giovedì, settembre 27, 2007

Esame

Perché non ero al negozio oggi ? Perché alle 08:00 mi son svegliato per portare Alessia all'università per dare il suo ultimo esame che era fissato per le 09:00.
"Che poi le 9 non saranno mai .." dicevo io, "Invece si, bisogna arrivare presto" risponde Alessia, e quindi via di corsa nel mezzo del traffico assurdo di Roma, pieno di auto perse nel limbo dell'incertezza, di gente che gira a 2 all'ora al centro della strada con le 4 frecce lampeggianti, di motorini e smartine che ti sfrecciano a centimetri dalla tua pelle per superarti a destra nel tentativo di infilarsi nello spazio tra un tram ed un bus dove forse non centra nemmeno una bici senza ciclista.
Un casino, ma alle 09:00 si arriva in aula, dove i due professoroni (In verità sono sempre i soliti assistenti di 55 anni l'uno) stavano stilando la lista dei presenti.
GIà qui il primo dubbio ... che si fa a fare l'appello se tanto la lista dei nomi corrisponde alla lista dei prenotati, e che se non ci si è prenotati l'esame non si può fare ? Basterebbe chiamare i nomi dalla lista delle prenotazioni e se lo studente e presente fa l'esame, altrimenti no oppure lo si richiama alla fine ... troppo complicato, meglio perdere almeno un'altra mezz'ora.
Alle 10:00 si viene a sapere che (Ma guarda il caso ...) non si riesce ad esaminare tutti di mattina, e che quindi Alessia potrà fare il suo esame solo alle 15.00. Bé, sono solo 6 ore !!!!
Vabbé, tornare a casa non ha senso, si perde una cifra di tempo e servirebbe a poco, quindi rimaniamo lì che Alessia ripassa.
Alle 15:00 andiamo in aula. Alle 16:00 il professore dice che non si riuscirà ad esaminare tutti in giornata, e chiede se qualcuno VOLONTARIAMENTE avrebbe preferito tornare l'indomani T_T.
Ok, va bene.
Ovviamente noi rimaniamo, stiamo lì da 6 ore e non abbiamo nessuna intenzione di tornare a casa per perdere la mattinata (E mezzo pomeriggio), senza aver mangiato a far sorbire ad Alessia un'altra giornata di attesa stressante. Tanto quanto ci vorrà ? cavolo, al massimo 20 minuti ormai ...
Alle 18:00 siamo ancora lì come dei pirla ad aspettare, mentre i due assistenti tengono al banco gli studenti dai 30 ai 50 minuti l'uno, anche per poi bocciarli -_-
Alessia ha fatto il suo esame alle 19:00, giusto giusto 10 ore dopo l'orario fissato, con la professoressa (quella vera) venuta ad aiutare i suoi intrepidi assistenti verso le 18:00.
Tutto fantastico, perché Alessia prende 30, porta a casa l'ultimo esame del suo corso ed è strafelice, ma parliamo ancora un attimo della fantastica organizzazione:

Ho già parlato anni fa dello sdegno che provo verso i docenti universitari e l'università in generale, ma io dico, questa gente lavora per noi, non ci fa il sacro onore di illuminarci nella loro utilissima materia, ma intasca i soldi delle nostre tasse universitarie, dei libri che ci fanno comprare (Dei quali 9 volte su 10 loro sono gli autori) per poi trattarci come un branco di pecore, ed ogni volta che si crea un casino del genere la colpa è sempre, dico sempre, degli alunni, che sono svogliati, che cercano di "passarla liscia", che si riducono all'ultimo o che per qualche motivo costringono il corpo insegnanti a prendere tutte le decisioni impopolari che prendono.
Gente bocciata perché non ha frainteso il programma (Spiegato egregiamente in 4 roghe su un figlio bianco appeso nella bacheca sbagliata) e non è andata al ricevimento per chiarire le cose (Ricevimento dalle 07:00 alle 07:15 solo il secondo ed il quarto giovedì del mese dove il prof c'è solo 1 volta su 3, ovviamente senza contare le lezioni dei suoi colleghi). Gente costretta ad aspettare 10 ore (Pensateci seriamente, sono una enormità, soprattutto per chi viene magari da Frosinone o simili) per dare un esame in un giorno ed un ora fissata dagli insegnanti in possesso della lista dei prenotati da circa 1 mese. Senza contare poi come questi alunni (Anche gente di 40 anni) vengono del tutto ignorati quando usano la parola "impegni", visto che nella mente dei docenti solo loro "lavorano", solo loro hanno impegni o una famiglia o una vita privata, solo loro subbiscono lo stress data dalle scadenze (Ma intanto non fanno altro che dare scadenze agli alunni, spesso impossibili perché accavallate con quelle di tutti gli altri docenti), etc.
Insomma, come già dissi anni fa, mi bastano pochi minuti (Forse è meglio dire ORE) dentro un'aula di esame per farmi salire la bile.

1 commento:

Morello ha detto...

e questo a roma tre,che è comunque meglio della sapienza.Inoltre tu ci sei stato poche ore,figurati chi c'è stato per anni.
Nessun posto in aula,esami che si rimandano,si spostano orari all'ultimo minuto,si cambia programma d'esame ogni 6 mesi,gli appelli di dieci esami lo stesso giorno o quasi...insomma l'organizzazione delle università non è valutabile,perchè non esiste...