mercoledì, maggio 31, 2006

I want to believe 2


Ah, e per chi ancora non lo sapesse:

I WANT TO BELIEVE

Forma aliena

Per natura l'uomo ha paura di ciò che è diverso.
Per natura l'uomo cerca di distruggere le proprie paure.
Per natura l'uomo distrugge il diverso.


Questo basilare silloggismo si può subito verificare: noi riconosciamo nostri simili animali di forma umanoide, ma nella nostra piccolezza facciamo differenze anche tra queste, come il bianco ed giallo, o il nero o il rosso. Misuriamo l'altezza, il colore dei capelli e degli occhi; praticamente tutto.
Più un essere vivente si discosta dalla nostra immagine, più paura e repulsione proviamo per esso.
Sulla faccia della terra, gli esseri che meno ci assomigliano sono gli insetti.
Noi non riusciamo nemmeno a comprende il loro comportamento, li riteniamo insulsi e quasi inutili.
Un organismo senza senso.
Gli insetti invece sono la creatura più evoluta sul nostro pianeta. Essi sono rimasti pressocché invariati da quando è nata la terra. Nella preistoria la zanzara aveva gli stessi conotati di adesso, così come l'ape o lo scarafaggio. Questo perché l'insetto possiede un corpo totalmente adatto al suo scopo, non ha bisogno di modificarlo e di evolverlo.
Un insetto in sostanza fa solo tre cose: mangiare, figliare, morire.
Benché questo possa a noi sembrare incomprensibile e stupido, in verità essi queste tre cose le fanno perfettamente. Uno scarafaggio potrebbe sopravvivere senza problemi a qualsiasi guerra nucleare noi possiamo scatenare, e ripopolare il pianeta nel giro di 40 ore.
Ma cosa facciamo quando vediamo un insetto (O almeno cosa fa la maggior parte della gente, perché io evito sempre e comunque) ? lo uccide. O comunque lo attacca.
La sua esistenza grottesca ed "aliena" ai nostri occhi, nell'aspetto e nella mentalità, semplicemente non merita nemmeno di essere. Non ci facciamo nessun problema a sbarazarci di un ragno, perché lo riteniamo infinitamente inferiore a noi e perché il suo aspetto tanto diverso ci fa paura.

Ma se davvero una intelligenza aliena stesse già visitanto la terra, noi ce ne accorgeremmo ?
Quanto diversa sarebbe questa entità ? nella fantascienza moderna siamo abituati ad immaginare un alieno con una forma umanoide, di solito con dei tratti minimali. Ma anche la scienza prevede un essere a misura d'uomo, mentre potrebbe tranquillamente corrispondere alle nostre balene o alle nsotre formiche.
E se quando ci troviamo di fronte ad uno strano insetto volante, in verità stessimo avendo un incontro ravvicinato del terzo tipo ? chi o cosa può dire cosa passi per la testa di una qualsiasi forma di vita ?
La nostra paura per il diverso ci consentirebbe di entrare in contatto con altre forme di vita ? cosa ci sarebbe da biasimare se tali entità decidessero di non mostrarsi a noi ? nulla credo ..
Non siamo pronti, mentalmente siamo lontani anni luce dall'accettarci tra di noi, figuriamoci ad accettare una diversità tale, nonostante i nostri fantastici e nobili propositi opinionisti ed ipocriti.
Nessuna civiltà aliena vorrà mostrarsi a noi nel nostro tempo, e di questo ho una vera tristezza nell'anima ...

Incontri ravvicinati

In merito alla casistica UFO, il dr. Hynek propose una classificazione degli avvistamenti che viene attualmente adottata in tutto il mondo.

Hynek distingue infatti, a seconda del contenuto dei rapporti, 6 tipi base di avvistamento, tre a distanza e tre ravvicinati.

Gli avvistamenti "a distanza" vengono denominati e distinti nel modo seguente:

1) Luci notturne, ovvero fonti luminose di notte viste nel cielo, la cui traiettoria risulta non riferibile né ad aerei, né a palloni-sonda, né a meteore, né a satelliti artificiali e che sovente danno l'impressione di un comportamento intelligente.

2) Oggetti diurni, ovvero corpi di aspetto metallico, di forma prevalentemente circolare, di colore per lo più argenteo, capace di prestazioni che sembrano violare le leggi fisiche conosciute: velocità supersoniche senza produzione del caratteristico"bang", arresti improvvisi, stazionamenti in aria, accelerazioni fulminee virate ad angolo retto senza apparente rallentamento, moti peculiari come oscillazioni, rotazioni, perdite di quota a "foglia morta".

3) Radar-visuali, ovvero apparizioni sullo schermo radar di bersagli ben definiti, non riferibili a malfunzioni radar né a fenomeni atmosferici, con contemporanea percezione visuale, nello stesso punto del cielo esplorato dal radar, di luci od oggetti insolti del tipo descritto nelle due categorie precedenti.

Le osservazioni "ravvicinate" sono quelle fatte a meno di duecento metri di distanza. Esse costituiscono il dato di maggiore interesse offerto dalla statistica UFO, in quanto la vicinanza consente al testimone di percepire il fenomeno nei sui dettagli e rende molto meno plausibile l'ipotesi di un equivoco con un evento di tipo convenzionale.

Hynek distingue tre diversi tipi di "incontro ravvicinato":

Primo tipo: osservazione di oggetto insolito, luminoso, di struttura generalmente circolare, talvolta provvisto di "torretta" o "cupola", silenzioso, o più raramente, emettente un suono simile ad un ronzio o ad un sibilo, capace di stazionare in aria, di atterrare, di decollare con fortissime accelerazioni. L'osservazione non è accompagnata da fenomeni di interazione fra l'oggetto e l'ambiente circostante od i testimoni.

Secondo tipo: il paradigma è uguale a quello del primo tipo, ma con manifestazione di effetti collaterali di interazione con l'ambiente e/o le persone. I più comuni di questi effetti sono:

a) Tracce sul terreno, sottoforma di aree circolari di erba bruciata o piegata a vortice, oppure di buche di vario diametro e profondità disposte secondo schemi geometrici (triangoli, quadrati, ec...). E' famosa la traccia rimasta in Trans-en-Provence (Francia) nel 1981 a seguito di un atterraggio non ben identificato. Un'accurata analisi chimica e biologica di campioni di terreno e di erba prelevati dalla traccia a cura del GEPAN, la commissione ufficiale francese di indagine sugli UFO, oggi ribattezzata SEPRA, ha permesso di stabilire che sul posto si è manifestato un "fenomeno di grande potenza energetica" e di natura sconosciuta.

b) Effetti elettromagnetici, sottoforma di interferenze radio, televisori, bussole, circuiti elettrici di automobili.

c) Effetti luminosi insoliti, quali ad esempio l'emissione ed il riassorbimento lento di luce o fasci di luce, es. caso di Polcanto(Firenze): il testimone, un colono quarantenne, dichiarò di avere assistito, alle tre di notte, all'emissione da parte di un UFO di una luce che avanzava lentamente verso di lui illuminando via via a giorno la zona circostante, e che poi si ritrasse altrettanto lentamente fino ad essere riassorbita del tutto.

d) Effetti sugli animali, sottoforma di terrore, inquietudine, irritazione,(nel caso di Polcanto sopra citato, il cane del testimone rimase abulico e impaurito durante e dopo l'avvistamento e per alcuni giorni rifiutò il cibo, di norma invece il cane era molto vispo e aggressivo.

e) Effetti sull'uomo, sottoforma di paralisi momentanea, senso di soffocamento, ustioni, disturbi fisici vari quali irritazioni agli occhi, nausea, vomito, sonnolenza ed altri.

