giovedì, aprile 20, 2006

Bau

Camminando senza meta, conta i passi fino ad un cartello, poi indietro fino all'incrocio.
La fame lo attanaglia e lo uccide lentamente. Il caldo gli secca la gola e gli picchia sulla testa.
Giorni fa ha perso il motivo per essere felice, per essere triste, per essere sé stesso.
La notte gelida lo attacca con il vento negli occhi. I rumori lontani lo tengono sveglio nel terrore.
Accanto a lui una strada di morte; può sentirne provenire odore di sangue e pneumatici.
Si tiene lontano dai rombi che l'attraversano e dalle luci che sfrecciano nel buio.
Si tiene lontano dalle persone che cercano di prenderlo, di portarlo via dal proprio posto.
Perché anche se sono giorni che aspetta, e sente la morte vicina, lui attende ancora il suo padrone.
Lui lo ama ancora, perché amare è nella sua natura.
Lui aspetterà ancora, finché non morirà di fame, finché non lo ucciderà un contadino, finché non lo investirà una macchina.
Lui forse non riesce a capire, ma sente.
Lui forse non conosce, ma spera.
Lui forse non è un uomo, ma è qualcosa di meglio.

1 commento:

Karoo ha detto...

con un rapido calcolo si può vedere come il numero di persone che abbandonano i cani (soprattutto durante le vacanze) è in costante aumento.
Questo significa che fra tutte le persone che conosciamo o che abbiamo conosciuto, almeno un paio appartenevano a questa categoria.
Il fatto di non poterle riconsocere è frustrante, e fa capire quanto questo crimine sia a noi vicino, molto di più di quanto pensiamo.