martedì, febbraio 26, 2008

Me ne vado

Ed invece me ne vado !!!!!!!!! ^_^

Jesus of Suburbia

"Jesus of Suburbia" è il quinto e ultimo singolo dell'album American Idiot dei Green Day, rilascato il 25 Ottobre 2005. Letteralmente "Gesù della periferia", indica quel personaggio, St. Jimmy, protagonista di tutto American Idiot.

La canzone dura oltre 9 minuti e si può definire come mini opera punk. È divisa in 5 parti:

  • Jesus of Suburbia
  • City of the Damned
  • I don't care
  • Dearly beloved
  • Tales from another broken home

Da questa canzone è stato tratto un video di lunga durata, censurato da MTV in alcune sue parti poiché alcune scene furono ritenute troppo crude e impressionabili. Molti hanno considerato questa canzone e il video un micro film.
Del videoclip diretto da Samuel Bayer esistono due versioni una da 20 minuti completo di dialoghi e uno da 6 minuti con protagonisti gli attori Lou Taylor Pucci e Kelli Garner.






[Part I]

I'm the son or rage and love

The Jesus of suburbia
From the bible of none of the above
On a steady diet of
Soda pop and Ritalin
No one ever died for my
Sins in hell as far as I can tell
At least the ones I've gotten away with

And there’s nothing wrong with me
This is how I'm supposed to be
In the land of make believe
That don't believe in me

Get my television fix
Sitting on my crucifix
The living room on my private womb
While the moms and Brads are away
To fall in love and fall in debt
The alcohol and cigarettes
And Mary Jane to keep me insane
Doing someone else’s cocaine

And there’s nothing wrong with me
This is how I'm supposed to be
In the land of make believe
That don't believe in me

[Part II: City Of The Damned]

At the center of the earth in the parking lot
Of the 7-11 where I was taught
The motto was just a lie
It says home is where your heart is
But what a shame
Cause everyone’s heart doesn't beat the same
It's beating out of time

City of the dead
At the end of another lost highway
Signs misleading to nowhere
City of the damned
Lost children with dirty faces today
No one really seems to care

I read the graffiti in the bathroom stall
Like the holy scriptures of the shopping mall
And so it seemed to confess
It didn't say much but it only confirmed
That the center of the earth is the end of the world
And I could really care less

City of the dead
At the end of another lost highway
Signs misleading to nowhere
City of the damned
Lost children with dirty faces today
No one really seems to care

[Part III: I Don't Care]

I don't care if you don't
I don't care if you don't
I don't care if you don't care
(x4)

I don't care

Everyone’s so full of shit
Born and raised by hypocrites
Hearts recycled but never saved
From the cradle to the grave
We are the kids of war and peace
From Anaheim to the Middle East
We are the stories and disciples of
The Jesus of suburbia

Land of make believe
And they don't believe in me
Land of make believe
And they don't believe
I don't care
I don't care
I don't care
I don't care
I don't care!

[Part IV: Dearly Beloved]

Dearly beloved are you listening
I can't remember a word that you were saying
Are we demented or am I disturbed
The space that's in between insane and insecure

Oh therapy can you please fill the void
Am I retarded or am I just overjoyed
Nobodies perfect and I stand accused
For lack of a better word and that's my best excuse

[Part V: Tales Of Another Broken Home]

To live, and not to breathe
Is to die in tragedy
To run, to run away
To find what you believe

And I leave behind
This hurricane of f**king lies

I lost my friend to this
This town that don't exist
So I run, I run away
The lies of massacres

And I leave behind
This hurricane of f**king lies
And I walked this line
A million and one f**king times
But not this time

I don't feel any shame I won't apologise
When there ain't nowhere you can go
Running away from pain when you’ve been victimised
Tales from another broken
Home
You’re leaving
You’re leaving
You’re leaving
You’re leaving home!

