mercoledì, dicembre 20, 2006

Come un libro

L'unica vera visione che ho della vita è quella di una fortissima e luminosa scintilla che scaturisce dal nulla dell'infinito, qualcosa che si perde nell'attimo di un soffio, un qualcosa di oggettivamente inutile ma di una bellezza tale che si rimane a guardarla anche dopo che il suo effetto sfuorisce, quando l'immagine di quella scintilla rimane impressa nei nostri occhi attraverso il buio, tanto che ci pare di vederla ancora splendere.
In questa visione, i movimenti e le scelte che scegliamo di seguire nella nostra vita sono in parte prive di significato, ogni senso pratico non esiste. Sposarsi, fare cariera, salvare qualcuno dalla morte, leggere un libro, fare soldi, avere potere, avere successo, essere famosi, tutto diviene insensato perché destinato al nulla. Ciò che noi facciamo non lo facciamo per uno scopo superiore, noi lo facciamo per una ragione fine a sé stessa.
Gettare un piccolo sasso in mare è qualcosa che viene fatto senza motivo, è una cosa da fare perché bella da vedere, perché affascinante.
In queste parole considerate superficiali risiede la bellezza della vita. Ognuno di noi si muove da solo in questa società conformista ma nessuna regola di vita potrà farci dimenticare il fascino delle scintille, il sapore della pioggia sulla nostra pelle.
La bellezza ed il cuore sono le nostre uniche ragioni di vita, il cervello non serve a nulla in filosofia.
Noi siamo essenze che inseguiamo la bellezza della vita, della tragedia, dell'amore, della morte. Ognuno di noi, anche il più razionale, è schiavo delle proprie passioni e l'autodistruzione non è altro che il culmine ultimo di una esistenza esteta e sognatrice.
La gente insegue il successo, i soldi, la fama ... niente di tutto questo è un obiettivo. L'assenza di obiettivi è di per sé il significato della nostra esistenza. Troppe meccaniche involute ci negano questa consapevolezza, anche riconoscendola non possiamo assimilarla ma solo continuare ad inseguire il nulla in eterno, felici non della nostra ignoranza, ma della nostra forza di negazione.
Amiamo amare, amiamo soffrire, far soffrire, aiutare, tutto e l'opposto di tutto. Siamo talmente uguali l'uno con l'altro da apparire alieni anche con noi stessi.
Senza raccontarci frottole, ciò che io scrivo lo scrivo perch sia letto, perché ciò che scrivo venga apprezzato o odiato, per affermare un'esistenza. Ognuno di noi si agita nel fango dannandosi l'anima in cerca di qualcosa che già possiede dentro di sé da prima di nascere.
Non è una posizione sociale favorevole quella che cerco, non è un conto in banca da un milione di dollari. Non è una vita felice, non è un morte serena. Non è una amicizia eterna o la fama ed il rispetto dei miei simili.
Quello di cui ho bisogno è già di fronte a me. A volte non lo vedo, me ne dimentico, lo odio, ma fa parte del gioco. Riscoprire sé stessi ed il mondo che ci circonda ogni volta in modo differente, sempre avanti. Lasciarsi andare nel grande vortice di eventi che ci assale e ci sbatte a destra e sinistra, ci sovrasta frustrandoci negandoci possibilità, ci solleva verso il cielo facendoci sentire dio e ci sbatte ancora a terra per ricominciare. Saper vedere tutto questo da angolazioni differenti, dall'ottica di un lettore che divertito legge pagina dopo pagina la nostra vita, tentato dallo sbirciare il futuro all'ultima pagina.
La sensazione di leggere un bel libro senza l'affanno di doverlo finire, anzi con la speranza utopistica che non finisca mai, continuando a goderne per sempre.
La vita è adesso (Come dice un famoso spot), e spenderla uscendo di casa, correndo in moto, giocando a calcio, davanti ad un computer, macinando soldi, truccando elezioni, uccidendo in guerra, curando i malati, lottando per la libertà ed i diritti, facendo nascere un bambino, non fa differenza per il lettore.
Spero solo di finire questo film con delle lacrime per lo spettatore, con qualcuno che capisca e provi gioia mista a tristezza, non per me ma per tutti, per ogni singola vita su questo pianeta abbanodnato, che cerca ad ogni modo un posto nell'universo, che urla a squarciagola sperando che qualcuno lo senta, sapendo dentro il proprio cuore che sicuramente è così.

Canzoni:

"Il cielo è sempre più blu" - "Qui non è Hollywood" - "Wake me up when septembrer ends" - Boulevar of the broken dreams"

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