Terzo tipo: gli "Incontri ravvicinati del terzo tipo", resi popolari da un noto film di Steven Spilberg, riguardano oggetti e fenomeni analoghi a quelli delle due precedenti categorie, ma con contemporanea osservazione di presunti "occupanti".Questi ultimi vengono descritti per lo più come entità animate di aspetto umanoide, di bassa statura (alti poco più di un metro), con il cranio eccezionalmente sviluppato e dal comportamento ambiguo (a seconda dei casi, fuga, aggressività, indifferenza, cordialità ecc....).

E' opportuno precisare che le 6 categorie di avvistamenti individuate da Hynek non implicano l'esistenza di cause generatrici diverse. L'ipotesi di lavoro è che all'origine di tutti i rapporti UFO, quale che sia la categoria loro assegnata, esista un medesimo fenomeno ignoto che appare in modo diverso a seconda di situazioni diverse di osservazione: a seconda cioè che l'avvistamento avvenga di notte e di giorno, ad occhio nudo o tramite strumenti, a maggiore o minore distanza.

La classificazione di Hynek ha fornito agli studiosi un valido strumento di ricerca: da un lato, infatti, consente di individuare facilmente, nella pletora di rapporti, quelli peculiarmente ufologici, e dall'altro offre una base per formulare ipotesi.

Estensione della Classificazione di Hynek

*Quarto tipo: più recentemente, è stato suggerito di fare uso dell'espressione di "incontri ravvicinati del quarto tipo" per definire i casi di "abduction" o rapimento indicante i casi di presunto sequestro di testimoni da parte degli occupanti degli UFO.

*Quinto tipo: o "esogamia" cioe letteralmente, unione biologica con esseri extraterrestri; il termine indica i presunti casi, da quello di Villas Boas in poi, implicanti supposti rapporti sessuali fra soggetti umani e "occupanti di UFO".

** Sesto tipo: morte del soggetto implicato nell'incontro come conseguenza dell'incontro stesso.

** Settimo tipo: indica le conseguenze su un piano mentale al di là della materia esperite in alcuni casi dai protagonisti degli incontri ravvicinati di quarto tipo.

lunedì, maggio 29, 2006

Alien duck




Qui potete comprare le radiografie dell'anatra che avrebbe ignoiato un alieno.
Ovvero dentro un anatra radiografata per via di un ala spezzata è stato trovato un orgnanismo non meglio definito (??) che sembra essere alieno (!!) .. in ogni caso il ricavato andrà in beneficenza ;)
Alleluja!


Elogio all'assasino

Guardando questi preudo-servizi su Erika (quella di Novi-ligure) mi viene in mente la canzone di Bersani (che caso!) che recita:

Chiedi un autografo all’assassino/
guarda il colpevole da vicino/
e approfitta finché resta dov’é/
toccagli la gamba fagli una domanda/
cattiva, spietata.

Lo speacker dice che Erika non si è pentita, che non piange, non grida. Che anzi si diverte, ride e gioca a pallavolo. Che solo quando gli chiedono di cantare, allora si vergogna.
Ma che schifo. No Erika, i giornalisti.
Prendono una ragazza che ha fatto l'innominabile dopo 8 anni di vita in carcere e decidono che la devono trovare ancora a piangere, a disperarsi ed urlare. Incapace di fare qualunque altra cosa che non pentirsi, perché questo è conforme a quanto hanno deciso ci si debba sentire dopo ciò che ha fatto.
Sono passati 8 anni. 8 anni sono lunghissimi, soprattutto se passati in carcere.
Come cazzo pensano di sapere COSA PROVA una persona che ha ucciso la propria famiglia ed è cresciuta in carcere ? Cosa diavolo ne possono sapere loro ? nessuno lo può sapere.
Si arrogano il diritto di poter leggere nella mente di Erika, cosa che forse nemmeno lei è capace di fare. La reputano "colpevole" di aver iniziato a vivere la propria vita, perché secondo loro lei deve solo piangere e vergognarsi. Anche dopo 8 anni. Sempre.
La vedono uscire al sole e dicono che è bella, che si veste alla moda, come se questo volesse dire che se ne frega e che è senza rimorso. Anzi, lo dicono proprio che è senza rimorso, senza pentimento. Devono avere uno scanner bello forte per entrargli in testa inquadrandola per 10 minuti a 100 metri di distanza.
Leggono la scritta sulla sua maglietta: "Build for hard" mi pare, "costruita per il duro", e pensano che sia un messaggio .. come se tutti le ragazzine con su scritto "Sex" o cose ancora più idiote scegliessero le magliette per il "messaggio" sopra riportato.
Io non so quello che prova o pensa Erika, e difficilmente potrò immaginarlo dato che non ho ucciso mai nessuno, tantomeno la mia famiglia. E non sono mai stato 8 anni in carcere nell'adolescenza.
Ma la cosa schifosa non è tanto questo, perché si sa che quando si ha un TG da riempire (soprattutto se è una barzelletta di TG come Studio Aperto) ci si infilano dentro anche questi stupidi servizi a sensazione, che non vogliono dire niente di niente.
La cosa schifosa è che questo tipo di "giornalismo" deficente va a modificare la realtà.
Ad Erika è stata negata la libertà condizionata con la motivazione "Non si è pentita". Adesso, cosa avrà pensato il giudice che aveva in carico la richiesta ? molto semplice ...
Si sarà detto: "Perché mai dovrei rilasciare una criminale tanto in vista e finire su tutti i giornali creando scandalo (che poi lo scandalo lo creerebbero solo i giornali) quando posso semplicemente dire "no" e fregarmene ?" domanda retorica ovviamente.
Il giudice ha visto il servizio idota ed ha ben pensato di assecondarlo, perché alla gente sta più a cuore la TV che non Erika.
E qui si vede come anche un servizio per decelebrati demente abbia un potere (il 4 potere, appunto) tanto forte da sovvertire anche il "giusto" in onore del "popolare".
"Non si è pentita" .. ma che cazzata infinita. Ed anche se fosse ?

