giovedì, febbraio 09, 2006

Scacchi V

"Argh!"
Un colpo improvviso colpì di punta il petto del crociato, stappandone la già logora palandrana bianca e privando la grande croce ricamata a filo rosso di una buona parte superiore.La lama ricurva si ritrasse come un serpente, lasciando la sua scia di sangue nell'aria mentre i combattenti ritrovavano la propria posizione di guardia, uno di fronte all'altro.
Il muro di antica pietra al lato destro del guerriero dalla pelle bianca bloccava i movimenti necessari ad usare con efficienza la grande spada da guerra, mentre il moro brigante danzava con estrema grazia con il filo tagliente delle sue due sciabole.
Alessandro allungo il più possibile l' arma cercando di mantenere una certa distanza tra lui ed il proprio nemico, prendendo tempo.
Il brigante era giovane ma deciso, e a differenza dei suoi compagni sembrava aver studiato la scherma a fondo, sfruttando le doti naturali che il suo corpo forte ed asciutto possedeva.
Ma il crociato sapeva che l'esperienza aveva maggior valore.
Finse alcuni affondi con la punta della spada, cercando di mettere il moro in una posizione di squilibrio. Prima un colpo a destra, poi a sinistra, adesso in basso.
Il brigante parava e schivava ogni colpo, ma ogni volta che muoveva le braccia per coprire un punto ne scopriva un altro, costringendosi ad ampie movenze che non facevano altro che stancarlo sempre più.
Un ultima finta, poi la terribile spada del guerriero salì di colpo per abbattersi con forza sulla testa del nemico, che con prontezza unì entrambe le sue lame curvate sopra di sé, a mo di forbice.
Le sciabole si spezzarono in tanti frantumi di fronte alla brutale e dirompente discesa dello spadone che, senza più ostacoli, spacco in due il cranio del giovane brigante, spargendo in terra crudi pezzi di carne e di cervella, misti a sangue. Il guerriero non lì guardò neanche, con un balzo superò il cadavere e corse veloce fino alla prossima caverna, quella illumina da una tenue luce arancio.
Una volta giunto davanti all’entrata però, decise di girarsi per controllare che nessun nemico lo stesse seguendo, aspettando di prenderlo alle spalle più in avanti; e lì vide l’impensabile …

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