giovedì, giugno 07, 2012

Meritocrazia

Se dovessi stilare una classifica delle parole più odiose che mi capita di sentire, nelle prime posizioni ci sarebbe sicuramente la parola "Meritocrazia".
Come sempre inizio il discorso dalla conclusione: La meritocrazia è una stronzata, è una cosa maligna che andrebbe estirpata dalla mentalità umana, è dannosa per la società ed impedisce il progresso.

Penserete che mi sono bevuto il cervello, ma non è così.

Analizziamo il significato di meritocrazia, tanto per fare i banali saputelli prendiamo la definizione dal primo dizionario del cappero, che tanto son tutti uguali:

"La meritocrazia è una forma di governo dove le cariche amministrative, le cariche pubbliche, e qualsiasi ruolo che richieda responsabilità nei confronti degli altri, è affidata secondo criteri di merito"

gnegnegne. Il problema è che il "Merito" non è una cosa oggettiva e stabilita da una scenza esatta ma la personale percezione che una cosa sia meritevole o meno.

Per me è meritevole essere altruisti, generosi, caritatevoli, moderati, coraggiosi ed intelligenti.
Per Berlusconi evidentemente è meritorio essere belle, zoccole, accondiscendenti e prive di morale.

Il fatto è che la meritocrazia esiste, non può non esistere. Quello che non esiste è un merito condiviso da tutti, ma per quello non ci si può far nulla, servirebbe solo una invasione di ultracorpi.

Detto questo, finitela per cortesia di agoniare una meritocrazia che già c'è. Siate onesti ed ammettete che il problema siete voi che non possedete il merito che i vostri superiori ricercano per un determinato ruolo.
Io credo che per essere un dirigente aziendale bisogna essere responsabili, irreprensibili, intelligenti e con esperienza sul campo, ma altri credono che basti avere buoni doti amatorie. Posso non concordare ma non certo imporre la mia visione di merito ad un altro, altrimenti sarei solo un despota. Esiste ovviamente la legge che cerca di tutelare la visione di insieme della parola merito e che punisce chi palesemente effettua simili scelte sulla base di meriti non condivisi, ma spesso queste scelte non sono palesi o comunque impossibili da dimostrare, ed ecco un altro metodo, sanno delinquere.
Voi sapete delinquere impunemente ? Buon per voi.
C'è chi è così bravo a delinquere da far diventare i sopprusi delle leggi. Pensa te.
Io che a delinquere non sono bravo o che forse non ho voglia di farlo mi faccio passare davanti da lecchini incamiciati che hanno capito tutto.

Perché loro hanno capito tutto. Hanno capito che nella MERITOCRAZIA non conta quale sia il merito ma conta averlo. E loro evidentemente lo hanno, quale che sia, altrimenti non passerebbero avanti a nessuno.
E' un dato di fatto, non può essere smentito.

Ma parliamo comunque della meritocrazia condivisa, quella che concerne solo i meriti condivisi dai più.
Prendiamo come aggettivo "Bravo" li appartenenti all'insieme dei meritevoli e "Cattivi" quelli che invece ne sono esclusi.
Ora siamo tutti d'accordo che i Bravi debbano avere più dei Cattivi. Sinceramente mi sfugge anche questo concetto basilare, perché sono un idiota e non comprendo perché dobbiamo dividere la razza umana in qualcosa, però vabbè, mi adeguo.
I Bravi quindi sono fichi e fanno cariera perché SE LO MERITANO.
I Cattivi invece non fanno cariera perché NON SE LO MERITANO.
Tutto chiaro. Sono anche d'accordo dai! Diciamo che se proprio le cose devono stare così, allora si può fare.

Il problema è che tutti quelli che inneggiano alla meritocrazia hanno due cose in comune:

La prima è che sono convinti di far parte del primo gruppo. Difficile verificarlo ma mi sembra strano che siano TUTTI bravi e non si fanno nemmeno il più lontanissimo dubbio di essere cattivi.

La seconda è più preoccupante, ossia che dei cattivi non frega un cazzo a nessuno. niente, nix, nada. I cattivi possono crepare perché se lo meritano. Possono arrancare agli angoli delle strade a pregare per il pane e prendere calci dalla brava gente perché SE LO MERITANO, perché è COLPA LORO.

Ma davvero credete che l'universo funzioni in questo modo ?

Considerate questo: Quando si crea una scala meritoria tutti noi, uno per uno, possiamo classificarci in base a certi parametri. Solo uno di noi sarà in cima mentre tutti gli altri li saranno sotto. E' logico no ?
Credete davvero di essere in cima ? Secondo me, se non siete in cima, potete essere considerati Cattivi da tutti i Bravi che sono sopra di voi. Chi lo decide ? Lo decide la scala meritoria. A molti di voi può sembrare che lavorare 8 ore al giorno sia giusto, ma per un cinese sono una stronzata, per loro è meritorio lavorarne 18, il che significa che se a decidere fossero loro (E mi sa che ci siamo quasi eh ..), tutti voi lavoratori da 8 ore sarete considerati cattivi.
Anche per i cinesi può andare male visto che c'è gente che muore di fame e che il lavoro non sa nemmeno cos'è .. loro lo chiamano sopravvivere.