Comprensione

Allora, parliamo un attimo di comunicazione, dialettica e proprietà di linguaggio.
A cosa serve la lingua italiana (nel nostro caso) ? a comunicare tra di noi ovviamente; ovvero a scambiare delle informazioni da una persona ad un altra, così come fanno i computer tra di loro attraverso dischi e cavi.
Per quanto riguarda i computer però, c'è una differenza sostanziale: i computer sono un sistema binario e di conseguenza possono concepire solo due stati di ordine, giusto o sbagliato. Per un computer un errore è sempre un errore, indipendentemente da quale sia. Per questo motivo la standardizzazione dei linguaggi in un discorso tra computer è basilare, perché altrimenti non funziona nulla.
Per un PC quindi dire Begin o begin non è uguale.
Ma per noi ? la nostra mente è un sistema incredibilmente più complesso e quindi può concepire una informazioni in centinaia di modi diversi.
Se indico un bicchiere vuoto ad esempio cosa voglio dire ?
Che ho sete ? che è un bicchiere ? che è vuoto ?
nessuno lo sa, perché mi sono espresso male.
Se avessi voluto farmi capire avrei comunicato in modo più esaustivo, ovvero dando maggiori notizie possibili sull'argomento.
Comunicare serve dunque ad esprimere un concetto, poco importa il modo in cui tale concetto venga recepito. Il mezzo non ha significato una volta raggiunto lo scopo.
Però stranamente c'è tanta gente che ha deciso di imporre un metodo di comunicazione. Tale metodo dovrebbe ai loro occhi essere una cosa buona perché una volta concepito un metodo universale di comunicazione, il trasferimento dei concetti risulterebbe più facile, come accade per i computer.
Il fatto è che un simile proposito è improponibile, perché la nostra mente è caotica ed ha bisogno di un costante cambiamento.
Per questo motivo la nostra lingua non fa altro che cambiare costantemente. Crescendo cambia il nostro modo di parlare, così come si creano linguaggi di "nicchia" tra amici ed amici, colleghi e colleghi etc.
Dicendo che un "mob epic critta sempre" ad esempio esprimo un concetto ben definito, ma solo per chi gioca a WoW o ad altri giochi online. Dicendo che "un mostro molto potente che si incontra giocando ad un certo videogame ti fa tanti danni oltre quelli realmente dichiarati nella sua scheda" esprimo sicuramente il concetto in modo migliore, ma solo agli occhi di chi sa cosa sia un videogame, un danno ed una scheda. Come vedete la comunicazione deve modificarsi in base al ricevente, e non ad un libro o ad un mandante.
Questo perché è chi esprime un concetto che ha l'interesse maggiore che venga recepito bene, e non il ricevente.
Creare una forma ufficiale di comunicazione quindi è una cazzata, come lo è qualsiasi codice che non prevede imprevisti in un campo composto soltanto da questi.
Ma c'è addirittura gente che critica !!
Incredibile ma alcune persone frustrate vanno in giro a dire alla gente come dovrebbe parlare, o come dovrebbe pronunciare alcune parole. Come ho spiegato il sistema di comunicazione è irrilevante: se ci si capisce allora il sistema usato è quello migliore.
Inutile quindi insegnare l'italiano corretto in un paesino di 20 abitanti che parlano tutti dialetto, ad esempio.
Ed ancora più stupido pretendere che questi stessi cittadini capiscano l'italiano quando si trovano un turista davanti.
non è obbligatorio e non è importante, a meno che qualcuno non ci tenga a comunicare con lui. Ma in tal caso allora siamo tutti in debito perché ci sarà sempre una qualché lingua o terminologia che non conosciamo, ma guarda caso non per questo ci consideriamo ignoranti ...

Bene, questo è tutto. Come saprete ciò che scrivo qui dentro lo scrivo solo per me, ed io mi sono capito benissimo. Questo significa che se anche avessi scritto "ufwchf" e basta, "ufwchf" sarebbe stato un concetto espressamente chiaro ed esaustivo.
Avete capito ? no ? e che mi frega :D

giovedì, maggio 25, 2006

La tentazione

Vedo la solitudine petrosa già vista alla mia sinistra nella visione del battesimo di Gesù al Giordano. Però devo essere molto addentrata in essa, perchè non vedo affatto il bel fiume lento
e azzurro, nè la vena di verde che lo costeggia alle sue due rive, come alimentata da qull'arteria d'acqua. Qui solo solitudine, pietroni, terra talmente arsa da essere ridotta a polvere giallastra, che ogni tanto il vento solleva con piccoli vortici, che paion fiato di bocca febbrile tanto sono asciutti e caldi. E tormentosi per la polvere che penetra con essi nelle narici e nelle fauci. Molto rari, qualche piccolo cespuglio spinoso, non si sa come resistente in quella desolazione.
Sembrano ciuffetti di superstiti capelli sulla testa di un calvo. Sopra, un cielo spietatamente azzurro: sotto, il suolo arido; intorno, massi e silenzio. Ecco quanto vedo come natura.
Addossato ad un enorme pietrone, che per la sua forma, fatta su per giù come mi sforzo a disegnarla: fa un embrione di grotta, e seduto su un sasso trascinato nell'incavo, al punto +, sta Gesù . Si ripara così dal sole cocente.
E l'interno ammonitore mi avverte che quel sasso, su cui siede, è anche il suo inginocchiatoio e il suo guanciale quando prende le brevi ore di riposo avvolto nel suo mantello, al lume delle stelle e all'aria fredda della notte. Infatti là presso è la sacca che gli ho visto prendere prima di partire da Nazareth. Tutto il suo avere. E dal come si piega, comprendo che è vuota del poco cibo che vi aveva messo Maria.
Gesù è molto pallido e magro. Sta seduto con i gomiti appoggiati ai ginocchi e gli avambracci sporti in avanti, con le mani unite ed intrecciate nelle dita. Medita. Ogni tanto solleva lo sguardo e lo gira attorno e guarda il sole alto, quasi a perpendicolo, nel cielo azzurro. Ogni tanto, e specie dopo aver girato lo sguardo attorno e averlo alzato verso la luce solare, chiude gli occhi e si appoggia al masso che gli fa da riparo, come preso da vertigine.
Vedo apparire il brutto ceffo di Satana. Non che si presenti nella forma con cui noi ce lo raffiguriamo, con corna, coda etc. etc.. Pare un beduino avvolto nel suo vestito e nel suo mantellone che pare un domino da maschera. Sul capo il turbante, le cui falde bianche scendono a far riparo sulle spalle e lungo i lati del viso. Di modo che di questo appare un breve triangolo molto bruno, dalle labbra sottili e sinuose, dagli occhi nerissimi e incavati, pieni di bagliori magnetici. Due pupille che ti leggono in fondo al cuore, ma nelle quali non leggi nulla o una sola parola: mistero. L'opposto dell'occhio di Gesù, tanto magnetico e fascinatore anch'esso, che ti legge nel cuore, ma nel quale leggi anche che nel suo cuore è amore e bontà per te. L'occhio di Gesù è una carezza sull'anima. Questo è come un doppio pugnale che ti
perfora e brucia.
Si avvicina a Gesù: "Sei solo?"
Gesù lo guarda e non risponde.



Felafel



E' possibile fare un film tipo questo ?
... speriamo ...

martedì, maggio 23, 2006

Pedofilia

Entrando di striscio in un discorso sulla pedofilia, mi sono reso conto di quanta ignoranza ci sia su quessto argomento considerato tabù praticamente da tutti, forse perché rievocante una parte di noi tanto perversa che ci si rifiuta di analizzare ... ecco qui un testo che potrebbe chiarire un paio di punti:

La pedofilia è caratterizzate da fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente che riguardano bambini in età prepuberale (prima dello sviluppo fisico delle caratteristiche sessuali di genere). Il pedofilo, infatti, è un soggetto che non ha sviluppato una identità sessuale adulta per cui è rimasto sostanzialmente indifferenziato (per questo non distingue tra vittima maschile o femminile).

