lunedì, febbraio 01, 2010

Salutare

Quand'ero piccolo, uscendo da casa di mio padre, lo vidi salutare una persona. Gli chiesi chi essa fosse e lui mi rispose "Ma niente, è che ci vediamo sempre e quindi ci salutiamo".
Quella frase mi colpì perché non avevo mai pensato che esistesse un livello di conoscenza così basilare tra due persone.
Il saluto normalmente è il primo approccio, nient'altro che un gesto per iniziare una conversazione, ma in molti casi diventa un gesto fine a sé stesso. Ci si saluta perché ci si vede spesso, senza sapere nulla di più.
Non sono ancora riuscito a capire se questa sia una norma non scritta del vivere civile o il sintomo più semplice del bisogno di contatto insito nell'uomo.
Ad ogni modo, io ne sono sprovvisto. Io non saluto.
Non è per scortesia ... o forse si. Fatto sta che sono cresciuto in un condominio dove più che salutarsi gli inquilini si sforzavano di non sputarsi in faccia.
Solo ora però mi rendo conto di quanto questo rituale sia essenziale per essere accettati, soprattutto sul luogo di lavoro.
Mi rendo conto che non essere salutati può dare fastidio, non crea quel legame che, per quanto labile e fasullo, consente alla gente di pensare "Ah ! Quello là".
Nonostante questo, però, non riesco a salutare automaticamente qualcosa se non al limite con un cenno del capo.
Se salutassi tutti risulterei più cordiale, più socievole e quindi meglio voluto.
Tutte cose che in effetti non ci tengo particolarmente ad essere, ma si sa che nel mondo vero sono le cose che contano di più.
Non la tua professionalità, non la tua preparazione o la tua serietà. Conta essere
simpatico, aggregativo e divertente.
Tempo fa i pagliacci venivano derisi, ora vengono derisi i bacchettoni. Un mondo a rovescio, secondo me, perché porterà i pagliacci a fare il lavoro dei bacchettoni e viceversa. Con il risultato che mentre il ponte della nave sarà perfettamente pulito e le vele divinamente allineate, il capitano si starà dirigendo verso un iceberg di 7.000t ridendo a crepapelle.
Fine post.
Che volevate un saluto ?

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