Il semplice fatto di voler suddividere le persone per merito, qualsiasi sia il merito, comporta il creare esseri umani di serie A e di serie B, e fidati che voi molto probabilmente farete parte, presto o tardi, della serie B, qualsiasi sia il parametro scelto, perché il mondo ci insegna ogni giorno che c'è chi una cosa la sa fare meglio, si impegna di più etc.

La meritocrazia è uno strumento attuo ad aumentare il livello di un lavoro. Dovrebbe, se ben usato, generare un aumento della produttività, della qualità e dei benefici per chi opera questo miglioramento.
Ora, voi siete questo ? Siete operatività, produttività e qualità ? Un oggetto che serve ad uno scopo fino a quando qualcuno non sa eseguirlo meglio, anche solo perché più giovane e forte, e viene messo da parte, nella categoria B o nei Cattivi dei quali a nessuno sembri che freghi un ciufolo ?

A me la meritocrazia mi fa schifo.

Il problema principale è che la nostra cultura sembra progredire a senso unico. Non si riesce ad immaginare un mondo privo del nostro sistema economico fuffa, si crede che il capitalismo sia l'unica scelta sensata in confronto alle alternative e per questo SI E' SMESSO DI CERCARE ALTERNATIVE, che comunque non verrebbero attuate perché si avrebbe troppa paura di qualsiasi rivoluzione com'è sempre stato.

La mia insegnante di storia, una stronza di prima categoria ma che la materia sua la sapeva bene, diceva che TUTTE le rivoluzioni della storia si sono fatte sempre e solo PER IL PANE.
Potete controllare, io l'ho fatto, ed è così. Ogni cambiamento sociale è stato scatenato dall'impossibilità di proseguire per il sentiero tracciato perché portava alla morte per denutrizione.
E' solo per questo motivo che l'uomo sembra in grado di abbandonare una strada per un altra. E' solo così che si è posto fine alle monarchie, e non appena questa fame risulta soddisfatta si cerca anche di tornare indietro.

Ora comunque sto divagando come sempre.

Il concetto è che la meritocrazia c'è, è intorno a voi e non può per definizione essere scardinata. Quello che semmai non va bene è la scelta dei meriti da premiare, ma questi faranno sempre parte della sfera delle opinioni ed anche se tali meriti fossero ampiamente diffusi, basterebbe un dissidente a trasformare una scelta condivisa in un soppruso dei più verso i pochi (Che quando si tratta di scazzottate viene considerata una cosa peggiore dei pochi contro i tanti, ma se si parla di governo è tutto a posto).

La soluzione ? Richiede la cosa più difficile del mondo: cambiare forma di pensiero. Orientarsi alla tutela di ogni persona e non solo di quelle che ci stanno simpatiche perché Brave. E' un concetto assurdo, lo so, eppure guardate che in tanti, tantissimi ci hanno pensato. Molti di loro li conoscete e probabilmente li rispettate pure. Non faccio i loro nomi perché citarli in questo blog (anche se è già stato fatto) sarebbe denigratorio per loro, ma se avete una cultura superiore alla 1 elementare ci potete arrivare.

Ora la domanda primaria ? Io sono un cattivo ? Non lo so, secondo il mio ragionamento assolutamente si, ma in termini attuale non direi. Sicuramente non ho la boria per classificarmi primo in niente, se non in amor proprio, che poi è una delle cose che considero più importanti.

2 post in 2 giorni. Sono tornato ? NO!

mercoledì, giugno 06, 2012

gatti e cavoli

Ok questo blog l'ho abbandonato, è evidente. Un aggiornamento ogni anno non si può definire "Tenere un blog" ed oramai non me ne può fregar di meno.
Basta vedere gli ultimi post per capire che oramai questo posto è più che altro un diario che uso per sfogarmi, sfoderando argomenti idioti di cui non frega niente a nessuno in quei momenti in cui tutti sono troppo occupati per ascoltarmi, o fingono di esserlo (Ed a giudicare dalle argomentazioni, li mando la mia benedizione maxima).

Adotterò in questo momento la tecnica della distazione, ovvero vorrei incazzarmi per altre cose ma sono semplicemente troppo complesso (O difficilmente semplici) da potergli dare voce, quindi me la prendo per un altra cosa che non centra nulla ma che mi aiuterà a raggiungere lo scopo: Criticare qualcosa/qualcuno.

Bada bene che comunque non ho scelto il soggetto del tutto a caso.

Capita infatti che mi trovo sottomano un foglio con un diagramma astruso, pieno di nomi assurdi, intestato ad un certo Naboo vattelapesca ... provo per 23 minuti a capire di cosa cacchio si tratti, sembra un documento bancario, invece è l'ALBERO GENEALOGICO DI UN GATTO!

C'è scritto tutto: Razza, peso, misure, colore, padre e madre dall'alba dei tempi. Probabilmente un paio di suoi avi sono sepolti in una piramide egizia.

Colgo quindi l'occasione di dire che gli allevatori di gatti/cani semplicemente mi fanno più schifo di chi i gatti/cani li maltratta. Semplicemente perché chi li maltratta almeno lo sa di essere una testadicazzo malata e, visto che vuole fare del male, lo fa e se ne bea.
Inoltre la legge, a volte, li punisce.
Gli allevatori invece sono degli stronzi inconsapevoli del male estremo che fanno e si credono anche amanti degli animali.

