciva ad uscire dal proprio bozzolo sociale.
Poco a poco, molti bambini e molti ragazzi, perfino qualche adulto, si è sentito a casa. Nessuno ce lo ha mai detto, ma abbiamo pensato di essere riusciti nel nostro intento, di aver creato un luogo che qualcuno poteva chiamare "Casa". Un posto dove incontrare gente socievole, educata, tranquilla.
Siamo stati flessibili. Non tutto andava bene, ma la linea appariva giusta.
Poi, in un solo giorno, anzi .. un pomeriggio, tutto sembra essere andato perso.

So bene che si tratta di una sensazione. So che da Martedì le cose torneranno normali, ma non c'è sensazione peggiore di vedere i proprio buoni propositi fraintesi, non capiti ed ancor peggio risputati addosso.
Vedere la propria buona volontà rifiutata, non solo ferisce, ma rende difficile ricominciare.
Rialzarsi per continuare ad aiutare anche chi non si rende conto di essere aiutato, che anzi ti allontana per questo.

Non sto parlando di niente di serio. Non sto parlando di centri sociali (Bé, ci andiamo molto ma molto vicino, comunque) né di orfanotrofi.
Non è questione di vita o di morte.
Tutto sommato, per gente come noi che per un motivo o per un'altro si sbattono tutti i giorni per cercare di dare "il meglio" che possono, sentirci paragonare proprio a coloro che riteniamo "Sbagliati", ci fa male.
Se poi da quello stesso paragone ci sentiamo dare perdenti, allora ci si arrabbia.
E non si può rispondere come si vorrebbe, perché bisogna dare l'esempio, essere superiori e diplomatici.
Mi verrebbe da dire: "Se non capisci cosa stiamo creando, allora vaffanculo!", ma non si può.
Mi verrebbe da dire "Se preferisci quello, allora non solo non hai capito un cazzo, ma sei anche un coglione", ma farei il suo gioco.
E quindi via, a scrivere risposte pacate, sperando che un simile stronzetto non faccia più danni di quanti non sappia, che se solo sapesse cosa può procurare si taglierebbe la lingua dalla bocca.

"Perle ai porci". E niente mi fa più incazzare di lanciarle, queste perle.
E' una cosa che è sempre andata oltre me.
Se qualcuno ha bisogno, mi faccio in quattro. Ma non riesco a fare niente contro la volontà di chi riceve.
Non posso, ed anche solo fingere di farlo è un grave problema per me.
Un limite quasi invalicabile.

Vabbé, ormai è andata. Cercherò di scrollarmi di dosso questa frustrazione per andare a dormire. Perché perdere il sonno mi farebbe incazzare anche di più.

domenica, novembre 02, 2008

Sad but true

Sembra strano anche a me, ma in questo momento sento questo brano "Confortante" ..
(Per ascoltarlo cliccate qui).

Hey
Im your life
Im the one who takes you there
Hey
Im your life
Im the one who cares
They
They betray
Im your only true friend now
They
Theyll betray
Im forever there
Im your dream, make you real
Im your eyes when you must steal
Im your pain when you cant feel
Sad but true
Im your dream, mind astray
Im your eyes while youre away
Im your pain while you repay
You know its sad but true
You
Youre my mask
Youre my cover, my shelter
You
Youre my mask
Youre the one whos blamed
Do
Do my work
Do my dirty work, scapegoat
Do
Do my deeds
For youre the one whos shamed
Im your dream, make you real
Im your eyes when you must steal
Im your pain when you cant feel
Sad but true
Im your dream, mind astray
Im your eyes while youre away
Im your pain while you repay
You know its sad but true
Hate
Im your hate
Im your hate when you want love
Pay
Pay the price
Pay, for nothings fair
Hey
Im your life
Im the one who took you here
Hey
Im your life
And I no longer care
Im your dream, make you real
Im your eyes when you must steal
Im your pain when you cant feel
Sad but true
Im your truth, telling lies
Im your reasoned alibis
Im inside open your eyes
Im you
Sad but true