lunedì, marzo 20, 2006

Censura


Quando sentiamo la parola "censura", ci vengono sempre in mente anni lontani, come il medioevo.
Anni in cui la chiesa controllava la censura con la violenza fisica e spirituale; anni in cui le conclave di autoproclamati "filosofi" e "sapienti" decidevano cosa il popolo poteva apprezzare e cosa no.
Anche a quel tempo era difficile per l'uomo comune comprendere quanto fosse controllata la propria coscienza, ma alcuni fortunati studiosi o illuminati cittadini potevano ancora liberarsi da tale giuoco per bere da una fonte più alta, per non essere manipolati.
Oggi quel giuoco è molto più duro, molto di più.
Il sistema della censura parte adesso dai cardini del sistema. Ciò che non viene approvato viene bloccato dalle fondamenta, sul nascere, senza che nessuno ne senta nemmeno parlare.
Ma cos'è che viene ancora censurato in un mondo come il nostro, dove sembra che tutto appaia visibile in tv; dove il sesso, la morte, la perversione ed il sacro sono messi costantemente a nudo da pubblicità e arte ?
Il problema è che non viene più censurato ciò che può essere ritenuto offensivo, ma ciò che è ritenuto controproducente. La cosa va quindi peggiorando perché mentre ciò che viene ritenuto offensivo è solo un fatto di opinioni e che quindi può cambiare con il tempo; ciò che è ritenuto controproducente rimarra controproducente.
Il circolo vizioso sta nel fatto che se una cosa non viene ritenuta conveniente e per questo non viene fatta, allora non si saprà mai se tale previsione sia o meno giusta, con il risultato che quella stessa cosa non vedrà mai la luce.
Ma di cosa stiamo parlando in pratica ?
Praticamente di tutto, ma l'esempio facile viene con l'arte.
Avete mai provato a diventare una famosa rock band ad esempio ?
Se ci dovesse mai provare sappiate che una volta spesi anni ed anni per divenire maestri della melodia, grandi scrittori di musica e testo e mitici showman o showgirl, verrete passati al vaglio di una mandria di animali travestiti da persone che di musica non sanno un H e non capiscono un cavolo di arte, non possedendo nemmeno un minimo di gusto estetico o critico.
La cosa a loro non importa perché, stando tutto il giorno su libri vecchi di anni ed in aule con anziani insegnanti che mai hanno scritto qualcosa di memorabile in vita loro, si sono guadagnati un bel foglio di carta con su scritto "laurea in scienze della comunicazione" in "Economia e commercio" o in "giurisprudenza" (Che fa sempre brodo).
Questo foglio di carta mal stampato significa secondo tanti che questi strani individui capiscono cosa piace o cosa vuole la gente, e possono scegliere cosa venga prodotto o meno.
Tornando alla rock band quindi, queste "persone" studieranno il vostro lavoro ed a meno che non assomigli a quello che secondo loro la gente ha bisogno di sentire, verrà scartato.
Questo non sarebbe un male (Bè, insomma..) se queste persone sapessero quello che fanno, ma il fatto è che non lo sanno perché nessuno glielo ha mai insegnato!
Loro fanno un semplicissimo ragionamento per portare a casa i loro 3500 euro al mese: "Se cantanti come Britney Spears vendono ogni volta 10 milioni di copie, allora questo vuol dire che alla gente piace la musica di Britney Spears, di conseguenza quella è la sola musica che rende e che si venderà".
Accidenti che pensiero produttivo, questa si chiama appunto censura.
Ma la stessa cosa vale per i film, per i quadri, per la tv, per i libri, per i fumetti, per ogni forma d'arte.
Il processo è molto semplice: difficilmente un artista ha il tempo per fare i soldi necessari per produrre il proprio lavoro come vorrebbe, di conseguenza deve per forza di cose rivolgersi a persone in grado di finanziarlo, alle quali non frega un beneamato nulla dell'arte ma solo di moltiplicare il capitale investito. Il fatto è che è impossibile sapere cosa piace alla massa, quindi non si fa altro che produrre cose che hanno giià avuto successo, tanto per non rischiare.
Fin qui tutto ok, la cosa funzionerebbe perché in effetti qualcuno che rischia c'è sempre, ed il mondo dell'arte avrebbe una mezza pluralità.
Ma i pezzi grossi che spendono i grossi soldi da qualche decennio non si accontentano più delle "probabilità", ed occupano gran parte dei propri soldi e del proprio tempo per aumentare le possibilità di "creare" del successo artistico.
Come fanno ? molto ma molto semplice.
Ci bombardano, ci sommergono e ci soffocano di pubblicità. Ci impongono un pensiero binario alla quale è estremamente difficile disobbedire, ci fottono usando i nostri stessi istinti primari: la comunione tra i simili, il desiderio di coesione, la volontà di identità riconosciuta.
Sempre con più difficoltà ci si rende conto delle alternative.
Che il "colore dell'anno" non è l'unico disponibile sui nostri capi vestiari. Che Vasco Rossi non è l'unico rocker italiano (sempre se lo sia) e che "dragon ball" non è il solo manga mai prodotto in giappone.
Ma anche così ovviamente non si sfugge alla censura, perché immaignate quanti capolavori non vedono la luce perché qualche idiota con la cravatta non li capisce, o pensa che agli altri non piacciono o scarta un cantante perché poco "telegenico" mente cerca una voce sostitutiva per la bomba sexy che cerca di sfondare in tv.
Siamo tutti senza distinzione controllati, perché anche quel sottomondo che secondo tanti sfugge a questi controlli in verità non lo fa, è sempre e comunque il prodotto di un marketing, sempre all'insegna di quel grande Dio che tutti adorano chiamato denaro.
Lontani sono i tempo in cui un artista poteva esporre da solo le proprie opere e credere che qualcuno le notasse sul serio.
Abbiamo ormai una visione tanto ampia che non possiamo più notare le piccole cose che affiorano e muoiono sconosciute tra l'asfalto ed il cemento.
C'è chi sceglie per noi, e per loro ha scelto un altro prima ancora. Ed ancora.