Per prima cosa chiariamo un punto: Chiunque parli di RAZZE di cani e gatti non ha capito un cazzo. Le razze di cani e gatti non esistono, le ha decise l'uomo. Ai gatti/cani (D'ora in poi "gc") non importa un fico secco di essere o interagire con un sacro di birmania od un siamese, loro sono gatti, si accoppiano tra gatti e giocano tra gatti.
Gli unici ai quali interessano queste stronzate siamo noi, piccoli esseri idioti che troviamo "carino" un certo aspetto o un certo temperamento anziché un altro.
Se vi chiedete cosa ci sia di male ad interessarsi alle razze animali per prima cosa vi mando a fanculo, poi vi chiedo di provare a fare le stesse distinzioni tra gli uomini ?
Cosa ? Non potete ? Perché se dite negroide ad Obama vi bombarda ?
Perché non dite ad un asiatico che può accoppiarsi solo con gli asiatici ?
Non lo fate perché sarebbe un atteggiamento ignorante, perché giudicare un uomo dalla sua razza è da razzisti.
Bene, ma visto che voi (allevatori) dite di amare i cg, perché operate del razzismo con loro ?
Perché credete che mantenere "Pura" una razza abbia un qualche valore, anche se scientificamente porta a debolezze congenite anche gravi ?
Perché riducete un essere vivente, nemmeno tanto "Inferiore" dal punto di vista intellettivo e sicuramente superiore dal punto di vista emotivo alla sua razza di appartenenza ?

Questo per voi significa amare gli animali ? Evidentemente credete anche che amare un animale significa dargli il cibo ultrabio coltivato nelle serre per dargli il 0,5% di grassi in meno.

Amare un animale significa amarlo!!!! Significa soffrire perché si deve sterilizzare ma lo si fa perché si è consapevoli che è la cosa migliore per lui e per i suoi simili.
Come i genitori che non mandano la figlia in vacanza da sola in Romania. Lo sanno che lei starà incazzata un mese ma lo fanno per il suo bene.
Amare un gc significa farlo entrare nella famiglia non perché appartiene a chissà quale razza del cazzo ma perché sentite qualcosa per lui.

Ma gli allevatori lo sanno cos'è il randagismo ? Credono che i randagi siano solo dei bastardini e quindi non contano niente ?
Solo a scriverlo mi viene voglia di picchiarne uno.
Gli allevatori sono una delle prime cause di randagismo e maltrattamento animale.
Per il randagismo questo avviene perché, come sempre, chiunque compra un cane o ne prenda uno da un allevamento evita di prenderne un altro che versa in cattive condizioni per strada, o che è stato trovato da un canile o altro. Quel cane rimarrà randaggio perché il testadicazzo ha deciso che gli piaceva quella razza di cane lì.
I maltrattamenti vengono proprio da chi COMPRA un cg, perchè i cg NON SI COMPRANO. Voi lo comprereste un membro della famiglia ? lo comprereste un uomo ?
Pensate che un gc sia una specie di prodotto in offerta, qualcosa che volete come fosse l'ultimo iPad o che vi serve come compagnia o guardia ???
Questa gente come volete che lo tratti un cg ? Certo, nel migliore dei casi gli darà da mangiare e lo porterà a spasso, ma questo mica basta sapete ? Li metteranno un cappottino da 60€ e parleranno sempre di quanto è pregiato il proprio animale manco fosse un comodino di mogano del '700.

Parlando con uno di questi malati scopro che ha due gatti al che gli dico "Oh ma sai che anche io ho dei gatti ? I tuoi come sono ?" Ed il cretino se ne esce con "Sono due milkchoccolate sinchiriati, una variante del choccolate normale destigrancazzi" ... mi snocciola una sequenza di minchiate per 10 minuti fino a quando sbotto: "SI, MA COME SI CHIAMANO ???!!!!".

Questo tanto per rendere l'idea di quanto sono dementi questi soggetti. Ovviamente questo qui li porta anche alle gare.

Ecco, parliamo delle gare di cg. Ma cosa cazzo vi siete bevuti ?
Io trovo degradante miss Italia, con quelle poracce che purtroppo hanno visto più volte che non conta come sei se hai delle belle tette/gambe, ma almeno quelle hanno deciso loro di farlo .. libera scelta.
Invece i poveri cg sono trascinati da questi dementi in una fiera della superficialità dove qualche idiota passa davanti agli animali (che pensano al culo della cg accanto, che gli frega di sti' 'mbecilli) e li giudica secondo fattori idioti quanto lei/lui.

(Ma quanto mi piacciono gli slash, permettono di insultare più gente tutta insieme)

Personalmente toglierei la custodia animale ad ognuno di questi poveri dementi, ripristinerei la pena capitale e poi li giudicherei in base al taglio dei capelli, al portamento ed a quanto veloce ubbidiscono quando gli chiedo di fare gli imbecilli rotolandosi nella merda.



