mercoledì, aprile 12, 2006

Scienza


Cos'è la scienza ? presto detto: è un insieme di teorie ed applicazioni ragionate riguardante una serie ben precisa di fenomeni. E' una dottrina composta da teorie formulate tramite il "sistema scientifico".
Cos'è questo "sitema scientifico" ?
Anche questo è semplice, l'abbiamo tutti studiato a scuola.
Il "sistema scientifico" è l'unico processo di apprendimento riconosciuto dalla scienza, e consiste in poche e semplici fasi:

1 - osservazione del fenomeno
2 - studio del fenomeno e delle sue ripetizioni costanti
3 - formulazione della teoria riguardante il fenomeno

Questo processo si è creato parecchi secoli fa, e nonostante l'evoluzione delle nostre discipline non è cambiato di una virgola, di fondo è rimasto sempre lo stesso, giustamente tra l'altro.
Si può dedurre quindi che quando a Newton cadde la proverbiale mela sulla testa, egli si rese conto che tutto ciò che veniva lasciato in inerzia tendeva ad andare verso il basso; isolò quindi questa unica forza attiva e la classificò come forza di gravità.
Tutti conosciamo la forza di gravità, sappiamo che è vera e che c'è.
Nessuno sano di mente direbbe che tale legge non esiste o possa essere confutata, sempre rimanendo nel campo di studio di nostra competenza.
Perché è proprio nel processo scientifico che la scienza stessa si DICHIARA come l'unica e vera strada per l'incertezza. Si avete capito bene, per l'incertezza.
Quando la scienza fu coniata non si era mai pensato di usarla per raggiungere una qualche forma di verità, ma solo una maggiore forma di potere nei riguardi del mondo che ci circonda.
Quando la parola scienza invece entrò nel linguaggio comune, con il tempo la gente cominciò ad usare la scienza per dimostrare delle cose, cosa che la scienza non sarà mai in grado di fare se non ponendo limiti incredibilmente ristretti, se confrontati con la misura delle cose che non conosciamo.
Prendiamo ad esempio la gravità: noi sappiamo che esiste in tutto l'universo conosciuto, ma in quello sconosciuto ? ovviamente raggionando per probabilità possiamo dire che la gravità è ovviamente presente anche là, ma a quel punto si starà facendo una supposizione basata, seppur sulla nostra esperienza, principalmente sulle nostre convinzioni personali.
Si tratterà quindi, a tutti gli effetti, di fede.
Com'è breve il passaggio tra scienza e fede, la prima sconfina nell'altra (e non il contrario) con enorme semplicità, tanto spesso che in pochi se ne rendono conto davvero.
Ma visto che la scienza (per sua definizione, ripeto) può studiare solo i fenomeni già verificati per poi usare la logica matematica per estenderli all'infinito, questa non ci da in effetti alcuna certezza. Prendiamo un esempio molto stupido ma valido come tutti gli altri:
Se si lancia una moneta in aria, questa cadrà per terra.
Se la si lancia un milione di volte, questa cadrà per terra un milione di volte.
Se la si lancia infinite volte, la logica matematica ci dice che questa cadrà a terra infinite volte.
Ma a questo concetto ci siamo arrivati con la logica, non con l'esperienza, di conseguenza nonabbiamo usato un metodo scientifico, ma ci stiamo basando sulla convinzione che la nostra percezione della realtà sia sempre la stessa, cosa che non possiamo ne potremmo mai dimostrare, perché quella stessa percezione noi la usiamo per studiare noi stessi.
Se quindi vi dicessi che se si lancia in aria una moneta un certo numero X di volte, questa rimanga in aria sospesa e cominciasse a cantare Jingle Bells, nessuno potremme mai contraddirmi scientificamente parlando ...
Certo, ben lungi da me dire una cosa del genere, ma questo dovrebbe far ragionare sul proprio concetto di scienza, dovrebbe far capire come la scienza non è, non è mai stata, e mai sarà una "via per la verità". Per quel che ci concerne, solo la fede lo è, ovvero la convinzione che qualcosa sia vera senza poterne avere la certezza, perché di certezze purtroppo per chi ne cerca, non ce ne sono se non dentro di noi.
Adesso, questo discorso come ho detto vale per quanto riguarda numerose varie domande, ma quando si parla di un ambiente chiuso allora tutto cambia. Come si sa se prendo un insieme di 10 uomini e dico che questi sono tutti uomini, io avrò creato una certezza, ma sempre entro i limiti del mio campo di indagine. Non vi scoraggiate quindi pensando che nulla di quanto sappiamo sia vero, solo riflettete che noi possiamo definire "vero" solo le cose di poco conto.
Sappiamo che la pasta è troppo salata, ma non se c'è stato il diluvio universale.
Sappiamo che se non respiro muoio, ma non so cosa succede dopo.
Tutto questo per dire che è altamente stupido sventolare la bandiera della scienza quando si parla di certezze filosofiche, perché in tal caso non si è capito nulla della "scienza".
Se si vuole parlare di cose importanti, io esorto tutti a studiare filosofia che non matematica e fisica, perché la filosofia, madre di tutte le scienze, parla appunto di meta-fisica, usando come strumento l'intelletto umano e portandolo ai confini delle proprie possiblità, perché l'unico modo per conoscere il vero è uscire da sè stessi, in tal modo da penetrare dentro di noi più in fondo.
Chi ha orecchie per capire capisca, chi non le ha la smetta di parlare di "verità scientifiche" !

2 commenti:

Karoo ha detto...

purtroppo a me le cose viene da scriverle verso quell'ora, infatti devo aver scritto tutto parecchio male perché non ci hai capito un H ;)
nel senso buono però, perché io ho scritto le stesse cose che hai scritto tu, anche se in modo tanto meno preciso :P
Ora ti spiego, quando parlavo di scienza (perché la lettera maiuscola ? perché lo dice lo zingaretti ?) ho detto esattamente quello che hai detto tu,
ovvero che la scienza non si è mai espressa su cose che non possono essere verificate secondo il metodo scientifico.
Il concetto della moneta sussite perfettamente, in quanto tramite metodo scientifico questa mia idea non può essere confutata, ma nemmeno verificata, in tal caso infatti la scienza semplicemente non si pronuncia.
L'esempio è volutamente demenziale per far capire alla maggior parte della gente come sia demenziale chi affida alla scienza il compito di procurare "risposte", mentre questa altro non fa che spiegare dei fenomeni (più o meno evidenti).
Io la scienza la conosco, ed infatti mi sono fatto onere di dire a tutti che la scienza non può e non ha mai avuto la pretesa di dire come stanno le cose senza poterle studiare, come dici tu mi sarò espresso male (ora mi rileggo) ma chiarendo il concetto che la scienza opera in un mondo estremamente confinato rispetto al nostro modo di pensare, voglio solo ridimensionarla agli occhi di chi se ne serve per ddimostrare una qualunque "verità".

Si, alcuni filosofi si sono definiti scienziati perché utilizzavano basi scientifiche per approdare a teorie filosofiche, ma questo nella stessa misura con la quale io che guido l'auto conosco qualcosa di meccanica per meglio guidarla, tutto qua. Un filosofo scienziato è solamente un filosofo, questa ultima definizione sovrasta la prima di talmente tanto da renderla supeflua al cospetto.

Se per te conoscere un argomento significa conoscerne ogni aspetto, allora si, non so un cazzo di scienza, anzi non so niente di niente ;P

Karoo ha detto...

forse ok, ma se mi dici quale mi risulta un sacco + facile ;)