sabato, giugno 17, 2006

Cambiamenti

Gente che cambia ..
Ma la gente canbia ? penso propio di si ma non che sia un percorso obbligato.
Anzitutto bisogna vedere cosa si intende x "cambiamento"; se si cambia il proprio carattere, la propria natura o le proprie idee e convinzioni.
Credo che fra tutte le ultime siano le più orientate al cambiamento. Per cambiare una convinzione o una propria visione del mondo basta trovarsi davanti ad una crisi o bivio emotivo, oppure osservare il cambiamento del mondo intorno a sé. Ma il carattere ? quello credo cambi quasi di conseguenza. Le convinzioni influiscono enormemente sul nostro carattere. La nostra natura invece non saprei .. in effetti è un tema enormemente controverso. Nessuno ancora sa quanto la propria natura cambi i se semplicemente si celi alla nostra stessa vista.
Intorno a me in effetti c'è gente che cambia, come cambio io stesso. Io cambio poco, lo ammetto, ma non perché non dovrei farlo, ma semplicemente perché i miei ritmi sono come quelli di una molla ... per molto tempo somatizzo-esterno-somatizzo-esterno, poi smetto e cambio modo di fare spesso in modo radicale.
Gli altri che posso osservare ovviamente sono diversi, siamo tutti diversi.
C'è ad esempio chi vuole cambiare, perché non si piace o non gli piace le figure alle quali si sente di appartenere. Ma chi vuole cambiare difficilmente ci riesce, a meno che non sia cosciente di tale volontà. Molte volte infatti si desidera una cosa a livello inconscio, la si asseconda a livello fisico e dopo molto tempo ci si accorge che in realtà si è inseguito un desiderio e non un bisogno. Questo è molto brutto perché in base al soggetto interessato si può rimanere in tale condizione anche per anni, anni ed anni, spesi nel diventare un qualcosa che alla fine non solo non ci soddisfa, ma ci si accorge che non rispecchia noi stessi, finendo ad affrontare una crisi esistenziale molto profonda chiamata comunemente di "mezza età".
Ci si ritrova incastonati in un ruolo che ci si è creati per i motivi sbagliati, e che ci ha portato ad essere persone sbagliate ai nostri stessi occhi. Si comincia a vivere di abitudine. Per fortuna l'uomo non è fatto per vivere così, e molta gente si "sveglia" seppur in ritardo. Peggio chi invece non si sveglia, ma lasciamo stare ... come SEMPRE l'ignoranza non da affatto la felicità, ma ti fa ignorare il dolore, il che è ben diverso ...
Ma c'è anche chi cambia e magari non si rende nemeno conto di quanto.
C'è chi cambia non solo convinzioni, ma anche modo di fare, in parte cambia modo di essere.
Difficile anche qui dire se si cambia natura o se si torna alla propria natura originaria dopo anni di finzione. Si scelga la teoria che più piace. Però fatto sta che si cambia, anche in modo radicale.
Io sono favorevole al cambiamento, sempre se questo porta ad un miglioramento.
Ora ci sarebbe da ribattere che il termine "miglioramento" sia soggettivo, ma c'è un valore che soggettivo non è: la scelta.
Se prima una persona era in un modo perché chiaramente incapace di concepirne un altro, mentre adesso si avverte chiaramente una maggiore apertura di visuale che gli consente di "Scegliere" come essere, allora questo è un miglioramento a tutti gli effetti.
Ho visto persone cambiare in questo senso, liberarsi da tante stupide convinzioni di bigottismo, slegarsi dagli atteggiamenti più superficiali e librarsi in un cielo più grande.
Sono molto contento di questo, e per quanto tali elogio possa in verità apparire come solo la boria di chi si sente superiore (Questa volta vi sbagliereste ^^), io mi sento di applaudire, felice che le personi cambiano, si evolvano (come i Pokemon) e si rendano conto di come essere se stessi sia molto meglio di imitare gli altri, e di come i comportamenti convenzionali della nostra società valgano solo per quelli idioti che li seguono senza chiedersi nemmeno perché ...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come si cambia,per non soffrire....
Cambiare è bello ma anche difficile,perchè quando lasci il vecchio per il nuovo,sai ciò che lasci,ma non sai quello che trovi.Sembra una frase fatta,ma in realtà è molto calzante.Infatti molto spesso anche se si soffre,se non siamo soddisfatti del nostro stato attuale,esitiamo a cambiare perchè nonostante la sofferenza,ci da sicurezza la situazione in cui ci troviamo perchè perlomeno sappiamo chi abbiamo di fronte,conosciamo le variabili mentre il cambiamento è un'incognita.Temiamo che possa andare peggio se provassimo a cambiare.per cambiare ci vuole coraggio,ma più che quello ci vuole la capacità di pensare a cosa è importante per noi stessi.Cosa non facile perchè spesso temiamo di non venir compresi da chi ci ama,o che non verremo accettati per il nostro cambiamento.Il Cambiamento ci pone di fronte ad un dilemma,purtroppo non si sa mai con certezza se cambiare sia utile o meno,ma chi non ci prova riscia di essere sempre messo a confronto con la stessa vita
con gli stessi problemi e con il rimorso di non aver tentato....