domenica, ottobre 23, 2011

Sento Il Cuore

Sono molte le cose in cui credo. Tra esse c'è che il dolore è qualcosa che fa parte del mondo dei vivi.
Sinceramente non risco a crederci. E' come assistere alla morte di un amico immaginario. L'unica cosa che veramente si sente sulla pelle è che sia accaduto qualcosa di ingiusto, e la consapevolezza che questo in realtà accade ogni giorno, decine o centinaia di volte al giorno, non fa che lasciarmi davanti a quel bivio che incontro alla fine di ogni melanconia.
Da una parte c'è un sentiero deserto di terra e pietra, pronto a liberarmi da ogni male per sostituirlo con il disprezzo e la crudeltà della vita. Dall'altra c'è un campo di grano, soffice e luminoso come le lacrime che scorrerebbero dal mio cuore se decidessi di percorrerlo.
Uno di essi richiede freddezza, l'altro coraggio.
Io sento di aver bisogno di entrambi. Di viaggiare in equilibrio sulla ringhiera, con le braccia divaricate lungo i fianchi, a percorrere quel confine tra saggezza e fanciullezza, l'uno sempre pronto a denigrare l'altro.
Vorrei correre su quel sentiero per abbreviare il mio percorso, ma farlo annullerebbe i benefici. Tutto deve seguire i tempi del cuore.

venerdì, ottobre 14, 2011

bozzolo

A volte mi trovo in ginocchio, al centro di una qualche stanza, a cercare di guardare verso un cielo che non trovo.
Quanto tempo passerà prima che smetta di pensare alle preoccupazioni del momento. La consapevolezza che quel momento verrà rende tutto ciò che mi circonda meno importante.
Qualcuno potrebbe vedere questo come la fine dell'oppressione che spreme le nostre vite, ma non è così.
Dubito da sempre di ogni forma di pensiero capace di sollevare le nostre anime. Il pensiero stesso che mente ed anima siano collegate appare ai miei occhi come il progetto di un folle e pazzo genio.
Se sulle mie ginocchia allargassi le mie braccia, potrei sentire il bozzolo nel quale sono rinchiuso. Una bruco non ha idea di cosa succederà quando quel bozzolo si schiuderà. La sua vita è composta di paura e speranza che tanto mi sembra vicina alla nostra.
Credo che la sensazione che provo mi potrebbe accompagnare per tutta la vita.
Lessi una volta che noi tutti siamo opere d'arte di una bellezza irripetibile, ma se fossimo solo prodotti in serie privi di qualsiasi finalità, questo renderebbe meno vero ciò che provo ?
La spiritualità è tale in quanto non ve ne è traccia se non in un luogo che conosciamo, ma che non sappiamo come raggiungere.
Credo che sottrarsi alla tristezza, alla pietà, all'istinto ed all'incoerenza non servano a guadagnare un grammo di quello in cui crediamo, di quell'indefinito ed indefinibile che chiamiamo sogno, fede, amore.
Tutto quello che vogliamo è non sentirci soli. Forse è veramente questa la riprova dell'assenza di vita nel cosmo.
Quello che vorrei capire è perché solamente nei drammi della nostra anima siamo in grado di comprenderne la grandezza, per un solo ed infinito istante.
E se è davvero cos' che funziona, allora niente andrà mai sprecato.

giovedì, agosto 11, 2011

domenica, luglio 31, 2011

Happyness

1 divano
6 confezioni di cibo spazzatura
1 bottiglia da 3l di coca-cola
tutte e 6 le puntate di The Walking Dead da vedersi consecutivamente
la tua ragazza a guardarlo con te

;)

lunedì, giugno 20, 2011

19-20 Giugno 2011 ;)


Rikka scusa mi sono dimenticato di te nei ringraziamenti quando
storicamente avrei dovuto dimenticare Stefano (Ricordi al Liceo ? XD).
Pure te però potevi rispondere all'iPad :D

martedì, maggio 17, 2011

leggi

Quando da un banale evento sportivo si arriva a fare ragionamenti "Importanti" sembra sempre ridicolo, eppure è dalle piccole opinioni quotidiane che spesso si lascia intuire al prossimo la propria struttura morale. Come un maestro di Tennis che osservando una semplice rovesciata di un alluno ne comprende le potenzialità ben al di sopra del suo piccolo gesto basilare.