Questo fa capire quindi che il dire "Ma perché non va con le prostitute" o "probabilmente se la prende con loro perché non possono difendersi" è una cosa da ignoranti .. non funziona così, la pedofilia non è un atto che ha a che fare con la vigliaccheria.


La pedofilia, statisticamente,insorge nell’adolescenza.
Nell’adolescenza la persona sta cercando di definire la propria identità sessuale e tutto e tutti sembrano concordi nel rendergli la vita difficile il più delle volte con effetti notevoli. Se per un soggetto “normale” questo può significare semplicemente qualche problema più o meno grave, ma superabile in età adulta (magari con l’aiuto di un sessuologo); per chi vive in una situazione difficile (abuso sessuale, maltrattamenti, famiglia problematica, promiscuità sessuale etc) può essere l’avvio di una serie di complicazioni che si possono concludere con una parafilia conclamata in età adulta. Difatti molti pedofili dichiarano di non aver avuto preferenza per i bambini fino alla mezza età: quanti di loro hanno avuto un processo di sviluppo psicosessuale difficoltoso? Quanti di loro avrebbero potuto avere uno sviluppo psicosessuale sano se ci fosse stato qualcuno ad ascoltarlo? Sappiamo ancora poco delle storture psicopatologiche sottese alla pedofilia, ma mi sembra doveroso porsi domande simili, se abbiamo coscienza dei danni sociali, oltre che individuali, prodotti dalla pedofilia. La prevenzione, non ci stancheremo mai di dirlo, è la strada principale per ridurre una serie innumerevole di problematiche (tossicodipendenza, criminalità minorile, stupro etc) che pesano sulla società intera, sebbene questa sembri volerle rimuovere.


Come si può notare quindi, la maggioranza delle malattie mentali sono imputabili alla società. Questo perché è la società stessa che in alcuni punti si storce andando a creare una psiche malata. Possiamo dire che è ovviamente più facile dichiarare "malato" un individuo che non "malata" la società intera, ma anche se lo diciamo, tenersi a mente sempre la verità può aiutare in molti casi ...

Le preferenze sessuali dei pedofili, come abbiamo già detto, possono essere indifferenziate, ma anche rivolte ad un sesso specifico. Il pedofilo rivolto alle femmine preferisce vittime intorno agli 8 – 10 anni e costituisce la maggioranza dei casi; mentre quello rivolto ai maschi può ricercare vittime meno giovani, ma sembra più soggetto a recidiva.
In genere il pedofilo si limita a spogliare la vittima, a guardarlo, a mostrarsi, a masturbarsi in sua presenza, a toccarlo con delicatezza e a carezzarlo. Altri, invece, sottopongono la vittima a fellatio o cunnilingus, penetrano la vagina, la bocca o l’ano con dita, corpi estranei o col pene e usano vari gradi di violenza.
In genere il pedofilo sostiene di voler educare il bambino, di procurargli piacere e che comunque la vittima era sessualmente provocante (cosa ripetuta anche nella pornografia pedofila).


La mente alterata del pedofilo quindi è la causa dell'atteggiamento pedofilo, non la sua "libido incontrollabile" come può accadere per gli stupratori. Il pedofilo non deve resistere quindi ad un impulso incontrollato momentaneo, ma ad un costante impulso non per forza dominante ma costantemente presente. La pedofilia non è un crimine passionale, quindi discorsi come la castrazione, l'evirazione o l'amputazione del pene non hanno senso se non un senso psicologico, ovvero se si tratta di scelte operate dal pedofilo stesso. Un "cura" in tal senso è solo uno sfoggio di ignoranza in materia oltre che di scarsa "umanità".


Le vittime sono, nella maggior parte dei casi, bambini appartenenti alla stretta cerchia familiare, meno frequentemente estranei (con i quali cresce il rischio di essere svelati). La vittima può subire minacce, ma in genere il pedofilo sviluppa strategie di attrazione e controllo molto sottili ed efficaci che gli permettano di “conservare” la vittima e di non essere scoperto.


Difficilmente quindi un pedofilo opererà una violenza fisica sull'individuo. Se queste informazioni venissero divulgate a dovere credo che qualche bambino sarebbe anche in grado di comprendere cosa temere e cosa no.

Il decorso del disturbo è solitamente cronico.

Ovviamente, quindi non vi è cura possibile se non una costante cura psicologica.
C'è chi dice di ucciderli tutto, ma oltre che ad essere contro la pena di morte a me non sembra una soluzione costruttiva. Probabilmente non esiste una soluzione costruttiva di fronte al crimine pedofilo compiuto, ma fa parte della società, nelle sue infinite contraddizioni, continuare a cercarne una, non eliminare le proprie pecche come fossero indipendenti da sè.

domenica, maggio 21, 2006

Videocamera

Evviva, finalmente ho la mia prima videocamera tutta mia !
E' piccolina e non è certo una video camera professionale da 2000 euro, però mi basterà
per catturare tutte le immagini che si muovono intorno a me e rivederle mille volte ancora.
Per i prossimi giorni non mi scollerò da quessto apparecchietto neanche per un secondo,
riprendendomi mentre mangio, mentre guido, mentre lavoro, mentre dormo ...
Che ci volete fare ? quando ho una cosa nuova mi ci fisso, soprattutto quando mi paice così tanto.
Magari fra un paio di settimane mi passa e la userò in maniera normale, senza stressare tutti
quelli che mi stanno addosso.
Per ora ho già mantenuto la promessa di qualche giorno fa, in ogni caso, ovvero ho ripreso tutto l'ufficio, anche se con la scarsità di luce che c'era non si vede granchè (il sabato nessuno vuole accendere la luce ;), a parte il bel cartello "vietato l'uso di telecamere" .. alla faccia vostra bastardi !!

venerdì, maggio 19, 2006

CX continua


CX continua .....

Alice AIDS(L)

Driiiin Driiin
Mamma: "Figlio mio ! ma dove sei stato tutta la notte ?"
Figlio: "Ma mamma, con Alice"
Mamma: "Alice ? E chi è questa ? 'na poco di buono ?"
Figlio: "Ma no mamma ! è l'ADSL !"
Mamma: "Cosa ? Pure l'ADSL c'ha ? o Madonna e mò t'ha contagiato ?"

Aiip (Associazione Italiana Internet Provider), ha fatto ricorso al TAR contro la imminente offerta di Alice 20 mega della Telecom, che dovrebbe far letteralmente viaggiare gli utenti.
Perché ? perché nemmeno l'Aiip ci tiene ancora ad andare a truffare la gente ...
Semplicemente dalle premesse presentate ai provider di internet, Alice 20 mega avrebbe una velocità minima garantita di 40 Kbps (cioè un 56K quasi). Questo vuol dire che se la vostra Alice 20 MEGA dovesse andare un ciccinino più lenta, diciamo a 50Kbps (esattamente 400 volte più lenta) Telecom avrà tenuto fede all'offerta >;D
Inoltre la simpatica Telecom che ama tanto la concorrenza nelle proprie offerte ha deciso di rendere immodificabile dal punto di vista qualitativo-economico la propria offerta per gli altri operatori.
Per spiegare meglio prendiamo che Alice 20 mega non la voglio e che mi prendo Libero .. ebbene l'offerta di libero dovrà essere uguale a quella di Alice perché Libero (dovendosi appoggiare a telecom come tutte) non potrà modificare tale offerta .. Alla faccia del libero mercato !!