Dare del TU

Ho letto un tipic su SV-Italia riguardo l'uso "improprio" del "Tu", ovvero quando si da del "Tu" alle persone che non si conoscono (Di norma più anziane) senza nemmeno accennare al "Lei" come prescrive l'etichetta.
Sono rimasto sconvolto da quanti utenti dicono di sentire necessaria la pratica del "Lei" e quanto gli irrita chi si pone con il "Tu" in ogni situazione.
Ora, premesso che io dò del "Lei" alle persone che non conosco più anziane di me perché così sono stato educato, devo dire che sento questa pratica un vare scemenza, qualcosa di dannoso per la società.

Chi pretende il "Lei" è una persona insicura, che ha paura di confrontarsi in modo diretto con il proprio interlocutore.
Si cerca di mantenere una distanza tra le persone coinvolte in un discorso in modo tale da non sentirsi direttamente minacciati dal contenuto dello stesso, per questo motivo si usa la Terza personsa, perché è come se si parlasse di qualcun'altro e non di chi ti sta di fronte.

"Lei ha sbagliato ha fare questo"
"Hai sbagliato a fare questo"

Anche una frase tanto basilare ci colpisce in modo diverso se posta in maniera differente, il secondo esempio ci prende molto di più sul personale perché è diretta insidacabilmetne a voi, e non all'interfaccia che usate nel discorso. Notare che il significato della frase non cambia minimamente.

L'uso del "Lei" è quindi apprezzato da chi ha paura di un contatto con qualcosa di sconosciuto e che forse non saprà gestire. L'insicurezza personale è alla base di tutto.

Un'altro motivo può essere trovato nella volontà di proclamarsi "superiore" al proprio interlocutore. Questo accade quando il rapporto di dipendenza è evidente e consolidato, come quanto si interlocuisce con il tecnico dei telefoni che ti fa un servizio a casa o con il proprio subordinato diretto.

In questi casi chi si trova nel gradino inferiore della gerarchia tende a dare del "Lei" mentre chi si trova alla classe superiore si eprime subito con il "Tu" o si prende almeno il diritto di imporlo, ma gari chiedendo "Ci possiamo dare del Tu ?".
Questo atteggiamento non esula da quello precedente, infatti è ovvio che l'insicurezza personale è alla base anche di questo comportamento.

Chi è insicuro cerca di mantenere la maggiore distanza possibile dall'elemento capace di destabilizzarlo, oppure si fa forte di uno steriotipo come quello del "Superiore ed il suo sottoposto" sancendo ufficiosamente delle regole e dei confini che si immagina non vengano superati.

Allo stesso modo vedo chi pretende un qualunque aggettivo atto ad attribuire uno stato diverso come "Dottor .." o "Ingegner .."

L'unico motivo reale per il quale si vuole stabilire ufficialmente qualcosa è perché si ha paura che quella cosa venga ignorata in maniera ufficiosa.

Indubbiamente quest'ultimo caso ha il potere di far riconoscere un lavoro precedente che agli occhi di chi lo ha compiuto merita ha un valore che merita di essere esternato, ma in verità un lavoro non perde di validità sia che lo si manifesti sia che venga tenuto segreto.

L'obbiettivo di manifestare una propria identità mediante uno status sociale è il mezzo con il quale le persone prive di identità (o possedenti una personalità più insicura delle altre) cercano goffamente di attribuirsene una preconfezionata, che indichi un valore che hanno paura di non poter sostenere solo con i fatti.
Per questo motivo quando si vuole ottenere autorevolezza in un discorso si esternano le proprie qualifiche, perché si ha la speranza che queste qualifiche (Superiori a quelle dei presenti) compensino la carenza che può avere il discorso che si stà facendo.

"Io dico che la terra è piatta"
"Dici una cazzata"
"Ma io ho una laurea in geografia e ho girato tutto il mondo per 20 anni"
"Cazzo, allora hai ragione !"

Questo esempio ci sembra estremo solo perché l'enormità della prima affermazione non riesce ad essere bilanciata dalle referenze di chi la esprime, ma moltissimi altri esempi quotidiani posso far capire che in un discorso quando ci si appella ai propri valori personali allora si sta facendo un discorso debole di contenuti.