La società è composta da varie cose. Le persone, prima di tutto. La loro diversità, anche all'interno dello stesso ambiente famigliare e culturale, ci suggerisce l'impossibilità di comunicare velocemente l'uno con l'altro. Spesso l'intesa viene raggiunta solo con anni di reciproci sforzi di comunicazione ed osservazione, ed a volte non bastano nemmeno quelli. Sarebbe impensabile, quindi, pretendere che una società possa muoversi tutta nello stesso verso come fanno gli stormi di uccelli o i tonni nel mare, muovendosi all'unisono per puro istinto.
Noi siamo esseri pensatori che per natura tendono a razionalizzare i propri istinti, creando il personale concetto di giusto e sbagliato che chiamiamo morale, senso del dovere, giudizio.
Quando questo giudizio deve necessariamente scontrarsi con quello del prossimo, si creano dispute nella quale molto difficilmente ci si vedrà dare ragione o si penserà di avere torto. I nostri istinti, mascherati da ragione, buon senso e quant'altro, raramente si lasciano sopraffare da quelli altrui. Per fortuna, l'umano intelletto a trovato il modo di regolamentare questi episodi tramite quelle che sono appunto le regole, scritte nei regolamenti, che in grande assumono il nome di leggi.
Ma una regola in buona sostanza cos'è ? E' un modo di svolgersi ordinato e costante. Essa esiste però per uno scopo, uno scopo che sovente va ben oltre il semplice utilizzo di quella stessa regola.
Se così non fosse, questa regola diverrebbe dogma, per il quale il religioso deve osservarne i dettami senza porsi dubbi sul suo significato in quanto mistero della fede.
Lo scopo di una legge varia di continuo, ma prendiamone ad esempio una dell più banali, le leggi stradali:
Un limite di velocità, ad esempio, esiste con lo scopo di preservare la sicurezza di tutti i soggetti presenti sulla strada ed oltre. Il suo scopo non è semplicemente quello di far andare le auto ad una certa velocità, ma di farle andare ad una certa velocità COSI' CHE la sicurezza venga preservata.
Questo guardare oltre alla superficialità di una regola sembra cosa banale e scontata, ma spesso ignorata dai più.
Dove voglio arrivare con questo ? Che se la strada e sgombra si può ignorare il limite di velocità perché lo scopo è comunque raggiunto ? Ovviamente no.
Questo posto non vuole certo promuovere l'anarchia (Non ancora) né contesare l'osservanza delle leggi. Vuole solo far notare che l'osservanza delle leggi in quanto tale è un atteggiamento degno del peggiore soldatino burattino senza cervello, ed il punirle di conseguenza, per quanto possa sembrare un atteggiamento "giusto" è altrettanto idiota quando c'è la possibilità di intervenire in maniera più oculata.
La legge non è uguale per tutti, quindi ?
Si, la legge è uguale per tutti, ma sono le situazioni ad essere diverse. E' per questo motivo che la giurisprudenza non è composta da 5 regole messe in croce ma da manuali e manuali di codici che aspirano a prendere in esame qualsiasi variante legale rispetto alla regola originale.
Il fatto è che, qualsiasi regolamento venga mai scritto, non sarà mai e poi mai in grado di arginare nemmeno un millesimo delle infinite possibilità del mondo.
Quello che può farlo è il buon senso. E quando questo buon senso si scontra con una regola che appariva giusta fino ad un attimo fa, e poi sembra sbagliata, dovrebbe essere il buon senso a prevarre e non il dubbio valore intrinseco che diamo all'osservanza delle regole.
Se quindi chi supera il limite di velocità in una strada deserta e dritta per 5 km deve comunque essere punito per l'inosservanza di una regola, non si può certo accostarlo a chi ha veramente messo in pericolo la vita altrui per la stessa inosservanza delle regole.
Un legale direbbe subito che tutto questo è impossibile, perché è troppo complicato gestire caso per caso simili eventi per milioni di persone.
Ribatto però, a questo ipotetico contestatore, che nessuno chiede questo. Si chiede solo di ridimensionare la percezione che si ha della legge. Dire "Ha sbagliato e paga", o il super abusato "Dura lex sed lex" è una cazzata.
Una società civile (Compresa l'unica di cui abbia trovato traccia nella storia) si basa sul buon senso personale di ogni individuo e non su delle leggi che cercano di abbracciare lo scibile umano risultando però solo ipocrite e ingiuste.

domenica, marzo 13, 2011

Riflessioni di un uomo

Un uomo aveva tre ragazze ma non sapeva quale sposare.
Allora, decise d...i fare un test, per vedere quale fosse la più adatta a diventare sua moglie.
Prelevò 15.000 euro dalla sua banca, ne diede 5000 à ciascuna dicendole: - Spendili come vuoi.
La prima andò a fare shopping, acquistò vestiti, gioielli, andò dal parrucchiere, dall'estetista etc.
Di ritorno dall'uomo, gli disse: - Ho speso tutti i tuoi soldi per essere più bella per te, per piacerti: Tutto ciò, perché ti amo.
Anche la seconda andò a fare shopping, acquistando vestiti per lei, un lettore CD, una televisione schermo piatto, due paia si scarpe da jogging, delle mazze da golf e dei film porno.
Di ritorno dall'uomo, gli disse: - Ho speso tutti i tuoi soldi per renderti felice, per piacerti. Tutto ciò, perché ti amo.
La terza prese i soldi e li investì in borsa. In tre giorni raddoppiò il proprio investimento, rese i 5000 Euro all'uomo e gli disse: - Ho investito i tuoi soldi ed ho guadagnato i miei. Ora posso fare ciò che voglio col mio danaro. Tutto ciò, perché ti amo.
Allora l'uomo si mise a riflettere, riflettere... riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere.. (gli uomini riflettono molto...)
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere..
riflettere.. (gli uomini riflettono veramente tanto.)
riflettere..
riflettere..
riflettere.. (UFF, E' LUNGA)
riflettere..
riflettere..

E sposò quella che aveva le tette più grosse.
Perché un uomo riflette molto... ma finisce sempre per fare le stesse cazzate.

domenica, febbraio 27, 2011

Bunga bunga

Questo lo posto come promemoria personale ....

