venerdì, gennaio 22, 2010

Il gigante

C'era un volta un uomo dalle fattezze strane
che in ogni dove si recava, sembrava solo portare grane.
Se qualcuno avvicinava, con in volto un bel sorriso,
quello subito scappava, con l'orrore sopra il viso.
Se si muoveva con prudenza, evitando gran sorprese,
tutti lo guardavano perplessi, con espressioni tese.
Aveva provato ad esser disinteressato,
ma per questo venne processato.
Provò a donare dell'affetto,
ma sembrò a tutti un trabocchetto.
Insomma non c'era niente da fare, qualsiasi azione lui facesse,
non c'era niente di buono che realizzasse.
Lui era un gigante, una figura ingombrante.
Troppo forte per un abbraccio, troppo letale per un capriccio.
Difficile muoversi nei suoi panni, anche se indossati per decenni.
E non essendoci soluzione per la sua costituzione,
capì di dover convivere con la sua maledizione.
Un ingombrante gigante in un mondo d'acqua e vetro,
può soltanto apparir come qualcosa di tetro.
E in questa figura strana che oggi ho concepito,
la consolazione è una: Che almeno io l'abbia capito.


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