lunedì, maggio 29, 2006

Elogio all'assasino

Guardando questi preudo-servizi su Erika (quella di Novi-ligure) mi viene in mente la canzone di Bersani (che caso!) che recita:

Chiedi un autografo all’assassino/
guarda il colpevole da vicino/
e approfitta finché resta dov’é/
toccagli la gamba fagli una domanda/
cattiva, spietata.

Lo speacker dice che Erika non si è pentita, che non piange, non grida. Che anzi si diverte, ride e gioca a pallavolo. Che solo quando gli chiedono di cantare, allora si vergogna.
Ma che schifo. No Erika, i giornalisti.
Prendono una ragazza che ha fatto l'innominabile dopo 8 anni di vita in carcere e decidono che la devono trovare ancora a piangere, a disperarsi ed urlare. Incapace di fare qualunque altra cosa che non pentirsi, perché questo è conforme a quanto hanno deciso ci si debba sentire dopo ciò che ha fatto.
Sono passati 8 anni. 8 anni sono lunghissimi, soprattutto se passati in carcere.
Come cazzo pensano di sapere COSA PROVA una persona che ha ucciso la propria famiglia ed è cresciuta in carcere ? Cosa diavolo ne possono sapere loro ? nessuno lo può sapere.
Si arrogano il diritto di poter leggere nella mente di Erika, cosa che forse nemmeno lei è capace di fare. La reputano "colpevole" di aver iniziato a vivere la propria vita, perché secondo loro lei deve solo piangere e vergognarsi. Anche dopo 8 anni. Sempre.
La vedono uscire al sole e dicono che è bella, che si veste alla moda, come se questo volesse dire che se ne frega e che è senza rimorso. Anzi, lo dicono proprio che è senza rimorso, senza pentimento. Devono avere uno scanner bello forte per entrargli in testa inquadrandola per 10 minuti a 100 metri di distanza.
Leggono la scritta sulla sua maglietta: "Build for hard" mi pare, "costruita per il duro", e pensano che sia un messaggio .. come se tutti le ragazzine con su scritto "Sex" o cose ancora più idiote scegliessero le magliette per il "messaggio" sopra riportato.
Io non so quello che prova o pensa Erika, e difficilmente potrò immaginarlo dato che non ho ucciso mai nessuno, tantomeno la mia famiglia. E non sono mai stato 8 anni in carcere nell'adolescenza.
Ma la cosa schifosa non è tanto questo, perché si sa che quando si ha un TG da riempire (soprattutto se è una barzelletta di TG come Studio Aperto) ci si infilano dentro anche questi stupidi servizi a sensazione, che non vogliono dire niente di niente.
La cosa schifosa è che questo tipo di "giornalismo" deficente va a modificare la realtà.
Ad Erika è stata negata la libertà condizionata con la motivazione "Non si è pentita". Adesso, cosa avrà pensato il giudice che aveva in carico la richiesta ? molto semplice ...
Si sarà detto: "Perché mai dovrei rilasciare una criminale tanto in vista e finire su tutti i giornali creando scandalo (che poi lo scandalo lo creerebbero solo i giornali) quando posso semplicemente dire "no" e fregarmene ?" domanda retorica ovviamente.
Il giudice ha visto il servizio idota ed ha ben pensato di assecondarlo, perché alla gente sta più a cuore la TV che non Erika.
E qui si vede come anche un servizio per decelebrati demente abbia un potere (il 4 potere, appunto) tanto forte da sovvertire anche il "giusto" in onore del "popolare".
"Non si è pentita" .. ma che cazzata infinita. Ed anche se fosse ?

1 commento:

Karoo ha detto...

finalmente qualcuno commenta questo post. Hai perfettamente ragione !!