MILANO - È una lettura molto preziosa, quella delle 782 pagine della richiesta del giudizio immediato per Silvio Berlusconi. Fanno impressione i bonifici del premier a tredici nomi di donne. Ci sono, in questo corposo fascicolo processuale, anche gli assegni che Lele Mora, agente in bancarotta, fa ad Emilio Fede, direttore del Tg 4, il quale li incassa. E c'è molto altro, ma queste pagine, scritte dai pm e accettate dal gip Cristina Di Censo, regalano, alla primissima impronta, una precisa chiave di lettura: la procura ha «investito» sulle informazioni di Ruby. Non ha preso per oro colato i suoi verbali «da vittima», pubblicati in esclusiva da Repubblica e più che sufficienti a comprendere il «contesto» di una minorenne, scappata di casa, che si ritrova a Villa San Martino, ricoperta di gioielli e denari, e circondata dai complimenti e dalle voglie di un uno di 74 anni, ricchissimo. I pubblici ministeri hanno in parte tralasciato alcune parole, si sono concentrati su quelle che portano ai reati. E, pagina dopo pagina, rendono chiaro come e perché intendono procedere per i due reati dell'accusa al premier: e cioè la sua concussione (l'aver fatto uscire Ruby-Karima dalla questura, la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010) in modo da occultare la «vergogna» (che costa carcere da sei mesi a tre anni) di essere utilizzatore finale di una ragazzina immigrata, libera finché si vuole, ma non maggiorenne.

IL CATALOGO DEI BONIFICI

Follow the money, diceva Giovanni Falcone, e follow the money hanno fatto a Milano. In un anno, dal primo gennaio 2010 al 14 gennaio 2011, data delle perquisizioni alle ragazze della Dimora Olgettina, quanti bonifici ha
fatto Berlusconi? «L'elenco operazioni di bonifico con destinatari noti estratti dal conto Monte dei Paschi di Siena intestato a Berlusconi Silvio» ammonta a 483mila euro, per ventinove volte. Tutte sono sotto la voce «prestiti infruttiferi» (questa la causale) e quindi in questo computo non vanno i soldi in contanti, consegnati bunga bunga dopo bunga bunga. Per la show girl Alessandra Sorcinelli, 26 anni, «meteorina» di Rete 4 e poi madrina di «Affari tuoi», va quasi un terzo dei bonifici, 115 mila euro, ed è curiosamente la prima in classifica. Anche perché, due anni prima, il 16 aprile 2008 aveva avuto come regalo una Land Rover modello Range Rover Sport 3600 cc, di quasi 74 mila euro (con optional vetri scuri, inserti in radica e viva voce), saldato alla concessionaria Monzacar da un conto della Banca popolare di Milano con «ordinante» Giuseppe Spinelli.

Seguono Adelina Escalona Maria Alonso - con ben 50 mila in un'unica tranche, a luglio - e Valentina Costanzo (sarà la stessa mora e prosperosa concorrente del «Grande Fratello»?), 40 mila, anche lei in una sola volta, nel maggio del 2010. Con 36 mila euro, il 18 maggio, si rimpingua il conto di Mariagrazia Veroni. Per Anna Restivo un solo bonifico da 32 mila e a Konstanze Girth poco meno, 31mila euro, ma in tre sospirate rate. A pari merito, Albertina Carraro ed Erminia Salmieri, con 30 mila. Scendiamo con Anna Palumbo, la madre di Noemi Letizia, e cioè della minorenne di Portici che è stata forse l'elemento scatenante della richiesta di divorzio di Veronica Lario.

Si conosceva l'importo di 20 mila euro, sono stati spediti da papi-Silvio il 10 marzo. A quota 19mila euro, in più tranche Beatrice Concas, e 17 mila vanno a Eleonora Gaggioli: sarà l'attrice romana, di 33 anni, iscritta al Pdl e candidata alle Europee per il partito del premier prima dell'azzeramento del «ciarpame», come disse l'ex moglie Veronica? Infine, maglia nera a Monica Cheorleu, 6 mila, e Sabrina Valentina Frascaroli, 5 mila. La generosità di Berlusconi è, dunque, indiscutibile. Più discutibile appare il concetto: «Non ho mai pagato per fare sesso, lo considererei contro la mia dignità». In aula queste ragazze dovrebbero avere, come inquirente, Ilda Boccassini. Tra loro, ecco anche la foto della camera da letto, un po' disordinata, di Silvio Berlusconi: non un gran figura per la security privata e per la pletora degli 007 che tutelano il presidente del Consiglio.

UN ASSEGNO PER UNO

Emilio Fede e Lele Mora più d'una volta, seguendo nell'inchiesta le intercettazioni, o il filo di alcune interviste autoassolutorie, sembravano il gatto e la volpe. E corre voce che Silvio Berlusconi, letto anche lui il fascicolo, sia rimasto malissimo. La matematica, come si sa, non è un'opinione. Lo scorso settembre, per «ordine e conto Silvio Berlusconi» si spostano tre bonifici da 100 mila euro dal conto del premier per Giuseppe Spinelli, ragioniere di casa, ma anche ufficiale pagatore delle ragazze del bunga bunga (che lo chiamano tra loro Spin, Spino, Spinaus). Il ragiunatt, a sua volta, emette degli assegni circolari. Come scrivono i detective della Procura, «l'esame congiunto della documentazione bancaria e delle intercettazioni ha permesso di individuare tre periodi in cui sono avvenuti i passaggi di denaro», e cioè dalla fine di agosto 2010 al 25 ottobre. Viene ripetuta la stessa frase: «Consegna di Spinelli di assegni circolari a Mora Dario, che poi consegna una somma di denaro a Fede Emilio».