Vabbè, il mio consiglio è sempre di boicottare Telecom, di mandare a fondo questo dinosauro dell telefonia, di passare tutti a skype o simili e costringere queste baronie economiche a crollare come meritano. Mi spiacerebbe molto per tutti coloro che ne soffrirebbero (in effetti ne soffrirebbe l'Italia intera), ma meglio stare male che stare bene sui cadaveri altrui !!

Sonno immeritato

Cofferati vuole imporre la chiusura dei pub nel centro di bologna alle 1:00 di mattina.
Ma come si fa ad essere più deficenti ?
Più volte è stato detto e ridetto che nessun "giovane", una volta che il pub è costretto a chiudere, se ne tornerebbe a casa ... semplicemente si spargerebbe per le strade.
Allora, chi si lamenta del casino dei pub del centro voglio proprio vedere come se la cava con il casino PER LE STRADE del centro. Le mamme idiote che pensano che il proprio figlio tornerebbe a casa all' 1:30 vorrei proprio vedere cosa faranno quando non sapranno nemmeno dove sta il proprio figlio dopo l'1:00, perché di certo a casa non ci torna, anzi probabilmente si butta pure lui sulle strade che di sicuro sono un bel più pericolose.
Senza parlare comunque del problema delle lamentele dei cittadini per i pub aperti fino a tardi.
C'è gente che ha comprato casa sotto la stazione dle treno o proprio sopra la metropolitana, ma non mi risulta che si lamenti per far chiudere le rotaie o spostare la metropolitana ...
Se questa gente non riesce a vivere vicino ad un pub, cambiasse casa.
I pub non fanno assolutamente tutto questo casino; in tutti i pub in cui sono stato c'è sempre un cartello che prega i clienti di non fare chiasso fuori dal locale, ed è un divieto che è altamente rispettato. Se poi ai signori residenti da fastidio anche il rumore attutito che proviene dai pub insonorizzati allora non solo gli direi di cambiare casa, ma anche orecchie.
A costo di dormire questi bastardi sono capaci di far chiudere un locale che porta da mangiare ad almeno cinque persone ... cosa importa tanto ? secondo loro questo lede il loro "diritto" a dormire .. ma per favore !
Se vogliono dormire andassero a vivere in campagna .. tanta gente dorme e non rompe le palle in questo modo.
Bologna inoltre possiede un ateneo con più di 40.000 studenti. Quindi questi studenti sono parte integrante della città e rappresentano una grossa maggioranza della popolazione.
Ripeto, nessuno che abiti vicino ad un cantiere, ad una stazione, ad una strada sopraelevata, ad un aereoporto si è mai visto protestare perché la "smettessero di fare casino", allora non rompete il cazzo, compratevi dei tappi per le orecchie (3 €) e andate a dormire !

giovedì, maggio 18, 2006

Tetris

Lo so, sto postando troppi video, ma questo è semplicemente pazzesco

martedì, maggio 16, 2006

Lavoro

Da oggi ho tre giorni di turno pomeridiano a lavoro :P sigh ..
In realtà non sono tanto pesanti, il lavoro a turni in effetti con un pò di abitudine lascia molto più tempo libero di un lavoro ad orario canonico , tipo dall 9:00 alle 18:00. L'unica cosa pallosa è che il blogger è bloccato e che quindi non posso postare niente mentre sono là ! uffy !
Sono comunque presente su MSN con il nick "Nuvolaviola" oppure "karoo", quindi spero di sentire qualcuno dei miei amici mentre sto là a rompermi :P
Ma cosa faccio esattamente ?
Allora, monitorizzo. Cioè sto in una mega sala in stile anfiteatro, con un mega schermo centrale , davanti ad un PC (assieme ad una quarantina di persone), a controllare dei programmi di diagnostica per dei server (Più che altro nodi di server).
Inoltre apro e chiudo e "backappo" vari database, che si chiamano SID e DPPS, responsabili del corretto funzionamento di varie procedure esterne.
Per farvi capire, il SID si occupa delle ricariche della TIM in tutta Italia, quindi se un giorno dal vostro tabaccaio o Internet Point non riuscite a ricaricare la scheda TIM la colpa è di sicuro mia :P
Altro ? bà, niente di che, il resto è routine ... mi piacerebbe mostrare soprattutto ad Alessia cosa faccio, il fatto che non possa vedere dove lavoro mi da fastidio, non so nemmeno tanto io perché.
Il fatto è che non si può entrare, ci sono tanto di guardie armate e contrlli all'accesso, manco fosse FortNox .. comunque quando avrò una piccola videocamera faccio un video per tutti, sperando che non mi becchino ! (E' vietato anche fotografare :P)

lunedì, maggio 15, 2006

Ossessioni

Nelle mie pseudo-ricerche di stralci di psicologia, materia che come si sa mi interessa moltissimo, mi sono un tratto reso conto di essere tendenzialmente un ossessivo-compulsivo.
La cosa mi ha lasciato perplesso, in quanto in effetti non me ne ero mai accorto con tanta chiarezza. Mi sono quindi subito chiesto quanti di noi in effetti lo sono.
Non è potuto ovviamente non venirmi alla testa Edoardo, con la compulsione di bacchettare ritmicamente dita-mani-piedi su tavoli e sedie ogni quattro secondi (lo ammazzerei ogni tanto). Sono gesti normali, ma sono comunque il riflesso di alcune meccaniche inconscie che ci rendono ciò che siamo. Tutti ne hanno, ma il conoscerle, oltre che essere interessante secondo me, ci aiuta a conoscerci meglio e di conseguenza a vivere meglio.
Cos'è una compulsione ? ed un ossessione ? ed una mania ?
Marco e Moreno troveranno scontata la risposta, ma molti fanno confusione.
Qui c'è a mio parere il sito che lo spiega più chiaramente. E' molto semplificato rispetto ad altri, ma rende bene l'idea per quello che ci concerne.
Quali sono le mie compulsioni ?
Ad esempio non riesco a stare fermo parlando al telefono. Se non posso camminare muovo le mani o mi distraggo spesso.
Se ci sono delle mattonelle, mi viene sempre da muovermi a "L", come un cavallo negli scacchi, soprattutto se sto al telefono. La cosa mi rilassa ma dopo un pò mi viene mal di testa e mi fanno male le gambe (soprattutto se sto al telefono un paio d'ore), ma non riesco davvero a smettere, se no sforzandomi mentalmente.
Quando devo controllare qualcosa, la guardo di continuo, non riesco a smettere di sincerarmi ogni secondo se va tutto ok. Questa non è una compulsione ma un ossessione, comunque.
Con il lavoro di monitoraggio che faccio, devo dire che la Telecom ha fatto un affare ...
Per ora mi sono reso conto di questi qua .. niente di che non sono molto interessante ;)

Controllo



D&D fa schifo

Ci sono ricascato ! ancora una volta !
nella noia totale del mio lavoretto mi sono imbucato in
un newsgroup sui GdR, ed ancora una volta piango scoprendo quanta gente idiota
considera ancora il GdR come un cazzo di gioco da tavola, dove ci sono le pedine, i
dadini, la mappa, gli elfetti froci e le guerriere sono tutte sexy.
Ed hanno anche il coraggio di dire cose assurde tipo:

Non ho ben capito la tua frase relativa ad utilizzare lo spadone in maniera efficace
all'interno della locanda perchè ci sono sedie e tavoli! Lo spadone è un arma a due
mani di taglia media che permette di colpire qualsiasi avversario nel raggio di 1,5 metri ma non oltre, sia di taglio che di punta. L'unca differenza con un arma
ad una mano è che chi utilizza uno spadone o qualsiasi altra arma a due mani, applica una volta e mezzo il bonus di forza, ma ovviamente avendo le due mani
occupate ad utilizzare l'arma, non può utilizzare lo scudo.