P.S. fino a quando questo succede il fatto è orribile ma ancora comprensibile, mentre quando non c'è una ragione pratica per censurare se non quella dell'ipocrisia e del bigottismo allora c'è da infuriarsi. Ho sentito che è stato censurato lo spot di Rocco Siffredi che reclamizzava delle patatine. Assurdo. Lo spot era molto carino e divertente, per nulla volgare od offensivo, e solo un idiota malato può considerarlo tale. Senza ricordare poi che Eva Henger ha fatto Striscia la notizia e che in ogni spot di creme o olii abbronzanti si vedono sempre un bel paio di tette.
Ma come dice il grande Rocco: "Se sono famoso è perché tutti vedono i miei film".
Più che giusto.

Come segnalato da Sistren, andatevi a vedere lo spot qui.

6 commenti:

sistren ha detto...

è stato censurato dall'istituto di autodisciplina pubblicitario perchè violava gli articoli 9 e 10 del codice di autodisciplina ecc ecc..
Ovviamente s'era mezzo in mezzo il Moige..( http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/03_Marzo/19/siffredi.shtml )
Ho pure letto altrove che molte donne avevano protestato perchè questo spot era offensivo o altro...bhè a me sinceramente era piaciuto molto..tamarrissimo ma davvero notevole..io quelle patatine le ho sempre mangiate ed è un motivo in più per continuare a farlo :)
ah ah!
ah, nel link c'è pure la nuova versione..censurata..
[e ti giuro che già dal titolo del post avevo immaginato avresti parlato pure di questo..]

sistren ha detto...

per me diceva "la patatina tira" però non vorrei sbagliare :)
e comunque la pubblicità delle amica chips non era per nulla volgare secondo me..ovvio che ci stava il doppio senso..ma non vi era nulla di esplicito..e le ragazze erano meno nude che la prati o la yespica in quelle assurde trasmissioni di intrattenimento scemo...

Karoo ha detto...

a te si visto che la chiederesti con la lingua a penzoloni ed il pene in mano, dicendo "posso avere la TUA patatina ?" !

no vabbè, cmq come ho scritto solo un branco di deficenti possono protetare contro uno spot del genere! si vede erano invidiosi del petto 130cm delle donne o dei 30cm di Rocco ! lol

sistren ha detto...

ehy, mi sa che trenta cm per Rocco sono un pò esagerati..non era John Holms quello?
..e premetto subito che non ne ho la minima idea, ma anche se l'avessi sarebbero fatti miei..ma lo spiega Elio in una bellissima canzone..ah ah ah!

Karoo ha detto...

mai avuto il righello davanti alla tv, o cmq una mano per tenerlo

Karoo ha detto...

quanto vi odio quando lasciate commenti su vecchi post ed io me li devo scorrere tutti per trovarli ... e quanto odio google che non me li indica quando me li mandate !!! (continuate a farlo cmq)