domenica, marzo 01, 2009

Franca

Si scrive per tristezza, per sfogarsi o per comunicare.
A volte si scrive perché va di scrivere, ed al perché ci si pensa dopo, quando ci si è dimenticati di farlo. Che tanto poi il perché non interessa mai a nessuno, tanto meno al sottoscritto.
Che sono depresso, si è capito dal post precedente. Anzi, forse dal post precedente si è capito che sono completamente partito.
In realtà non è stato niente di eccezionale, se non un banale e quotidiano attacco d'ansia.
Sembrava panico, ma poi è stata ridimensionata ad ansia. Fra un pò sarà stata solo una semplice temepsta tropicale.
Ad ogni modo, quel giorno Katrina mi sembrava una brezza leggera .. anzi quella notte, perché era notte, ed io ero a lavoro.
Mi sono ripreso un cazzo di h24 (A me piace più dire 24h, che ha anche più senso) perché pensavo che sarebbe stato simile a quello che ho svolto in passato .. invece qui è gestito di merda ed alla fine mi farà impazzire, tanto che mi è bastata la prima notte a farmi uscire di testa ...

Facciamo il punto:
Qualche giorno fa mi è morta la nonna. A dirmelo è stato un simpatico infermiere di 60 anni o giù di lì che dall'alto della sua sensibilità, essendo mia nonna spirata senza l'accortezza di aver rilasciato le dovute generalità al personale ospedaliero, ha preso il suo cellulare ed ha chiamato il primo numero che ha trovato, che misterisamente era il mio.
Io sapevo che mia nonna era in ospedale, ma c'era andata solo perché di notte non respirava bene, non è che fosse moribonda o roba simile.
Ad ogni modo, questo sant'uomo mi chiama e mi fa "Oh, sei William ?".
Io che mi ero appena svegliato, mugugno un "Si" smangiucchiato e quello replica "Allora deve venire che sua nonna è morta".
Ora io non sono uno che cade dal letto per ogni cosa, però gli occhi li ho strabuzatti un pochino.
La cosa peggiore (Forse una delle peggiori che mi è capitata fin ora, so che non è molto ma ho ancora tempo per superarmi) è stato quando ho realizzato che sarei stato io a doverlo dire a mia madre.
Avanzo qualche passo malfermo fuori dalla stanza cercando di comprendere l'accaduto e vedo mamma dormire nel suo letto. Decido allora di andare in salotto dove trovo mia sorella.
La pessima idea è stata quella di dire prima a lei la novità, così lei ha cominciato a piangere ed ha svegliato mia madre che è corsa a chiedere cosa fosse successo.
Non riesco nemmeno a descrivere cosa è accaduto dopo, ma penso che se avete un cuore nel petto potrete immaginare qualcosa di simile.
Non dico sentirla, ma immaginarla si.
Vabbé, questa è una vicenda. Non è il fulcro della cosa.
Sarebbe comodo per me pensare "Cazzo, mi è morta mia nonna, è normale che non mi senta bene", ma questo verme l'avevo già da almeno un mese prima. Ora ha soltanto preso forza.

Io mi ritengo una persona ipersensibile. Per farmi piangere basta portarmi a vedere "Play by heart" (Uno dei miei film preferiti) o anche semplicemente "4 amici da salvare".
A volte, se sto sentendo la canzone giusta, mi trovate seduto in macchina dentro il garage con gli occhi chiusi ad immagine chissà che.
Sono il tipo da scrivere post introspettivi e del tutto privi di significato all'interno di un blog sfigato frequentato da 3 persone in tutto per quasi 4 anni.
E' morta mia nonna ed io non ho versato una lacrima. Non subito almeno. Prima c'era da occuparsi di altro. Quello che mi rode è che in seguito non è che riesca di sfogarsi con altrettanta liberazione.
La vitiligine già la ho, a questo punto mi aspetto un'ulcera perforante.

Saltiamo va ... mando i CV. Mi chiamano in 17 ma tanto io come il solito coglione ho già fatto il colloquio dal primo arrivato ed ho preso centinaia di accordi, appuntamenti e strette di mano.
Ok, tanto quello era il posto più promettente.
FAccio 3 colloqui di cui uno con prova tecnica .. penso "Deve essere un posto serio !", come se non avessi ancora imparato che più te la menano più si tratta di stronzate.
A sentir parlare chi lavora nell'IT sembra sempre che curino il cancro .. cazzo ci vuole a dire:
Facciamo questo e quest'altro .. no, sempre lì a fare: "Siamo il gruppo BBS Billing che gestisce tutti i sistemi DOT della H3G dal FE al BE controllando i flussi vattelapesca su macchine pinco pallino" .. e che palle !!
Ma poi il discorso non è nemmeno questo. Il lavoro (Orari a parte) non ha niente che non vada nello specifico.
Io so solo che mi sono presentato alla mia prima (E forse ultima) notte di lavoro, e verso le 4-5 del mattino mi sento male, fisicamente e mentalmente. Vengo assalito da così tante emozioni incomprensibili che mi travolgono con una forza mai provata prima, tanto da spingermi a scrivere quello che ho riportato qui sotto, che a leggerlo ora, lo ammetto, mi sa quasi di patetico ...
Non lo so, non riesco nemmeno a ricordarmi il malessere che ho passato. La cosa peggiore è che sento che ritornerà.
A questo proposito ho tanta gente da ringraziare, ma visto che l'ho sicuramente già fatto o dovrò farlo di persona, mi risparmio di farlo anche qui che è una perdita di tempo.