Ma cazzo, ci hai mai provato a roteare uno spadone in una stanza 3x3 metri ??
Ma cosa cacchio mi rappresenta che un americano idiota ha scritto sul gioco più scemo
della terra che uno spadone "colpisce" tutto entro un raggio di 1,5 metri ?
E' praticamente ovvio che mai questo beota ha visto uno spadone, ne mai lo ha alzato.
Non solo, ma nemmeno ci ha mai pensato, semplicemente ha creato una regola alla
Heroquest, alla Monopoli ! Come se il GdR fosse una cazzata buttata là !
Io sinceramente rimango allibito perché gente così poi mi dice che gioca dall'89 e mi
fa l'elenco dei manuali da lui posseduti.
MA COSA CAZZO ME NE FREGA ????
Come se io comprassi tutti i manuali di ingegneria di sto mondo e potessi chiamarmi
super mega ingeniere solo per questo !! e poi, cazzo, dall'89 e non hai cpaito un
cazzo di GdR ? mai nessuno ti ha aperto gli occhi ? assurdo ...
Ma se questa gente gioca con il naso nel manuale, allora perché non gioca a
Neverwinter night o a Baldur's gate .. non è più facile ? l'avventura è bella e
non devi sbatterti a fare i calcoli ..
Giuro, io sono lontano anni luce da sta gente, è per questo che mi incazzo se come un
idiota ci ritorno a parlare, a confrontarmi cercando di gettare perle ai porci.
Che poi mi infievoro per la stupidità umana e per l'insulto che questa gente
rappresenta per il GdR e scrivo sti post ! tze tze

sabato, maggio 13, 2006

Popeman

Ma noo !
non mi sono mai lamentato della politica della chiesa, nemmeno quando si insinuava nella "nostra" politica, chi mi conosce lo sa (Come direbbe Tomba).
Però dai, ma come si può permettere il santo padre di chiedere alla nostra republica di dire NO ai pacs, alle adozioni per gli omosessuali e per l'aborto etc. ?
Finchè il capo della chiesa parla ai suoi fedeli dicendoli cosa è meglio che votino per il benessere della propria chiesa mi sta anche bene .. alla fine la chiesa ed i fedeli sono praticamente "il suo gruppo", e può dire e fare ciò che vuole; ma non solo credo che sia illecito chiedere qualcosa direttamente alla nostra repubblica che invece si dichiara laica, ma credo sia amorale.
Si è forse tornati ai tempi in cui la scomunica era la più grande fonte di potere papale ?
E se (o speriamo, quando) il governo dirà nisba sui pacs e sulle adozioni o sull'eutanasia, la chiesa che farà ? chiederà ai suoi fedeli di estradare ? di fare processioni di piazza in stile 1200 con tanto di falò di infedeli ?
Insomma, non sto qua a ripetere sempre le stesse cose che tutti dicono e pensano, almeno quelli che pensano, però che palle con queste divisioni religiose ! come se non bastassero quelle geografiche, politiche, raziali, di opinione e tutto il resto.

venerdì, maggio 12, 2006

Tigre albina


Le tigre albine sono pochissime nel mondo, sono praticamente una razza già estinta che si sta trattenendo nel mondo più di quanto gli è stato consentito.
Nascono solo in cattività perché in natura vengono allontanate dai compagni per via del loro difetto genetico. Non possono trovare una compagna perché le femmine preferiscono maschi con più possibilità di sopravvivenza ed istintivamente cercano un patrimonio genetico migliore.
Non riescono a cacciare bene perché il loro colore le rende più visibili dalle prede nella savana.
Non riescono a sopravvivere da sole, a riprodursi, a non estinguersi.
Quanti di noi si sentono così ?

Vomito

Che schifo ! ma fra tutti i nomiche si potevano scegliere perché si sono appropriati proprio del mio per creare una cazzo di fabbrica di morte ? qui troverete uno schifoso sito che si occupa di vendere dei "trofei" di caccia, per chi non ha nemmeno il coraggio di farseli da sé.
All'interno c'è una spiegazione (descritta in maniera tranquilla e cristallina) di cosa fare per creare un "trofeo" alla stupidità e crudeltà umana. Uno schifo impressionante, sembra di leggere il resoconto di un manifesto nazista per lo smaltimento degli ebrei. Mi viene da vomitare ...

Nuovo stile

Cambio tutto.
Dopo un oretta e mezza di lavoro ho cambiato tutto il blog, perché anche se il vechcio mi piaceva, non ne potevo più di blog identici al mio. Anche questo non è farina del mio sacco ma è sicuramente meno banale, oltre che indubbiamente più articolato.
Anche se è frutto di una grande desiner però, non me la sento di non prendermi neanche una gratifica, perché per metterlo su e rattoppare tutte le incongruenze tra le modifiche da me effettuate ed il nuovo codice del template ho dovuto faticare non poco!
Comunque penso ne sia valsa la pena .. ora tutto mi rispecchia di più.

P.S. ATTENZIONE, mi sono reso conto che questo nuovo stile non funziona con quello schifo che è Internet Explorer, ma su Firefox va bene ... per correggerlo ho dovuto eliminare la sezione segreta, che tanto non fregava a nessuno ;) uffa però !!!

giovedì, maggio 11, 2006

Jux la vie


Insomma, si è ricominciato a giocare ;) meno male ...
Quello che vedete qui sopra è infatti Bianco Giovanni, della famiglia Giovanni, della casata dei Cappadocii, infante di Klaetus. Ossia il mio personaggio della masquerade ovviamente.
Personaggio che è stato creato in qualcosa come il 99 se non erro, ma era rimasto freezato per tutto questo tempo o quasi.
Ma le novità non finiscono qua, oltre alle solite sedute di CX il venerdì, che nel bene o nel male continuano con una certa frequenza non senza sudore e sangue di tutti (mio soprattutto e sfido chiunque a dire il contrario) , ho iniziato a giocare su internet.
Certo, non è la stessa cosa, ma è comunque una esperienza interessante che può dare spunti creativi ben diversi dal gioco canonico. Mi riferisco più precisamente al PBF, il play by forum, che consente di masterizzare e giocare con un sufficiente coinvolgimento, benchè non si sia presenti in una camera. Ben inteso, senza giocare anche dal vivo nessun forum mi basterebbe mai, però la trovo una cosa carina.
Sono master e giocatore(trice) in "Lux In Tenebra", un PBF fantasy sulle regole di D&D strutturato molto bene e pieno di giocatori assidui, che potete trovare qua.
Il mio PG invece sta già qua sotto, si chiama Numeria ed è una ex-paladina. Dato che la storia mi era venuta scritta abbastanza carina l'ho postata qua.
Mentre ho anche aperto un PBF tutto mio su Kult, uno dei miei giochi preferiti, dove dovrebbero giocare alcuni amici in real. Le cosa sta per partire, non con tutti quelli che pensavo avessere aderito (o almeno risposto) , ma con abbastanza gente per divertirci abbastanza.
Insomma, GdR Rulez !!!