Tornando al discorso del "Lei", ho sentito gente parlare di "Rispetto" verso il prossimo.
Questa argomentazione è sicuramente la più valida, peccato che nella maggioranza dei casi non è vera.
Per la maggioranza delle persone per il quale portiamo un notevole rispetto non usiamo il "Lei", questo significa che:

1) Se diamo del "Lei" a qualcuno, gli portiamo rispetto.
2) Se portiamo rispetto a qualcuno, non sempre gli diamo del "Lei"
3) Il dare del "Lei" non garantisce la presenza del "Rispetto"

Si può capire quindi che il dare del "Lei" non indica affatto del rispetto, ma la presunta presenza dello stesso, che di per sé non significa un beneamato c...
Difatti si può cordialmente mandare una persona a quel paese usando il "Lei" e tutti i francesismi del quale si è capaci, senza per questo modificare il contenuto della frase che di certo non si pone a chi portiamo rispetto (Almeno il rispetto classico e banale).

Chiudo ricordando che dare del "lei" agli sconosciuti è comunque questione di buona educazione, ma quanto sarebbe meglio se fossimo un pò tutti inglesi ed invece di pensare a queste stronzate ci occupassimo di più del discorso e meno di come lo si pone ...

lunedì, febbraio 25, 2008

Rimango

Ho deciso, rimango qui, spero solo di non dovermene pentire ... certo i soldi erano soldi però !!

venerdì, febbraio 22, 2008

Free

Quando un sorriso ironico ti piega inconsciamente la bocca
e cominci a guardare tutte le cose con una infinita ironia
senza giudicare il giusto e lo sbagliato
accettando tutte le cose della vita.
Quando alla radio danno una canzone della quale
conosci le parole
e quando ne danno una che invece cominci ad
ascoltare con attenzione.
Quando ti sembra di avere il vento tra i capelli
anche se stai chiuso nella scatola di latta della tua auto
ed osservi il mondo da una distanza siderale
per poi sdegnarlo e poggiare gli occhi sulla stella nella quale stai
da solo.
E stai bene.
E pensi a tutte le tue conquiste, ma fai presto perché
la tua unica conquista è lei,
tanto grande da far diventare insignificanti le cose intorno.
E quel ghigno ironico diventa contentenza immotivata
proveniente da un tempo remoto nel quale
non ti importava di nulla e
nemmeno di te stesso.
Una radicale forma di divino che risiede nella nostra anima,
nel profondo del nostro cuore sanguinante
e che un giorno coprirà tutto l'universo
in un'orgia di egocentrismo
e completamento.
E stai bene. Davvero.


[La canzone ispiratrice è questa]

martedì, febbraio 19, 2008

Canoa italiana

Una società italiana ed una giapponese decisero di sfidarsi annualmente in una gara di canoa, con equipaggio di otto uomini.
Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna squadra era al meglio della forma, ma i giapponesi vinsero con un vantaggio di oltre un chilometro.
Dopo la sconfitta il morale della squadra italiana era a terra.
Il top management decise che si sarebbe dovuto vincere l'anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema.
Il gruppo di progetto scoprì dopo molte analisi che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano. In questa situazione di crisi il management diede una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana.
Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c'erano troppe persone a comandare e troppe poche a remare. Con il supporto del rapporto degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra.
Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori dei comandanti, un capo dei supervisori e uno ai remi. Inoltre si introdusse una serie di punti per ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità.
L'anno dopo i giapponesi vinsero con un vantaggio di due chilometri.
La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando come ricompensa per il grande impegno che la squadra aveva dimostrato.
La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove si dimostrò che era stata scelta la giusta tattica, che anche la motivazione era buona, ma che il materiale usato doveva essere migliorato. Al momento la società italiana è impegnata a progettare una nuova canoa.

giovedì, febbraio 14, 2008

S. Valentino


Buon S. Valentino da Karoo e 'Uccia !!

mercoledì, febbraio 13, 2008

Nuovo template

Vi piace ?
Il template ovviamente non è mio, l'ha creato un grafico spagnolo, o portoghese, non ho capito bene, però sono stato io con le mie manine ad adattarlo al blog.
Il template infatti è concepito per blogger 2.0, e quindi era in XML anziché HTMl.
Per adattarlo ho dovuto fare tutto dal principio, prendendo in prestito in verità solo le immagini che vedete a sinistra ed in alto.
Insomma, il lavoro non è mio ma mi prendo il merito ^_^ MHUAHAHA !!

