venerdì, dicembre 14, 2007

Discorsi inconcludenti

Lol, smanettando con Google mi sono accorto che questo lascia in memoria una infinità di dati riguardanti i Newsgroup. Si ricorda inoltre delle ultime conversazioni alla quale si è preso parte, nonostante siano passati anni ...
Ho ribeccato questo scambio di opinioni tra Elfo_grigio, me ed un totale idiota che nemmeno riporterò qui.
Il discorso è di per sé interessante e quindi me lo sono riletto, nonostante in verità si tratta di una disguisizione su una pippa mentale infinita. Durante le lunghe ore di presidio Telecom, comunque, direi che non c'era molto di meglio da fare ...
La ripropongo, anche se non si capirà più di tanto ... ed inoltre, non la leggerà mai nessuno ^_^

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Pope:
-- ancora giri il dito su sta ferita che hai, gesù esisterà quando
-- qualcuno me lo dimostra, se tu vuoi credere che sia sesistito
-- senza alcuna prova storica, credilo pure
Karoo:
- non ci sono nemmeno prove storiche che non sia esistito.

Elfo_grigio:

Lol: sarei curioso di vedere quali sarebbero le prove storiche si possono
portare a sostegno dell' inesistenza di un personaggio.

Ad esempio: puoi provarmi *storicamente* che Craspazio Cerberius non sia mai
esistito? :D

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Karoo:

Infatti non puoi, è un paradosso che "dovrebbe" far comprendere come
sia impossibile screditare totalmente l'esistenza di una persona; è
solamente possibile scegliere di credere nella sua non-esistenza.
Se io dico che ho conosciuto ieri un tizio di nome xbcnmnbv che vola e
sputa fuoco, puoi ovviamente non credermi, ma non puoi dimostrare che
non sia vero. La verità è ciò che la gente sceglie di credere ...
per quanto possa dar fastidio, tutti coloro che vaneggiano di verità
assolute fanno una scelta di "fede". Chi non la vuole fare rimane
nell'incertezza .. altre vie non ce ne sono.

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Elfo_grigio:

"karoo" ...@gmail.com> tecnë:
1148809142.566787.101...@i40g2000cwc.googlegroups.com...

> Infatti non puoi, è un paradosso che "dovrebbe" far comprendere come
> sia impossibile screditare totalmente l'esistenza di una persona; è
> solamente possibile scegliere di credere nella sua non-esistenza.

Eh no, altrimenti (dato che lo stesso ragionamento è applicabile per Babbo
Natale, la Befana, e via discorrendo), bisognerebbe concludere che il
credere nella *non esistenza*, che so, di Superciuk sia sullo stesso piano
del *credere* nella sua esistenza; cioè che il credere o meno in qualcosa
sia un'operazione completamente arbitraria.

Al contrario, l'onere della prova incombe _sempre_ su colui che afferma, non
su colui che nega giacchè è impossibile portare delle prove della *non
esistenza* mentre è perfettamente possibile il contrario.

> Se io dico che ho conosciuto ieri un tizio di nome xbcnmnbv che vola e
> sputa fuoco, puoi ovviamente non credermi, ma non puoi dimostrare che
> non sia vero.

Dato che tra gli esseri umani non mi risultano che esistano esseri che
volano e sputano fuoco (o camminano sull'acqua, pedditte :D), posso con
sufficiente ragionevolezza concludere che tu mi stia raccontando una cazzata
e se vuoi che ti creda sei TU che devi dimostrarmi il contrario, semmai.

(Corollario: ovviamente è possibilissimo (?) che esista un tizio di nome
xbcnmnbv , ma il mero dato della sua esistenza nulla ci dice rispetto alle
sue presunte caratteristiche riguardanti il volare e lo sputare fuoco)

> La verità è ciò che la gente sceglie di credere ...

La *scelta* delle cose a cui credere la trovo invero piuttosto limitata.

