lunedì, maggio 29, 2006

Comprensione

Allora, parliamo un attimo di comunicazione, dialettica e proprietà di linguaggio.
A cosa serve la lingua italiana (nel nostro caso) ? a comunicare tra di noi ovviamente; ovvero a scambiare delle informazioni da una persona ad un altra, così come fanno i computer tra di loro attraverso dischi e cavi.
Per quanto riguarda i computer però, c'è una differenza sostanziale: i computer sono un sistema binario e di conseguenza possono concepire solo due stati di ordine, giusto o sbagliato. Per un computer un errore è sempre un errore, indipendentemente da quale sia. Per questo motivo la standardizzazione dei linguaggi in un discorso tra computer è basilare, perché altrimenti non funziona nulla.
Per un PC quindi dire Begin o begin non è uguale.
Ma per noi ? la nostra mente è un sistema incredibilmente più complesso e quindi può concepire una informazioni in centinaia di modi diversi.
Se indico un bicchiere vuoto ad esempio cosa voglio dire ?
Che ho sete ? che è un bicchiere ? che è vuoto ?
nessuno lo sa, perché mi sono espresso male.
Se avessi voluto farmi capire avrei comunicato in modo più esaustivo, ovvero dando maggiori notizie possibili sull'argomento.
Comunicare serve dunque ad esprimere un concetto, poco importa il modo in cui tale concetto venga recepito. Il mezzo non ha significato una volta raggiunto lo scopo.
Però stranamente c'è tanta gente che ha deciso di imporre un metodo di comunicazione. Tale metodo dovrebbe ai loro occhi essere una cosa buona perché una volta concepito un metodo universale di comunicazione, il trasferimento dei concetti risulterebbe più facile, come accade per i computer.
Il fatto è che un simile proposito è improponibile, perché la nostra mente è caotica ed ha bisogno di un costante cambiamento.
Per questo motivo la nostra lingua non fa altro che cambiare costantemente. Crescendo cambia il nostro modo di parlare, così come si creano linguaggi di "nicchia" tra amici ed amici, colleghi e colleghi etc.
Dicendo che un "mob epic critta sempre" ad esempio esprimo un concetto ben definito, ma solo per chi gioca a WoW o ad altri giochi online. Dicendo che "un mostro molto potente che si incontra giocando ad un certo videogame ti fa tanti danni oltre quelli realmente dichiarati nella sua scheda" esprimo sicuramente il concetto in modo migliore, ma solo agli occhi di chi sa cosa sia un videogame, un danno ed una scheda. Come vedete la comunicazione deve modificarsi in base al ricevente, e non ad un libro o ad un mandante.
Questo perché è chi esprime un concetto che ha l'interesse maggiore che venga recepito bene, e non il ricevente.
Creare una forma ufficiale di comunicazione quindi è una cazzata, come lo è qualsiasi codice che non prevede imprevisti in un campo composto soltanto da questi.
Ma c'è addirittura gente che critica !!
Incredibile ma alcune persone frustrate vanno in giro a dire alla gente come dovrebbe parlare, o come dovrebbe pronunciare alcune parole. Come ho spiegato il sistema di comunicazione è irrilevante: se ci si capisce allora il sistema usato è quello migliore.
Inutile quindi insegnare l'italiano corretto in un paesino di 20 abitanti che parlano tutti dialetto, ad esempio.
Ed ancora più stupido pretendere che questi stessi cittadini capiscano l'italiano quando si trovano un turista davanti.
non è obbligatorio e non è importante, a meno che qualcuno non ci tenga a comunicare con lui. Ma in tal caso allora siamo tutti in debito perché ci sarà sempre una qualché lingua o terminologia che non conosciamo, ma guarda caso non per questo ci consideriamo ignoranti ...

Bene, questo è tutto. Come saprete ciò che scrivo qui dentro lo scrivo solo per me, ed io mi sono capito benissimo. Questo significa che se anche avessi scritto "ufwchf" e basta, "ufwchf" sarebbe stato un concetto espressamente chiaro ed esaustivo.
Avete capito ? no ? e che mi frega :D

1 commento:

Karoo ha detto...

certo, anche se ho scritto io il post un aiutino dagli altri ad aprire la pripria mente non fa mai male :D