A Lavoro 2

Utente che deve creare una cartella di rete:

"Salve, devo creare una cartella di rete, ma come la chiamo ?"
"Bé, non so, la può chiamare come vuole, anche 'pippo' ..."

5 minuti dopo arriva il fax con il modulo creazione cartella di rete "pippo"

"..."

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Utenti irrintracciabili:

"Salve, dovete subito mandare un tecnico, c'è un problema"
"Si, può dirmi di quale problema si tratta ed in che stanza si trova ?"
"Sono al quarto piano"
"Di quale palazzina ? (Ce ne sono 5)
"Eeehhh, e mo' che ne so io ?"
"..."

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Utenti svegli:

"Mi scusi abbiamo un problema con i telefoni, quello della mia collega nella scrivania di fronte squilla con il numero mio, quello sulla mia scrivania squilla con il numero suo"
"Si, ... e quindi ?"
"E allora qui è un casino, saranno rotti o avranno scambiato i fili; insomma che dobbiamo fare noi ?"
"Ehm ... avete provato a scambiarveli ?"

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"Salve, dovete venire subito perché c'è da formattare un pc"
"Formattare ? Perché qual'è il problema ?"
"Sono sul Login e non mi fa entrare"

"In che senso ?"
"Premo sulla tastiera e non succede niente"

"E' attaccata la tastiera ?"
"Si, si ma io ora non ho tempo da perdere, presto mandate subito un tecnico che ho del lavoro da svolgere!"
"Si, se lei mi fa il piacere di fare questo singolo controllo il tecnico lo mando subito"

"....
Si, la tastiera è staccata"
"..."

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[Sono tutti casi reali O_O]

500

Ho appena superato i 500 post.
Abituati ai numeri assurdi di internet sembrano pochi, lo ammetto, ma se invece si guarda il blog nella sua totalità non si tratta affatto di un numero misero. Ad esempio sparsi per circa 3 anni ho scritto una media di 1 post ogni 2-3 giorni.
Si, ok, a volte i post non sono cose scritte da me, a volte sono dei video, a volte brani di canzoni ed altre volte ancora delle stupide immagini, però io me ne vanterò lo stesso ^_^

venerdì, febbraio 08, 2008

domenica, febbraio 03, 2008

X-files 2° film

Ora il problema sarà come vivere questo momento per me commovente senza farmelo rovinare dalle opinioni idiote degli altri e dalla pubblicità imbecille :P