Accanto alla vasta documentazione bancaria, passaggio dopo passaggio, ci sono gli assegni fotocopiati, con la firma di Emilio Fede beneficiario, tutti e tre partiti dal conto di Lele Mora, in tutto 150 mila euro. E, oltre alle varie telefonate caramellose tra i due, c'è un simpatico scambio di sms: «C'è posta per lei. Mario Sacco sta arrivando», scrive Lele al direttore del Tg 4». Saranno i giudici a stabilire se questi pagamenti sono leciti e illeciti, ma il denaro tra i due è corso.

L'INNAMORATA SENZA MEMORIA

Come si sa, gli habitué del bunga bunga andarono in fibrillazione alla scoperta che Ruby aveva parlato con i pubblici ministeri milanesi. Comincia così una serie di azioni della difesa Berlusconi. In estrema sintesi, le ragazze rispondono con un coro di «assolutamente no» sul sesso come comune denominatore di quelle «cene tra persone per bene». La versione fa acqua, ci sono troppe frasi captate nelle intercettazioni telefoniche e vari testimoni, e c'è Nicole Minetti. La consigliere regionale appare inguaiata: come «addestratrice» delle papi-girl, passa un sacco di tempo ad occuparsi dei loro affitti e persino dell'idraulico. E, travolta dallo scandalo, da due interviste che, davanti ai pm, rettifica. Ma non abbastanza. E per capire quanto può essere difficile reggere un interrogatorio, basterebbe questo scambio: Procura: «Lei ha detto che ha avuto una relazione sentimentale con il Presidente, vuole specificare da quando a quando è durata la relazione sentimentale? Minetti: «Non glielo saprei dire».

Come? O Berlusconi è stato del tutto trascurabile nella vita di questa giovane donna, oppure qualche cosa non torna. Proprio come con l'ormai famosa questione della telefonata in questura, in cui Berlusconi accredita Ruby, marocchina e accusata di furto, come la «nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak». E chiama spesso Nicole Minetti. Perché Berlusconi era così insistente? «Il Presidente – spiega l'indagata - telefonava e mi chiedeva "Come sta andando?", voleva essere messo al corrente dello sviluppo della vicenda. lo penso che le ragioni del suo interessamento potessero essere due: primo, che era anche preoccupato del fatto che io mi trovassi lì e che a quell'ora di notte tardi mi aveva mandato in Questura, e poi della Ruby, che era una ragazza problematica. E quindi voleva sapere come stava Rubi, come stavo io e cose del genere».

Insomma, l'idea che Minetti vuole rendere di sé è quella di una ragazza che, soggiogata dall'amore fisico per il premier, si spinge un po' più in là di quanto dovrebbe: «Io – aveva spiegato (il 29 gennaio scorso) davanti ai magistrati Boccassini e Sangermano - ho avuto una relazione col Presidente del Consiglio e quindi ho avuto anche rapporti sessuali». Come abbiamo visto, resta parecchio sul vago, su tempi e modi, così come vaghissimi, nebbiosi, sembrano i rapporti con il perno di questa inchiesta, l'allora minorenne Ruby: «Lei sapeva che Ruby ha dormito ad Arcore?»

Macchè, Minetti non si accorgeva: «Sicuramente mi sono fermata a dormire ad Arcore, non sono in grado di dirvi in quale di queste giornate, però è successo. Per quanto riguarda Rubi, non lo posso escludere, non ricordo se in una occasione anche la Rubi si è fermata a dormire ad Arcore». Ruby scotta come un ferro rovente, Nicole mantiene come può le distanze. Resta senza parole quando i pubblici ministeri scoprono qualcuna delle loro carte: «Dallo sviluppo del tabulato della Karima ci sono stati tra di voi, tra febbraio e giugno, 122 contatti. Come lo spiega?».

La risposta è: «Non posso che ribadire che non l'ho mai frequentata, non escludo che tra di noi ci siano state telefonate o sms, ma niente di più». Tre volte Nicole Minetti dirà: «Mi avvalgo della facoltà di non rispondere» e c'è una domanda speciale. È quella che tanti si fanno, compresi i pm: ma perché «più ragazze che si fermavano tutte insieme di notte, nella residenza del presidente del Consiglio».
L'unico appiglio è in stile simil-andreottiano: «Posso parlare per me, mi è capitato di fermarmi a dormire avendo col Presidente un rapporto di intimità, se si faceva tardi oppure il giorno dopo era festa io rimanevo ospite ad Arcore. So che altre ragazze si fermavano ad Arcore, ma - dice Minetti - sinceramente non so perché ciò avvenisse». Sinceramente è un bell'avverbio.

di PIERO COLAPRICO e EMILIO RANDACIO (26 febbraio 2011)


giovedì, dicembre 30, 2010

Ubuntu CE

Linux Ubuntu Christian Edition (noto anche come Virtuos Virgin) è una versione di Linux appositamente pensata per i cristiani. Lo staff lo ha creato in soli sei giorni (il settimo si è ripostato mentre faceva l'upload delle iso sul server).
Ecco le principali caratteristiche di questa distribuzione:

Dopo un po' di tempo che non usi il PC, Ubuntu Christian Edition inizia a pregare per salvare lo schermo.

Ubuntu Christian Edition ha un modulo speciale del kernel, plug 'n pray, per gestire le periferiche, dopo la connessione aspetta che preghi prima di farle funzionare.

Ubuntu CE fa funzionare Wine senza perdita di prestazioni, dopotutto può fare miracoli.

