domenica, marzo 05, 2006

Epsodus II

Diano si sedette con noncuranza al tavolo di fronte quello scelto da Clarance.
Lo osservo a lungo da dietro una rivista di moda. Mentre ordinava con calma le sue
pietanze abituali, senza dare nemmeno uno sguardo al menu. Mentre separava con cura
i vari tipi di insalata. Mentre metteva in bocca e masticava il cibo ondeggiando il suo mento grassoccio, con lo sguardo assente sul grande incrocio attraverso la vetrata della tavola calda.
Diano provava repulsione per quell’uomo. La repulsione era l'effetto che gli facevano la maggior parte degli uomini, c'era da tenerne conto, ma tutto ciò che l'essere che aveva di fronte gli trasmetteva era pura e semplice inutilità. Era come guardare un piccolo ingranaggio in un vecchio orologio analogico, ormai del tutto rotto.
Ma per ottenere quello che voleva doveva sporcarsi un po’; e sporcarsi era una cosa che Diano sapeva fare benissimo.
Si alzò ed andò al bancone per ordinare due sode; poi si diresse nuovamente al tavolo, sedendosi davanti a Clarance e spingendo verso di lui una bevanda.
"Sembri averne bisogno" Iniziò lui, usando per l'occasione il suo tono più amichevole.
Clarance lo guardò come un alieno. Probabilmente questo era l'evento più entusiasmante della sua giornata, o della sua vita, perché non riuscì a trattenere un ridicolo sorriso.
"Ti ringrazio - rispose, passando subito al tu per via della giovane età di Diano - ci conosciamo ?"
"Ovviamente no stupido grassone, altrimenti te ne ricorderesti" pensò il ragazzo.
"No, ma sono qui per questo" disse invece, sfoggiando un sorriso malizioso.
Non poteva sapere se a Clarance piacevano i ragazzi, ma ogni strada andava tentata.
Non aveva trovato niente nel suo passato che gli avesse fatto pensare ad una qualche integrità sessuale superiore in quell'uomo, quindi era normale pensare che non facesse tante distinzioni di sesso, come poi non fa la maggioranza della gente.
Il sorriso sul volto dell'uomo si allargò, "buon segno" pensò Diano.
Il resto fu tutto in discesa.
Avendo avuto una prostituta come madre, Diano sapeva bene come abbindolare gli uomini con troppa astinenza dal letto, ed era un esperto nel concentrare l'attenzione sulla propria figura.
Il suo aspetto era di primo livello, un corpo ed un viso da 12000 crediti.
Occhi progettati per riflettere la luce sempre nel modo più consono, risultando costantemente lucenti. Labbra lucide, umide al punto giusto e senza increspature. Pelle tanto trasparente da apparire in alcuni attimi quasi invisibile.
Tutto il suo aspetto era il risultato di operazioni sulle fibre, sui pori, sul DNA. Per non parlare degli impianti cybernetici.
C'era gente che spendeva la stessa cifra per una macchina, o per un piccolo appartamento; ma Diano sapeva che il suo aspetto era il suo futuro, e lui mirava molto in alto.
Quando si lasciarono, Diano aveva ottenuto il numero personale di Clarance, il suo indirizzo di casa ed un appuntamento notturno per quella sera stessa.
Altri si sarebbero sentiti in colpa nell'illudere un povero impiegato pieno di speranze sessuali, ma a Diano sembrava una giusta punizione per tutto quello spreco di materiale organico, inutile e ributtante.
Rimase seduto al tavolo del bar mentre osservava il povero incravattato correre attraverso la strada per raggiungere in tempo la propria scrivania.
Lui non sarebbe mai finito al guinzaglio di una multi nazionale, mai.

2 commenti:

Karoo ha detto...

Per chi volesse il primo post di "Epsodus" lo trovate a Gennaio, ovvero qua :

http://karoo5.blogspot.com/2006/01/epsodus.html

Karoo ha detto...

vabbè per fartelo paicere basta la parola "sesso"