domenica, settembre 24, 2006

Animal rispect


Io non riesco a capire questa sorta di atmosfera da ghetto che attornia chi possiede dei cani o delgi animali da passeggio in generale.
In giro è pieno di divieti dove un cane non può entrare, e non solo in posti dove l'igene assoluta è necessaria. Nei parchi dove normalmente si portano i cani, la gente protesta per la trasformazione di un suolo pubblico in una "latrina a cielo aperto".
I luoghi dove il passaggio dei cani è permesso, poi, viene sempre posto molto distante dalla "bellezza" del parco e i cartelli che indicano tale zona lo fanno citando parole come "Cortesia" e "Rispetto".
Chi possiede un cane lo fa, o almeno dovrebbe farlo, per un gesto d'amore verso la vita, verso un cane che se non fosse stato con lui sarebbe stato in mezzo alla strada a morire investito da qualche macchina o soppresso da qualche assassino vestito da veterinario.
Il possedere un cane è quasi come avere un figlio. Bisogna sfamarlo ed accudirlo, bisogna farsi carico di tutti i disagi che il suo comportamento può portare, bisogna curarlo, bisogna bisogna bisogna .. e tutto questo lo si da ad un essere che a differenza di un figlio, è destinato a morire molto prima di noi, e noi siamo destinati a soffrire di questa morte.
Chi accudisce un cane merita quindi il rispetto dovuto a chi dona amore ad un altro essere, a chi se ne fa carico. Non va considerato come spesso accade, il detentore di un vizio antisociale e sgradito, come chi fuma o chi alza la voce in pubblico.
Avere un cane non è mai maleducato, e prima di lamentarsi per quel cane o per quel gatto, ci si renda conto che quell'animale è un cadavere in meno che infanga la nostra autoroclamata "civiltà", grazie ad un padrone che con tanti sacrifici lo tiene con sé.
Ci si chieda cosa si sta facendo per salvare delle vite, ci si chieda perché non si possegono animali e se davvero avere una moquette pulita sia più importante della vita di un qualsiasi animale.

Nessun commento: