giovedì, giugno 29, 2006

Fortezza


"Cuore mio, fortezza del mio amore/
dammi la forza di seguire l'onore.
Dai vizi ed i piaceri presevami/
con la morte dello spirito puniscimi.
Cancella i pensieri e cuci la mia bocca/
che nulla dell'anima mia nera, ferisca chi mi tocca".

Orso


Come sempre nel mondo accadono cose al di là della mia comprensione, della comprensione di tanti. Nessuno capisce quale insana pulsione porta delle persone a permettere che accadano simili cose.
Mi riferisco in paricolare alla triste storia dell'orso bruno ucciso in Germania.
Tutti la conoscono, tutti sanno quale crimine è stato eseguito senza una motivazione, un senso.
Qui Beppe Grillo dice quello che vorrei dire io.
Quanto vorrei fare qualcosa per tali immensi, infiniti e purtroppo continui crimini contro la natura, gli animali, noi stessi e verso qualunque Dio che eventualmente ci giudica, ovunque sia.
La mia immaginazione si blocca di fronte ad una realtà tanto insensata ed orribile.
Ma l'unica cosa che posso fare, che mi è concessa per ora, è scrivere un post sul mio blog dedicato ad un orso che, senza aver mai visto, senza averne mai sentito parlare prima di ora, ho tanto amato.

Me stesso

"Tu hai una profonda consapevolezza del tuo personaggio.
Non hai fiducia in te stesso, però dagli altri la pretendi.
Proietti le tue insicurezze su coloro che ti circondano.
Rifiuti la felicità, perché la ritieni scialba e superficiale.
Ti sei convertito al post-modernismo, per evitare un pensiero tuo originale.
Critichi te stesso perché così, cerchi di vanificare le critiche.
Desideri ciò che odi, e odi ciò che desideri.
Devi sempre distruggere, ciò che ami di più."



Non ho mai sentito nulla che mi descrivesse meglio di così.

Ranocchia

C'era una volta una ranocchia che viveva con il papà ed i suoi fratelli.
La ranocchia era ancora piccolina ma cresceva tenera e felice, contenta del suo mondo e dei famigliari che gli stavano accanto.
Un brutto giorno, o bello a seconda dei punti di vista, il papà tanto apprezzato da chi gli stava intorno tradì la fiducia della ranochietta, attirando su di se il suo biasimo ed il suo disprezzo.
La ranocchia voleva ancora bene al proprio papà, ma lo compativa come rana e non avrebbe mai voluto diventare come lui. Il fatto poi che il suo atteggiamento fosse tanto apprezzato lo irritava ancora di più.
Passò il tempo e la ranicchia vide il proprio padre sotto tutta un'altra luce, ed i suoi fratelli pure, che tanto imitavano il propio genitore.
La ranocchietta invece si era discostata da tutto. Studiava e lavorava sforzandosi di dimostrare a sé stesso di essere diverso, di essere migliore di loro.
Prese un titolo di studio e costrinse tutti a chiamarlo "dottore".
Trovò un lavoro rispettato dove essere professionale e rispettabile.
Trovò una ranocchietta tutta precisa e perfetta. Di quelle piccole ed insicure che si mascherano di sicurezza e beltà.
Si sposò in una grande chiesa ed invitò tutti per mostrare quanto fosse felice e perfetto.
Con il tempo si guadagnò il rispetto che credeva di non avere e poté guardare il proprio padre ed i propri fratelli senza sentirsi minacciato dalla loro genuinità e spensieratezza.
Lui era diverso adesso.
Passarono gli anni e gli inverni, e la ranochietta si cominciava a stufare.
Tante cose in verità non andavano, e la fatica fatta per mascherarle era superiore a quella per superarle.
Non poteva confidarsi con nessuno, perché lui adesso aveva un nome da mantenere.
Non voleva confidarsi nemmeno con sé stesso, ma non ci riusciva più.
Ad un tratto tutto il castello color pietra crollò come la cartapesta del quale era fatto.
Cosa non aveva funzionato ? Cosa aveva combinato ?
Era stato sé stesso per tutti quegli anni ? O aveva usato quel tempo per diventare ciò che non era ?
Le piccole cose andate storte si trasfomarono in ostacoli giganteschi nella prospettiva della giovane ranocchia, e si sentì ancora piccola e sperduta, come quando era nata anni fa.
Nessuno sa cosa la rana fece dopo.
Ma forse essa tornò dagli amici di un tempo, imparando che la vita è un altra e che nessuno DEVE fare delle cose, pensare delle cose o essere in un preciso modo per essere perfetto.
Imparò che nessuno è perfetto.
E tornò ad essere felice, cancellando la tristezza di anni, annullando il tempo sprecato, come se si fosse trattato di una lacrima di pioggia che si perde nella ruggiada ...

mercoledì, giugno 28, 2006

Spirit of resurrection


Bella immagine, sembra un disegno artistico .. invece è solo WoW ^^

Carne avariata

A Reggio Emilia e a ROZZANO, sono stati inaugurati due nuovi ristoranti ROADHOUSE GRILL, che fa parte del Gruppo Cremonini. Vi ricordo che il gruppo Cremonini, come testimoniato da inchieste di REPORT (Rai 3) e come sostenuto anche da Beppe Grillo, è un'azienda che nel corso degli anni si è distinta per una serie di azioni illegali a anche criminali. Per citarne alcune: vendere carne di bovini di oltre 17 anni come carne di bovini inferiore ai 24 mesi di età (tale carne è finita negli omogeneizzati per bambini!), vendere svariate tonnellate di carne in scatola AVARIATA a paesi poveri (guadagnando su incentivi europei per tali esportazioni) tra cui la Russia (dove Report ha raccontato della morte di un 12enne dovuta al consumo di tale carne contenente botulino) e Cuba. Per la morte in Russia un intermediario della Cremonini ha
pagato150.000 euro per evitare una denuncia e il blocco delle importazioni in Russia. Al momento dell'indagine fatta da Report la carne che il governo cubano ha respinto dopo alcune analisi (che confermavano le pessime condizioni di diversi lotti di carne) erano state imbarcate su una nave ma non per riportarle in italia per la distruzione.
La nave era destinata all'Angola. La carne avariata verrà distrutta o venduta agli angolani??? Per questo motivo vi invito a non recarvi nei ristoranti ROADHOUSE GRILL
e a boicottare anche le altre aziende del gruppo Cremonini:
- autogrill MOTO
- carne MONTANA
- bar e ristoranti CHEF EXPRESS (treni e aeroporti)
- salumi IBISE'
- carni INALCA
- supermercati MARR (diffusi soprattutto in Romagna e Marche)
NB: la carne bovina utilizzata dai Mc'Donalds in italia è fornita dal Gruppo Cremonini.

Mail & HH

Ecco un tentativo di creazione Post dalla mail.
Non so se funzionerà, però non mi pare male, anche se non posso inserire immagini o tornare sul testo successivamente ..
In ogni caso almeno posso postare dal lavoro, cosa che mi farebbe un pò felice, perché qua mi rooompooo ... :p
Vabbè, ma ora parliamo di altre cretinate:

Ho detto più volte che la falsità in effetti non esiste, ma mi riferivo ad una falsità inconscia, che riflette il nostro
modo di essere e sentirsi diversi in base alla situazione e alle persone che abbiamo intorno.
Cosa diversa è per una falsità ragionata, attua cioè ad ingannare gli altri per trarne un certo profitto.
Come dire una fregatura ...
Anche se si sa di essere fregati, la cosa un pò mi secca; perché proprio l'esserne a conoscenza lo fa sembrare un insulto alla mia intelligenza.
In questo senso credo che il campo in cui si è più fregati è la musica, dove decine di falsi rockers, falsi rapper, falsi artisti etc. ci propina una marea di stupidagini spacciandole per vere. La cosa assume un senso particolare quando si parla di Hip-Hop.
Perché ? Perché l'Hip-Hop (come in parte il rock) si basa su una certa filosofia, che prevede una sincerità superiore verso i fan che non verso le major. Ossia al vero rapper dovrebbe importare poco dei soldi e del successo e molto di più del rispetto e della sua musica.
Stili musicali come la dance ed il pop non si reggono invece su nessun manifesto "filosofico", ed infatti vengono definiti come musica commerciale, ovvero creata per vendere.
Ma le major non potevano certo lasciarsi scappare una fetta di "mercato" grande come la musica Hip-Hop, e quindi cominciarono subito a creare letteralmente dei nuovi rapper-pupazzi con testi prefatti per vendere quel qualcosa di più.
Con il tempo il giovani cresciuti dal grande fratello e da saranno famosi hanno cominciato ad idolatrare immagini di rapper costruite dalla tv ed a non riconoscere più i veri rapper, creando confusione anche su cosa sia lo stesso concetto di rap.
Si coniarono termini come wanna-be e faker, stili come l'R&B e l'unione dell'Hip-Hop con un centinaio di stili differenti (Come il metal, il raggie, il rock, il ghospel etc.). Per carità, niente di male, se non fosse per il fatto che tali fusioni generavano un quintale di schifezze per un grammo di genialità.
In Italia ovviamente il fenomeno si spreca:
Dopo l'album "Così com'è" gli Articolo31 cominciano a scopiazzare pezzi e riadatatre brani più vecchi e famosi cadendo nel ridicolo. Uscendosene con frasi come "Sono fuori dallo star system" proprio sul palco di Sanremo ....
Lo stile Hip-Hop cominciò a divenire di moda, e dappertutto si vedevano ragazzini pieni di vestiti larghi a cercare di fare freestyle con dubbi risultati. Parole come B-boy, Fly-girl e MC suonavano nell'aria senza senso mentre i "Flaminio mafia" cominciavano ad uscirsene con le loro canzonette da fiera romanaccia e grandi gruppi come i "Colle der fumento" si spegnevano nella tristezza delle case discografiche. (In verità pare abbiano quasi "scelto" di lasciar perdere, gran perdita secondo me).
Per saltare a giorni recenti ci troviamo un pò di persone che ormai non fanno nemmeno pena:
Un certo Fabri Fibra se ne esce con la solita storia strappa-lacrime della infanzia difficile, sparando le stesse stronzate di sempre e facendo venire quasi noia verso un mondo che esiste realmente e che non viene cantato dagli studi di MTV.
"Non voglio Fibra in giro, non voglio Fibra ai party, non voglio che ha successo, non voglio 4 infarti" ... Ma chi cazzo ci crede ?
Se non vuoi fare successo non firmi un contratto con una major ...
E' questo che intendo con presa in giro. Da un rapper ti aspetti la nuda e cruda verità, invece se ne esce con cretinate del genere.
Andiamo avanti ? I flaminio mafia che da quando sono nati vengono considerati solo da Yo MTV fanno un bel pezzo con Max Pezzali che esegue un ritornello orecchiabile per l'estate. Non ci sarebbe manco da commentare. Non solo quella roba non è ovviamente Hip-Hop, ma non è nemmeno musica.
Di belle speranze appariva essere Mondo Marcio, anche se ora accetta di rifare il suo pezzo migliore con un grupetto punk-metal tirando fuori anche una cosa carina, ma una cosa per vendere. Con l'avvento dell'estate il suo pezzo sembrava troppo cupo ? la gente si vuole divertire ? fa niente, si cambia genere e con lo stesso testo, che tanto nessuno ascolta, si fa qualcosa di più funny !
Questo è il panorama in Italia ma non è che all'estero vada meglio, al massimo si maschera di più.
Gente come 50 Cent che fa lo sguardo da galeotto di ferro nelle copertine e locandine delle marche sportive canta di come la vita fa schifo seduto nel salone della sua mega-villa da 5 milioni di dollari davanti al suo schermo di 60 pollici wide screen.
Adirittura Eminem che è un grande comincia a ripetersi se non a zittirsi, perso un pò in dei progetti ambiziosi che poi si trasformano inevitabilmente nella trovata pubblicitaria del mese.
Per fortuna ci stanno ancora dei pilastri come Frankie e altri (per quanto riguarda i famosi, almeno).

Insomma, il rap e l'Hip-Hop non sono certo morti, semplicemente hanno già una bella lapide firmata Media, che trasforma alla velocità della luce tutte le denuncie in feste, tutti i testi in ritmo e tutte le persone vere in personaggi da reality e fiction.
Se non ascoltate Hip-Hop come ormai faccio poco anche io, almeno vi prego di marcare una bella linea per terra e dire: "Questo è Hip-Hop e questo no". Non perché sia bello o brutto, ma perché o è vero o è falso.

P.S. = Ultimo appunto; un vero rapper non ha nessunissimo bisogno di far girare rime in metrica usando stupidi effetti onomatopeici e frasi tagliate di congiunzioni. Chi sa intendere intenda ..

P.P.S. = non ha funzionato la mail, l'ho postato come sempre ... :(

sabato, giugno 24, 2006

Post dal lavoro

Ecco il mio primo post dal lavoro ^^
Ma come, direte voi, non era bloccato il sito di Blogger e non si poteva postare niente ?
Già già, ma le vie di internet sono infinite, soprattutto quando un collega ha un telefono UMTS con un notebook wireless al quale collegarsi :D
Niente blocca l'informazione, infatti mi volevo fare un dannatissimo cellulare UMTS anche io per potermela scoattare andando in rete dall'auto o da un bagno del McDonalds ..
Bà, in ogni caso dopo aver giocato un pò a WoW, a Guild Wars, aver ascoltato un pò di Mp3 e scritto questo post, credo mi mangerò qualche flauto che mi sono portato e mi guarderò qualche vecchia puntata di X-files ..
E' un duro lavoro ma qualcuno lo deve pur fare !!! ^^
Notte gente, sempre che non scriva qualcosa più tardi .. ma anche no :P
In effetti ho già scritto abbastanza qua sotto in forma di raccontino prima di dormire, che tanto nessuno leggerà e mi darà mai un parere se non quel pezzente di Moreno che tanto qualsiasi cosa dice non gli presterò alscolto :P (Colpa tua comunque) ..
Vabbè, byez !

venerdì, giugno 23, 2006

Storie


Quelle qui sotto sono solo storie ...

Inferno viola

Nonostante l'eccentrico e cupo abbigliamento con il quale si era presentato al pub, Julius non attirò particolare attenzione dalla strana clientela del locale.
Uomini e donne stretti tra pelle scura e cuoio grezzo non concedettero al nuovo venuto più di qualche sguardo di sensuale interesse.
Inutile negare infatti l'ambigua apparenza che Julius emanava in quegli indumenti a lui così inusuali. Degli anfibi neri lo facevano apparire più alto di almeno cinque centimetri, mentre il lungo soprabito di pelle quasi valorizzava il suo corpo asciutto e prestante sul petto e sulle spalle. Un cappello a coppola ed un girocollo sottile donavano il tocco sadomaso quasi necessario per poter partecipare alle serate mondane dell'"inferno viola", il locale pù notoriamente frequentato della costa.
Jiulius mosse il suo sguardo tra un ospite e l'altro, nel tentativo di farsi una idea del perimetro.
La clientela era di tutte le età. Giovani amanti appena diciottenni danzavano sinuosi accanto a donne di mezza età indossanti stretti corsetti di plastica e ferro, riportanti grandi scollature o provocanti aperture laterali. Ragazze dal corpo seminudo si strusciavano le une sulle altre sopra ai soppalchi rialzati della sala. Uomini che si baciavano tra loro scambiandosi sguardi sacrileghi. Camerieri calvi nudi se non per un farfallino legato al loro collo muscoloso versavano vino bianco sul seno e le gambe dei loro coperti, mostrando tatuaggi e pearcing dall'aspetto peccaminoso.
Ogni mossa studiata per celebrare il proprio corpo. Ogni sguardo e parola pronunciata come fosse un sospiro d'amore proibito.
Jiulius si fece strada verso il bancone del bar, ed ordinò un "sangue di samuel".
Il barista gli fece pagare un cocktale dall'ovvio colore rosso acceso in un bicchiere triangolare, contornato sul bordo da uno spesso strato di sale.
Mentre assaporava quel gusto confuso come il luogo nel quale lo servivano, Jiulius si spostò ancora ad osservare il locale, questa volta seduto vicino ad un tavolo illuminato da una candela viola.
Sapeva che doveva solo aspettare, e l'attesa non fu lunga.
Una ragazza con i capelli a caschetto, di un improbabile colore rosa artificiale, si sedette alla sedia di fronte come se quello fosse stato il suo posto designato.
Si distese e guardò l'uomo di fronte a lei fisso negli occhi, per poi squadrarlo per intero, senza nascondere l'aspetto giudicatore del suo sguardo contornato di pesante fard.
Jiulius fece lo stesso con lei, osservandone il volto giovane ed il corpo magro e sensuale.
Dimostrava poco più che vent'anni, per nulla nascosti o camuffati. La sua carnagione era pallida, ed il suo vestito ne risaltava i contrasti con il nero della plastica e della pelle, attraversi il rosa della capigliatura e della maglietta strappata che indossava sotto il corpetto.
La ragazza poggiò i gomiti sul tavolo sporgendosi in avanti con studiata lentezza, per poi unire le mani coperte da lunghi nastri neri formando uno scranno per il suo mento rotondo.
"Cerchi ciò che cerco io ?"
La domanda non sorprese Jiulius che tuttavia non poté non coglierne il significato occulto.
Le stava chiedendo una informazione traendone in tal modo due. Non solo avrebbe voluto sapere cosa stava cercando, ma anche se sapesse cosa andava cercando lei.
Non rispose, e si limitò ad osservarla ancora, come se per lui il rituale non fosse ancora concluso e si riservasse di finirlo prima di rispondere.
Lei attese, studiandone il comportamento con sguardo affamato.
Jiulius sorrise contorcendo la bocca all'angolo destro.
"Io cerco la vita, come la cerchi tu. E' il modo di ottenerla che ci separa".
La ragazza sembrò soddisfatta della risposta, perché si concesse un sorriso di pura felicità, sicuramente sincero se non si fosse schiuso tra le labbra di quell'essere dall'apparenza perversa.
"La vita ... ma la vita non esiste, non lo sai straniero ? la vita è la menzognia di Dio e del paradiso tutto. Non troverai più vita qui che in un deserto di sale".
Gli occhi della interlocutrice tradivano le proprie parole, trasformandole più in provocazione che in verità.
Jiulius decise comunque di giocare senza riserve, conscio del rischio che correva; sapeva di non poter trattenere nulla e che giocare il tutto per tutto era la via più sicura di agire nella sua situazione.
"Se quello che dici è vero, allora io sono nel posto sbagliato, ed è meglio che me ne vada .."
Si alzò dalla sedie e si avvio verso l'uscita, ma prima di toccare la maniglia, la mano leggera della ragazza si posò sul suo avambraccio.
"Non essere così impulsivo - disse leccandosi le labbra con una calda ed umida lingua carnosa - sono sicura che qualcosa di tuo gusto possa nascondersi anche tra le ombre di questo locale"
Ancora l'ambiguo sorriso, ancora il tranello mascherato da invito.
Jiulius questa volta ricambiò il sorriso quanto la sua cupa figura concedeva.
"Allora mostrami".
La ragazza lo portò al centro della sala da ballo, ed al ritmo di una melodica musica elettronica cominciò a dimenarsi in modo seducente, strusciando il proprio seno sul muscoloso petto del compagno, abbassandosi e rialzandosi poggiando le mani sulle ginocchia ed assaporando l'odore della sua eccitazione.
Ogni tanto, nella musica, i loro sguardi rischiavano di incontrarsi ancora, mentre i capelli di lei si agitavano nell'aria lasciando rosee scie nella luce stroboscopica della discoteca.
Poi la musica si spezzò e si fuse in un componimento di pianoforte, e la coppia si ritrovò stretta in un abbraccio ai fianchi.
Gli sguardi si incrociarono nuovamente, e sancirono un legame contorto che arrivò fino alla mente di Jiulius. Lui si perse nello sguardo oscuro di lei, e le parole che pronunciò gli suonarono come sussurrate da lontano, intontito da un alcol miscelato a seduzione.
"Vieni in bagno .." ordinò la ragazza, in un sospiro di sesso.
Lo prese per la maglietta, piegandola sul petto come per trascinare la sua preda, e si fece seguire attraverso la sala da ballo, attraverso i tavolini delle coppie fino alla piccola scaletta scavata nella roccia, dietro alla porta del bagno delle donne.
Quando entrò, con forza insospettabile sbatté l'uomo con le spalle alla porta e gli saltò adosso, riempendoli la bocca con la propria lingua, toccando le sue coscie ed i suoi fianchi con violenza primordiale.
Jiulius era come in preda ad un delirio. Niente nella sua mente era tanto remoto come la consapevolezza di ciò che faceva. Era in totale balia dei sensi e nessuna missione o fede avrebbe mai potuto strapparlo a quell'orgia di sensazioni nella quale si sentiva volteggiare e confondere.
Le avance della ragazza si fecero violente. Le sue unghie riuscirono a rompere la stoffa nera della maglietta e graffiarono la carne facendo uscire dele gocce di sangue. Il suo peso e la sua foga fecero perdere l'equilibrio a Jiulius, che si lasciò cadere di lato, poggiandosi sull'angolo tra due pareti. Intanto cominciò anche lui a toccare il piccolo ma perfetto seno della sua amante; i suoi fianchi snelli, le sue gambe lisce e lunghe. Vertiginose.
Il fuoco sembrò avvampargli dentro e, dimentico del tutto di dove si trovasse, cominciò ad agevolare le movenze della sua partner, spogliandosi e lasciando cadere il soprabito e la maglietta per terra.
Rimasto a petto nudo, la ragazza si avvicinò alle ferite provocate e cominciò a passarci sopra la lingua, in una maniera estatica e perversa come solo la sua figura poteva fare.
Jiulius cominciò a godere, sprofondato in una sorta di orgasmo continuo. Poi il piacere divenne troppo acuto, la sua mente vacillò ed il razioicinio rimastoli cominciò a sgretolarsi nella morsa della carne e del sesso.
Forse urlò, forse più volte.
Vide un gruppo di ragazze entrare nei bagni, ma bastò il fulmineo voltarsi della sua compagna a farle uscire di corsa.
Poi tornò ad occuparsi del suo amante, facendolo volteggiare in un turbine di piacere che spense del tutto il suo cervello in una overdose di chimica corporale.
Tutto divenne un tifone di colori, dove il rosa imperava suglia altri toni accessi che lo abitavano. Perse la sua capacità di appartenenza, non seppe più chi era e dov'era. Niente aveva più importanza alcuna.
Poi si svegliò.
Era adagiato su di un cumulo di spazzatura, un misto di buste di plastica e di sporcizia gettata per il vicolo. Tutto il suo corpo era dolorante e, già dal primo tentativo, si accorse di non avere forza per alzarsi o per parlare.
Si sentiva svuotato in tutti i sensi.
Alzò lo sguardo non senza fatica per cercare qualche indicazione famigliare, ed i suoi occhi incontrarono i neon della insegna sopra la porta posteriore del locale "L'Inferno viola". Capì di essere stato cacciato fuori in malo modo dal disco-pub, ma non sapeva ricordare con chiarezza il perché fosse accaduto o perché si trovasse mezzo nudo al freddo di novembre.
Poi piano piano la memoria tornò, ricomponendo un puzzle incompleto che lasciava comunque molti punti oscuri.
Ma a Jiulius fu sufficiente per sorridere fra sé e sé.
Gli aveva trovati, dopo mesi di ricerca sapeva dove si radunavano. Sapeva dove sarebbe potuto diventare un armento fedele, uno schiavo servile e seducente per quei giovani mostri.
Prima o poi sarebbe passato di là anche un anziano, anche qualcuno di importante; e lui sarebbe stato pronto.
Trovando la forza nella sua volontà, Jiulius si alzò tenendosi ai cassonetti prima ed alle pareti poi, cercando zoppicante la via di uscita per il vicolo fumoso dove si trovava.
A pochi metri di distanza, sopra uno dei tetti di lamiera dei cantieri vicini al locale, due figure osservavano il lento avanzare dell'uomo.
Un nero dal fisico corpulento ed un abito di elegante disegno italiano rimaneva in piedi a braccia conserte a contemplare la scena, mentre la giovane ragazza dai capelli rosa se ne stava rannicchiata vicino alle sue gambe, poggiando il proprio peso sulle punte dei piedi e tenendo le braccia tra le ginocchia in un equilibro di gatto.
"Sapevo fosse un infiltrato della crociata, il nostro informatore ha detto il vero". Disse l'uomo con tono calmo e profondo.
"Sbagli Alfhus - rispose la donna con voce divertita - ora non è più una spia della crociata, ora è uno di noi .."
La luna, unica testimone in quella notte coperta dalle nubi, illuminò ancora per qualche ora l'oscura città degli angeli, prima di lasciare il posto all'ultimo giorno che Jiulius avrebbe mai avuto l'opportunità di vedere ... prima di passare dall'altra parte.

Pittore

Il pittore chiuse la porta del piccolo e sporco appartamento dove viveva.
Lei era appena uscita e senza la luminosità della sua pelle tutto ritornava in quel grigiore da pellicola anni venti.
Un passo dopo l'altro nelle pantofole di due misure più grandi e l'artista si avvicinò alla tela coperta dal lenzuolo bianco che celava il dipinto. Un lavoro a metà non esiste, per questo veniva coperto. L'arte è o non è, non è mai incompleta. Scoprirla sarebbe un sacrilegio al pari di tirare giù un crocifisso da un altare di una chiesa di campagna.
Ma quella notte il pittore si sentiva un eretico, e lasciandosi cadere sul suo sgabbello di legno tarlato, poggiò la mano su di un lembo della stoffa, tirando giù il velo e facendo respirare la tela.
Quanto era bella la donna che aveva ritratto.
La sua personalità era tanto forte da irrompere nel mondo fisico, modellando negli anni il suo aspetto perché divenisse allegoria di sé stessa; monumento vivente alla sua indole.
Quei ricci corvini che tornavano e giravano su e giù, in un soffice mare nero che le incorniciava quel volto felino.
Il suo corpo non più giovane ma asciutto; tonico e temprato a richiamare la sua ferrea volontà di essere e vivere. I suoi occhi di profondo ebano in cui smarrirsi tra i riflessi del mondo. La sua bocca carnosa ed imprevedibile, dalla lingua misteriosa ed attraente.
Il sacro ed il profano sembravano coesistere in un unica forma mortale, essenza di bianco e nero, di vita e di peccato e di opposti e paradossi.
Come poteva imbrigliare tale forza sconosciuta ?
Quale tela o pennello, quale mistura di colori può imitare la vita più di quanto la vita non faccia con i colori stessi. Chi insegue chi, in un arte monca di un anima.
Gli occhi del pittore si fissarono sugli occhi della sua musa, che pareva ricambiare con altrettanta presenza e ridere di lui attraverso un mondo innaccessibile se non dalla fantasia.
Il suo corpo nudo adagiato su quel divano sporco di rosso, i suoi capelli che scendevano come un mantello di pura pelliccia.
Come poteva il selvaggio che era in ogni uomo essere attratto da tale visione al pari del suo io cosciente ? Tutto sembrava confondersi e perdere significato nell'enigma che quella donna richiamava. Spingeva l'osservatore a cercare di capire, e a capire di non capire. A comprendere l'inutile, a cercare il vuoto dello spazio.
L'artista si alzò di colpo e diede uno schiaffo ad una immagine tanto blasfema. Il quadro caddè e si ruppe sul pavimento di legno scheggiato, con un tonfo che ne ricordò l'artificialità.
Come mai aveva potuto pensare di possedere le mani di Dio ? Ciò che quella donna era non si poteva replicare. Nessuna arte o scienza o alchimia avrebbe mai saputo riprodurne la chimica.
Scostando la pesante tenda il pittore scoprì nella finestra una città coperta da una pioggia tenue di febbraio.
In fondo alla via, una immagine a lui famigliare si stringeva nell'impermeabile grigio alla fermata dell'autobus, scostando la scura criniera dal suo volto meraviglioso.
Sarebbe stata così per sempre; pensò lì dov'era.
Sarebbe rimasta ad ascoltare, ad odorare, ad assaporare e vedere la vita scorrerle dentro come nessuno mai oserebbe in questo tempo. Sarebbe invecchiata, si sarebbe innamorata, si sarebbe svagliata e si sarebe addormentata.
E lui avrebbe dato tutto per poterla osservare; riflesso della vita che lui poteva solo dipingere, fingere di dipingere, ingannando sé stesso.
Il pittore si inginocchiò e si prese la testa tra le sue tanto amate mani.
Pianse, non di gioia, non di dolore. Pianse di vita.

mercoledì, giugno 21, 2006

Pimp my wheels

Ma quanto sono ridicoli i gemelli di versi che fanno i coglioni su MTV ?
Tipico programma italiano fregato dagli americani, ma in maniera mooolto più triste.
Vedere quegli imbecilli dei gemelli di versi che si atteggiano da rapper newyorkesi con le loro magliette di marca per alcuni troppo attillate per altri troppo larghe. Che gesticolano in controtempo con le frasi preconfezionate perché loro sono "Giovani ma Giovani !".
Con quei meccanici farlocchi che sbagliano anche i verbi e nemmeno li fanno riprovare, perché tanto sono dei meccanici e non frega a nessuno quello che dicono ... oltretutto tanto il target è una massa di ragazzini parioli deficenti che guardano MTV perché fa fico; quindi cosa capiscono ?
Si mettono a modificare le custom impiantandoli tavolini da pic-nic e video-lettori dvd mp3 .. e poi se la tirano dicendo frasi come"stile americano" "radici del custom" o stronzate simili con unqell'enfasi e l'accento all'italo-americano trapiantato di fresco.
Madò ! Che schifo !

Warlock



Bagno

Un disservizio, e chi se ne frega! come se stessi qua per segnalare disservizi .. in effetti dovrei stare qua proprio per questo ma ciò non vuol dire che me ne importi ..
Non è forse un libero paese un posto in cui fregarsene delle proprie mansioni e responsabilità ? no ? allora devo aver capito male. O magari mi hanno spiegato male, si questo è più plausibile. Fin da piccolo, nei cartoni animati, l'eroe era totalmente libero e salvava la società tutta dalle minaccie aliene con il sorriso sulle labra, una battuta sprezzante ed un'alabarda spaziale in mano al suo robot alto come un palazzo di quattro piani. Ogni volta che vedevo questi robot poi mi chiedevo, ma dove sarà il bagno ?
Ad avercela adesso una alabarda spaziale! ma anche un bagno farebbe comodo.
Mi ci chiuderei per tutte le restanti ore di lavoro. Il bagno: la mia stanza preferita da sempre. Puoi andarci quando vuoi, anche mentre stai parlando con qualcuno, e nessuno ti chiederà mai il perché o troverà scortese la tua fuga. Puoi chiuderti dentro anche per ore e, per quanto potrà sembrare strano, non si proferiranno domande in merito. Ci si può sedere, si può leggere ci si può lavare e, perché no, lo si può anche usare.
Come quando ero piccolo, mi chiuderei in bagno per restare fuori dal mondo, da solo con me stesso e la mia inutile fantasia.
Fosse per me, metterei bagni dovunque. Nei treni, nei cinema, nei pub, in discoteca. Come dite ? già ci stanno ? si ma non come dico io. In quei luridi e mal frequentati posti non si può certo sentirsi come a casa ..
Come quando sei in mezzo alla gente da tanto tempo, e vuoi solo scappare via, sentirti tuo e di nessun altro. Nessuno sguardo straniero sul tuo corpo. Nessun giudice o imputato.
Un critical .. e chi se ne frega ! ah cosa ? mi licenziano ? no vabbé, adesso arrivo .. sigh!

Lignua

Seocndo uon stiduo di uan univretisà inlegse l‘oridne dlele letetre all‘intreno di uan praola nno è improtatne, ciò ceh improta è al pirma e l‘utliam letetra. Il retso nno improta motlo in qulael oridne si trvoa, lo leeggrai comnuque sezna prbloema.

martedì, giugno 20, 2006

sabato, giugno 17, 2006

Cambiamenti

Gente che cambia ..
Ma la gente canbia ? penso propio di si ma non che sia un percorso obbligato.
Anzitutto bisogna vedere cosa si intende x "cambiamento"; se si cambia il proprio carattere, la propria natura o le proprie idee e convinzioni.
Credo che fra tutte le ultime siano le più orientate al cambiamento. Per cambiare una convinzione o una propria visione del mondo basta trovarsi davanti ad una crisi o bivio emotivo, oppure osservare il cambiamento del mondo intorno a sé. Ma il carattere ? quello credo cambi quasi di conseguenza. Le convinzioni influiscono enormemente sul nostro carattere. La nostra natura invece non saprei .. in effetti è un tema enormemente controverso. Nessuno ancora sa quanto la propria natura cambi i se semplicemente si celi alla nostra stessa vista.
Intorno a me in effetti c'è gente che cambia, come cambio io stesso. Io cambio poco, lo ammetto, ma non perché non dovrei farlo, ma semplicemente perché i miei ritmi sono come quelli di una molla ... per molto tempo somatizzo-esterno-somatizzo-esterno, poi smetto e cambio modo di fare spesso in modo radicale.
Gli altri che posso osservare ovviamente sono diversi, siamo tutti diversi.
C'è ad esempio chi vuole cambiare, perché non si piace o non gli piace le figure alle quali si sente di appartenere. Ma chi vuole cambiare difficilmente ci riesce, a meno che non sia cosciente di tale volontà. Molte volte infatti si desidera una cosa a livello inconscio, la si asseconda a livello fisico e dopo molto tempo ci si accorge che in realtà si è inseguito un desiderio e non un bisogno. Questo è molto brutto perché in base al soggetto interessato si può rimanere in tale condizione anche per anni, anni ed anni, spesi nel diventare un qualcosa che alla fine non solo non ci soddisfa, ma ci si accorge che non rispecchia noi stessi, finendo ad affrontare una crisi esistenziale molto profonda chiamata comunemente di "mezza età".
Ci si ritrova incastonati in un ruolo che ci si è creati per i motivi sbagliati, e che ci ha portato ad essere persone sbagliate ai nostri stessi occhi. Si comincia a vivere di abitudine. Per fortuna l'uomo non è fatto per vivere così, e molta gente si "sveglia" seppur in ritardo. Peggio chi invece non si sveglia, ma lasciamo stare ... come SEMPRE l'ignoranza non da affatto la felicità, ma ti fa ignorare il dolore, il che è ben diverso ...
Ma c'è anche chi cambia e magari non si rende nemeno conto di quanto.
C'è chi cambia non solo convinzioni, ma anche modo di fare, in parte cambia modo di essere.
Difficile anche qui dire se si cambia natura o se si torna alla propria natura originaria dopo anni di finzione. Si scelga la teoria che più piace. Però fatto sta che si cambia, anche in modo radicale.
Io sono favorevole al cambiamento, sempre se questo porta ad un miglioramento.
Ora ci sarebbe da ribattere che il termine "miglioramento" sia soggettivo, ma c'è un valore che soggettivo non è: la scelta.
Se prima una persona era in un modo perché chiaramente incapace di concepirne un altro, mentre adesso si avverte chiaramente una maggiore apertura di visuale che gli consente di "Scegliere" come essere, allora questo è un miglioramento a tutti gli effetti.
Ho visto persone cambiare in questo senso, liberarsi da tante stupide convinzioni di bigottismo, slegarsi dagli atteggiamenti più superficiali e librarsi in un cielo più grande.
Sono molto contento di questo, e per quanto tali elogio possa in verità apparire come solo la boria di chi si sente superiore (Questa volta vi sbagliereste ^^), io mi sento di applaudire, felice che le personi cambiano, si evolvano (come i Pokemon) e si rendano conto di come essere se stessi sia molto meglio di imitare gli altri, e di come i comportamenti convenzionali della nostra società valgano solo per quelli idioti che li seguono senza chiedersi nemmeno perché ...

sabato, giugno 10, 2006

Auguri Ste'



AUGURI STE' !!
A te e a tutte le tue ragazze segrete ... una per anno !

Cittadinanza

(ANSA) - NEW YORK, 10 GIU - La Corte Suprema degli Stati Uniti ha dato il nulla osta all'espulsione di una mamma di un bebe' americano. Essere sposata con un cittadino Usa e aver dato alla luce un figlio americano non sono bastati a Myrna Dick per evitare l'ordine di deportazione a vita. La donna e' nata in Messico ma ha passato gli ultimi due decenni negli Stati Uniti. Due anni fa un giudice ne aveva bloccato la deportazione perche' incinta di un feto americano.
E già!
In effetti 20 anni vissuti in un luogo non ti rendono certo cittadino dello stesso. Che saranno mai le centinaia di cose che hai fatto per l'America ? i soldi che hai fatot girare, i lavori compiuti, il figlio messo al mondo (1 americano in più di prima), etc.
Certo la notizia come spesso capita è parziale .. ad esempio non si dice perché la signora è stata espulsa. Ma considerato che negli USA i cittadini di provenienza messicana sono una quantità enorme, non credo che una signora sposata ed in cinta possa aver ammazzato qualcuno. Poi forse mi sbaglio ... (ehh come no!)
In ogni caso adesso sta povera donna se ne torna in Messico! Felicità! bello tornare in un luogo che non vedi da 20 anni, dove non hai casa, non hai lavoro, non hai famiglia. Tanto vale la condannassero a morte come fanno di solito ...
Spero solo che la sua famiglia vada con lei, ma chi può dirlo ? Grazie ANSA, se non ci fossi tu e tutti gli altri giornalisti cosa faremmo noi poveri mortali ? niente .. come adesso ..

Contradizioni

Nel covo di Al Zarqawi le truppe americane hanno trovato Mutandine e intimo di pizzo ed osé.
Certo che come ogni leader che si rispetti, anche Al Zarqawi sembra se ne freghi altamente del fondamentalismo islamico che professa .. sempre che sia vero ovvio.
Non sono certo pro terrorista, ma gli USA hanno avuto un grande vantaggio nel diffondere la notizia dei "peccatucci" del nemico. E quando chi diffonde una notizia trae beneficio dal farlo, tale notizia diventa tendenziosa ... Personalmente mi è più facile pensare alla solita manovra pubblicitaria americana che ad un fanatico religioso che si porta la biancheria intima occidentale nel bunker con i suoi compagni. Dove l'avrebbe presa senza usare i suoi contatti in Al Quaeda ? bha .. mi frega poco .. se questa "bufala" (forse) serve anche solo a far venire un dubbio a tutti quei deficenti che si fanno esplodere nelle metro, ben venga.
Certo di contradizioni, comunque, l'America se ne intende. Non sto nemmeno qui ad elencarle. Difficile dire se stiamo messi peggio noi o loro su questo punto di vista. Sulle leggi ad personam, sulle differenze di classi mascherate da perbenismo, sul razzismo nascosto dietro la tolleranza, sul maschilismo celato nelle quote rosa.

Germania 2006

Ecco ce arrivano i Mondiali, questa estate si guarda il pallone .. o almeno lo guardo io.
Come sapete di calcio non capisco una mazza, non mi sono mai interessato a tifare o anche ad osservare nessuno sport. Non che non ci abbai provato: ho visto qualche partita in tv, sono andato allo stadio ed ho festeggiato quei due scudetti portati a Roma qualche tempo fa (Sia Roma che Lazio), ma non fa per me.
Sono parte di quei tifosi da operetta che si attiva solo durante i mondiali, a tifare l'Italia perché "I mondiali sono i mondiali!".
Lo so che fa un pò ridere, ma in effetti è vero. Tifare l'Italia è forse l'unica cosa che mi fa avvertire "una parvenza di un riflesso di un abbaglio della sensazione" di patriottismo. L'unico momento dove mi giro intorno e posso far finta di pensare che l'essere nati tutti nello stesso posto fa di noi degli amici. So che è una cretinata, ma è una cretinata piacevole e non dannosa, quindi la continuo a praticare.
E poi c'è di mezzo anche il simbolismo; le nazioni che rappresentano nel nostro immaginario degli stili di vita, di pensiero, una storia, un credo, un modo di essere.
Italia vs Francia è diverso da Juventus vs Reggiana ... o forse no, ma la prima la capiscono tutti, la seconda solo i tifosi veri, quelli che seguono ..
Insomma, bandiera alla mano, giochiamo a fare gli italiani, ovvero i tifosi di calcio. Parliamo di fuorigioco, rigori e corner. Strombettiamo ed urliamo per un gol, e disperiamoci per un fallo.
W i mondiali! (Per Moreno: abbasso la Germania).

martedì, giugno 06, 2006

Natural born killers


Cos'è la sindrome di Klinefelter ? è una anomalia genetica dovuta alla presenza di un cromosoma del sesso in più. Ogni essere umano possiede una coppia di cromosomi che ne identifica il sesso: le femmine hanno due cromosomi uguali X (XX), mentre i maschi possiedono due cromosomi diversi XY.
Trovo sempre molto buffo questa cosa: per secoli e secoli gli uomini hanno denigrato, punito, picchiato ed ucciso le donne perché ritenute responsabili di un mancato primogenito maschio o di un figlio maschio in generale, mentre il problema era tutto loro. Infatti nella scelta del sesso di un feto, i cromosomi dei genitori si mischiano tra loro, ma serve un cromosoma Y per creare un maschio; cromosoma che solo l'uomo può fornire.
Ma cosa succede quando un cromosoma in più è presente in un individuo ? ovviamente dipende da quale cromosoma si tratta.
Se il cromosoma in questione è quello X, allora il feto sarà una femmina con tre cromosomi XXX.
Per sua fortuna, comunque, non diventerà Vin Diesel, ma una cosidetta "Superdonna".
Non è uno scherzo; le donne con tre cromosomi XXX sono chiamate di consueto in tal modo perché presentano delle caratteristiche comuni particolari: Sono più alte, hanno un seno più prosperoso, dei muscoli più tonici etc.
Oltre a tali differenze fisiche marginali, comunque, le "Superdonne" non presentano altra sindrome collaterale.
Un altro caso può essere quello di un maschio XXY. Tali maschi sono appunto affetti dalla sindrome di Klinefelter e possono presentare alcuni problemi fisici nella maggior parte dei casi marginali, e solo in rari casi perfettamente trattabili dalla medicina moderna.

Il problema nasce quando il cromosoma in più si trova in un uomo, ovvero quando si ha la combinazione XYY, da qui il titolo del post.
Il cromosoma Y aggiunto non sembra comportare nessun problema su un individuo, se non una tendenza verso una psicologia violenta e criminale. Sembra fantascienza, ma la biologia in questo caso sembra incidere fortemente sull'indole di un individuo, indipendentemente sulla sua crescita sociale-emotiva.
Verso l'inizio degli anni '80 si sono condotti studi approfonditi verso la correlazione presente tra i soggetti XYY e gli episodi criminali che li distinguevano.
Secondo ciò che è trapelato da questi studi, su un campione di centinaia di migliaia di soggetti criminosi, una fetta pari all'75% presentava il carattere XYY. Di questo 75%, la quasi totalità era stata condannata per crimini violenti quali stupro od omicidio, e molti di questi erano assassini seriali.
Il cromosoma Y aggiunto è stato quindi soprannomminato il "gene del male".
Proprio negli anni soccessivi a tali scoperte, uscirono molti film e libri che riguardavano tale tema, proprio perché una simile rivelazione poteva in parte sconvolgere il mondo scientifico e sociale.
Il risultato fu che tali studi furono soppressi.
Perché ? è presto detto. Non solo tali studi avevano un valore commerciale molto marginale, ma più che altro avevano un potenziale socialmente ditruttivo del 100%. Immaginate infatti un mondo nel quale un individuo possa essere considerato colpevole o meno in base al suo profilo genetico. Un mondo simile a quello descritto in Gattaka, ma molto più cruento.
"Un uomo è innocente fino a prova contraria" dice un saggio testo, ma se è il nostro stesso sangue a tradirci alla nascita, come si può dimostrarsi innocenti avendo scientificamente contratto il "male" durante la gestazione ?
Una simile verità non potrebbe mai incastrarsi con la struttura sociale da noi adottata.