domenica, maggio 07, 2006

Proxy bastardo

Ecco un altra settimana senza post :P sorry a tutti (Ma perché poi ?)
Il fatto è che a lavoro il sito www.blogger.com è stato bloccato, ed ogni volta che provo ad andarci mi appare una fantastica pagina delle Telecom, che mi illustra tutte le sue meravigliose tariffe che provvederà ad applicare senza richiesta alcuna da parte dell'utenza ...
Inoltre quando finalmente sono arrivate le mitiche due giornate di "riposo", il mio router ha avuto la fantastica decisione di fare Harakiri per motivi personali (sembra che abbia scoperto via wireless che il modem si facesse di USB a sua insaputa) e mi sono ritrovato senza rete. Poi ho semplicemente legalizzato la USB al modem che allora ha deciso di funzionare come si deve ed eccomi qua ! Ancora in rete a rompere le scatole !

Numeria


Sono nata in un giorno d'inverno a Diara, nel 27aa, di famiglia umile.
Mia madre è morta per complicazioni durante il parto e non l'ho mai conosciuta, a crescermi è stato mio padre, il falegname del feudo, con tutto l'amore e la saggezza di cui era capace, divenendo per me l'uomo migliore che abbia mai incontrato.
La mia infanzia rimane nei miei ricordi come il periodo più felice della mia vita al quale però guardo con tristezza; non solo perché so che non potrà mai ritornare, ma anche perché vedo nella mia figura di bambina una immagine di me che è morta, affogata nel sangue che ho versato e nelle lacrime che ho trattenuto.
Quando ero piccola, così dolce e minuta con i miei capelli raccolti nella pezza e con i miei grigi vestiti di stoffa, ero considerata da tutti un fresco vento primaverile per la mia giovialità, tanto che i più anziani si divertivano a chiamarmi "brezza d'inverno", vista la contrarietà della mia natura giocosa con il rigido inverno nel quale ero stata generata.
Correre per i campi, scavalcare staccionate e arrampicarmi sui tetti erano le uniche cose che facevo durante la giornata, fino a quando per la prima volta mio padre mi portò in un tempio di Antlas.
"Ogni giovane albero cresce bene se tenuto eretto" amava ripetere nel chiarire l'importanza di una giusta religione, ed io non l'ho mai dimenticato.
Quando entrai per la prima volta in quel sacro e magnifico edificio al quale tutti si rivolgevano per trovare aiuto e conforto, provai un enorme senso di rispetto e completezza; potevo sentire la grande forza di ciò che quel luogo emanava, come se l'aria intorno a me avesse preso vita e mi stringesse con amore tra le sue immense mani.
Con il tempo, ogni giorno che passavo tra i miei giochi e le mie corse, trascorrevo sempre del tempo alla chiesa di Antlas, ammirandone ogni angolo più nascosto, sentendo sotto i miei piedi nudi il freddo del suo pavimento, osservandone i sacerdoti eseguire i loro compiti con la devozione di chi compie qualcosa di grandissima importanza, fosse anche stato il lavare il pavimento o preparare le funzioni.
Ma la cosa che più affascinava la mia mente da piccina, erano i paladini.
Nelle loro bianche armature laccate a volte di blu, a volte di oro; con le loro armi lucenti ed il loro sguardo severo ma giusto.
In loro riconoscevo lo spirito e l'anima di mio padre, la sua saggezza unita alla forza e la volontà dei sacerdoti, con la fierezza dei più grandi cavalieri.
Ogni due settimane un gruppo di paladini faceva visita al tempio, e ben presto mi accorsi di aspettare tale evento per tutti i quindici giorni di attesa, trepidante ad immaginare quali mantelli avrebbero portato, quali spade e armi e scudi avrebbero esibito.
"I paladini sono le braccia e le gambe del Dio" mi diceva mio padre.
Poi crebbi, come ogni cosa su questa terra, e venne il giorno in cui non potei più correre a perdifiato nei boschi, o assaporare le mele dall'albero mentre danzavo la notte; venne il giorno del mio primo sguardo.
Anche nel mio piccolo feudo, tale tradizione era molto rispettata, e dovetti scoprirmi non soltanto nei riguardi della società, quanto verso me stessa. Per la prima volta vidi quanto potevano essere belli i mei capelli di fuoco, e quanto fossero lunghe ed apprezzate le mie gambe.
Potevo notare gli sguardi dei ragazzi del feudo cambiare , i loro modi mutare da normali a troppo gentili, le reazioni della gente farsi strane, ambigue, curiose.
Nella mia adolescenza tutto ciò che mi piaceva fare era in qualche modo proibito, oppre inappropriato. L'unica cosa che ancora mi rimaneva era il tempio, nella sua immutabilità.
La mia curiosità divenne devozione, e alla passione per la struttura della chiesa prese posto l'interesse per le meccaniche e le liturgie che essa rispecchiava.
All'età di vent'anni, potevo recitare ogni formula ed ogni funzione riguardasse Antlas così come l'avevo sentita dai chierici, e tutti mi riconoscevano come la più pia del feudo, tanto da ritenermi già una qualche sacerdotessa.
Mio padre intanto invecchiava, ma io continuavo a trovare più stimolante la sua guida che non quella della chiesa, nonostante queste molto spesso fossero simili, se non addirittura identiche. Ma mio padre era diverso nel profondo, dove la chiesa metteva dogmi lui metteva concetti, dove i chierici parlavano di Dio lui parlava di natura e del mondo, e tutto ciò mi affascinava sempre di più.
Nell'anno 5aa ormai ero una donna, ed ero pronta a scegliere la mia strada.
Nonostante tutti mi vedessero come una sacerdotessa già formata, io comincia ad allenarmi di notte con mio padre e le sue armi di legno, per superare le prove di ammissione dei "Cavalieri della luce". Il giorno del mio esame, mio padre mi portò con il carro al campo di addestramento e mi sussurrò all'orecchio:
"Per essere dei paladini, non servono nè muscoli nè cervello, ciò che serve è il tuo spirito. Combatti con il tuo spirito, e vincerai tutti, senza tuttavia far perdere nessuno"
Quelle parole furono una guida per me, che entrai nell'ordine senza nessuna sconfitta; e lo sono tuttora, quando lo spirito è l'unica cosa che mi rimane.
Passai gli anni successivi addestrandomi come paladina, e le mie buone qualità strategiche unite alla mia conoscenza della chiesa mi permisero di avere una cariera veloce.
All'età di 26 anni ero già in un gruppo d'elite composto da soli dieci paladini.
La mia felicità era alle stelle, e la mia vita era esattamente come la immaginavo nei miei sogni di bambina, quando aspettavo con ansia il corteo dei paladini nel campo del tempio.
Dopo battaglie e servizi fuori dai feudi, per la prima volta dopo tanto tempo stavo tornando al mio paese natale, a mostrare a tutti quanta strada avessi fatto e a riabbracciare mio padre, quando il nostro comandante venne colpito da un attacco di cuore. La sua veneranda età comunque rasserenava i nostri cuori, consci della fiera vita che egli aveva condotto, ma l'ordine si trovava in assenza di un comandante, proprio alla vigilia di incontri politici importanti che avrebbero fatto accrescere il nostro gruppo in popolarità e potere.
Con mia somma sopresa, i miei compagni designarono me come comandante temporaneo, in attesa di riconferma quasi sicura.
Una volta giunti al mio feudo, la mia felicità era aumentata a causa della mia recente promozione, ma tutto venne spezzato nell'apprendere che mio padre si era ammalato di polmonite, e che non avendo nessuno ad accudirlo, non avrebbe superato i primi giorni d'inverno.
Subito mi mossi in suo favore presso il tempio, spiegando quanto fosse devoto mio padre e quanto il suo lavoro aveva contribuito al crescere del feudo, e promettendo favori e fedeltà per chi gli avesse prestato aiuto, sia in forma economica per le sue cure, sia in forma fisica per cui venisse accudito come si conviene.
Tutto mi fu negato.
L'ordine dei paladini era la mia vita, ma mio padre era ciò che di più importante avessi al mondo, e la mia decisione di dimettermi per stargli al fianco fu immediata e senza rimorsi.
Non avevo idea della tempesta che avrei provocato con un simile gesto: Per il tempio era semplicemente inammissibile che un comandante di elite si dimettesse alla vigilia della sua graduazione, senza contare che avrei lasciato il gruppo senza una guida politica.
Ma altre trame giravano intorno alla mia persona, trame che capisco in parte solo adesso.
Una donna di umili natali come me era necessaria in quel ruolo di comando, perché ai loro occhi io ero altamente manipolabile. Con il mio rifiuto, il mio più quotato sostituto veniva designato dal reggente stesso, in tal modo ad uno dei posti di comando del tempio si sarebbe posizionata una potente pedina esterna.
Ma tutto questo non era nella mia mente quando con i miei vecchi abiti di stoffa correvo verso la mia casa con l'acqua per la fronte calda di mio padre. Nella mia mente c'era solo disperazione quanto vidi i briganti dal volto coperto estrarre la daga dalla gola aperta del mio genitore. Non ricordo cosa feci o cosa provai, nella memoria ho solo immagini confuse di un uragano nero, un pozzo senza fondo nella quale la mia mente moriva.
Tornai in me stessa solo quando rivelai il volto di uno dei briganti morti, scoprendo con orrore che si trattava di uno dei miei ex compagni.
Capì allora che solo con la morte di mio padre io avrei sicuramente scelto di tornare al mio posto, e così tutto le mie certezze, tutta la fierezza di essere stata una paladina esplose dentro di me, lasciando posto solo ad amarezza e disprezzo.
Quegli uomini non avevano soltanto ucciso l'unica persona che io amassi al mondo, ma anche la mia ragione di vita, i miei scopi, i miei sentimenti ...
Quella fu una notte di sangue, di gole tagliate e di teste mozzate.
Uccisi sotto la doccia, nel sonno, sul tavolo da pranzo. Uccisi senza onore perché in quel luogo l'onore non c'era, ma solo morte e veleno.
Uccisi tutti i paladini ed i chierici che incontrai, dal lava-pavimenti fino al priore che probabilmente aveva architettato tutto, e poi fuggi.
Sono passati solo pochi mesi da quell'evento, e tutt'ora vago ramminga tra le terre del Fiume rosso, senza una meta precisa, schivando le grandi città per paura delle milizie, dormendo nei boschi e sforzandomi di riflettere sull'unico quesito che ancora mi anima:
"Cosa posso fare ancora io, nel mondo ?"