Ecco, ho condensato un pò di roba in un solo post, così non mi rimane niente da scrivere negli altri e sembra che il blog langue (Ed infatti langue).
Manco il titolo da dargli mi viene .. anzi sì, va !

5 commenti:

Morello ha detto...

Condoglianze per tua nonna e soprattutto mi dispiace anche per come lo hai saputo,che è una cosa veramente assurda.Deplorevole il comportamento dell'infermiere poi.Uno vede nei film e telefilm medici e infermieri che si fanno mille scrupoli anche solo per dire qualcosa di banale ai pazienti e pensa che nella realtà usino lo stesso tatto,macchè.
Immagino anche l'"imbarazzo" e la difficoltà nel doverlo dire a tua madre e a tua sorella.Non sarà stato certo facile.

D'altro canto sono contento che il tuo stato d'ansia sia passato e che ti senta meglio.Quando ho risposto al post l'altro giorno non avevo capito che fossi a lavoro mentre scrivevi.Infatti facevo fatica a capire inizialmente di cosa parlassi.Poi mi è stato chiarito da marco...

Ad ogni modo credo che ogni crisi sia occasine di crescita,perchè mette in gioco l'intera persona.
Lì per lì non ci si pensa,si pensa solo che non si hanno vie d'uscita e si soffre,ma dopo,se ci rifletti capisci che hai imparato una lezione.Ti consiglio vivamente di non buttarti dietro quella crisi banalizzandola,ma cerca di trarrne un insegnamento.Perchè se impari qualcosa da uno stato di crisi,non hai bisogno che si ripresenti in futuro ed inoltre hai fatto un passo in avanti verso una maggiore comprensione di te stesso.Fai un lavoro di introspezione,e se non ti dovessi sentire in grado di riuscirci da solo fatti aiutare da qualche specialista.A volte basta qualche colloquio,talvolta uno solo e ti si apre un mondo.
Te lo dico,perchè per esperienza,nella vita se uno non affronta i propri demoni,ritorneranno sempre a metterci alla prova.Il fine ultimo è capire se stessi.Nosce te ipsum c'è scritto sul tempio dell'oracolo di Delfi.

Guarda che essere ipersensibili,o meglio emotivi,non è così negativo come lo dipingi tu,è semplicemente un modo di essere,il tuo modo di essere,che ti rende unico e speciale.Ed è uno dei motivi per cui ti sono amico e ti stimo.

Io per esempio non saprei definirmi propriamente emotivo,mi ritengo piuttosto sensibile,ma nella concezione più ampia.Spesso ho sensazioni,emozioni che non riesco a definire,e solo dopo un lavoro su me stesso riesco a capirne il significato.Per anni le ho represse,perchè rimanendo sensazioni senza prove tangibili mi sentivo matto,perchè non ne riuscivo a capire il senso.Invece talvolta è capitato dopo anni che ho ottenuto la prova ad una sensazione che avevo ed ho cominciato a dargli retta,senza giudicare.Sono la mia guida interiore ora.Può sembrare semplicistico,ma credo che le emozioni siano messaggi della nostra anima che ci segnala la giusta strada per il proprio io.Sta a noi ascoltarle,seguirle o meno.Il problema è che la strada non è mai facile,perchè nessuno ti può dire cos'è giusto o sbagliato,perchè ognuno è unico e ciò che fa bene a me può non fare bene a te e viceversa.Non ci sono verità oggettive in questo percorso,ma anzì più si seguono concezioni stereotipate,più ci si allontana dalla propria natura.

Per concludere,spero tu sappia che qualora tu dovessi aver bisogno di me ci sarò sempre.Anzì rettifico,purtoppo la notte raramente oltre le 23.Però se vuoi mi puoi contattare in sogno....=)

A presto,
Morellino di Scansano

Morello ha detto...

p.s. la prossima volta non condensare tutto in un post unico altrimenti rischi che i miei commenti siano più lunghi dei tuoi post...=)

Anonimo ha detto...

solo per dirti che sono pienamente d'accordo con Morello, ho trovato il suo post molto "amico", credo si sia calato in te e si sia molto riconosciuto, indicandoti il percorso da lui fatto, per potertelo suggerire.
non trascurare il coraggioso suggerimento del "se non ci riesci.......", purchè non si cerchi, seppure inconsciamente, di demandare il proprio "lavoro".
baci

Anonimo ha detto...

solo per dirti che sono pienamente d'accordo con Morello, ho trovato il suo post molto "amico", credo si sia calato in te e si sia molto riconosciuto, indicandoti il percorso da lui fatto, per potertelo suggerire.
non trascurare il coraggioso suggerimento del "se non ci riesci.......", purchè non si cerchi, seppure inconsciamente, di demandare il proprio "lavoro".
baci

Anonimo ha detto...

scusa per il doppione, ma faccio casino e non so come si cancella.