Per parere personale, comunque, non ritengo possibile una simile certezza. Infatti nessun essere umano può essereritenuto colpevole in base ad un test medico. Probabilmente può essere vero che un soggetto XYY abbia maggiori impulsi negativi di un uomo normale, ma questo non significa che sappia resistergli altrettanto bene o anche meglio.
Il punto è un altro: Se la nostra struttura sociale può avere la meglio su una qualsiasi verità scientifica, allora il nostro modo di vedere il mondo e di convivere tra noi tenderà sempre a rimanere immutato. Siamo come struzzi che una volta scoperta una verità troppo grande la ignorano, nascondendosi sotto la sabbia (Che poi non lo fanno MAI, chissà dov'è uscita sta cazzata ??).
Ma la verità è più forte di qualsiasi briglia, e sa attendere fino alla nostra maturazione.
Un giorno l'uomo sarà pronto per affrontare le prore conoscenze, e quello sarebbe un giorno che ci terrei tanto a vedere, e che probabilmente vedrò (teoria del punto OMEGA che vi spiegherò in seguito).

lunedì, giugno 05, 2006

Due mucche

Cosa succede se hai due mucche in un GdR ? Dipende dal GdR ...

Il richiamo di Chtulhu
Il tuo personaggio ha due mucche. Perde 1d3 sanità quando scopre che hanno le mammelle.

AD&D
Il tuo personaggio ha due mucche. Stabilisci la razza, quindi consulta "Bovine features" per scoprire che latte fanno. Compra il manuale "Farms and other civilizations" per le regole sulla mungitura. Se il Master lo permette, diventa un druido con il "Cow boy pack" (sottoclasse per umani e hobbit).


Rolemaster
Il tuo personaggio ha due mucche. O le rivende subito, o morirà entro un anno con un Errore Critico sulla tabella "Mungere mucche" (Critico A-66: "La mucca starnutisce e tu cadi sul secchio. Perdi 3 punti ferita ogni round, oppure soffochi.)

GIRSA
Il tuo personaggio ha due mucche. Come sopra ma in quell'anno il tuo personaggio è inseguito da Nazghoul.

Ammo
Il tuo personaggio ha due mucche. Le uccide entrambe e ottiene i punti esperienza di un demone minore, senza sforzo.

Magic ("Farm Age")
Estrai due mucche (0/1 - pack). Tappa la mucca per ottenere "Secchio di latte". NOTA: per tappare la mucca, metterla a zampe all'aria. Attenzione, perchè in questa posizione e facile schizzarsi il latte in faccia.

Gioco di Ruolo dal Vivo
Il tuo personaggio ha due mucche. Nella prossima carica di orchetti ci saranno quattro comparse in meno (sono impegnate a fare le mucche). E' vietato mungerle o colpirle in testa.

On stage!
Il tuo personaggio ha due mucche. "Muuuuuuh!" "Muuuuuuh!"

Marvel Super Heroes
Il tuo personaggio ha due mucche. Donandone il latte ad un orfanotrofio guadagna più punti esperienza che sconfiggendo Destino. Raddoppia se lo fa con umorismo.

Teenager mutant ninja turtles (Palladium)
Il tuo personaggio ha due mucche. Si mungono da sole.

Palladium Fantasy
Il tuo personaggio ha due mucche. Di solito, una è psionica.

Time lords
Il tuo personaggio ha due mucche. Ottiene Sl = Tmh/2 * Cmq * (aa/ef) al giorno. Dove Sl sono "Secchi di latte" (5,29 lt), Tmh è il tempo dedicato alla mungitura (in ore), CmQ è la capacità produttiva della mucca in un giorno, aa è l'abilità dell'allevatore (espresso come un numero da 0 a 1) e ef è l'entropia della fattoria (espressa come sopra, misura le perdite di tempo secondo la tabella 15b).

Champions (Hero System)
Il tuo personaggio ha due mucche. Con 5 punti ne ha 4. Con 10, ne ha 8. Con 15, ne ha 16. Con 100 punti fa concorrenza alla Svizzera.

Heroes Unlimited (Palladium)
Il tuo personaggio ha due mucche. Ognuna ha 150 SDC. Per macellarle occorrono due giorni. Molto meglio mungerle.

Paranoia
Il tuo personaggio ha due mucche. Prima che capisca cosa farne, il Computer lo ha terminato, e nega l'esistenza delle mucche.

Star Trek
Il tuo personaggio ha due mucche. La Federazione le riconosce come individui. Non puoi mungerle senza il loro permesso. Non puoi macellarle se loro non ti attaccano per prime.

Stormbringer
Il tuo personaggio ha due mucche. Una la vincoli nella tua spada e la seconda muore prematuramente mentre cerca di evocare un semplice elementale e compare al suo posto un demone maggiore. Non ci rimani troppo male, tanto il tuo immenso potere deriva dalla classe che hai tirato: il mendicante.

Toons
Il tuo personaggio ha due mucche. Se ne trova una terza, possono giocare a bridge.

Vampiri
Il tuo personaggio ha due mucche. Insieme hanno un sacco di punti sangue, ma fa schifo. Meglio ripiegare su una pastorella dei balcani.

Warhammer Fantasy
Il tuo personaggio ha due mucche. Le ha comprate per passare da Monello di Campagna a Bovaro, e le rivenderà appena ottiene i punti esperienza per diventare Domatore di Suini.

Cyberpunk
Hai due mucche, vai per mungerle, ma il latte acido rovina il secchio.
All'interno del tuo stabile irrompono due AV delle corps che sequestrano te e le mucche per "possesso di materiale organico non autorizzato" (autore: MidNight)

TMM
Il tuo personaggio ha due mucche. Se vuoi puoi convincere quello sbruffone di Teenengers alieno che se ne porta una al ballo di fine anno farà un figurone.

Guerre Stellari
Il tuo personaggio ha due mucche. Una segue il lato oscuro.

Legione
Il tuo personaggio ha due mucche. Diventano famose come eroine. Si fanno chiamare le Cow Sisters.