martedì, ottobre 02, 2007

Critica

Probabilmente il lavoro per il quale sono nato è il critico, ed il cinema sarebbe l'oggetto perfetto da criticare. Purtroppo sarei uno di quei critici poco apprezzati, visto che non sopporto i film di massa mentre la massa li adora, e di conseguenza agli occhi della "maggioranza" non azzeccherei nulla.
Alla fine è facile capire se si è persone inteliggenti: Se vi stanno tutti sul cavolo e vi danno sempre conto probabilemente lo siete ^_^
Ovviamente scherzo, ma non proprio del tutto.
Ad ogni modo anche se adoro criticare mi annoio a scrivere le mie critiche, soprattutto quando sono negative. Preferisco quindi cercare qualcuno che ha scritto una critica vicina alla mia e fare copia+incolla, così mi risparmio la fatica.
Visto che il discorso è uscito oggi con Valerio ma che con lui non si può parlare di cose per la quale è patito (legagsi "fanatico"), posto qui una recenzione del film "300", una vera stupidaggine per me.
La critica non è autorevole, ma è divertente da leggere, perché fa ridere. Inolte dice tutte cose vere, pur essendo molto più benevola di quella che avrei fatto io.

- 300 -

Sembra che la missione di Zack Snyder sia, di volta in volta, quella di prendere una cosa seria e di renderla divertente e accessibile a tutti.
Il bello, poi, è che i soggetti che Snyder sceglie per la sua manipolazione cazzara non sono robette da quattro soldi, anzi, sono tutti sorvegliati a vista da milioni di cecchini, pronti a sparare in testa al primo che si azzardasse anche soltanto a posare lo sguardo sull'oggetto del loro amore folle. La prima volta lo ha fatto con 'Zombi' di Romero, il prossimo sarà 'Watchmen' di Alan Moore e nel frattempo si è occupato di '300', il libro a fumetti di Frank Miller, a sua volta ispirato alla battaglia tra spartani e persiani che si svolse in Grecia, alle Termopili, circa 2500 anni fa.
Sfidare così apertamente i nerd di cinema, fumetti e storia, nel giro di 5 anni, non è da tutti, concediamoglielo.

Snyder, però, sia con questo '300' che con 'L'alba dei morti viventi' è stato bravo (o scaltro) a sufficienza da farti completamente dimenticare che ciò che stavi vedendo non era altro che un adattamento burino e un po' ruffiano di un qualcosa che era già stato fatto meglio in precedenza.
Un "imburinatore" maldestro, però, ti farebbe ogni volta uscire dal cinema incazzato, mentre Snyder ha (o almeno l'ha avuta finora) la capacità quasi sovrannaturale di coprire le sue lacune sotto una tale dose di stupide ficate che, alla fine, sei costretto ad arrenderti e a goderti lo spettacolo (e - ve lo garantisco - questo di '300' è uno spettacolo da farti sciogliere i bulbi oculari), a patto che tu non sia tra quelle povere anime che hanno rotto i coglioni per mesi sui forum di tutto il mondo perché volevano a tutti i costi Tom Bombadil nella trilogia cinematografica de 'Il signore degli anelli', senza capire il concetto elementare del "un film non è un libro".

Ecco, esatto: la forza di Snyder (anche se in tono minore rispetto a Peter Jackson) è proprio quella di farti arrivare al punto di dire "Ma chi se lo incula Tom Bombadil!". E quindi, in questo caso, chi se ne frega se il '300' di Frank Miller non è stato seguito virgola dopo virgola, 'sti grandi cazzi se come ispirazione si è preso un fumetto e non Erodoto e se i veri persiani non avevano come alleati i MONSTRI e il gobbo di Notre Dame; chi se ne sbatte dell'improbabilità di un manipolo di uomini nudi e armati di coperchi per le pentole che sopravvivono ad una pioggia di frecce e rompono il culo a migliaia di persiani, mascheroni, elefanti, rinoceronti e - come ha detto giustamente l'amico Dottor Kurando - persino napoletani armati di bombe e' Maradona. Ma d'altronde vorrei vedere voi: fai una vita di merda solo per addestrarti a rompere tibie, e quando arriva il momento che fai, uccidi un paio di persiani e te ne vai al pub? Eh no! ? naturale che poi sei fomentato come un gesucristo e la gente la ammazzi a grappoli, anche se hai il parere negativo di un gruppo di lebbrosi e di un oracolo che sembra che ti sta a vende una lavatrice.