Aborto

Che miopia.
Quanto è facile dire che un feto è una vita, quando non si pensa a cosa lo aspetta, quando non si ha nemmeno la più lontana idea della vita che si sta donando.
Quando la gente capirà che la vita non è un valore a sé stante ?
Niente su questa terra ha un valore intrinseco, ma solo il valore che questa guadagna tramite la propria esistenza. Nulla giustifica la propria presenza solo per il fatto che esiste.
La vita è sacra ?
Prima di dire che la vita è sacra bisogna stabilire cosa sia la vita.
Ho sentito gente dichiararsi contraria all'aborto ma favorevole all'eutanasia. Come si può pensare che le due cose non siano strettamente collegate ?
la vita ha solo il valore che noi li diamo. Non Dio, non la chiesa, ma solo chi la possiede.
Se qualcuno ha delibaratemetne scelto di suicidarsi, chi diavolo siamo noi per dirgli che non deve farlo ? Che è sbagliato ?
Come diceva Voltaire: "Non approvo la tua opinione, ma darei la vita per il tuo diritto ad esprimerla".
Non riesco a sopportare chi sotto l'egida del qualunquismo e della facile (E superficiale) morale detta regole di vita, le impone tramite la fede e cerca di farle diventare leggi.
Il feto è vita ? Certo, respira. Anche le piante respirano, anche le piante sono vive, ma nessuno di noi si fa scrupoli a calpestare un prato. Anche i vegetariani non si fanno problemi a mangiarsi una insalata.
Tutto è solo questione di punti di vista.
Già da molto tempo la scienza ha stabilito i requisiti per definire una forma di vita come senziente, e da qualunque parte lo si guardi un feto NON E' una forma di vita senziente.
Il nostro problema viene dal fatto che lo sarà, ma questo ha veramente senso ?
Se noi il feto lo uccidiamo, allora non diverrà un essere umano, non diverrà un essere senziente. Allo stesso modo, se un assassino mi uccide sarebbe assurdo condannarlo per tutti i figli che avrei potuto avere, e per i figli dei figli dei miei figli.
Le cose non vanno valutate in questo modo. Ci sono realtà molto peggiori della morte, soprattutto della morte di un feto.
E' veramente stupido pensare che la vita, tutto sommato, sia sempre meglio dell'alternativa, soprattutto perché nessuno di noi può prendere simili scelte per gli altri, basando tale scelte sulla propria visione della vita e del mondo che per nulla si sposa con quella di molti altri.
Possibile che qui la gente si è dimenticata del fenomeno degli aborti illegali ? Dei raggi di bicicletta rimasti incastrati nell'utero delle donne ? Dei macellai che si spacciavano per medici e dei mercanti di bambini ?
Ci si rende anche lontanamente conto che dire "no" all'aborto significa paradossalmente uccidere milioni di bambini ? Di fatto avallare l'infanticidio ?
Altro che campagna per la vita.
Si sente in giro tanto disgusto per il fanatismo mussulmano, ma questo tipo di manifestazioni infervorate di catto-civilizzazione mi danno un voltastomaco peggiore, perché provengono dall'idiozia e dall'ignoranza, non dalla disperazione e la miseria (Unita all'ignoranza e l'idiozia, certo).
Il feto è vita ? E cosa impedisce a qualsiasi religione di determinare che lo sperma è vita ? Che l'erezione è vita ?
Un tizio capelluto disse che L'AMORE E' VITA, e sinceramente mi sembra che la poesia abbia ragione.
Se non si vuole seguire la discussione filosofica, si guardi per lo meno al mondo reale:

5: NON UCCIDERE = Si, ALL'ABORTO.

venerdì, febbraio 01, 2008

A Lavoro

Non saranno divertenti come quelle che un tempo mi mandò Graziano, però certa gente o ti fa ridere, o la prendi a ceffoni ^_^

1) Utente che è stato appena tranferito da un dominio ad un'altro:

"Che faccio, accedo con la mia password vecchia o con quella nuova ?"
"Provi con quella nuova"
"Non mi fa accedere"
"Scusi ma lei che password ha messo ?"
"Bé, me la sono appena inventata"
"..."

2) Utente che deve installare una stampante:

"Guardi, la stampante ha solo una presa SCASI ed il suo computer ne è sprovvisto, quindi non si può installare"
"Ah, capito. E quindi ?"
"E quindi visto che non c'è la porta non posso installare la stampante"
"Ah ok. Ma allora che si fa ?"
"Eh ... Non si fa niente, non si può mettere"
"Certo. Allora come posso fare io ?"
"..."

3) Utente che riceve indietro le sue mail:

"Insomma, praticamente quando lei manda una mail, questa le torta sistematicamente indietro ?"
"Si, mi fai impazzire sta' cosa"
"Mi può far vedere la procedura che esegue ?"
"Certo"
[...]
"Ho capito dov'è il problema"
"Dove ?"
"Nella casella 'A:', deve mettere l'indirizzo del ricevente, non il suo"
"..."

4) Utente al quale in computer non si accende:

"Guarda, il computer non si accende. I cavi sono attaccati, ho anche controllato"
"Ok, allora vediamo un pò se l'alimentatore funziona"
[Dopo qualche minuto ...]
"Ho capito dov'è il problema, quando lei ha controllato il cavo, lo ha fatto solo dal lato del computer ?"
"Si, perché ?"
"Perché lì è attaccato bene, ma è alla presa che è staccato"
"..."