Ubuntu CE è l'unico sistema operativo che può girare su un'architettura trinitaria (x86, PowerPC, Sparch) senza essere ricompilato.

In Ubuntu CE Nautilus file manager è stato rimpiazzato da Arca di Noé file browser, ed integra una funzione di backup dei file limitata a 40 giorni.

In Ubuntu CE l'uomo patata è vestito. La nudità è oscena.

In Ubuntu CE, EOF è sostituito da AMEN.

In Ubuntu CE, chmod non permette di impostare i permessi a 666.

In Ubuntu CE la priorità dei processi non ha importanza, tutti i processi sono uguali davanti gli occhi di Dio.

In Ubuntu CE, fsck stampa "Questo è un buon momento per pregare" se eseguito in modalità automatica su un file system corrotto.

I virus non sono messi in quarantena in Ubuntu CE, ma sono gestiti da un processo confessore che ascolta prima i loro peccati.

Il lettore multimediale di Ubuntu CE, scopre automaticamente i messaggi nascosti nella musica rock e li cancella.

In Ubuntu CE, solo i processi sposati possono fare figli.

In Ubuntu CE, il processo init è stato rimpiazzato da genesis.

Se disinstalli Ubuntu CE, si reinstallerà automaticamente dopo tre giorni.

Ubuntu CE non ha il "configuration Wizard" (mago di configurazione), perché le superstizioni non sono ammessi in sistemi operativi cristiani.

Se un processo "muore" (dies) in Ubuntu CE, raggiunge la vita eterna. Se non ha errori nel codice, raggiunge il Paradiso Informatico. Se ha errori nel codice, è condannato a passare l'eternità nell'Inferno Informatico.

In Ubuntu CE non ci sono messaggi diretti dal Sistema Operativo all'utente: ci sono invece dei Profeti che si incaricano di farli recapitare.

In Ubuntu CE non ti puoi collegare come root (amministratore) perché non puoi sostituirti a Dio.

In Ubuntu CE tutti i CD devono rimanere vergini prima del matrimonio. Quelli non vergini rischiano di essere burned (bruciati).

In Ubuntu CE non puoi configurare un'interfaccia di rete in modalità promiscua.

In Ubuntu CE è stata tolta dalla libreria scientifica la peccaminosa funzione sin().

In Ubuntu CE non solo puoi navigare sul web, ma puoi anche camminarci sopra.

Durante il periodo quaresimale, Ubuntu CE funziona solo in modalità testo.

Se stai utilizzando la normale Ubuntu (non cristiana), esiste uno script per convertirla. (PS: questa è vera! http://www.whatwouldjesusdownload.c...-of-ubuntu.html)

Sfortunatamente, non è possibile installare Ubuntu CE su un Mac. Infatti, se si prova ad inserire il CD di Ubuntu CE su un computer della Apple, appare una schermata di errore con scritto: "Ti avevo detto di non toccarla!".

In Ubuntu CE ci possono essere soltanto un amministratore e 12 utenti, uno dei quali aiuterà gli hacker ad accedere al sistema.

In Ubuntu CE, quando un utente tenta di kill (uccidere) un processo, compare una schermata di errore con scritto: "Rispetta il 5° comandamento".

In Ubuntu CE, la cartella dove vengono messi di default i files salvati è \heaven.

In Ubuntu CE, durante il login non ti viene richiesta alcuna password, ma ti viene fatta una domanda di catechismo per verificare se sei veramente cristiano.

In Ubuntu CE, quando appare la manina al posto del cursore, si vedono chiaramente le stigmati.

In Ubuntu CE al posto dei processi daemons (demoni) sono stati introdotti i processi angels (angeli).

PS: stupidaggini a parte, esiste veramente! http://www.whatwouldjesusdownload.c...an-edition.html

lunedì, dicembre 06, 2010

Adele - Make you feel my love

When the rain is blowing in your face,
and the whole world is on your case,
I could offer you a warm embrace
to make you feel my love.

When the evening shadows and the stars appear,
and there is no one there to dry your tears,
I could hold you for a million years
to make you feel my love.

I know you haven't made your mind up yet,
but I would never do you wrong.
I've known it from the moment that we met,
no doubt in my mind where you belong.

I'd go hungry; I'd go black and blue,
I'd go crawling down the avenue.
No, there's nothing that I wouldn't do
to make you feel my love.

The storms are raging on the rolling sea
and on the highway of regret.
Though winds of change are throwing wild and free,
you ain't seen nothing like me yet.

I could make you happy, make your dreams come true.
Nothing that I wouldn't do.
Go to the ends of the Earth for you,
to make you feel my love
to make you feel my love!

lunedì, novembre 15, 2010

Sentiero

Cammina nella sabbia mentre il sole è folgore
cenere attraversa il suo sguardo sopito
tutto era e tutto è polvere
di luce e ottone tutto è guarnito

La mente viaggio ove non c'è colore
la bocca tiene nascosto un sorriso
nell'ultimo giorno illuminato dal sole
l'ultimo uomo cammina sul suo viso

Egli protende la sua mano di fiamma
nulla risponde al solitario abbraccio
ma egli è convinto di toccare una palma
fatta di soave eterno ghiaccio

Sei tu pace o dannazione ?
Chiede l'uomo con tutto il fiato
Ciò che importa è la destinazione
Risponde l'altro chiamato fato