venerdì, febbraio 22, 2008

Free

Quando un sorriso ironico ti piega inconsciamente la bocca
e cominci a guardare tutte le cose con una infinita ironia
senza giudicare il giusto e lo sbagliato
accettando tutte le cose della vita.
Quando alla radio danno una canzone della quale
conosci le parole
e quando ne danno una che invece cominci ad
ascoltare con attenzione.
Quando ti sembra di avere il vento tra i capelli
anche se stai chiuso nella scatola di latta della tua auto
ed osservi il mondo da una distanza siderale
per poi sdegnarlo e poggiare gli occhi sulla stella nella quale stai
da solo.
E stai bene.
E pensi a tutte le tue conquiste, ma fai presto perché
la tua unica conquista è lei,
tanto grande da far diventare insignificanti le cose intorno.
E quel ghigno ironico diventa contentenza immotivata
proveniente da un tempo remoto nel quale
non ti importava di nulla e
nemmeno di te stesso.
Una radicale forma di divino che risiede nella nostra anima,
nel profondo del nostro cuore sanguinante
e che un giorno coprirà tutto l'universo
in un'orgia di egocentrismo
e completamento.
E stai bene. Davvero.


[La canzone ispiratrice è questa]

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