giovedì, febbraio 04, 2010

Mi illumino di meno

Ecco che arriva un'altra grande giornata all'insegna dell'ecologia e del rispetto dell'ambiente, la fantastica "M'illumino di meno".
Gran bello slogan, non c'è che dire, e gran bella presa per il culo.
Anche se può sembrare che queste iniziative siano opere illuminate (hihi), in realtà provocano più danno che altro.
Mi spiego meglio:

Parlando dal mero punto di vista scientifico, non c'è nessun guadagno tangibile che può derivare dallo spegnimento simultaneo di tutte le luci (Fossero anche veramente tutte le luci d'Italia) rapporto allo spreco infinito di energia che un semplice GP del Qatar produce.
Ovvero, anche spegnendo tutte le luci di tutta Europa per 6 giorni interi, non si avrebbe il benché minimo guadagno sul danno che crea una nazione come la Cina (O gli USA) in un solo giorno.
I dati ve li potete tranquillamente trovare su internet, o ancora meglio li potete estrapolare con semplici funzioni algebriche.
Per quanto riguarda l'Ecologia, quella con la E maiuscola, quindi, questa iniziativa è quasi priva di senso.
Della serie, al pianeta terra serve aria e noi proviamo a dargliela soffiandoci sopra una volta all'anno.

Ma dal punto di vista morale ?
In teoria queste iniziative dovrebbero svegliare le coscienze. Potrebbe essere un invito a preoccuparsi del nostro pianeta sia per i grandi che per i più piccoli.
Può essere un segnale collettivo che il pianeta ci sta a cuore, può essere una educazione per le nuove generazioni.
Magari tra, chessò, trecento anni, i nostri pronipoti avranno capito il gesto e si prodigheranno per essere più ecologisti di quanto non siamo noi ora.

In realtà, tutto questo non fa altro che allungare il problema.
Seguitemi: Se ti trovi su una nave che affonda, inizierai a buttare l'acqua fuori bordo con il tuo secchiello.
Se sei un ecologista, quel secchiello sarà bello grosso ed inciterai gli altri a fare altrettanto, non capendo perché invece stiano lì a poltrire.
Ma volete sapere quanto VERAMENTE darai il meglio di te ? Quando l'acqua ti sarà giunta alla gola.
Solo allora non potrai più inventarti scuse. Solo allora non potrai più fare affidamento soltanto sul secchiellod el tuo vicino e non potrai pensare "Vabbé, ma qualcuno verrà di certo a salvarmi prima che affoghi".
Non potrai fregartene.

Ora sulla nave che affonda ci siamo tutti, e la maggior parte di noi è lì a creare nuove falle nello scafo.
Sarebbe il caso che qualcuno andasse lì a dargli due botte in testa, per lo meno starebbe fermo; ma no, noi cosa facciamo ? Gli cheidiamo se gentilmente quelle falle le può fare di 2mm più piccole.
E quando lui lo fa che succede ? CHE LO RINGRAZIAMO! Che lo facciamo sentire utile ed ecologista.
Che lo facciamo sentire a posto con sé stesso.
Che li facciamo i complimenti e gli facciamo credere che quello che fa è giusto, che non è colpa sua se il mondo va a rotoli.
No, lui si illumina di meno.

SVEGLIA !!!

Se volete che la gente smetta di buttare la plastica in mare, incolpatelo di ogni fottuta morte di ogni delfino che ci si impicca.
Se volete che la gente si preoccupi del fumo dell'ozono, fatela incontrare con chi si è preso il cancro alla pelle.
Niente riciclaggio ? Fateli vivere nell'immondizia.
Buste di plastica ? Smaltiscigliele dietro casa.
Elettro-smog ? Spreco di enegia ? CO2 ?

L'ecologia è il prodotto di una mente collettiva più evoluta, che ha capito che il rapporto tra il pianeta e chi lo abita è simbiotico.
L'evoluzione di una mente collettiva, come quella individuale si ottiene in troppo tempo. Tempo che la terra non ha.
Qui non si ha bisogno di evoluzione, si ha bisogno di mutazione. E la scorciatoia è lo schock.
Schockare per risvegliare.

il senso di colpa è un arma potente. Queste iniziative lo assopiscono, lo nascondono dietro ad un gesto inutile ma che fa sentire bene.
La terra non ha bisogno di falsi ecologisti fanatici per un giorno, ha bisogno di veri ecologisti costanti e motivati.
Le iniziative come "M'illumino di meno" non fanno altro che aumentare questa prima categoria, inconciliabile con la seconda.

Detto questo, illuminatevi anche di meno, ma nella testa la lampadina accendetela, per lo meno per illuminare le vostre coscienze.



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