lunedì, maggio 01, 2006

Palladium


Microsoft ci sta arrivando, con calma e segretezza ma ci sta arrivando ...
Cos'è il progetto Palladium ?
E' un progetto atto ad escludere l'utente di un computer dalle sue funzioni da amministratore, il che vuol dire che comprando un sistema palladium ci si ritroverà ad utilizzarlo da utente guest e non da admin, all'interno del quale non solo verranno limitate le scelte possibili da effettuare, ma si costruiranno anche rapporti continui su tutte le attività dell'utente senza che questi abbia la possibilità di bloccarli.
Il sistema Palladium è quindi un sistema in teoria inviolabile, che esclude l'utente da ogni possibilità di personalizzazione della macchina e dandoli solo ciò che la Microsoft ha deciso di dare .. bello!
Ma perché ?
Ovviamente la scusa è sempre quella: la lotta contro la pirateria!
Certo sicuramente la micro-pirateria di massa (scaricare mp3, far partire giochi masterizzati etc.) verrebbe meno, sarebbe impossibile da attuare per la grande maggioranza degli utenti.
Non solo, perché ad un numero limitato di operazioni umane corrispondono anche un minor quantitativo di errori della macchina, ed è questo il pericolo maggiore.
Si, perché se un macchina presenta meno errori della norma, verrà considerata affidabile e potrebbe fare presa soprattutto per clienti come aziende o uffici, portando così i sistemi Palladium ad acquisire una grossa fetta di mercato .. ad imporsi insomma.
Ma il Palladium è già pronto ? è davvero inviolabile ?
Il Palladium è già tra noi, lo sono alcune macchine aziendali ed anche alcune console:
La nuova Xbox 360 è del tutto un sistema Palladium, ovvero un sistema ad accesso limitato, protetto a livello hardware da rom saldate assieme, che impediscono l'accesso alla CPU di tutte le operazioni non "consentite" dalla microsoft; ma ovviamente nessun sistema è inviolabile.
Hanno già crackato la Xbox dieci giorni dopo la sua uscita sul mercato, questo perché quando la Microsoft esordisce dicendo che il suo sistema è inviolabile, ovviamente mette il sale sulla cosa di tutti gli hacker del mondo .. (non sono molto furbi, anche se probabilmente scelgono questa politica per un vantaggio sulla popolarità di massa del prodotto).
Esisterà anche sempre l'alternativa opensource, ma quati la useranno ?
Se il progetto Palladium avrà un seguito, allora prevedo che in futuro si tornerà indietro, ovvero come tanti anni fa dove tutti usavano windows 98, e chisapeva usare anche solo il DOS era un tipo "avanti", capace di tante cose in più .. in futuro tutti sapranno usare il Palladium, senza neanche immaginare cosa può fare un sistema aperto come Unix ;) più potere al singolo o più potere all'hacker ? io vedo più fattibile la seconda possibilità !

In ogni caso, come si dice di solito, prendete e diffondete QUESTO
[Ovviamente con clic del tasto destro e un "salva destinazione .."]