martedì, novembre 13, 2007

La morte gloriosa nel 2000

Tempo fa i più nobili guerrieri trovavano che l'unica morte rispettosa fosse una morte in guerra, durante il ascro fuoco della battaglia.
Oggi ho scoperto che la miglior morte per un egocentrico è sicuramente la morte allo stadio, durante una partita di calcio.
Recenti fatti hanno dimostrato come non è nemmeno necessario essere allo stadio, basta anche starsene per i cacchi propri pre strada, l'importante è che, una volta morti, qualcuno dica che tu saresti andato allo stadio, che sia quella mattina, quella settiana o un giorno, nel futuro.
Insomma, prima di morire invece che confessarmi dichiarerò il mio amore per quella o l'altra squadra.
Che vantaggio ci sarebbe ? Bé, in effetti nessuno, visto che sarei morto, ma vuoi mettere lasciare questa valle di lacrime nel proprio letto, magari da soli, con il venire omaggiati da centinaia, anzi, migliaia di persone che di te se ne sono sempre sbattuti, che magari ti hanno insultato e cercato di linciare durante i derby e vedere tutta una nazione fermarsi, gente scusarsi, accusarsi, polemizzarsi, partite fermarsi e TG riempirsi del tuo coccodrillo in cui ti dipingono come un santo sceso in terra da noi mortali e strappato alla vita con la violenza ?
Potrei instillare atti di fede cieca, pentimenti di massa, messe in mio nome in tutta Italia.
Famosi campioni visti sempre in TV chiamare il mio nome come se fossimo stati fratelli, veder mimare una vera sofferenza dai presentatori in tv, dalla gente fermata per strada mentre sta andando a fare shopping, frasi strappalacrime dai DJ su tutte le radiofrequenze.
Certo, sono consapevole che il tutto durerebbe solo un weekend, o se proprio la mia morte fosse stata eclatante (Tipo mi è piombato addosso un dirigibile della Nike con sopra la nazionale), quasi una settimana.
E' comunque meglio di un funerale di stato.
Non avrei una ricorrenza come i morti di Nassyria (Ma ce l'hanno poi ?), però per lo meno quando ne muore un'altro, allo stadio, ritirerebbero fuori anche la mia storia.
Ultimo ma non ultimo, potrei morire nell'adempimento di qualunque azione. Potrei morire mentre sto picchiando una nonnina e dando fuoco ad un convento, tanto per tutti sarei un ragazzo come tanti (Ma più buono) assolutamente estraneo a qualsiasi forma di violenza (Ma non remissivo) che aveva un sacco di amici (Ma era timido e riservato) ed un futuro radioso davanti (Qualsiasi sia).
Unico neo, è necessaria la morte prematura e non bisogna essere polizziotti o associati alle forze di polizia, altrimenti che vittima saresti ?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bell'articolo ! un po di sacra ironia non guasta, per cercare di evidenziare la corrente demenzialità, concordo con tutto ma.......... denunciamo anche gli strateghi sociali, sennò rischiamo di analizzare sempre e solo gli effetti a non le cause, renderci coscienti che la società è tanto forte nella sua moltitudine quanto vulnerabile nella sua direzionalità; difatti se così non fosse, dimmi come avrebbe potuto la società borghese dell'ottocento, convincere "il popolo" a rivendicare il "diritto al lavoro" quando questo era prima d'ogni altra cosa necessario ai borghesi, altrimenti, se così non fosse avvenuto, sarebbero dovuti andare i borghesi a lavorare!, invece.....i paraculi no! hanno convinto i "poveracci" che avrebbero continuato a cavarsela con le mille attività artigiane in qualche modo, che avevano "diritto" a fare ciò che i borghesi volevano e necessitavano.
ebbene non credi che la storia sia ancora la stessa? non credi che santi o diavoli, violenti o miti, siano tutti vittime di volontà altrui?, i morti per il pallone servono a rivendicare "diritti" che servono a chi li deve elargire, insomma continuiamo a chiedere non ciò che realmente ci serve ma ciò che ci viene convinto ci serva, e se singolarmente siamo in grado di ribellarci e tentare di non farci fregare, nella moltitudine siamo i fregnoni che siamo, così.....tutti li a commentare, ad indignarci, a rivendicare diritti sociali...... ma di che?!!, di una partita di pallone?!!!.
sono con te sul tema e sulla riflessione ma..... in due si fa poco ed in molti si diventa fessi!.
ciao, ma non sono sempre così pessimista!.
glp