4 passi

C'era un uomo. Anzi c'è, visto che non è morto (ecco già svelato il finale), che un bel giorno decise di fare quattro passi, proprio per capire perché quel giorno fosse tanto bello.
Ma appena finito, l'uomo capì subito che quattro passi mai sarebbero bastati per capire alcunché, quindi li ampliò ad un numeri indefinito e proseguiì per la sua strada.
Incontrando tanti passanti però, subito si distrasse dai suoi pensieri chiedendosi come mai, se quella strada era la sua, tutta quella gente ci camminava sopra senza permesso.
Decise quindi di chiedere spiegazioni ad uno dei tanti sconosciuti che invadevano il suo territorio:
"Salve!" disse ad uno.
"Ci mancherebbe sparasse sul serio !" rispose l'altro.
"Ha ragione, ma mi chiedevo, posso farle una domanda ?"
"ma certo!" rispose quello, ed andò via.
Perplesso da tanto logico atteggiamento, l'uomo si sentì girare la testa, che gli si staccò quindi dal collo.
Nonostante la situazione, comunque, l'uomo non perse la testa perché la vedeva benissimo rotolare lungo la strada fino a cadere in un buco nell'acqua.
Il suo corpo allora, chino e non a matita per terra, cercò a tentoni la propria capoccia che tanto gli serviva, fino a trovarla e a riportarla alla ragione.
"E cosa ci faccio io ?" disse però quella, e lo mandò a mettersi del sale in testa.
Sale non ce n'era, quindi si optò per un pò di colla e la testa tornò al suo posto.
L'uomo stanco di tanta avventura imboccò allora la strada di casa. Una volta finito il piatto, la percorse per risedersi sul divano a guardare la tv. E magari, un giorno di questi, anche per accenderla.
Arrivato sull'uscio di casa, comunque, l'uomo non aveva affatto capito perché quel giorno fosse tanto bello, dato che a suo parere era un giorno come tutti gli altri.
Sbattè la porta di casa adirato, senza per fortuna metterla in cinta (anche perché di cinte tanto larghe non ne aveva), e si buttò sul divano, perché nella spazzatura non entrava mica.
Fine.