venerdì, ottobre 31, 2008

Passatempo

E va bene, sono qui.
Ci è voluta una influenza per farmi restare davanti al pc le ore necessarie da non lasciarmi alternativa. Sono costretto a scrivere perché tutto quello che potevo non fare, non l'ho fatto.
Ho una febbre strana. Non ho nausee o capogiri, ma dolori ossei da far paura.
Un'assaggio della vecchiaia, oserei dire.
Dio, spero di no.
Sento il mio cranio spaccarsi ad ogni movimento. La schiena e le spalle mi danno la sensazione di essere unite soltanto da un mero strato di cartilagine, pelle e muscoli senza scorza.
Insomma, sto male.
Gli occhi mi bruciano ma apparentemente mi da meno dolore guardare lo schermo piuttosto che leggere il mio libro. Devo aver sviluppato una certa tolleranza alla luce dei monitor, perché non mi pare una cosa normale.
Ho letto "Soffocare" ed ora sto leggendo il secondo libro di Adams: "La vita, l'universo e tutto quanto".
A molti il libro sarà sconosciuto, ma in verità è una vera perla per tutti coloro che hanno apprezzato "La guida galattica per autostoppisti". E sono tanti. Per verificarlo basta cercare su google la frase "Answer to Life, the Universe, and Everything", per vedere cosa succede ...
Per capire bisogna ovviamente leggere il libro, cosa che consiglio a tutti.
Un libro invece che sarebbe un bene da mettere al bando è "Hight school criminal", racconto per ragazzi celebrolesi che ho comprato pensando si trattasse di una versione sarcastica per adulti di "Hight school musical".
Qualsiasi libro stiate leggendo, ad ogni modo, state pur certi che sarà meglio di "Twilight", cazzata immensa dal quale, giustamente, sarà tratto un film altrettanto idiota.
Che altro ?
Sono tornato a lavorare al ministero per un progetto di breve durata che non solo mi ha già largamente rotto le palle, ma la quale utilità sta scendendo sotto le mie scarpe a velocità da tuffo olimpionico.
Se si cerca il non-sense del mondo del lavoro, dal ministero non ci si può aspettare che il meglio.
Ad gni modo finirà presto e considerato che il mio orario oscilla tra le 5 e le 6 ore di lavoro, lo ritengo abbastanza ben pagato.
Nel resto del tempo, oltre che ai vari impegni ai quali devo adempiere per ingiustizia divina, sono riuscito a vedere l'intera serie "Malcom in the middle", una sit-com che rimarrà nel mio cuore per sempre.
Ho pensato varie volte al motivo per il quale sentissi tanto vicini i personaggi di quella serie, tanto lontani dalla mia infanzia, ma non sono arrivato a grandi conclusioni. Alla fine, non mi interessava granché.

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