mercoledì, novembre 23, 2005

Melissa P.

Oggi si voleva andare al cinema dopo tanto tempo, infatti l'ultimo film visto in sala era stato "i guardiani della notte", a mio parere pessimo film che pare faccia parte di una triologia (?!).
Per rifarmi gli occhi cercavo uno dei film che ancora devo vedere e che mi interessano al momento, ma ora e cinema non collimavano e quindi Ale mi ha convinto a prendere due biglietti (ok, in realtà gli ha presi lei) per questo film che dal trailer e dal gossip non mi aveva attirato molto .. "Melissa P."

Dico immediatamente che non ringrazierò mai abbastanza Alessia per avermi fatto vedere questo film STUPENDO.
So che alcuni non lo hanno apprezzato e le cose sono due, o non erano molto in vena di vedere un film di tale spessore o, come nella maggioranza dei casi, non capiscono un H di cinema ... ma comunque per loro e per altri ne parlo qui, pultroppo ovrò esporre parti essenziali della trama, quindi nel caso non aveste ancora visto il film (fatelo!) non continuate a leggere ;)


Melissa è una ragazza come tante, una quindicenne (quindici e mezzo) incantata dalle storie d'amore, dall'avere un ragazzo, un bacio ed una amica con la quale parlarne e sognarne.
Una ragazza apparentemente fotocopia di altre, fremente delle prime esperienze, trepidante dal saggiarne il sapore per molti proibito, per molti scandaloso; ma in maniera dolce, inconsapevolmente innocente, soddisfatto solamente da una masturbazione che la allontana dalla realtà e la avvicina al suo mondo di sogno (e non di perversione, come alcuni piccoli puritani possono aver immaginato).
Tutto ciò si distrugge nel giro di due mesi e di due esperienze "sbagliate", un abuso della sua innocenza da parte del suo amore, un abuso che tanto assomigliava ai suoi sogni, ma che tanto era stato distorto da non apparirgli come tale, ma come qualcosa di sconosciuto; la sua mente ed il suo cuore non possono rendersi conto di cosa hanno perso, ma la consapevolezza di aver perso qualcosa la turba nel profondo, come se avesse ingerito un verme che dentro di lei si contorce silente in attesa di essere nutrito.
Il tempo passa e ciò che era stato dimenticato perchè non capito riaccade, stavolta peggio, stavolta in modo indelebbile, la perdita della purezza verginale in maniera inutile, come una cosa accaduta per caso, alimenta il verme nella sua anima che fa sentire i morsi alla coscienza.

Il primo tempo del film mostra il cambiamento di Melissa, nel giro di pochi mesi lei combatte con se stessa per non voler più soffrire in maniera tanto subdola e spaventosa, mai più.
Lei cambia scientemente se stessa, ma come tanti sceglie la maniera più facile da seguire, ovvero l'autodistruzzione.
Se a farci del male per primi siamo noi, se lo facciamo in maniera tanto violenta, tanto ostinata, non lasceremo nulla agli altri da distruggere, e non soffriremo più.
Questo modo di pensare è tanto comune che difficilmente possiamo parlarne, Melissa ci cade perchè non ha appigli: suo padre è lontano e la sua figura mancante (maschile) pesa su di lei come un vuoto siderale, sua nonna che è l'unica a capirla e capace di vederla dentro, viene allontanata e Melissa non può più specchiarsi nei suoi sguardi.
Mi viene in mente una citazione di un altro film: cosa sareste capace di fare se non dovreste più guadarvi allo specchio ?

Melissa distrugge il suo corpo; si mangia le unghie, si taglia il viso con la lametta, ma il verme le fa più male di quanto lei riesca a fare a se stessa, ed allora lei comincia a distruggere la sua coscienza, la spegne nel sesso, nè annulla i limiti, corrompe la sua anima appena può.
Ma mentre le sembra di fuggire sempre più dal dolore, la ferita dentro di lei si alimenta, si infetta.