Ad esempio, puoi ben *scegliere di credere* di saper volare e buttarti dal
quinto piano di un palazzo, ma alla riprova dei fatti il selciato è lì a
confutarti in questa tua singolare pretesa di *verità* soggettiva. :D

> per quanto possa dar fastidio, tutti coloro che vaneggiano di verità
> assolute fanno una scelta di "fede". Chi non la vuole fare rimane
> nell'incertezza .. altre vie non ce ne sono.

Su questo non ci piove.

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Karoo:

> Al contrario, l'onere della prova incombe _sempre_ su colui che afferma, non
> su colui che nega giacchè è impossibile portare delle prove della *non
> esistenza* mentre è perfettamente possibile il contrario.

si, questo è verissimo..

> Dato che tra gli esseri umani non mi risultano che esistano esseri che
> volano e sputano fuoco (o camminano sull'acqua, pedditte :D), posso con
> sufficiente ragionevolezza concludere che tu mi stia raccontando una cazzata
> e se vuoi che ti creda sei TU che devi dimostrarmi il contrario, semmai.

e questo è altrettanto vero ! ma come anche tu ovviamente dici, le
prove non servono in vero a dimostrare che qualcosa esista, ma a
convincere qualcuno che tale cosa esista (o non esista). Ovvero, visto
che concordi che la scelta di una verità oggettiva è una scelta di
fede, allora mi passerai che nel momento stesso in cui io credo che
babbo natale esista, egli per me esiste. Adesso se per me è importante
convincere anche altra gente di tale esistenza, mi opererò a cercare
delle prove ... ma non saranno le prove a certificare l'esistenza di
babbo natale, bensì la gente che sceglie di credere a quelle prove che
io gli fornisco.
Prendiamo l'esempio fatto da te:
> Ad esempio, puoi ben *scegliere di credere* di saper volare e buttarti dal
> quinto piano di un palazzo, ma alla riprova dei fatti il selciato è lì a
> confutarti in questa tua singolare pretesa di *verità* soggettiva. :D

verissimo, ma se uno volesse potrebbe dire che il selciato non esiste,
che tizio ha una capacità infinita di imitare un morto.
Ovverò la realtà oggettiva dei fatti è ciò che noi abbiamo scelto
di definire tale. Se una cosa trova riscontro per tot persone diverse,
allora quella diventa una verità oggettiva. Questo è un pensiero
ovvio ma è pur sempre una convenzione. Effettivamente un malato di
mente che vede ragni giganti ovunque rende quei ragni reali quanto ogni
altra cosa, indipendentemente se tutti li vedono o no.
Il succo: la realtà oggettiva non esiste se non per convenzione. E' un
bene definire le cose e comportarsi di conseguenza, ma non bisogna
dimenticare che i "fatti" e le "prove assolute" in verità non
esistono, sono solo i mezzi con cui noi facciamo interagire la nostra
mente con le altre ed il mondo che le circonda.
Se si tenesse maggiormente conto di questa cosa, si potrebbe a mio
parere avere una mente più aperta e meno esigenza ad imporre la
propria visione del mondo con la scusa che quella visione è "vera".
(questo ovviamente non conta quando tale visione renderebbe migliore la
vita, ovvero quando una visione oggettiva diversa da quella comune
risulta "migliore" di quella attuale).
Non so se mi sono riuscito a spiegare, spero che la capacità di
comprensione che hai dimostrato di avere compensi il mio deficit
dialettico :P

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Ok, il dircorso continuava ma andava per le lunghe ed era, come logico immaginare, del tutto inconcludente. I pensieri da me espressi nel testo, comunque, li reputo ancora del tutto sacrosanti, ma sicuramente inutili, infatti anche avendo coscienza che la nostra verità ruota intorno a tutto questo, l'agire in base a tale ideale sarebbe del tutto insensato.
Come avevo scritto, l'importante è solo tenere a mente tale concetto per non prendersi troppo sul serio, nemmeno nelle nostre scelte più sicure. Ovvio che spesso non sarà possibile farlo, ma credo staremmo davvero tutti meglio sforzandoci di più in tal senso .. :P

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