Banca

"Salve"
"Salve"
"Dovrei cambiare questo assegno che mi avete spedito l'altro ieri"
"Mi spiace ma questi assegni non li possiamo cambiare"
"Perché ?"
"Perché non si può"
"Ma sopra c'è scritto che può essere cambiato in qualsiasi sportello della banza Antonveneta"
"Si ma questi stampati sono vecchi, ora non si può più"
"Ma questi 'stampati vecchi' li fate voi. Se sono vecchi perché li stampate ?"
"Guarda se vuoi ti faccio parlare con il direttore"
"Va bene"

...

"Salve"
"Salve"
"Come dicevo all'impiegato allo sportello, mi avete mandato questo assegno che dovrei incassare"
"Ah, si, ma questi non li possiamo più cambiare"
"Ma questo assegno lo spedite voi"
"Si ma da poco le cose sono cambiate, ora non possiamo più farlo"
"Guardi, circa 5 mesi fa sono venuto con un assegno fatto dalla Loyd Adriatico e mi avete detto la stessa cosa, ovvero che 'Da poco' le cose erano cambiate. Allora la vostra politica è di dire sempre che gli assegni non si possono cambiare ?"
"Non possiamo più farlo ora. Poi io sono nuova quindi se dico di cambiarlo l'impiegato forse nemmeno lo fa. Al massimo può TENTARE di andare allo sportello della banca Antonveneta che sta accanto alla sua assicurazione e vedere se lo cambiano là"
"Come 'Tentare' ? Vuol dire che nemmeno là semmai me lo cambiano ?"
"Scusi ma lei non ha un conto corrente ?"
"Attualmente no"
"Eh ma dovrebbe averlo"
"Probabilmente si ma ora non ce l'ho"
"Ma, e glielo dico anche per lei, per il futuro, un conto corrente è importante"
"Sicuramente si, ma una cosa è che sia importante, un'altra cosa è che sia obbligatorio"
"Ma se aveva un conto corrente poteva farsi versare l'assegno"
"Si, io forse prenderò un conto corrente, anzi sicuramente presto ne avrò uno, ma devo PER FORZA avere un conto corrente per incassare un assegno emesso da voi ?!"
"Per assegni di questo tipo si"
"Quindi questo assegno non vale niente, è carta straccia"
"No, perché può versarlo su di un conto per ottenere l'importo"
"Si, ma se è intestato a me, che un conto non ce l'ho, non serve a niente"
"Eh, io la capisco, mi spiace"
"Vabbé, arrivederci"

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Quando si pensa alle banche si pensa ingenuamente al sistema economico mondiale, a quell'enorme e complesso sistema di ingranaggi che consente al mondo moderno di girare, costantemente oliato dai soldi che entrano, si investono, si moltiplicano e si ridistribuiscono tra gli utenti.
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, le banche nemmeno esistevano.
Sono nate per una esigenza popolare. Per gestire il sistema monetario tra le nazioni. Sono nate per svolgere un ruolo pubblico che con lo scorrere dei secoli è diventato sempre più essenziale.
Ad un certo punto, anzi diciamo praticamente subito, c'è chi se ne è approfittato. Chi ha cominciato ad aggiungere ingranaggi qua e là, complicando la cosa a proprio vantaggio.
Ora siamo al punto che il sistema bancario non è più un'organismo che vive in simbiosi con l'economia, ma E' l'economia. La banca non agevola il meccanismo sociale, la banca E' il meccanismo sociale.
Questo ha un valore del tutto ricorsivo. E' come il sistema giuridico, un sistema che vive su sé stesso.
Quando la banca offre un servizio per adempiere ai vizi sociali che essa stessa crea, allora diventa inutile, anzi diviene dannosa, un cancro.
Non ricordo mai chi diceva "Il ladro non è chi rapina la banca, ma chi la fonda", ma sicuramente era uno "Avanti".