In una visita dalla nonna Melissa la trova in compagnia di un amante, a parlare sulla panchina e a guardarsi negli occhi; la ragazza non può non chiedersi se qualcuno la guarderà mai così e torna per un attimo alla sua innocenza di solo un anno prima.

Vicende si evolvono, l'amica del cuore reagisce all'isolamento di Melissa attaccandola e perderdola, la madre cieca che vede sua figlia come una bimba senza problemi allontana Melissa semplicemente con la sua superficialità, e gli unici a rimanere intorno alla protagonista sono infidi ragazzi annoiati, alla ricerca della soddisfazione utopistica di ogni loro fantasia, per riempire le loro giornate vuote.
Il trucco (terapia?) della nonna di spazzolarsi 100 volte per cambiare vita comincia a non funzionare più, Melissa non riesce più a dimenticare il male che si fa, ed allora è costretta a sovrascrivere i peccati di ieri con quelli di oggi, e scende ancora più nel profondo del tunnel.
Le "fughe" di Melissa continuano, gli sconosciuti non le bastano più e trova un'altra panacea in internet, sesso virtuale, chat erotiche, spersonalizzazione di se stessi, alienazione del proprio io (il suo nickname è myself).

Poi la nonna muore e la madre legge il famoso diario di Melissa ... e la scossa che percorre la sua vita, l'abbraccio della madre (che gli aveva appena comprato un cane, l'ultima spiaggia dei genitori in cerca d'affetto, che sperando che il figlio voglia bene al cane cercano di avere affetto di riflesso, un pò come le donne che danno un figlio al marito solo per tenerselo stretto ..) il ritorno dell'amica, portano Melissa a cambiare davvero, perchè come disse la nonna riguardo il look della sua stanza all'ospizio: "a volte basta poco".

Melissa comincia a chiudere con la sua precedente vita, ed il verme dentro di lei geme e soffre, ma viene messo a tacere da una nuova ragazza, capace di trasmettere dolcezza ed innocenza riavuta, tanto da spingere il suo compagno di classe finalmente a dichiararsi (in modo stupendo), e di non provare più nulla di fronte alle false parole degli altri uomini (?).


La storia molto in breve è questa, so di averla raccontata male, di aver fatto mille errori e di aver incasinato tutto, ma scrivo tutto di getto, come sempre, semmai poi riguardo (se ho tempo).
Il film è comunque stupendo e pieno di simbolismi, come quando Melissa si tuffa in acqua verso la fine del film e ... sa nuotare.
Si perchè sapersi amare ed avere un rapporto con gli altri non è dote innata, ma si impara come tante altre cose, e come il nuoto, spesso una volta imparato non si scorda più.

Ciao !

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bei tempi quelli in abruzzo,spensierati e un po’ coglioni...=)
Ci si divertiva con poco ed è davvero assurdo come il tempo passi inesorabilmente…riguardando la foto mi pare siano passati 10 anni….
Che effetto strano!
A edo che fai di bello?quando torni?qui i pettegolezzi ci sono e poi basta inventarli……sai come fanno i giornalisti,no?Da una stronzata inventano uno scandalo.Eccotene uno,devi sapere che l’autore di questo blog l’altro giorno è stato beccato dai carabinieri a spacciare coca al mcdonald’s di trionfale…..Si dice inoltre che la sua ragazza faceva da tramite e contattava i clienti via mail…..
Infatti se non erro lo spacciatore ora si trova a Rebibbia ed è da lì che crea e modifica il blog.La ragazza è riuscita a svignarsela. Sai,gli serve come tramite per contattare altri clienti che adesca tramite il blog…..
E melissa p. non l’ha visto,ha letto il libro 30 volte ed è per questo che ha iniziato e spacciare.Gira la voce che con ogni partita di droga lui allegasse il libro di melissa p.,100 colpi……Attualmente la polizia infatti indaga anche sull’autrice del famoso libro……
Scherzo……….Che il blog-master non s’arrabbi…..=)
Il blog è molto carino
Ciao ciao morello