sabato, marzo 04, 2006

Nazionalità

Come ha accennato Paolo, anche io odio le nazioni.
Ad un certo punto, nel tempo dell'uomo, un tizio ha detto : "Questo posto è mio,
qui ci sta chi decido io, e gli altri non ci possono entrare".
Visto che la grande maggioranza degli animali dai quali discendiamo (I primati tra tutti),
segue lo stesso istinto del territorio, è più che comprensibile che anche noi
subiamo lo stesso destino.
Ma per fortuna il razioicinio ci permette di ignorare la maggior parte dei nostri istinti se lo vogliamo
davvero .. allora perché questo che è fra gli istinti più stupidi è tanto duro a morire.
Semplice, perché implica il possesso, e per questo è uno di quegli "istinti" che ci piacciono tanto.
Fosse per me mi ispirerei ai delfini o alle balene .. creature del mare che considerano il mare di tutti e di nessuno, e che non rivendicano alcun tipo di territorialità nell'ambiente che li circonda.
Il mondo è di tutti.
Quanto volte abbiamo sentito dire "Che fortuna essere nati qui, pensa se nascevi in Africa".
Certo, niente da dire ... ma se queste cacchio di barriere immaginarie non esistessero, dall'Africa sarei venuto qua senza troppi problemi.
Isamov e tutti i grandi della fantascienza più remota (quella cioè che parla dell'uomo tra migliaia di anni) hanno descritto la società umana come un'unica grande società, senza una così dura divisione di nazioni, regioni, città.
Ma intorno a noi questo modello non viene assolutamente promosso, anzi !!
In TV non vedo altro che gente che richiama la nostra "Identità culturale", alle "nostre radici", alla "cultura popolare".
Personalmente non sento nessun amore per questo tipo di cultura.
Mi sento totalmente cosmopolita, nel senso vero della parola.
Non mi interessa l'appellarmi ad una cultura magari retrograda solo per darmi una identità!
Non me ne frega niente di niente di essere Italiano, per quanto mi riguarda potrei essere francese o tedesco, non mi cambierebbe niente.
Il suolo non ha proprietario, nessuno dovrebbe essere in grado di decidere chi può stare dove e quando.
Forse saranno discorsi troppo anarchici, però nell'umanità superiore alla quale dovremmo aspirare le nazioni di sicuro non troveranno posto, come anche le dovisioni di ogni genere.

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