lunedì, settembre 24, 2007

Rabbia

Ogni sera da un pò di giorni a questa parte sono distrutto, sia fisicamente che mentalmente.
Stare tutto il giorno in piedi, rispondere ad un quantitativo approssimativo di 20 domande al minuto, per quasi 6 ore, una più stupida dell'altra ^_^, organizzare, gestire ed informare i giocatori.
Può sembrare una scemenza ma è una cosa abbastanza dura, e non ve lo dice uno che non ha mai lavorato in vita sua.
Certo, non è fare il muratore, ci mancherebbe, ma è stressante, ti sfianca in una maniera tanto subdola che quando arrivi a casa sei morto e non sai nemmeno tu il perché.
Spesso qualche vittoria arriva, parli con qualcuno che veramente ha l'aria di ascoltarti, riesci a far apprezzare cose a cui tu tieni a gente che non aveva idea di cosa tu parlassi. Si diviene con facilità estrema un esempio per delle persone che vedi solo ogni tanto e delle quali non sai nulla, un esempio da seguire, da sbeffeggiare oppure da evitare, ma comunque al centro dell'attenzione, su di un palcoscenico che nessuno a costruito a recitare un copione mai scritto, per uno spettacolo di cui tanti sembrano avere bisogno, forse soprattutto tu.
Strano, non avrei mai pensato di associare queste sensazioni ad una attività tanto semplice. ALla fine era proprio questo che volevamo fare, non un semplice passatempo, ma la spiegazione di un modo di pensare, forse anche di ragionare attraverso le cose più comuni, più inutili quanto il gioco.
Non ricordo chi disse che non c'è nulla di più essenziale del superfluo.
Ad ogni modo la stanchezza c'è, ed a volte è difficile rimanere calmi e non essere scortesi di fronte al continuo tartassamento.
L'altro giorno ad esempio un bambino si è attaccato con un'altro ... per la seconda volta. Sono rimasto abbastanza perplesso della passività della madre che era lì con lui, che osservava la scena e non proferiva parola, se non quando siamo giunti noi a calmare gli animi.
Niente di ché davvero, sono solo bambini, ma trovo inquietante la quantità di rabbia che può tirare fuori anche un esserino così piccolo; una rabbia che non mi appartiene, che non mi è mai appartenuta e che fatico anche a comprendere, per quanto, lo ammetto, mi sforzi a farlo.
Non sono una persona irosa, è una delle poche certezze che ho.
Certo, non sono nemmeno Maria Teresa, e sono anche uno che si incazza, ma non fa parte di me trasformare questa energia negativa in azioni violente o insensate.
Ovviamente però mi è capitato, deve essere per questo che si dice "essere fuori di sé".
Ma mi è sempre capitato per cose abbastanza importanti, per quanto soggettivamente si trattava di cose che mi toccavano sul vivo e dal punto di vista fisico, non certo perché qualcuno mi aveva insultato o umiliato.
E' bello notare come riesco a spostare sempre le discussioni su di me ... che tristezza .. Vabbé, rifuggiamoci distro il solito ventaglio, è il mio blog ... o no ?

3 commenti:

Eddy ha detto...

Mi pare Oscar Wilde, s enn dico una caxxata, sì credo che stò dicendo una caxxata, quello che ha scritto il ritratto di dorian grey mi pare, vabbè nn ne sono sicuro.

Cmnqe, magari per quel ragazzino quelle carte è tutto quello che lo fà evadere da una vita di merda, forse è per questo che si incazza tanto, magari quello che non è importante per noi è importante per un altro.

Karoo ha detto...

Io invece mi ricordavo fosse scritto nel "piccolo principe". Comunque se non sai di chi sia una citazione e spari Oscar Wilde, 4 volte su 5 ci prendi ^_^

Morello ha detto...

ma quale oscar wilde,l'ho detta io alla scorsa seduta....heheheh