L'importante è che tutto funzioni, che abbia una sua coerenza, quanto basta a farti credere che quel gruppetto di buzzurri sia in grado di spappolare un esercito che sembra un'intera nazione. O per caso è più credibile 'Troy' con i suoi ricchioni unti?
Una volta tolto il pesante fardello di infiniti riferimenti da rispettare e lasciato nudo nel suo status di film per le masse, '300' mette in mostra dei limiti, tra i quali, il più grande, è quello di una costruzione narrativa elementare e quasi tagliata con l'accetta, che non riesce a dosare l'enfasi, partendo a mille e lì rimanendo per tutta la sua durata, in uno sturm und drang senza sosta in cui ogni passo è un gesto di inaudito coraggio, ogni graffio è un segno di gloria indicibile e ogni sillaba dev'essere trascritta da Zeus su una montagna di granito, a colpi di saette. Procedere a botte di scene madri sostituendo ogni battuta con un epitaffio, insomma, porta presto ad un'assuefazione che smorza la potenza dei momenti finali, che finiscono col confondersi nel mare-magnum di epica che sommerge l'intera pellicola. ? quasi come se le parti di inizio, centro, e fine fossero completamente intercambiabili, e questo è no buono.

Quello che è buono, invece, è senza dubbio Gerard Butler, che dopo un paio di ruoli da seduttore delle due lire ha scoperto una vena di furia e carisma che sembra non aspettasse altro che esplodere. Applausi infiniti, poi, vanno a tutta la troupe del film e a chiunque abbia contribuito da dietro le quinte, gente che è stata capace di creare un mondo dal fascino mozzafiato, di rendere giustizia alle tavole disegnate di Miller e di far sembrare un film di budget medio come questo un kolossal da un miliardo di dollari.

In fondo '300' non è altro che un film di sangue, zinne, bicipiti ed eroismo da stadio, ma la cura con cui Snyder ha ripulito il tutto fino a renderlo più che presentabile merita sicuramente il costo di un biglietto ed una stella regalata.

Filippo


Seguono ben 4 stelle, che io però porto a 3. Il che significa che si può vedere, ma che non si può certamente dire che sia un "Bel film". Amen.

2 commenti:

Morello ha detto...

Allora,sono d'accordo che 300 non sia un tutto questo filmone.Però,chi credeva di vedere la trasposizione tale e quale al fumetto o presa pari pari dalla verità storica,è un idiota in partenza.
Il film è piaciuto alle masse,proprio per gli effetti speciali,la scenografia e per la storia spiccia e a tal fine è stato concepito secondo me.
Non si tratta di essere stupidi o intelligenti.Perchè a mio parere chi andava a vedere il film,non era certo alla ricerca della verità storica,o alla ricerca di un momento di riflessione o addirittura del filmone da premio Oscar o da Festival di Cannes.
Sono quei film svago che se uno vuole passare una serata così,per gratificare gli occhi con gli effetti speciali senza stare troppo lì a pensare,è l'ideale,visto che il cinema,i libri e in genere le opere d'arte offrono varie possibilità,svago,catarsi e riflessione.E dipende dall'umore del momento cosa si preferisce vedere.
E chi crede che l'essere intelligenti consiste nel fare cose intelligenti,è solo uno stupido che si mette la maschera dell'intelligenza,per paura di mostrare la propria deficienza mentale.
E poi questo critico,voglio proprio vedere se si va a vedere al cinema i film italiani o quelli impegnati o quelli che la critica internazionale apprezza,ma sono pesantate da farti tagliare le vene.
Comunque per me 300 è un film che va visto al cinema,perchè altrimenti perde la sua efficacia.Eccezion fatta per coloro che hanno una Tv enorme con dolby surround.
E lo metterei tra i film svago,surreali.
P.s.Lo stupido è quel tipo di persona che non sapeva nulla della Storia e pensa,dopo aver visto il film,di esserne uscito più acculturato.... heheheh

Karoo ha detto...

Hehe, concordo con tutto ma sono stato frainteso, non volevo assolutamente dire che se a qualcuno piace "300" è stupido .. figurati ! Erano due discorsi diversi come sempre intrecciati dalla mia mala scrittura :P
"300" va visto al cinema come tutti i film che si basano sugli effetti speciali, sulla fotografia o che comunque sono carenti in trama, recitazione o regia.