martedì, marzo 21, 2006

Epsodus IV

Il programma "0gr3" cominciò ad inserire milioni di stringhe alfanumeriche al secondo, portando avanti la più antica tecnica del mondo, il bruteforce.
Ogni volta che la password errata veniva confrontata con quella corretta del sistema, gli ICE primitivi friggevano un host nella rete, ma che per fortuna di Diano non poteva essere il suo.
Grazie ad una adeguata schermatura infatti, Il giovane cracker si era reso invisibile, eliminando ogni traccia del suo passaggio nel cyberspazio. Ovviamente Diano era a conoscenza che sfortunati utenti in tutto il mondo stavano in questo momento vedendo il loro schermo surriscaldarsi ed il loro pc fondersi, ma questo non era affar suo. Inoltre le possibilità che su quasi tre miliardi di utenti ne venisse preso uno con un allaccio neurale come il suo erano davvero scarse. Accettabile, bastava non pensarci.
Il tempo scorreva veloce nell'orologio digitale sopra la testa del suo avatar, scandendo i minuti necessari per trovare la parola chiave, prima che il sistema bloccasse l'accesso per sicurezza preventiva.
Un bip, ed il mondo virtuale esplose per poi ricomporsi intorno a lui sottoforma di una grande stanza cilindrica, senza porte ne finestre, ma con vari quadri appesi alla parete circolare, ad una distanza precisa tra loro, posizionati con un gusto metodico.
Diano attese in silenzio, ma nel silenzio rimase.
Niente sembrava far intuire un qualche tracciamento; un sospiro di solievo gli svuotò o polmoni, ridandoli per un attimo una sensazione di realtà.
Ognuno di quei quadri nascondeva insidie indicibili, trappole molto più sofisticate di quell'accetta violenta che aveva sviato poco prima.
La lotta contro il sistema era una lotta contro il tempo. Ogni secondo perso era un secondo in più per i controlli della macchina, per le sue letture ed i suoi raggiri.
Diano mosse le braccia nell'aria aprendo così una finestra virtuale che dava sull'esterno della rete. Attraverso questa, fasci di luce rossa e blu attraversarono la stanza librandosi nel vuoto, formando ghiri gori di estrema bellezza dettata solo da funzioni matematiche, logaritmi e frequenze di trasmissione.
Diano ne afferrò uno e se lo impresse sulla fronte, questo subito divenne di un verde sfosforescente per via del passaggio di dati.
Era giunto il momento di attivare il suo complice.

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